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per chi preferisce affittare

Per molti, affittare un appartamento invece che compra-re casa, oltcompra-re che più economico è una soluzione che ccompra-rea meno problemi e preoccupazioni. In realtà, le regole e gli accorgimenti da seguire anche in questo caso sono tanti.

Per questo il Salvagente, con l’ausilio di esperti del settore, ha preparato una guida per il cittadino che si appresta a sottoscrivere un contratto d’affitto e per chi lo ha appena fatto. Gli ostacoli da superare sono infatti tanti e dissemi-nati in tutte le fasi che riguardano la locazione di una casa, o anche solo di una semplice stanza.

Si comincia dalla fase della ricerca, sempre più spesso af-fidata agli annunci pubblicati online sui siti specializzati, per continuare con il rapporto con l’agenzia, nel caso ce ne sia una di mezzo, fino alla stipula del contratto con il proprietario di casa. E anche dopo aver chiuso la prati-ca, è inutile illudersi di poter dormire sogni tranquilli. Tra lavori di manutenzione, spese condominiali e coinquilini morosi, il rischio di trovarsi in una contesa intricata con avvocati di mezzo, è tutt’altro che remoto. Ma questa gui-da non tratta solo di trappole e grattacapi. Esistono anche varie agevolazioni fiscali per chi affitta casa, soprattutto gli studenti.

PER CHI CERCA....

Prima di intraprendere la ricerca dell’appartamento, di ri-spondere a un annuncio o anche durante la visita di una casa, è sempre bene avere piccole accortezze utili a evitare sgradite sorprese e insidiose trappole. 

• Le truffe spesso si riconoscono quando c’è un’offerta sensibilmente più bassa rispetto ai canoni medi della zona. Se il canone è troppo basso, insospettitevi.

• Spesso le agenzie immobiliari lasciano sui siti l’annuncio di un immobile molto allettante ma già affittato, per ag-ganciare il cliente. Chiamate l’agenzia e se dalla descri-zione telefonica qualcosa non combacia, chiedete espli-citamente se si tratta dell’appartamento in questione.

• Per gli affitti residenziali mai pagare anticipi prima di vedere una casa.

• Durante la visita dell’abitazione, verificate sempre  lo stato degli elettrodomestici, il funzionamento delle tap-parelle, fate scorrere l’acqua dai rubinetti e controllate che il sistema elettrico sia a norma.

• Attenzione ai metri quadri calpestabili dichiarati. Se ci sono balconi o terrazze fatevi dare la metratura esat-ta. Chiedete una planimetria e controllatela a casa con tranquillità.

• Soprattutto per i loft, o per gli edifici a pian terreno che potrebbero essere stati usati per scopi commerciali, chie-dete lo stato catastale per essere sicuri di affittare un ap-partamento con una regolare destinazione abitativa.

• Se avete intenzione di vivere a lungo nell’appartamen-to, chiedete per sicurezza all’Ufficio dei registri immo-biliari del Comune se sull’abitazione pendono ipoteche,

pignoramenti o cartelle esattoriali di Equitalia.

• La provvigione per l’eventuale intermediazione dell’a-genzia immobiliare è stabilita dal Comune interessato.

Tra il 5 e il 10% dell’importo annuale dell’affitto, sono mediamente le provvigioni chieste rispettivamente a inquilino e proprietario. La percentuale che spetta da pagare all’inquilino non può andare oltre il 15%.

• La percentuale della provvigione si calcola sull’am-montare del canone annuo, escluse le spese accessorie.

PER CHI TROVA...

Dopo aver sottoscritto il contratto di locazione possono manifestarsi altri problemi. Dalla caparra alle utenze, dalle spese condominiali straordinarie al rinnovo del contratto, ecco cosa occorre sapere e cosa evitare una volta che si entra nella nuova casa.  

• Mai pagare il canone prima di aver formalizzato il con-tratto. Nel caso della caparra, occorre farsi rilasciare una ricevuta, inserendo chiaramente nella causale la ragione del versamento.

• Una caparra mediamente si attesta sul 10% del canone annuo o commisurata a due mensilità. La legge prevede un massimo di tre mensilità per la caparra.

• L’ammontare della caparra deve essere inserito nel con-tratto. Il proprietario di casa alla fine deve restituirla con gli interessi legali.

• Il padrone di casa può richiedere una fideiussione ban-caria, invece della caparra.  La fideiussione ha dei costi una tantum che arrivano fino al 4% dell’importo an-nuale. In alternativa, viene chiesta una polizza

assicura-tiva: complessivamente ha costi simili alla fideiussione ma va rinnovata periodicamente. 

• La casa deve essere lasciata nelle condizioni in cui viene trovata. Se viene consegnata appena imbiancata, è ne-cessario ritinteggiarla quando la si lascia. È consigliato fotografare e mandare subito una copia al proprietario dei difetti già presenti alla mobilia e alle pareti.

• Le scritture private aggiuntive rispetto al contratto si possono fare, a patto che non contraddicano il contrat-to stesso. In caso di controversia, solo un giudice può decidere se sono valide o no.

• Le spese condominiali straordinarie sono sempre  a ca-rico del proprietario di casa.

• Nei contratti con formule rinnovabili (4+4 o 3+2), solo l’inquilino può decidere di non rinnovare l’accordo alle fine della prima scadenza. Le uniche eccezioni riguar-dano i casi di ristrutturazione completa dell’immobile, oppure la necessità del proprietario o di parenti fino alla seconda generazione in linea diretta di trasferirsi nello stesso, o l’avvio di attività in proprio di carattere commerciale, artigianale o turistico. 

• Il nuovo inquilino non è responsabile delle utenze dell’inquilino precedente. Vale anche per i conguagli.

Per questo è importante fare le volture delle utenze non appena si prende possesso della casa.

• Nel contratto, se non viene indicato diversamente,  il preavviso è di 6 mesi per la disdetta da parte dell’in-quilino.

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