PIANO DI EMERGENZA ESTERNO
(art. 20 D.Lgs. 334/99)
per lo stabilimento della Società
Edizione 0 – Revisione 0 Giugno 2008
RISERVATO
IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
Prot. nr. 16719,
VISTO il D.P.R. n. 175 del 17 maggio 1988, concernente l’attuazione della direttiva C.E.E. n. 82/501 relativa ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali;
VISTA la legge 225/92 istitutiva il Servizio Sanitario Nazionale della Protezione Civile;
VISTO il D. Lgs. 17/8/1999, n. 334 recante disposizioni in materia di controlli di pericoli di incidente rilevante connesse con determinate sostanze pericolose,come modificato dal D.Lgs 238/2005;
VISTO la Legge 9/11/2001, n.401 recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte all’attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile ;
VISTA la delibera n. 2442 in data 28/03/2008 del Comitato Tecnico Regionale per la Sicilia (art. 19 D.Lgs. 334/99), relativa alla conclusione dell’istruttoria dello stabilimento SICIL IMPORT EXPORT s.r.l.;
VISTO il D.P.C.M. 25 febbraio 2005 recante le linee guida per la predisposizione del P.E.E. di cui all’art.20 del citato D.Lgs. 334/99;
LETTA la nota di prot. n° 12223 in data 07 luglio 2008, avente ad oggetto “Relazione circa la consultazione preventiva ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 334/99 ed informativa alla popolazione sui rischi di incidente rilevante nello stabilimento della Ditta Sicil Import Export, sito nel territorio di Acate in c.da Pezza di Rizzo”, con la quale il Sindaco comunica, tra l’altro, di aver”…immediatamente posto in essere l’avviso alla popolazione…”;
RILEVATO che il gruppo di lavoro, all’uopo istituito con Decreto Prefettizio di protocollo n° 7105/08 del 4 marzo 2008, ha espresso parere favorevole all’approvazione del Piano nella seduta del 26 giugno 2008 e ha proposto l’approvazione dello stesso;
A P P R O V A
Il presente piano di emergenza esterno relativo al deposito SICIL IMPORT EXPORT s.r.l. sito nel Comune di Acate, C.da Pezze di Rizzo.
Il Sindaco di Acate, interessato adotterà entro 60 gg. dalla data odierna gli adempimenti di rispettiva competenza.
Il Piano entra in vigore con decorrenza immediata e costituisce documento complementare del Piano provinciale di Protezione Civile.
Ragusa, lì 31 Luglio 2008
SOMMARIO
INTRODUZIONE Premessa
Aggiornamenti e prove del Piano Lista di distribuzione del Piano
SEZIONE A – INQUADRAMENTO DELLO STABILIMENTO Generalità dello stabilimento
Descrizione dell’attività Sostanze pericolose Inquadramento territoriale Condizioni meteorologiche Classificazione del deposito Categorizzazione del territorio Valutazione compatibilità territoriale SEZIONE B –IPOTESI INCIDENTALI Le aree di impatto: pianificazione per zone Scenari incidentali di riferimento
Classificazione degli eventi incidentali SEZIONE C – PROCEDURE OPERATIVE Soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza Attenzione-Preallarme
Cessato Preallarme Allarme
Cessata Allarme – Emergenza esterna
MODELLO DI INTERVENTO
ALLEGATI
Allegato 1 Planimetria dello stabilimento indicante i punti di raccolta, il centro di coordinamento emergenze e gli attacchi antincendio
Allegato 2 Planimetria della zona circostante lo stabilimento con l’indicazione delle principali vulnerabilità territoriali
Allegato 3 Planimetria della zona circostante lo stabilimento con l’indicazione dei posti di blocco del traffico veicolare
Allegato 4 Elenco dei recapiti telefonici dei soggetti coinvolti nel piano
Allegato 5 Schede di sicurezza sintetiche delle principali sostanze pericolose Allegato 6 Messaggistica ( da lett. A alla F)
Allegato 7 Scheda di comportamento della popolazione Allegato 8 Direzione Avanzata Soccorsi (D.A.S.)
Allegato 9 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)
INTRODUZIONE
Premessa
Il presente documento costituisce il Piano di Emergenza Esterno per lo stabilimento della ditta SICIL IMPORT EXPORT S.r.l. sita in C.da Pezze di Rizzo – Acate (RG), come previsto dall’articolo 20 del Decreto Legislativo n° 334 del 17 agosto 1999, che assegna al Prefetto il compito di predisporre, d’intesa con le Regioni e gli Enti Locali interessati, il piano di emergenza esterno per gli stabilimenti soggetti all’articolo 8 del citato decreto “al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti” sulla base, tra l’altro, delle informazioni fornite dal gestore e delle conclusioni dell’istruttoria tecnica.
Tale attività di pianificazione si deve realizzare con il coinvolgimento di diversi Enti ed Amministrazioni, attraverso l’esame di problematiche strettamente tecniche e l’acquisizione e l’integrazione di informazioni di carattere territoriale. Gli elementi tecnici per l’individuazione delle aree a cui estendere la pianificazione d’emergenza sono stati desunti dalle risultanze del procedimento istruttorio, conclusosi con l’approvazione del rapporto definitivo di sicurezza nell’ambito del quale il Comitato Tecnico Regionale, di cui all’articolo 19 del suddetto decreto, ha esaminato gli scenari incidentali ipotizzati nel Rapporto di Sicurezza.
In riferimento alla pluralità dei soggetti coinvolti, il ruolo di pianificatore assunto dal Prefetto risulta essere non quello di unico protagonista, bensì quello di “regista” di un gruppo di attori istituzionali, ai quali sono attribuite funzioni e responsabilità diverse in tema di controllo dei pericoli di incidente rilevante, di rischio tecnologico e, più in generale, di protezione civile, in accordo anche con le recenti disposizioni normative che hanno rafforzato le competenze degli Enti Locali, riconoscendo loro un ruolo determinante nella gestione dei rischi.
Detto documento è stato elaborato conformemente alle indicazioni riportate nell’allegato IV al D.Lgs. 334/99, e successivamente approvato.
E’ strutturato in tre sezioni per consentire una rapida consultazione e rendere più agevole la revisione e l’aggiornamento.
La sezione A contiene gli elementi generali che consentono di inquadrare lo stabilimento: è descritta l’attività svolta, le principali sostanze pericolose presenti e sono dati alcuni elementi relativi al territorio circostante e alle condizioni meteorologiche della zona.
La sezione B riporta gli scenari incidentali presi a riferimento, con l’attribuzione dei relativi livelli di pericolo (attenzione, preallarme, allarme, emergenza) e la definizione dei protocolli per la comunicazione in emergenza tra i soggetti coinvolti nell’attuazione del piano.
La sezione C raccoglie le procedure operative dei singoli soggetti, diversificate a seconda dei livelli di pericolo.
Aggiornamenti e prove del Piano
Come previsto dal comma 3 dell’articolo 20 del Decreto Legislativo n° 334 del 17 agosto 1999, il piano “deve essere riesaminato, sperimentato e, se necessario, riveduto ed aggiornato dal Prefetto ad intervalli appropriati e, comunque, non superiori a tre anni. La revisione deve tener conto dei cambiamenti avvenuti negli stabilimenti e nei servizi di emergenza, dei progressi tecnici e delle nuove conoscenze in merito alle misure da adottare in caso di incidenti rilevanti.”
Alla luce di queste disposizioni normative, si ricorda che il presente documento non può essere considerato un documento statico, ma deve essere mantenuto vivo e dinamico in modo da contenere riferimenti a situazioni vigenti e consentire in caso di necessità la massima efficacia nel reperimento e nella gestione di tutte le risorse disponibili.
Si fa invito pertanto a tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione delle procedure previste dal presente Piano a fornire tempestivamente notizia di qualsiasi cambiamento rispetto a quanto riportato nella presente edizione, nonché di far pervenire nelle opportune sedi di revisione eventuali spunti di miglioramento per rendere le procedure ancora più snelle e di facile attuazione.
In assenza di segnalazioni correttive e/o migliorative, si procederà comunque alla riedizione almeno triennale del documento, come previsto dal D. Lgs. 334/99.
Per quanto riguarda la sperimentazione del piano, si prevede di effettuare la prima nel mese di Maggio 2009 e di procedere poi con le successive simulazioni almeno ogni due anni, per garantire la conoscenza da parte dei singoli attori delle rispettive procedure ed il miglior coordinamento di tutti i soggetti, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza della gestione dell’emergenza.
REVISIONI DATA NOTE
N° 0 GIUGNO ‘08
PROVE DEL
PIANO
DATA NOTE
N° 1 MAGGIO 2009
Lista di distribuzione del Piano
Copia del presente piano è distribuita a tutti gli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza, nonché ai soggetti istituzionali previsti dall’art. 20 del D.Lgs. 334/99. Si riporta di seguito l’elenco dei soggetti a cui il presente documento è trasmesso.
• Dipartimento Nazionale Protezione Civile
• Ministero dell’Interno
• Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
• Ministero della Salute - Roma
• Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
• Assessorato Regionale Sanità
• Agenzia Regionale Protezione Ambiente - Palermo
• Dipartimento Regionale Protezione Civile
• Sindaco Comune Acate
• Presidente Provincia Ragusa
• Ispettorato Regionale Vigili del Fuoco Palermo
• Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
• Questura di Ragusa
• Comando Provinciale dei Carabinieri
• Comando Provinciale G. di F.
• Comando Sezione Polizia Stradale
• ARPA – Sezione di Ragusa
• A.U.S.L. 7 Ragusa
• C.R.I. Ragusa
• S.U.E.S. – Servizio 118 Catania
• Ispettorato Ripartimentale Foreste Ragusa
• Stabilimento SICIL IMPORT EXPORT s.r.l., C.da Pezze di Rizzo, Acate (RG)
SEZIONE A – INQUADRAMENTO DELLO STABILIMENTO
Generalità dello stabilimento
DATIGESTORE
Ragione sociale: Sicil Import Export S.r.l.
Sede sociale: SP N.1 Dirillo-Acate km 7 – C/da Pezze di Rizzo - 97011 Acate (RG)
Legale rappresentante: Giovanni Giudice (Responsabile deposito) nato a Vittoria (RG) il 19/03/1957
Domicilio gestore: domiciliato per la carica in Via Frate Fini n° 8 – Comiso (RG).
DATI STABILIMENTO
Stabilimento denominato: Deposito concimi e antiparassitari Ubicazione: C/da Pezze di Rizzo – Acate (RG) Coordinate dello stabilimento
in formato UTM:
Latitudine: 37°. 00’. 10’’
Longitudine: 14°. 25’. 43’’
Fuso: 33 S
Responsabile Sicurezza Stabilimento:
Salvatore Canuto
Rappresentante dei Lavoratori: Salvatore Canuto Addetti Prevenzione Incendi e
Pronto Soccorso:
Salvatore Canuto (Responsabile squadra di emergenza)
Rosario Infuso (addetto emergenza) Giovanni Candiano (guardia giurata) Pietro Ruggieri (guardia giurata) Rinomarlo Aprile (guardia giurata) Medico Competente: Dr. Antonino Belluardo
Descrizione dell’attività
L’attività esercitata dalla Sicil Import Export s.r.l. presso lo stabilimento ubicato in C/da Pezze di Rizzo ad Acate è quella di deposito di prodotti finiti fitofarmaci e fertilizzanti.
All’interno dello stabilimento, trattandosi di deposito, non esiste alcun processo produttivo tecnologico e le uniche operazioni effettuate sono relative alla movimentazione ed all’immagazzinamento dei pallets dei prodotti già confezionati per il carico/scarico di camion e per lo stoccaggio temporaneo a terra.
Non esistendo alcuna attività produttiva connessa al deposito, ai sensi del D.M. 20 maggio 1991, esso viene considerato deposito separato e pertanto rientra tra le attività soggette a notifica con la redazione del rapporto di Sicurezza ai sensi dell’art.6/8 del D.Lgs. 334/99 e della redazione, da parte del Prefetto, del Piano di Emergenza Esterno ai sensi dell’art. 20 del suddetto decreto.
Il deposito è situato all’interno di un’area recintata accessibile da una strada interna privata per il carico/scarico delle sostanze la quale è collegata alla SP n. 1 Dirillo-Acate (vedi figura 2); confina con un lotto attualmente libero ma che avrà in futuro un capannone non soggetto ad attività a rischio di incidente rilevante con altre attività di tipo industriale anch’esse non soggette a rischio, nello specifico lo stabilimento della SIRIAC.
Il deposito è suddiviso ed organizzato in 4 aree funzionali che permettono una separazione dei prodotti in funzione del gradi di pericolosità
Compartimento A: deposito prodotti molto Tossici, Tossici, Irritanti e Nocivi;
Compartimento B: deposito prodotti Zolfo, Nocivi e irritanti;
Compartimento C: deposito prodotti Dicloropropene (Tossico) e non classificati;
Compartimento D: deposito prodotti Irritanti, Nocivi e non classificati;
Al deposito può accedere solamente il personale addetto o autorizzato.
Figura 1: area deposito.
.
Figura 2: planimetria zona deposito.
Area industriale esistente
Deposito
Sostanze pericolose
Nel deposito sono immagazzinati prodotti finiti fitofarmaci etichettati come Molto Tossici(T+), Tossici (T), Nocivi (Xn), o Irritanti (Xi) in diversi stati fisici (liquidi, polveri, paste o granulari;inoltre si trovano prodotti infiammabili (R10) di varia produzione.
Le proprietà chimico-fisiche e tossicologiche delle varie sostanze depositate sono indicate nelle relative schede di sicurezza riportate in allegato ma di seguito ne viene data una descrizione dettagliata
Per quanto riguarda le quantità detenute è stata fatta una stima in base alla capacità nominale del deposito di immagazzinamento e al quantitativo annuo movimentato stimando uno stoccaggio massimo pari a circa 537 t.
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) DANITOL a) 64257-84-7
FENPROPATRIN
T LIQUIDO INFIAMMABILE,TOSSICO PER INALAZIONE,INGESTIONE E CONTATTO CON LA PELLE, IRRITANTE PER LA PELLE
PRI 300
DEDEVAP a)62-73-7 DICLORVOS
b)108-65-61-METOSSI 2- PROPILACETATO
T LIQUIDO DECOMPOSIZIONE A PARTIRE DA 220°C PRODOTTI DI EVENTUALIE COMBUSTIONE :CLORURO DI IDROGENO,MONOSSIDO DI CARBONIO, ANIDRIDE CARBONICA E ANIDRIDE FOSFORICA
PRI-EST-AUT- INV
50
EKALUX a)13593-03-8 QUINALFOS b) 133-20-7 XILOLO
T LIQUIDO PRI 150
ENDAMON a)115-29-7 ENDOSULFAN T POLVERE PRI-EST 1.000
LANNATE MF a) 16752-77-5 METOMIL b) ETANOLO
T LIQUIDO PER DECOMPOSIZIONE SVILUPPA ACIDO CIANIDRICO, ANIDRIDE SOLFOROSA,METILSOCIANATO
PRI-EST-AUT- INV
1.000
LEBAYCID a) 55-38-9 FENTHION b) 1330-20-7 XILENE c) 71-36-3 N-BUTANOLO d) ALCHILARISOLFONATO
T LIQUIDO PRI-EST- 800
MESUROL a)2032-65-7 METIOCARB b)1322-93-6
DIISOPROPILNAFTALINSOLFONATOSODIC
T POLVERE PER DECOMPOSIZIONE TERMICADA 1400 °C
PRI-EST-AUT- 600
MOCAP 20EC a)13593-03-8 QUINALFOS b) 133-20-7 XILOLO
T LIQUIDO SI DECOMPONE IN AMBIENTE ACIDO O ALCALINO MEDIO
PRI-EST- 8.000
NEPTAN a)62-73-7 DICLORVOS b) 1330-20-7 XILENE
T LIQUIDO INV PRI-- 8.000
NEXTER a)96489-71-3 PIRIDABEN;
b)10894-1 CICLOESANONE;
c)64742-94-5 SOLVESSO 200
T LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
200
PEROPAL a) 41083-11-8 AZOCYCLOTIN
b) 91087-64-7 ALCHIL ARIL SULFONATI
T POLVERE PERICOLO DI ESPLOSIONE DA POLVERI
PRI-EST- 50
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) SUPRACID 20E a) 950-37-8 METIDATION
b) 1330-20-7 XILOLO
c) 70528-83-5
DODECILBENZENESULFONATO DI CALCIO
T LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
800
TELONE 97 a) 542-75-61,3 DICLOROPROPENE T LIQUIDO REAGISCE ALLE ALTE
TEMPERATURE ALLE BASI E AGLI OSSIDANTI
EST-AUT 20.000
THIODAN 35EM a) 115-29-7 ENDOSULFAN b) 1330-20-7 XILOLO
T LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
150 TORQUE SC a) 13356-08-6 FENBUTATIN-OSSIDO
b) 107-21-1 MONOETILENGLICOLE
T LIQUIDO PER DECOMPOSIZIONE TERMICA PUO’ SVILUPPARE FUMI NOCIVI
PRI-EST-AUT- INV
800
VYDATE 10L a) 23135-22-0 OXAMYL T LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
800 AFIDAN a) 298-00-0 METIL PARATION
b) 115-29-7 ENDOSULFAN c) 1330-20-7 XILENE
T+ LIQUIDO PRI 10.000
LANNATE 25 a) 16752-77-5 METOMIL T+ POLVERE
BAGNABILE
PER DECOMPOSIZIONE SVILUPPA ACIDO CIANIDRICO, ANIDRIDE SOLFOROSA,METILSOCIANATO.
FIAMMA O CALORE POSSONO PROVOCARE BRISCA ROTTURA DEGLI IMBALLI
PRI-EST-AUT- INV
500
LATHION METIL a) 86-50-0 AZINFOS METILE T+ SOLIDO PRI-EST-AUT-
INV
400 METILAN a) 298-00-0 METILPARATION
b) 1330-20-7 XILENE
T+ LIQUIDO PRI-EST 10.000
SECCATUTTO a) 4685-14-7 PARAQUAT b) 2764-72-9 DIQUAT
c) 27277-00-5 EMETICO DEL PARAQUAT d) 68391-11-7 BASI DI PIRIDINA
T+ LIQUIDO PER COMBUSTIONE LIBERA VAPORI IRRITANTI E TOSSICI
PRI-EST-AUT- INV
2.000
TAMARON a) METAMIDOFOS b) GLICOLE ETILENICO
T+ LIQUIDO PER COMBUSTIONE SVILUPPA AC, CIANIDRICO CON OX ANIDRIDI FOSFORICA E SOLFOROSA
PRI- AUT-INV 250
TECNOMIL a) 16752-77-5 METOMIL T+ LIQUIDO PRI 5.000
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG)
ANVIL 5 SC a) 79983-71-4 ESACONAZOLO Xi LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
200
APPLAUD a) 69327-76-0 BUPROFEZIN Xi POLVERE
BAGNABILE
PRI-EST-AUT- INV
200 BAYFIDAN EC a) 55219-65-3 TRIADIMENOL
b) 872-5-4 N-METIL-PIRROLIDONE
Xi EMULSIONE PRI-EST-AUT-
INV
100 BIOPOWER a) 68891-38-3 SALE SODICO DI
ALCHILETERRE SOLFATO
Xi LIQUIDO INV -PRI 1.800
CADOU WP a) 142459-58-FLUFENACETE
b) 91078-64-7 ALCHILARILSOLFONATO
Xi POLVERE INV 10
CASCADE 50 DC a) 101463-69-8 FLUFENOXURON Xi LIQUIDO PRI-EST 100
COPRANTOL a) 1332-65-6 RAME OSSICLORIRO Xi POLVERE PRI-EST-AUT-
INV
1.200 CUPRAVIT FLOW a) 1332-40-7 OSSICLORIRO DI RAME
b) FORMALDEIDE;POLICLIRATO DI TRIETANOLAMMINA
Xi LIQUIDO AUT 400
CUPROCAFFARO OSSICLORURO-TETRARAMICO Xi POLVERE PER DECOMPOSIZIONE TERMICA SI SVILUPPA HCL
PRI-EST 3.000
CURZATE M a) 8018-01-7 MANCOZEB b) 57966-95-7 CYMOXANIL
Xi POLVERE BAGNABILE
PER DECOMPOSIZIONESVILUPPA SOLFURO DI IDROGENO
BISOLFURO DI CARBONIO CO, CO2NOX SOX. POLVERI E VAPORI POSSONO FORMARE MISCELE ESPLOS/INFIAMM.
PRI 300
CURZATE MDF B 1
a) 8018-01-7 MANCOZEB b) 57966-95-7 CYMOXANIL
Xi POLVERE BAGNABILE
PER DECOMPOSIZIONE SVILUPPA SOLFURO DI IDROGENO,
BISOLFURO DI CARBONIO, CO CO2 NOX SOX.
POLVERI E VAPORI POSSONO FORMARE MISCELE
ESPLOS/INFIAMM.
PRI-EST 800
CYMOTEC a) 57966-95-7 CIMOXANIL b) 7758-89-6 CLORURO DI RAME c) 1317-39-1 OSSIDO DI RAME
Xi POLVERE PRI 6.000
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG)
DACONIL a) 64257-84-7 FENPROPATRIN Xi LIQUIDO PRI-EST-AUT 400
DECIS JET a) 52918-63-5 DELTAMETRINA Xi LIQUIDO AUT-INV 200
DELTRIN a) 52918-63-5 DELTAMETRINA Xi LIQUIDO PRI 2.000
DITHANE DG NEOTEC
a) 8018-01-7 MANCOZEB Xi GRANULI INV 200
DITHANE M45 a) 8018-01-7 MANCOZEB Xi POLVERE PRI-EST-AUT 1.200
EUPAREN a) 1085-98- 9 DICLOFLUANIDE
b) 91087-64-7 ALCHILARILSOLFONATO
Xi POLVERE INV-PRI-EST 300
FASTAC 10 SC a) 67375-30-8 ALFAMETRINA Xi LIQUIDO PER DECOMPOSIZIONE TERMICA PUO’ SVILUPPARE FUMI NOCIVI
PRI-EST-AUT- INV
300 FLINT a) 141517-21-7 TRIFLOXYSTOBIN
b) 25417-20-3 SALE SODICO DELL’ACIDO DIBUTILNAFTALENSOLFONICO
Xi GRANULI PRI 200
FORCE a) 79538-32-2 TEFLUTRIN Xi GRANULI PRI-EST-AUT 2.500
FUSILADE MAX a) 79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE b) 11-87-5 OTTANOLO
c) 143-28-2 ALCOL OLEILICO
d) 78-83-1 ALCHIL BENZENSULFONATO DI CALCIO
Xi LIQUIDO PRI-AUT 500
FUSILADE N13 a) 79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE
b) 64742-95-6 SOLVENTE NAFTA AROMATICA
Xi LIQUIDO INV 1.000
GRANSTAR a) 101200-48-0 TRIBENURON METHIL Xi GRANULI INV-PRI 3.500
HUSSAR OF a) 144550-36-7 IODOSULFORON METI- SODIUM
b) 71283-80-2 FENOXAPROP-P-ETILE c) 135590-91-9 MEFENPIR-DIETILE
Xi LIQUIDO INV 2.000
KARATE EXPRES a) 91465-08-6 LAMBDA-CIALOTRINA b) 14807-96-6 TALCO
Xi GRANULI PRI-EST 400
KARATHANE XF a) 39300-45-3 DINOCAP
b) 64742-94-5 SOLVENTE IDROCARBURO AROMATICO
Xi LIQUIDO PRI-EST 500
KLARTAN 20 EW a) 102851-06-9 TAU-FLAVOLINATE b) 107-21-1 ETILENGLICOLE
Xi LIQUIDO EST 200
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) LINURON
SIPCAM
a) 330-55-2 LINURON Xi LIQUIDO AUT-INV 300
M70 a) 8018-01-7 MANCOZEB Xi POLVERE INV 100
MATCH a)108-94-1 CICLOESANONE b) 78-83-11 PROPANOLO
c) 64742-94-5 SOLVENTE NAFTA AROMATICO
d) 103055-07-8 LUFENURON e) 95-63-6 TRIMETILBENZENE
f) 70528-83-5 ACIDO BENZENSOLFONICO
Xi LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
500
MICENE MZ a) 8018-01-7 MANCOZEB Xi SOLIDO EST-AUT-INV 150
MIRO a) 11812-58-9 FENPIROXIMATE Xi LIQUIDO AUT 50
NEORON 25 a) BROMOPOPILATO
b) 64742-58-9 SOLVENTE NAFTA
c) 70528-83-5 ACIDO BENZENSOLFONICO
Xi LIQUIDO PRI-EST 150
OHAYO a) 79622-59-6 FLUAZINAM Xi LIQUIDO INV 100
PENTA CU 55 a) 7758-99-8 SOLFATO DI RAME Xi LIQUIDO PRI-EST 10.000
POLVERE CAFFARO
RAME E CALCIO OSSICLORURO Xi POLVERE PER DECOMPOSIZIONE TERMICA SI SVILUPPA HCL
PRI-AUT-EST 10.000
POMARSOL Z WG 137-26-8 THIARAM Xi SOLIDO PRI.-EST-AUT-
INV
800 PURSUIT 81335-77-5 IMAZETAPIR
40487-42-1 PENDIMETALIN 872-50-4 N.METIL-PIRROLIDONE 64742-94-5 NAFTA SOLVENTE
Xi LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
6.000
R6 BORDEAUX 1332-40-7 OSSICLORIRO DI RAME 39148-24-8 FOSETIL ALLUMINIO
Xi POLVERE AUT 50
R6 SB R37 1332-40-7 OSSICLORIRO DI RAME 8018-01-7 MANCOZEB
Xi POLVERE PRI-AUT 500
R6 TRIPLO BLU 1332-40-7 OSSICLORIRO DI RAME 8018-01-7 MANCOZEB
X POLVERE PRI-EST 500
RELDAN 22 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METIL X LIQUIDO REAGISCE ALLE ALTE
TEMPERATURE ALLE BASI FORTI E AGLI ACIDI
PRI-EST-AUT 300
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) RIDOMIL GOLD
MZ
70630-17-0 METALAXYL 8018-01-7 MANCOZEB 7631-86-9 SILICE AMORFA
25417-20-3 ACIDO
DIBUTILNAFTALENSOLFONICO
X POLVERE PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI
PRI-EST 600
RIDOMIL R LIQUIDO
57837-59-2 MATALAXYL 20427-59-2 RAME IDROSSIDO
X LIQUIDO SVILUPPA HCL SE RISCALDATO PRI-EST-AUT- INV
300
SCORE 25 EC 119446-68-3 DIFENOCONAZOLO 78-83-11 PROPANOLO
2METIL
70528-83-5 ACIDO
DODECILBENZENSOLFONICO
X LIQUIDO INV-PRI 50
SEQUESTRENE NK 138 FE
13407-14-2 EDDHA Xi GRANULI PRI-EST-
AUT.INV
6.000 STOMP 330 E 40487-42-1 PENDIMETALIN
1330-20-7 XILOLO
Xi LIQUIDO PRI.EST 200
SYSTHANE 12 E 88671-89-0 MICLOBUTALIN 108-94-1 CYCLOHEZANON IDROCARBURI AROMATICI
Xi LIQUIDO PRI-EST-AUT 300
TOPAS 10 EC 66246-88-6 PENCONAZOLO 108-94-1 CICLOESANONE 78-83-12 METIL-1-PROPANOLO
26264-06-2 ACIDO
DODECILBENZESOLFONICO
Xi LIQUIDO PRI.EST.AUT.INV 200
TREBON 80844-07-1 ETOFENPROX Xi LIQUIDO PRI.EST 50
ACARION EW 2312-35-8 PROPARGITE 107-21-1 ETILENGLICOLE
Xn LIQUIDO EST 200
AGROCILLINA 134-31-68 IDROSICCHINOLINA SOLFATO Xn POLVERE PRI 2.000
AMIZINA 50 L 122-34-9 SIMAZINA 107-21-1 ETANDIOL
Xn SOSPENSIONE SI IDROLIZZA IN AMBIENT EACIDO O ALCALINO
PRI-EST-AUT- INV
300 ARAGOL L40 108-94-1 CICLOESANONE
6-51-5 DIMETOATO
Xn LIQUIDO EST 50
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) 1330-20-7 XILENE
AS 50 63-25-2 CARBARIL Xn POLVERE
BAGNABILE
EST 300
BASUDIN 20 EC 33-41-5 DIAZINONE 1330-20-7 XILOLO 78-83-1 BUTANOLO
26264-06-2 ACIDO BENZESOLFONICO
Xn LIQUIDO PRI.EST.AUT 150
BAVISTIN SL 10605-21-7 CARBENDAZINA Xn LIQUIDO EST.AUT.INV 150
BUMETRAN TOP 3098-61-1 AMITRAZ Xn LIQUIDO EVITARE FONTI DI CALORE EST-AUT 150
BUTISAN S 67129-8-2 METACONAZOLO Xn LIQUIDO EST 100
CADDY 94361-06-5 Xn GRANULI AUT-INV-PRI 150
CORBEL 67564-91-4 FENPROPIMORFH 108-94-1 CICLOESANONE
Xn LIQUIDO EST-AUT-INV 150
D DSOIL FUMIGA 542-75-61,3 DICLOPROPENE Xn LIQUIDO EST-AUT 22.000
DASKOR 5598-13-0 CLORPIRIFOS METILE 52315-07-8 CIPERMETRINA SOLVENTI
INGREDIENTI INERTI
Xn LIQUIDO REAGISCE VIOLENTEMENTE ALLE ALTE TEMPERATURE CON LE BASI FORTI E CON GLI ACIDI
INV 400
DECIS 52918-63-5 DELTAMETRINA Xn LIQUIDO PUO' REAGIRE CON GLI
OSSIDANTI,ACIDI FORTIE ALOGENI
PRI-EST-AUT- INV
150
DECIS D 52918-63-5 DELTAMETRINA 60-51-5 DIMETOATO
Xn LIQUIDO PUO' REAGIRE CON GLI OSSIDANTI,ACIDI FORTIE ALOGENI
PRI-EST-AUT- INV
150
DIPTEREX 52-98-6 TRICLORFON
107-98-21 METOXY- 2 PROPANOLO 67-65-1 METANOLO
Xn LIQUIDO PRI.EST.AUT-INV 200
DISTAN D 94-75-72,4-D
1918-02-1 PICLORAM
Xn LIQUIDO PER DECOMPOSIZIONE TERMICA SI SVILUPPA HCL NOX
PRI.EST.AUT-INV 120 DURSBAN EC 2921-88-2 CLORPIRIFOS Xn LIQUIDO REAGISCE ALLE ALTE
TEMPERATURE ALLE BASI FORTI E AGLI ACIDI
PRI.EST.AUT-INV 1.000
FASTAC 67375-30-8 ALFAMETRINA Xn LIQUIDO PER DECOMPOSIZIONE TERMICA PRI.EST.AUT-INV 300
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) 64742-94-5 NAFTA SOLVENTE AROMATICA
PESANTE
PUO'SVILUPPARE FUMI NOCIVI
FOLICUR WG 107534-96-3 TEBUCONAZOLO Xn GRANULI EST 100
FUNGISAN 137-30-4 ZIRAM Xn POLVER INV 5.000
GEOSAN 39 137-42-8 METILDITIOCARBAMMATO DI SODIO
Xn LIQUIDO EST 50.000
IPER 52315-07-8 CIPERMETRINA Xn LIQUIDO PRI-EST 15.000
KERB FLO 23950-58-5 PROPYZAMIDE 107-21-1 GLICOLE ETILENICO
Xn LIQUIDO INV 100
K-OTHRINE 52918-63-5 DELTAMETRINA 51-03-6 PIPERONILBUTOSSIDO
Xn LIQUIDO EST 50
MAGISTER 100EC FENAZAQUIN TENSIOATTIVI SOLNENTE Xn LIQUIDO REAGISCE ALLE ALTE
TEMPERATURE,ALLE BASI FORTI E AGLI ACIDI
PRI-EST 300
MAGISTER 200 SC FENAZAQUIN INGREDIENTI INERTI Xn LIQUIDO REAGISCE ALLE ALTE
TEMPERATURE, ALLE BASI FORIT E AGLI ACIDI
PRI.-EST-AUT 500
MOCAP 13194-48-4 ETOPROFOS Xn GRANULI AUT-INV-PRI 5.000
NEMACUR GRANULARE
22224-92-6 FENAMIFOS Xn GRANULI PRI-EST-AUT-
INV
5.000
NEMATHORIN 10 98886-44-3 FOSTHIAZATE Xn GRANULI PRI 600
NOTAR FLOW 1897-45-6 CLOROTALONIL 57-55-6 PROPYLENE GLYCOL
Xn LIQUIDO PER COMBUSTIONE LIBERA VAPORI IRRITANTI E TOSSICI
AUT-INV 300
NUSTAR 20 DF 85509-19-9 FLUSILAZOLE Xn GRANULI INV 50
RIDOMIL GOLD 480 EC
70630-17-0 METALAXYL 68937-83-7 ACIDI GRASSI 96-48-0 FURANONE
Xn LIQUIDO IN CASO DI INCENDIO SVILUPPA GAS ALTAMENT EINFIAMMABILI SE COMBUSTO
AUT-INV 500
RIDOMIL GOLD COMBI WSB
70630-17-0 METALAXYL 133-07-3 FOLPET
151-21-3 MONODODECIL ESTERE DELL'ACIDO SOLFORICO
Xn POLVERE PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI
PRI-EST 300
TABELLA PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI (T+), MOLTO TOSSICI( T) IRRITANTI (Xi) E NOCIVI (Xn)
NOME COMMERCIALE
COMPOSIZIONE ETICH STATO FISICO
REAZIONI PERICOLOSE PERIODO DI DETENZIONE
QUANTITA’
MAX IN DEPOSITO(KG) RIDOMIL GOLD R X70630-17-0 METALAXYL
1332-65-6 RAME OSSICLORURO 7631-86-9 SILICE AMORFA
Xn LIQUIDO PRI-EST-AUT-
INV
300
RIDOMIL MULTI FW
70630-17-0 METALAXYL 1897-45-6 CLOROTALONIL 57837-19-1 METLAXYL
Xn LIQUIDO SVILUPPA HCL SE RISCALDATO PRI-EST-AUT- INV
100
SOLFUM 40 137-42-8 METILDITIOCARBAMMATO DI SODIO
Xn LIQUIDO EST 40.000
TECNORAME 50 WDG
OSSICLORURO DI RAME Xn GRANULI PRI 12.000
TELGOR 60-51-5 DIMETOATO 1330-20-7 XILENE
108-94-1 CICLOESANONE
Xn LIQUIDO EST 5.000
TOPIK 240 EC 105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 99607-70-2 CLOQUINTOCET.MEXYL 872-50-41 METIL-2-PIRROLIDONE 78-83-12 METIL-1-PROPANOLO
Xn LIQUIDO PRI-AUT 5.000
VYDATE 5 G 23135-22-0 OXAMYL X GRANULI INV-PRI-EST 350
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA'
ETICH.DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg MOLTO TOSSICI
AFIDAN I T+ METIL PARATION
15,3%
ENDOSULFAN 18%
XILENE 27 6(RAT) 67(RAT) 0,034
(RAT)
0,0002 (TLV)
LANNATE 25 I T+ METOMIL 25% - 85(RAT) 2000
(RAT)
2 2,5
mg/m3 (TLV) LATHION
METIL
I T+ AZINFOS METILE
25%
CAOLINO - 12 500 0.15 2 (RAT)
METILAN I T+ METIL PARATION
15,3 %
XILENE 27 6(RAT) 67(RAT) 0,034
(RAT)
0,0002 (TLV)
SECCATUTTO I T+ PARAQUAT 13,2
DIQUAT 6,6%
EMETICO DI
PARAQUAT 1%BASI DI PIRIDINA 1%
NON SI INFIAMMA
57 (RAT) 80 (RAT) 0,001 (RAT)
0,1 mg/m3
(TLV)
TAMARON I T+ METAMIDOFOS 20% GLICOLE
DIETILICO
56 50 (RAT) 600 (RAT)
0,162 (RAT)
-
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA'
ETICH.DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg MOLTO TOSSICI
TECNOMIL I T+ METOMITOL 18,4% NON SI
INFIAMMA
17 (RAT) 5880 (RAT)
2 2,5
mg/m3 (TLV)
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA’
ETICH.
DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg TOSSICI
DANITOL I T FENPROPATRIN
10%
XILENE 26 143
(RAT)
123 (RAT)
- 100
PPM (TLV)
DEDEVAP I T DICLORVOS 50% METOSSIPRO
PILACETATO
45 84 (RAT) 1481 (RAT)
0,2 TROTA
-
EKALUX I T QUINALFOS 25% XILOLO 37 150
(RAT)
>2000(RA T)
>20 (RAT)
-
ENDAMON I T ENDOSULFAN 35% N.A. 65 377 0,342 0,0002
(TLV)
LANNATE MF I T METOMIL 20% ETANOLO 34,5 132
(RAT)
>5000 (RAT)
1,28 (RAT)
0,0025 (TLV)
LEBAYCID I T FENTHION 50% XILENE 28 350
(RAT)
>5000 (RAT)
- -
MESUROL I T METIOCARB 50% - 200
(RAT)
>5000(RA T)
0,8 (RAT)
-
MOCAP 20 C I T ETHOPROFOS 20% XILOLO 45 62 (RAT) 26(RBT) 0,123
(RAT)
-
NEPTAN I T DICLORVOS 45% XILENE NON SI
INFIAMMA
180 (RAT)
750 (RAT)
0,015 (RAT)
0,1 PPM
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA’
ETICH.
DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg TOSSICI
NEXTER I T PIRIDABEN 20% SOLVESSO
200
98 125
(RAT)
>2000 (RAT)
0,3 (RAT)
-
PEROPAL I T AZOCYCLOTIN
25%
- 631
(RAT)
>1000(RA T)
0,05(RA T)
0,1 mg/m3 SUPRACID 20
E
I T METIDATION 19% XILOLO 24-28 86 (RAT) 330
(RAT)
0,18 (RAT)
- THIODAN 35
EM
I T ENDOSULFAN
32,9%
XILENE 43 36
(MOUSE)
327 (RAT)
- 100
PPM (VME)
TORQUE SC I T FENBUTADIN-
OSSIDO 48%
SOLUZIONE ACQUOSA
- 7775 4560 - -
VYDATE 10 L I T OXAMIL 10% >100 39 (RAT) >5000
(RAT)
0,62 (RAT)
-
TELONE 97 I T DICLOROPROPEN
E 97%
27 150
(RAT)
1200 (RAT)
1 PPM
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA’
ETICH.
DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg INFIAMMABILI
MATCH III Xi LUFENURON 5,3 % NAFTA
AROMATIC A
52 >3000 (RAT)
>4000 (RAT)
>5300(R AT)
-
STOMP 330 III Xi PENDIMATALIN 31,7
%
XILOLO 32 3148(RAT) >4950 (RAT)
- 6
mg/m3(
TLV) SYSTHANE
12 E
III Xi MICLOBUTALIN
15%
IDROCARB URO
AROMATIC O
41 2800
(RAT)
>5000(R AT)
- -
ARAGOL L40 II Xn DIMETOATO 38% CICLOESAN
ONE
27 425(RAT) 800(RAT )
0,2(RAT )
5(RAT) BASUDIN 20
EC
II Xn DIAZINONE 20% XILOLO 26-30 1500
(RAT)
2150 (RAT)
- -
D D SOIL FUMIGANT
II Xn DICLOROPROPENE
92,5%
25 57 (RAT) 423 (RAT)
- 5
mg/m3(
TLV)
DECIS II Xn DELTAMETRINA
2,8%
42 431 (RAT) >2000(R AT)
- 50
PPM(ST EL)
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHRE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MOLTO TOSSICHR (T+) TOSSICHE (T) INFIAMMABILI (p.i. < 65)
VALORE PRODOTTI
DETENUTI A MAGAZZINO
CLASSE DI TOSSICITA’
ETICH.
DI LEGGE
PRICIPIO ATTIVO SOLVENTE O SUPPORTO
PUNTO DI INFIAMM.
[°C] DL 50 orale [mg/Kg]
DL 50 cutanea [mg/Kg]
C 50 inalata
[mg/l)
NOEL [mg/Kg INFIAMMABILI
DECIS D II Xn DELTAMETRINA
1,18%
DIMETOATO 38%
47 100-250 (RAT)
>4000(R BT)
5 PPM(ST
EL)
DIPTEREX II Xn TRICLORFON 40% METOXIPRO
PANOLO 48%
ETANOLO 7%
23 500 (RAT) >5000(R AT)
- 100
PPM
DURSBAN EC II Xn CLORPIRIFOS 48% SOLVENTI ORGANICI
55 135 (RAT) 202 (RAT)
>0,2 (RAT)
1(RAT)
FASTAC II Xn ALFAMETRINA
4,75%
NAFTA AROMATIC A
43 328 (RAT) >2000(R AT)
1000 CANE
K-OTHRINE II Xn DELTAMETRINA
2,66%
PIPERONILBUTOSSI DO 23,9%
30 540
>5000
>2000
>15000
1 (RATT
O) 400 (RAT)
Inquadramento territoriale
Lo stabilimento risulta ubicato in una zona industriale scarsamente abitata, distante circa 7 Km dal centro abitato più vicino rappresentato dal comune di Acate.
Per accedere all’area del deposito in c.da Pezze di Rizzo si percorre la Strada Statale N.115 per poi proseguire sulla Strada Provinciale “Dirillo- Acate” SP 1;
quindi si imbocca una strada interna privata che consente l’accesso al deposito.
L’area d’interesse dello stabilimento ricade interamente nel foglio di mappa 35 del N.C.T. – Acate – dell’Ufficio del Territorio di Ragusa, alla particella 533.
Dal punto di vista urbanistico i fondi ricadono nella zona “E1” (aree agricole suscettibili di ulteriore sviluppo e di servizi connessi) del Piano Regolatore vigente del Comune di Acate (RG).
La zona è servita dall’acquedotto comunale ma non dalla pubblica fognatura per cui lo scarico delle acque reflue avviene mediante fossa Imhoff.
E’ servita da rete di distribuzione elettrica pubblica.
A pochi chilometri il territorio è attraversato dal tratto ferroviario Siracusa- Caltanissetta.
Figura 3: stralcio cartografico del sito (cartografia IGM 1:25.000)
ACATE
Area deposito
Condizioni meteorologiche
Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, si è fatto riferimento ai dati riportati dalla Stazione metereologica dell’Aeronautica militare di Gela distante meno di 30 km, in linea d’aria, dall’ubicazione del deposito.
Tali condizioni si basano sulle osservazioni nel periodo 1965÷1978 e hanno permesso una stima dei valori medi annui su venti, precipitazioni, temperatura e umidità.
− Direzione prevalente dei venti: W= 36.8%; S= 14.4%; E= 13.7%
− Velocità media 4.0 m/s
− Velocità media massima 17.2 m/s
− Temperatura media minima 13.9 °C
− Temperatura media massima 20.1 °C
− Umidità relativa media 74%
− Precipitazione media annua 286.6 mm
Con riferimento all’aeroporto di Catania la condizione di stabilità prevalente è F = 18.5 e D = 34.1.
Dall’elaborazione dei dati a disposizione, è stato possibile ricavare il grafico dei venti, che si riporta di seguito:
0 10 20 30 40 N
NE
E
SE
SE SW
W NW
direzione del vento (%)
0 5 10 15 20 25 30 35 40
< 2 m/s
2-5 m/s
5-10 m/s 10-15 m/s
> 15 m/s
classe velocità del vento (%)
Figura 4: grafico dei venti.
Categorizzazione del territorio
La valutazione della vulnerabilità del territorio attorno al deposito, in relazione ai possibili danni derivanti da eventi incidentali, viene effettuata mediante la categorizzazione delle aree circostanti in base al valore dell’indice di edificazione esistente e l’individuazione degli specifici obiettivi vulnerabili di natura puntuale in esse presenti.
Il territorio attorno al deposito di C.da Pezze di Rizzo, entro il raggio di 5 km risulta quasi esclusivamente utilizzato per usi agricoli con insediamenti rurali.
In direzione S-O,a circa 5 km, insiste la località denominata Marina di Acate, fraz. del comune di Acate.
Inoltre, il territorio circostante il deposito risulta ricadere nella categoria E1, definita come segue:
CATEGORIA E1:
1. aree agricole suscettibili di ulteriore sviluppo e di servizi connessi;
2. densità di edificazione, relativa all’area interessata dal cerchio con raggio 200 m, non risulta superiore a 3 m3/m2.
Valutazione compatibilità territoriale
La compatibilità del deposito con il territorio circostante viene valutata in relazione alla sovrapposizione delle tipologie di insediamento, categorizzate in termine di vulnerabilità come al precedente punto, con l’inviluppo delle aree di danno determinate dai singoli eventi incidentali.
Le categorie territoriali compatibili con la presenza di depositi di liquidi infiammabili e/o tossici, possono essere ricavate dalla seguente tabella:
Classe del deposito
Categoria di effetti
Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili
Lesioni reversibili
I EF DEF CDEF ABCDEF
II F EF DEF BCDEF
III F F EF CDEF
Dall’inviluppo delle aree di danno, si deducono le seguenti considerazioni:
− Le zone d’impatto per gli eventi ipotizzati, relativamente al rischio di elevata letalità (viene assunto come riferimento il LOC – Level of Concern – relativo alla popolazione in generale che, in mancanza di dati per le sostanze in esame, viene assunto pari al 10 % dell’IDLH), risultano contenute nelle immediate vicinanze dello stabilimento;
− Le zone di impatto per tutti gli eventi ipotizzati, relativamente al rischio di lesioni irreversibili (IDLH), non risultano contenute nelle immediate vicinanze dello stabilimento.
SEZIONE B –IPOTESI INCIDENTALI
Le aree di impatto: pianificazione per zone
L’attività di pianificazione dell’emergenza è stata condotta esaminando gli incidenti che si possono verificare in uno stabilimento. È possibile difatti prevedere quali danni si debbano eventualmente attendere nel caso, benché improbabile, che l’incidente si dovesse verificare. In pratica, si può conoscere a quale distanza possono determinarsi effetti nocivi per le persone o le cose a seguito di un evento incidentale.
Per dare delle definizioni uniformi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con decreto del 25 febbraio 2005, a modifica del documento del 18 gennaio 1994, emanato dal Dipartimento della Protezione Civile, ha aggiornato le linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza esterna, fissando dei criteri per la individuazione delle aree coinvolte da eventuali incidenti sulle quali effettuare interventi di protezione civile.
In riferimento alle predette linee guida, s’individuano tre zone di impatto:
-Prima zona – Zona di sicuro impatto. È la zona, in genere limitata alle immediate vicinanze dello stabilimento, nella quale debbono attendersi effetti sanitari che comportano un’elevata probabilità di letalità (12.5 kW/m2 in caso di irraggiamento e LC50[1] in caso di dispersione di vapori tossici).
-Seconda zona – Zona di danno. È la zona, esterna alla prima, in cui ci si può aspettare effetti gravi ed irreversibili per le persone che non adottano le misure di autoprotezione consigliate ed effetti letali per soggetti particolarmente vulnerabili, quali anziani, bambini, malati (5 kW/m2 in caso di irraggiamento e IDLH[2] in caso di dispersione di vapori tossici).
-Terza zona – Zona di attenzione. Questa zona, la più esterna, riguarda le aree in cui sono possibili danni non gravi per soggetti particolarmente vulnerabili (1.5 kW/m2 in caso di irraggiamento; per il caso di dispersione di vapori tossici non è indicata una concentrazione di riferimento, anche se è prassi diffusa considerare il valore di TLV-STEL[3]). In questo caso il gestore ha ritenuto opportuno valutare gli effetti per il valore di TWA PEL[4], che come si evince dalla definizione appare più conservativo.
Nel caso specifico, dalle stime effettuate nell’analisi di sicurezza è emerso che sono previste zone di danno e zona di attenzione, come definite sopra, all’esterno dello stabilimento, per un raggio di ben 300 m per la prima e di circa 900 m per la seconda.
La zona risulta essere sede di attività agricola nonchè di qualche abitazione non permanente per cui al verificarsi dell’evento incidentale sussistono motivi di preoccupazione per la salute delle persone per gli effetti conseguenti alla dispersione dei fumi di combustione e dei prodotti che si vengono a generare.
Scenari incidentali di riferimento
Gli scenari incidentali presi in considerazione per l’elaborazione del presente Piano di Emergenza Esterna sono quelli identificati dal gestore nel Rapporto di Sicurezza e valutati dal Comitato Tecnico Regionale, di cui all’art. 19 del D. Lgs. 334/99, nel corso del procedimento istruttorio.
La modellazione del comportamento incidentale è stata effettuata mediante l’applicazione della tecnica dell’Albero dei guasti ed è stata sviluppata nel Rapporto di Sicurezza. Lo sviluppo di tale tecnica, a partire dagli eventi incidentali, porta all’individuazione dei possibili scenari incidentali riportati in allegato al Rapporto di Sicurezza.
Per la valutazione dell’ampiezza e della gravità delle conseguenze degli incidenti rilevanti identificati, si sono adottati dei modelli di simulazione.
L’applicazione di tali modelli e i risultati ottenuti sono stati presentati nel Rapporto di Sicurezza.
Per l’elaborazione del presente piano si è ritenuto opportuno considerare lo scenario incidentale considerato più gravoso rappresentato dallo sviluppo di un incendio di liquidi infiammabili in un’area interna al deposito.
L’analisi del verificarsi dell’evento è stata rivolta alla valutazione degli irraggiamenti termici al suolo e alla diffusione dei fumi tossici in atmosfera.
L’albero dei guasti descrive le modalità e individua le cause primarie di un rilascio di prodotti fitofarmaci nell’ambiente.
La modellazione effettuata con tale tecnica ha individuato i modi principali con cui si può verificare questo evento incidentale in:
− Errori umani nella movimentazione delle merci;
− Errore o sovraccarico di impilaggio pallets;
− Difetti dei pallets o dei contenitori dei prodotti.
Tuttavia i prodotti si presentano sotto varie forme da solide (in forma di polveri, granulari e paste) o liquide. Mentre nel rilascio di sostanze allo stato solido in genere non si ravvisano condizioni di rischio per lo sviluppo di un incendio, per quelli liquidi bisogna fare una distinzione tra quelli infiammabili e non.
Questi ultimi risultano essere pericolosi per il rilascio di vapori tossici mentre i secondi, nel caso della presenza di una eventuale fonte di innesco, possono causare lo sviluppo di un incendio.
La sequenza più preoccupante a cui corrisponde il massimo incidente credibile è rappresentata quindi da un incendio del deposito parzialmente o totalmente sviluppato il cui innesco è da ricercare nelle operazioni di movimentazione, dove la rottura accidentale di un contenitore può dar luogo ad un rilascio di sostanze infiammabili (ad es.: D D SOIL FUMIGANT).
Le conseguenze del verificarsi di tale evento sono una rapida propagazione dei fumi della combustione nell’atmosfera (effetto domino).
La composizione di tali fumi non è facilmente determinabile data la varietà delle sostanze stoccate; tuttavia in base ad una stima dei composti maggiormente presenti e alle quantità massime depositate è stato ipotizzato un formulato al quale fare riferimento per determinare i possibili prodotti di combustione.
In particolare, da un’analisi della composizione dei prodotti, risulta che il solvente
infiammabile maggiormente presente è lo XILOLO che si ritrova nella formulazione di tre principali sostanze “chiave” prese come riferimento: il METILAN, il SUPRACID 20E e il MOCAP 20EC.
Il fumo generato avrà caratteristiche di densità elevate e colore scuro e sarà prevalentemente costituito da CO2, H2O e CO oltre che da SO2, NO2, HCN e P2O5,
inquinanti derivanti dalla decomposizione termica dei principi attivi dei composti immagazzinati.
Tabella 01: STIMA CONSEGUENZE DEGLI EVENTI INCIDENTALI DI RIFERIMENTO
- Scenari e risultati deposito
Sostanza Evento incidentale Scenario Risultati
(TOP Event n. 1)
METILAN SUPRACID 20E
MOCAP 20EC
Sviluppo di incendio in seguito al rilascio di prodotti
e presenza di innesco accidentale
Propagazione dei fumi di combustione con:
Classi di stabilità atmosferica E,F,G
Bassa velocità di vento (≤2 m/s)
Ril. tox (IDLH) = 290 m Ril. tox (LOC) =1200 m
(TOP Event n. 2)
METILAN SUPRACID 20E
MOCAP 20EC
Sviluppo di incendio in seguito al rilascio di prodotti
e presenza di innesco accidentale
Propagazione dei fumi di combustione con:
Classe di stabilità atmosferica D
Bassa velocità di vento (≈ 2 m/s)
Ril. tox (IDLH) = 207 m Ril. tox (LOC) =879 m
Tuttavia la presenza di condizioni atmosferiche neutre (classe D) risulta avere una probabilità pari al 35% dei casi è pertanto lo scenario di cui al TOP EVENT n° 2 risulta essere qu ello più realistico e si configura come il massimo incidente credibile, utile per la predisposizione degli interventi di cui del presente piano.