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Prete nel presbiterio dentro la comunità cristiana. Nel considerare la vita e il ministero del prete è necessario ricordare che egli vive e opera nella Chiesa

Verbale del Consiglio Presbiterale sessione del 25-26 febbraio 2019

2. Prete nel presbiterio dentro la comunità cristiana. Nel considerare la vita e il ministero del prete è necessario ricordare che egli vive e opera nella Chiesa

con il Vescovo e il suo presbiterio per cui, quanto risulta necessario alla cura pastorale, si esprime soltanto insieme, in comunione (CHIOATTO), percependo ciascuno come segno del Dono di Dio, lo Spirito Santo, che permette di la-vorare insieme (GENOVESE). Serve dunque superare una visione datata del prete come uomo perfetto e protagonista assoluto dell’evangelizzazione e della Chiesa, visione ancora radicata nei cristiani formati e in quelli che mu-tuano la loro visione dalle fiction televisive (PIGOZZO). Nel momento in cui le coppie riescono a comprendere il legame profondo tra sacramento dell’euca-restia e sacramento del matrimonio sorge una nuova consapevolezza dell’i-dentità battesimale e una comprensione diversa dell’idell’i-dentità del prete (AN

-DREAPOZZOBON, P.MARAGNO).

3. Relazioni del prete. Qualcuno avverte l’urgenza di mettere a tema la relazio-ne tra maschile e femminile (FAVARO, LAMANNA, BUSO) e, più in generale, di recuperare il primato della persona rispetto alla sua funzione, e dunque il primato della relazione rispetto all’organizzazione di cose da fare, vigilando sul rischio di consumare relazioni senza saperle abitare (FAVARO, BUSO) o ri-sultando freddi e burocratici. Ripensare la RdV con le categorie della pater-nità-maternità, o della sponsalità, è fondamentale per una regola che abbia vita (LAMANNA). Tale linguaggio, con le dovute attenzioni a chi proviene da famiglie ferite (FRANCESCACARAMEL) può aiutare una riconciliazione o guari-gione grazie all’esperienza della cura nella comunità cristiana (ANDREAPOZ

-ZOBON). Qualcuno segnala inoltre il bisogno, da parte di molti preti, di un so-stegno nel vivere il celibato nel ministero, in modo che esso permetta

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manità pienamente e serenamente vissuta (BUSO), e la RdV può essere pen-sata anche come strumento in questo senso.

4. Centralità dell’eucarestia e della riconciliazione nella vita del prete.Da un la-to conforta che essa emerga da più interventi (GENOVESE), dall’altro dobbia-mo ammettere una progressiva perdita di significato per cui l’eucarestia ri-sulta facilmente al centro per i preti ma meno per la gente, e questo è fonte di sofferenza (FRANCESCACARAMEL).

5. Direzione condivisa invece di Regola di Vita. Qualcuno ritiene poco oppor-tuno scrivere una Regola in quanto la realtà in cui viviamo varia molto velo-cemente, i giovani non hanno più un solo modello e avvertono la flessibilità come un valore. La categoria del progetto, inoltre, per la sensibilità dei gio-vani risulta povera e urge piuttosto mantenere vivo il desiderio (BASSO). C’è dunque bisogno di strumenti dinamici come pare indicare il Cammino Sino-dale che ha scelto di concentrare l’attenzione su tre direttrici ed uno stile di corresponsabilità nel discernimento. Allo stesso modo, recependo alcune istanze relative soprattutto alla fede del prete; alla sua umanità e alle sue re-lazioni nella comunità; alle condizioni per essere generativo nell’annuncio del Vangelo (PAVONE), potremmo individuare alcune direzioni condivise su cui impegnarci a camminare (GIACOMETTI).

Il VESCOVOesprime interesse per quanto è emerso dal dibattito e concorda che è più opportuno individuare dei percorsi verificando poi come li stiamo at-tuando, senza però rassegnarsi alla divaricazione tra norma e vissuto. In parti-colare sottolinea, circa l’identità del prete, la necessità di un confronto nella co-munità cristiana che ci aiuti a smontare vecchi piedistalli, immagini idealizzate, e a superare l’identificazione della comunità cristiana con il prete, ricentrandoci piuttosto nel servizio ad essa, con la sua identità e storia. Serve aiutarci tutti in-sieme a capire che cosa è essenziale oggi.

VERIFICA DELLA SEDUTA COMUNE DEICONSIGLIPRESBITERALE EPASTORALEDIOCESANO DEL10 DICEMBRE2018

Come ultimo punto di dibattito la presidenza propone di raccogliere pareri sull’esito della seduta comune del Consigli Presbiterale e Pastorale Diocesano per capire se e come riproporre l’esperienza.

I consiglieri concordano sulla positività del tentativo che risulta promettente.

Emergono tuttavia le seguenti sottolineature e rilievi critici:

1. Le due relazioni introduttive sono state eccessive nei tempi (GENOVESE) e non hanno centrato bene l’obiettivo che era quello di avviare il confronto sul rapporto tra laici e presbiteri, riducendo di molto il tempo per il con-fronto nei gruppi.

Documentazione

2. L’incontro ha visto uno squilibrio numerico tra presbiteri e laici (CARNIO).

Andrebbero rivisti i criteri di composizione del Consiglio Pastorale che ri-sulta troppo ampio (TOSIN).

3. Un’altra esperienza va programmata solo se si riscontra che è necessario, e dunque su un tema preciso e rilevante (CECCHETTO, TOSIN, BUSO) cui de-vono seguire orientamenti e decisioni (LAZZARI, MARCUZZO).

4. Qualcuno pensa che sia da preferire la distinzione degli ambiti di lavoro dei due consigli, con le rispettive differenze, trovandosi solo eccezional-mente insieme (CECCHETTO), altri preferirebbero considerare ordinaria la comunione dei due organismi, per distinguersi eccezionalmente quando ve ne fosse la necessità (MARANGON, FAVARO).

Il VESCOVO ritiene che il primo incontro vada considerato per il suo valore simbolico, pur avendo messo a tema una questione di fondo come il rapporto lai-ci presbiteri su cui sono emersi elementi interessanti da ripendere (CEVOLOTTO).

Serve precisare il metodo consegnando prima del materiale su cui prepararsi.

I verbali della sessione di ottobre e della seduta comune di dicembre sono sta-ti approvasta-ti.

La seduta si conclude con il pranzo. Alle ore 13.00.

Don Tiziano Rossetto Segretario

Indice

ATTI DELSOMMOPONTEFICE

Angelus 71

Regina Caeli 71

Catechesi settimanali 72

Discorsi 73

Lettere 81

Esortazione apostoliche 81

Messaggi 82

Motu proprio 83

Omelie di aprile, maggio, giugno 83

ATTISANTASEDE 85

ATTI DELLACONFERENZAEPISCOPALEITALIANA 87

ATTI DELVESCOVO

Omelie 89

Preghiera al Crocifisso 114

Messaggi e interventi del Vescovo 116

Impegni del Vescovo 125

ATTI DELLACURIAVESCOVILE

Ordinazioni diaconali 133

Ordinazioni presbiterali 133

Nomine del clero 134

Altre nomine 134

Consiglio collaboratori pastorali 135

Nomine Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici 136

Sacerdoti defunti 136

DOCUMENTAZIONE

Omelia di mons. Cevolotto nel funerale di mons. Giovanni Bertollo 139 Verbale del Consiglio Presbiterale

di lunedì 13 maggio 2019 142