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6.3 C ASO STUDIO : PROMOZIONE DELL ’ INCLUSIONE SCOLASTICA IN C AMBOGIA

6.3.2 Le potenzialità dell’Outcome Mapping

La metodologia dell’Outcome Mapping è stata identificata come una metodologia di pianificazione, monitoraggio e valutazione, la quale ha molte caratteristiche che si adattano alle esigenze e alle ambizioni del programma ideato dall’associazione

Dark & Light, ovvero quella di promuovere un cambiamento sociale.220

Questa metodologia è favorevole a lavorare e ad impegnarsi con più interlocutori. Inoltre, essa consente una sufficiente flessibilità per adeguare gli obiettivi e le strategie durante l’attuazione del progetto.

Infine, una caratteristica particolarmente utile dell’Outcome Mapping è che esso spinge i progetti a concentrarsi maggiormente e a porre una particolare enfasi sugli outcomes prodotti.

La metodologia dell’Outcome Mapping permise all’associazione Dark & Light di lavorare in un ambiente multi-stakeholder, ovvero con una moltitudine di parti interessate, che facilitò una progettazione efficace e che infine portò alla realizzazione di un programma d’integrazione scolastica in Cambogia. Scegliendo di utilizzare la metodologia dell’OM, la Dark & Light mirò anche a sviluppare le capacità e le competenze dell’intera associazione. Perciò l’utilizzo dell’OM non risultò essere solamente utile per il programma di integrazione scolastica, ma anche per l’associazione Dark & Light nel suo complesso.

6.3.3 L’utilizzo dell’Outcome Mapping per il programma di integrazione scolastica

L’obiettivo del programma di integrazione scolastica era quello di influenzare e cambiare il sistema educativo nel suo complesso, andando a incoraggiare la nascita di ambienti educativi in cui sia gli insegnanti che gli studenti

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Schot S. “Promoting inclusive education in Cambodia through Outcome Mapping based programming” OMLC (Outcome Mapping Learning Community), November 2011, http://www.outcomemapping.ca/download/Sander%20Schot_en_Outcome_Mapping_Cambodia _Dark_and_Light_paper.pdf

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abbracciassero l’idea di accogliere tutte le diversità, qualsiasi fossero state le

sfide, e di trasformare la diversità in un fonte di apprendimento.221

Per favorire la buon riuscita di un inserimento educativo e della creazione di un ambiente d’apprendimento, era importante che le esigenze individuali venissero soddisfatte e che ogni studente avesse la possibilità di avere successo.

In Cambogia, il programma d’integrazione scolastica fu appoggiato e sostenuto da una serie di organizzazioni non Governative; come CRS, VSO E Handicap International-France. Mentre, a livello Governativo, ha aderito il Ministero della Pubblica Istruzione, della Gioventù e dello Sport, il quale ha principalmente sviluppato idee a livello politico sull’inclusione scolastica, stabilendo che: quando si tratta di bambini con disabilità fino al 5%, essi sono tenuti a frequentare un istituto scolastico normale. Solo in alcuni casi particolari il bambino può essere inserito in una scuola speciale per cechi e sordi.

Dei circa 6.000 bambini non vedenti in Cambogia, circa 400 bambini hanno ottenuto la possibilità di frequentare una delle quattro scuole speciali per persone con disabilità visiva e uditiva dell’associazione Krousar Thimey.

Sebbene l’associazione Dark & Light sostenette il su partner locale Krousar Thimey, aiutandolo a mantenere le quattro scuole speciali per non vedenti nella provincia di Kampong Cham, per più di cinque anni; dal 2010, la Dark & Light ha deciso di porre fine a questo sostegno, per prestare maggior attenzione al programma di inclusione scolastica, in modo tale che la maggior parte dei bambini con disabilità, che erano ancora esclusi dagl’ambienti scolastici, potessero essere inclusi nel sistema scolastico normale.

L’associazione Dark & Light ha iniziato dunque un’attività di costruzione e implementazione delle proprie capacità, con l’associazione Krousar Thimey e l’associazione dei ciechi in Cambogia (ABC), per sviluppare e progettare un programma d’inclusione scolastica.

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Schot S. “Promoting inclusive education in Cambodia through Outcome Mapping based programming” OMLC (Outcome Mapping Learning Community), November 2011, http://www.outcomemapping.ca/download/Sander%20Schot_en_Outcome_Mapping_Cambodia _Dark_and_Light_paper.pdf

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Il Krousar Thimey è stato un partner della Dark & Light di lunga data, e hanno collaborato insieme a lungo per fornire istruzione a persone cieche, sorde e audiolose.

La loro strategia intrapresa dal 2010 è quella di porre la loro attenzione su un progetto di inclusione scolastica insieme all’associazione ABC, che sarebbe l’Organizzazione Nazionale per le persone non vedenti e ipovedenti.

L’ABC possiede esperienze nelle attività di riabilitazione ed è legata da un partenariato con l’associazione Krousar Thiney dal 2000.

Sia l’ABC che la Krousar Thiney hanno lavorato e cercato di facilitare l’inclusione scolastica nel 2009, ma il loro lavoro e i loro sforzi fallirono, portando ad un aumento del tasso di abbandono scolastico da parte dei bambini con disabilità.

Dopo questa esperienza, entrambe le associazioni si dimostrarono interessate ad acquisire una miglior comprensione di come promuovere l’integrazione scolastica in maniera più efficace.

Dunque, era alquanto naturale che la Dark & Light andasse a considerare quelle due associazioni come propri partners per avviare un congiunto progetto pilota di integrazione scolastica.

Nel settembre del 2010, l’associazione Dark & Light iniziò ad organizzare questo progetto, svolgendo un workshop a Phnom Pen, insieme all’associazione Krousar Thiney e ABC, per sviluppare una vision, per individuare la mission principale del programma e per individuare i partners di confine. Questa prima fase finì a giugno 2011, mentre l’effettiva attuazione del programma di inclusione scolastica iniziò ad ottobre 2011, in provincia di Kampot.

Prima di attuare il programma, nel giugno 2011, l’associazione Dark & Light, l’associazione ABC, l’associazione Krousar Thiney e i loro Boundary Partners (partners di confine) fecero un viaggio studio in Vietnam che si rivelò essere molto utile e prezioso, poiché non solo ampliò le loro conoscenze sulle possibili strategie da poter applicare per favorire l’integrazione scolastica, ma aiutò anche a rafforzare i legami e le relazioni fra i partners di confine e le tre associazioni.

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L’esperienza iniziale con l’Outcome Mapping dimostrò che questo metodo riservava maggior spazio alla costruzione delle capacità dei partners locali e alla promozione di un programma che fosse condiviso con molte altre parti interessate (stakeholders).

Per iniziare a lavorare con questa metodologia, si presentò sin da subito l’esigenza di acquisire delle esperienze sui criteri da utilizzare e su cui affidarsi per selezionare le persone che avrebbero potuto facilitare la progettazione del programma, basato sul metodo dell’Outcome Mapping. Inoltre, lavorando con un elevato numero di stakeholders, si presentò l’esigenza di prestare attenzione al contenuto delle discussioni, poiché era facile che arrivassero ad un livello concettuale e tecnico che avrebbero reso impossibile, a gran parte degli stakeholders, di continuare a partecipare e seguire il discorso.

Alimentare e concedere a tutte le parti interessate e ai partner locali di partecipare alle discussioni durante il workshop e all’organizzazione del programma, permise di andare a strutturare un progetto di sviluppo che non fosse considerato solo della Dark & Light, ovvero nato e appartenente a una singola associazione, ma permise di strutturare un progetto in comune, nato dal contributo di tutti gli enti e gli individui interessati alla realizzazione del cambiamento idealizzato.

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