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Soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza

I compiti che ciascun componente operativa è chiamata a svolgere sono indicati nelle linee guida fissate con D.P.C.M. 25/02/2005, per la predisposizione del PEE di cui all’art. 20, comma 4, del D.

Lgs. 17/08/1999, n. 334. A titolo orientativo si riportano, di seguito, le funzioni di supporto individuate per i rischi in argomento:

Funzioni di supporto Coordinatore

1 – tecnico-scientifica, pianificazione censimento a danni a persone e

cose Dip. Reg. P.C.

2 – sanità, assistenza sociale e veterinaria S.U.E.S. 118

3 – mass media ed informazione Prefetto

4 – volontariato Dip. Reg.P.C.

5 – telecomunicazione A.R.I.

6 – strutture operative (S.a.R.) Prefetto

7 – assistenza alla popolazione Sindaco

8 – coordinamento centro operativo comunale Sindaco

9 – protezione dell’ambiente A.R.P.A.

Ogni funzione di supporto sarà composta da funzionari e/o tecnici, designati da ciascun componente operativa di Ente e/o Amministrazione coinvolte che svolgeranno i compiti previsti per ogni singola funzione, e coordinata dall’organo che, ratione materiae, riveste competenza primaria e specifica nel servizio.

Con provvedimento specifico sono stati formalmente individuati i responsabili del coordinamento delle funzioni di supporto citate (provvedimento prot. n° 7105/08 del 04/03/2008).

Il Responsabile del Piano di Emergenza Interno dello stabilimento

È’ la persona individuata nel piano di emergenza interno dello stabilimento, incaricata di gestire e coordinare le attività di controllo e mitigazione della situazione anomala che si sta verificando; ha la responsabilità di stabilire la gravità della situazione e di allertare ed eventualmente richiedere l’intervento dei soggetti esterni. In particolare attiva il PEI;

informa il Prefetto, il Sindaco, il Comando Prov.le Vigili del Fuoco e segue costantemente l’evoluzione dell’evento incidentale, aggiornando le informazioni che comunicherà direttamente al Prefetto, restando a disposizione dei Vigili del Fuoco.

Il Prefetto

E’ l’autorità che interviene per coordinare l’attuazione del PEE in relazione ai diversi livelli di allerta, avvalendosi del C.C.S.; acquisisce dal gestore ogni utile informazione dell’evento in corso, informa gli Organi centrali nonché gli altri Enti e/o amministrazioni limitrofe interessate dall’evento; acquisisce i dati concernenti le condizioni meteo locali dai Centri Regionali Funzionali o dal Dipartimento della Protezione civile; dispone che gli organi preposti effettuino la perimetrazione delle aree che hanno subito l’impatto dell’evento incidentale; valuta e decide con il Sindaco le misura di protezione da far additare alla popolazione in base ai dati tecnico scientifici forniti dagli organi competenti o dai responsabili delle funzioni di supporto; dirama comunicati stampa- radio; valuta la necessità di adottare provvedimenti straordinari in materia di viabilità e trasporto; dichiara lo stato di emergenza e/o il cessato allarme; richiede che siano avviati i provvedimenti di ripristino e disinquinamento dell’ambiente.

I Vigili del Fuoco

Costituiscono il soggetto di intervento vero e proprio sul luogo dell’incidente. Il Comandante Provinciale o il funzionario reperibile assume la direzione tecnica dell’intervento (DTS) e svolge le operazioni di soccorso in raccordo con il Prefetto secondo quanto previsto nel PEE.

La Provincia

Instaura un rapporto di collaborazione con il Prefetto nella gestione dell’emergenza (con specifico riferimento ai posti di blocco, viabilità di emergenza alternativa).

Il Sindaco

È l’autorità che provvede all’informazione preventiva della popolazione, tramite la campagna informativa preventiva, la diffusione della scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori (Allegato V del D. Lgs. n° 334/99 e s. m. ed i.) nonché il messaggio informativo in emergenza riportato nell’allegato 7 al presente Piano di Emergenza Esterna; attiva le strutture comunali di protezione civile (C.O.C.); dispone l’utilizzo delle aree di ricovero e provvede ad organizzare l’evacuazione assistita; coadiuva le forze di polizia nel presidio dei cancelli e nei percorsi alternativi individuati nel PEE.

L’Azienda Sanitaria Locale

Contribuisce all’individuazione dei sistemi di protezione sanitaria per la popolazione residente nelle zone a rischio. Invia il personale tecnico per una valutazione della situazione; informa le unità ospedaliere locali sugli aspetti sanitari dell’evento incidentale;

fornisce, sentite le altre autorità sanitarie, i dati relativi all’entità e l’estensione del rischio per la salute pubblica.

Il Sues-118

Acquisisce le informazione necessarie per individuare farmaci, antidoti e attrezzature per contrastare gli effetti sanitari degli eventi incidentali. Invia il proprio personale (squadra sanitaria NBCR) e i mezzi necessari (DPI, UNIDEC, ecc.), per effettuare il soccorso sanitario urgente, secondo le procedure fissate nel PEE, in stretto raccordo con il Prefetto.

Assume la direzione dei soccorsi sanitari (DSS) e provvede a posizionare il PMA (in area fredda) e al trasferimento dei soggetti coinvolti, alle strutture ospedaliere.

La C.R.I.

Svolgerà i compiti d’istituto nell’ambito della funzione 2 (sanità) e della funzione 10 (strutture operative S.a.R.) in stretta sinergia e in rapporto di collaborazione con gli altri organismi sanitari., fornendo mezzi e personale a disposizione, a richiesta del DSS.

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

E’ l’Ente preposto all’acquisizione, elaborazione diffusione di dati e informazioni e di

previsioni sullo stato delle componenti ambientali. L’attività dell’ Ente si esplica contestualmente all’evento e nelle fasi successive, con operazioni di monitoraggio programmato, di concerto con le altre autorità competenti. Durante l’emergenza fornisce supporto in ordine alle azioni da intraprendere a tutela della popolazione e dei luoghi ed effettua gli accertamenti ritenuti necessari sullo stato dell’ambiente nella zona interessata dall’evento, nonché analisi chimiche per valutare l’evoluzione della situazione di emergenza nelle zone più critiche (funzione 9 – Protezione dell’Ambiente) determinando il livello di concentrazioni delle sostanze pericolose e fornendo le risultanze delle analisi al Prefetto, necessarie per la chiusura della procedura di emergenza e la dichiarazione di cessato allarme.

Le Forze dell’Ordine

Concorrono nelle operazioni di soccorso e di informazione alla popolazione, di mantenimento dell’ordine pubblico e del controllo del traffico veicolare, secondo le linee e le procedure operative di piano.

Volontariato

Le Organizzazioni di volontariato nel rischio industriale, coordinate dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, possono essere impiegate solo se le loro attività si svolgono al di fuori delle aree denominate di sicuro impatto e danno; il personale è adeguatamente equipaggiato e formato per le attività deputate nell’ambito della gestione della emergenza esterna. Esse possono supportare le forze dell’ordine per il controllo del traffico esterno alla zona dell’evento incidentale e assistere la popolazione in caso di evacuazione o di momentaneo allontanamento dalle proprie abitazioni verso i centri di raccolta, d’intesa e previa direttiva del Coordinatore del Dipartimento Regionale della P.C., presente presso il CCS.

Telecomunicazioni

L’A.R.I. coordinerà ed assicurerà le radiocomunicazioni di emergenza,fra il CCS ed il COC di Acate nonché con la direzione avanzata dei soccorsi, in sinergia con gli operatori delle strutture locali e con le componenti operative coinvolte, utilizzando gli impianti e le attrezzature disponibili già impiegati efficacemente in esercitazioni di protezione civile.

Dipartimento Regionale della Protezione Civile

Nell’ambito dell’intesa prevista dall’art. 20 del D. Lgs. 334/99, e in armonia con le linee guida indicate con D.P.C.M 25/02/2005 fornisce orientamenti desunti dalla gestione del territorio nonché dati e informazioni sui rischi presenti sul territorio e, in particolare, sulla sovrapposizione dei rischi naturali con quelli antropici.

In particolare, svolgerà compiti di coordinamento di cui alle funzioni 1, avvalendosi di esperti ambientali e industriali dell’ufficio tecnico del Comune, della Provincia o del Genio Civile e del settore sanitario.

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