• Non ci sono risultati.

PRESENTAZIONE E RISPOSTA A INTERPELLANZE

INTERPELLANZA NO. 10/13 DI URSULA ELSENER RELATIVA AD UNA ROTONDA ALL’INCROCIO “ARTI E MESTIERI”

Visto l'art. 66 LOC, rispettivamente l'art. 36 Regolamento comunale della Città di Bellinzona, si presenta la seguente Interpellanza. "Approfittiamo dei lavori in viale Franscini per testare l'effetto rotonda?" Nel Canton Giura i semafori non esistono e i risultati sono positivi. Di problemi di sicu-rezza non ve ne sono. Secondo informazioni diramate dal TCS, il Canton Giura non possiede al-cun semaforo stradale: «Incroci, rotonde e segnali di «Stop» riescono a regolare il traffico senza patemi e risparmiando i nervi degli automobilisti. Perché sta proprio qua la principale virtù di que-sta specificità stradale senz'altro unica in Svizzera: «Essa riduce lo stress e contribuisce alla quali-tà di vita. È un simbolo del quadro privilegiato di cui godiamo qui», commenta Michel Thentz, capo del Dipartimento affari sociali, del personale e dei Comuni del Canton Giura» (1). AI Portone c'è una rotonda che funziona. Perché non adottare la stessa soluzione anche all'incrocio tra viale Franscini, via Zorzi e via Emilio Motta (attuale semaforo "Arti e Mestieri")? Lo spazio disponibile in questo incrocio è maggiore di quello al Portone, come mostrano gli schizzi allegati. All'incrocio "Ar-ti e Mes"Ar-tieri" ci starebbe quindi una rotonda addirittura più grande di quella del Portone. Una ro-tonda all'incrocio "Arti e Mestieri" comporterebbe numerosi vantaggi: meno costi a carico del con-tribuente; meno stress per gli automobilisti; meno rumore; arrivando da nord si potrebbe svoltare a sinistra verso il centro storico: si potrebbe così chiudere al transito via Orico, migliorando la sicu-rezza dei bambini sul percorso casa-scuola. Quali potrebbero essere gli svantaggi di una rotonda all'incrocio "Arti e Mestieri"? Invece di perdere tempo e soldi in teorie, ipotesi, perizie e gruppi di lavoro, perché non procedere con un esperimento pratico poco costoso? Attualmente in viale Franscini sono in corso lavori stradali. Con questa interpellanza si chiede se il Municipio abbia considerato di approfittare della fine di questi lavori per allestire una rotonda provvisoria, con me-desime dimensioni di quella del Portone. La rotonda provvisoria potrebbe essere costruita senza grande dispendio con elementi di plastica bianchi e rossi riempiti d'acqua, simili a quelli usati per testare la rotonda provvisoria di Giubiasco alcuni anni fa. Durante il test, i semafori resterebbero spenti (oppure lampeggianti sul giallo). I primi giorni alcuni agenti potrebbero essere presenti per regolare il traffico, proprio come accade ora durante i lavori. Ove non si pongano problemi, il test potrebbe proseguire senza. agenti. Se l'esperimento si avverasse positivo, la rotonda provvisoria potrebbe essere trasformata in definitiva e i fastidiosi semafori potrebbero essere smontati. Anche all'incrocio via Tatti/via Zorzi (attualmente . regolato da semafori) lo spazio è maggiore rispetto al Portone, sicché ci starebbe una rotonda identica (vedi terzo schizzo). Qualora all'incrocio "Arti e Mestieri" il test con la rotonda provvisoria portasse risultati positivi, si chiede al Municipio di valuta-re un test sull'effetto di una rotonda provvisoria anche all'incrocio via Tatti/via Zorzi.

f.to Ursula Elsener L’interpellante si attiene al testo

Gianini Simone, Municipale: parto dal presupposto che il testo dell’interpellanza intitolata

"Approfittiamo dei lavori in viale Franscini per testare l'effetto rotonda?” sia conosciuto da tutti. Ri-sposta del Municipio: si premette che l’incrocio in questione fra Viale Franscini, via Zorzi e via Mot-ta, davanti alla Scuola Arti e Mestieri è su strada cantonale e quindi di competenza del Cantone.

L’interpellanza in oggetto, che ha invero un carattere di mozione, non rientra quindi nelle compe-tenze del Municipio di Bellinzona. A proposito di quanto si sostiene nell’interpellanza, e in

partico-lare che, nel caso concreto il Cantone, starebbe perdendo tempo e soldi in teorie, ipotesi, perizie e gruppi di lavoro, al posto di procedere con un esperimento pratico poco costoso, a mente dell’interpellante quello di allestire subito una rotonda provvisoria con elementi di plastica bianchi e rossi riempiti d’acqua, il Municipio osserva che la riorganizzazione del traffico in un comparto così delicato e frequentato come quello in oggetto non può essere frutto di tentativi e improvvisazione, ma seguire iter, peraltro imposti dalla legge, e avere basi di studio che ne dimostrino l’efficacia. È proprio quanto sta facendo attualmente il Cantone con gli approfondimenti tecnici e di dinamica del traffico tesi alla riorganizzazione di tutto quel comparto, compresa la gestione dei flussi sulle vie Zorzi, Motta e Franscini e compresa, ad esempio, l’eventuale chiusura di via Orico. Il Comune è coinvolto negli studi. Sarà premura del Municipio segnalare quale ulteriore elemento di valuta-zione anche l’ipotesi di una o più rotonde supplementari, come indicato nell’interpellanza. A pro-posito di rotonde, si segnala comunque che secondo gli ingegneri del traffico uno dei punti deboli del sistema attuale è proprio la già esistente rotonda del Portone, citata nell’interpellanza, che non permette di controllare i relativi flussi di traffico come sarebbe invece il caso per un incrocio sema-forizzato.

Elsener Katarina Ursula: non voglio insistere oltre, evidentemente ero cosciente del fatto che non si trattava di una competenza Comunale e appartenente neppure del Municipio però, come il Consiglio comunale può tramite un’interpellanza chiedere al Municipio di intervenire in ambito di sua competenza, così il Municipio può chiedere al Cantone di intervenire in ambito in cui il Canto-ne è competente. Per tornare alle rotonde preciso di aver portato l’esempio del Canton Giura che non è basato su studi di lunga data ma comunque è empiricamente dimostrato che le rotonde permettono di fluidificare il traffico. Questa sera abbiamo anche votato nel Consuntivo le spese di manutenzione degli impianti semaforici, che costano parecchio, e sinceramente io abito in quella zona dove spesso percorro quel tratto di strada e se non rimango bloccata alla rotonda di viale Portone, rimango sistematicamente bloccata all’incrocio fra via Zorzi e viale Franscini e più oltre fra via Tatti e via Zorzi. Evidentemente si tratta di un’iniziativa del Municipio che valuterà, e spero che lo faccia senza far trascorrere anni di studio, in quanto l’efficacia delle rotonde è dimostrata e non solo nel Canton Giura.

Gianini Simone, Municipale: il Municipio non potrà valutare in quanto è di competenza del Canto-ne. Il Municipio segnalerà al CantoCanto-ne. Casomai ci sono parlamentari cantonali a cui si può chiede-re di pchiede-resentachiede-re un’interpellanza al Cantone su oggetti di competenza cantonale. Non lo voglio di-re per eccessivo di formalismo. Segnalo però, ed è un’esigenza che il Municipio esprime in corpo-re per mio tramite, e sono sicuro che i colleghi sono d’accordo, che la risposta a “Interpellanze”, comunque molto importante perché è uno strumento che rispettiamo molto e vedete anche quanto impegno ci si mette nel rispondere, prende parecchio tempo da parte dei nostri funzionari, che vi assicuro hanno molto altro lavoro da fare, rispettivamente prende parecchio tempo anche a noi. Il Municipio segnalerà ma non è comunque di competenza nostra e lo voglio tornare a sottolineare.

Sull’efficacia delle rotonde: anche in questo non siamo dei tecnici del traffico ma a quanto ci si di-ce è che effettivamente ci sono delle circostanze e delle situazioni in cui il traffico va controllato e non fluidificato automaticamente; prova ne è che nell’interpellanza è citato l’esempio del Canton Giura, ma proprio come unico esempio a livello nazionale e quindi un perché ci sarà. Ringrazio comunque per il suggerimento.

INTERPELLANZA NO. 11/13 DI URSULA ELSENER PER L’ELIMINAZIONE DEL TRAFFICO PARASSITARIO DAI PERCORSI CASA-SCUOLA

Visto l'art. 66 LOC, rispettivamente l'art. 36 Regolamento comunale della Città di Bellinzona, si presenta la seguente Interpellanza. "Via il traffico parassitario dai percorsi casa-scuola" Per aggi-rare la colonna nelle ore di punta, molti automobilisti residenti fuori Città usano come scorciatoia le vie utilizzate quali percorsi casa-scuola, mettendo a repentaglio la sicurezza dei bambini e dei ra-gazzi. Una situazione che non porta alcun vantaggio alla collettività, mette in pericolo i bambini, rende le strade di quartiere poco sicure e induce i genitori ad accompagnare a scuola i figli in auto, aggravando ulteriormente gli ingorghi. La soluzione meno costosa e più efficace per migliorare la sicurezza dei bambini sui percorsi casa-scuola è la chiusura delle scorciatoie usate dai pendolari stressati per evitare le colonne sulle strade principali. Se si tolgono le auto in transito dai percorsi casa-scuola, rimangono solo quelle che partono o arrivano dal quartiere (residenti, visitatori, forni-tori). Per bloccare il transito, la soluzione ideale sarebbe la posa di paletti, massi o fioriere che im-pediscano fisicamente il passaggio delle automobili. Nel contempo, la segnaletica indicherebbe una strada senza uscita e il "divieto di circolazione - autorizzati confinanti e biciclette". Ove la con-formazione della strada non permetta una chiusura fisica al passaggio di veicoli in transito, baste-rebbe il cartello "divieto di circolazione - autorizzati confinanti e biciclette". Se la strada è usata dai bus di linea, l'eccezione andrebbe estesa anche a loro. Se togliamo il traffico parassitario dai per-corsi casa-scuola, oltre a ridurre il rischio di tragedie (bambini travolti dalle auto dei pendolari), ot-teniamo altri vantaggi: incentiviamo gli spostamenti a piedi e in bicicletta, ciò che riduce il numero di auto in circolazione e rende il traffico più fluido per chi ha bisogno di muoversi con l'auto; ridu-ciamo il rumore e lo smog nei quartieri residenziali, ciò che migliora la qualità di vita degli abitanti.

Chiedo dunque se il Municipio intende studiare misure confacenti per togliere il traffico parassitario dai percorsi casa-scuola, considerando la possibilità di bloccare i pendolari che tentano di supera-re la colonna sgusciando nelle strade di quartiesupera-re con: o cartelli "divieto di circolazione, autorizzati confinanti, bus urbani e biciclette"; o elementi fisici di arredo urbano come paletti, massi o fioriere.

In particolare, chiedo di valutare le modalità di chiusura al traffico parassitario delle seguenti stra-de: Via Gerretta. Transito pericoloso davanti alla scuola dell'infanzia. Molti pendolari, tentando di superare la colonna sulla strada cantonale, passano proprio nel punto dove i bambini entrano ed escono dal cancello della Scuola dell'infanzia. Soluzioni possibili: fioriere all'altezza del centro Spazio Aperto oppure tratto "confinanti autorizzati" tra l'incrocio via Varrone e Spazio Aperto (ca.

80 metri). Via Pratocarasso. È sul percorso casa-scuola di molti allievi delle Scuole Nord che risie-dono nella zona Via Vallone / Via Varrone / via Filanda / via Gesero / via Mordasini. Soluzioni pos-sibili: chiusura a nord del parcheggio dell'incrocio con via Filanda e via Varrone, e a nord dell'in-crocio con via Gesero e via Mordasini. Via Orico. Si trova sul percorso casa-scuola degli allievi delle Scuole Sud che risiedono nella zona di via Pometta. A causa del senso unico, alcune auto sfrecciano a velocità eccessiva. Soluzioni possibili: chiusura fisica con paletti o fioriere all'estremità nord (sbocco sulla cantonale), oppure posa di un cartello "divieto di circolazione - autorizzati confi-nanti e biciclette". Via Nizzola. Situazione di grave pericolo negli orari di uscita degli allievi delle Scuole Sud che abitano nella zona di via Ghiringhelli. La strada, in parte a senso unico, è usata come scorciatoia per superare la colonna di viale Franscini. Le auto parcheggiate tolgono visibilità, e se un bambino sbuca all'improvviso si rischia la tragedia. Soluzioni possibili: Via Nizzola potreb-be essere chiusa al transito fisicamente con una piazza di giro delimitata da fioriere o paletti sull'angolo davanti al palazzo Botta. Ove questa soluzione ideale non fosse praticabile, si potrebbe posare un cartello "divieto di circolazione - autorizzati confinanti e biciclette". Via Pedotti. È sul percorso casa-scuola degli allievi delle Scuole Sud che abitano a Ravecchia. L'incrocio con via O-

spedale e via Lugano è estremamente pericoloso. Soluzione possibile: fioriere o paletti all'incrocio via Pedotti / via Lugano per impedire il transito.

f.to Ursula Elsener L’interpellante si attiene al testo

Gianini Simone, Municipale: anche in questo caso si parte dal presupposto che il testo dell’interpellanza sia conosciuto e si fanno alcune premesse. Si premette innanzitutto che, data la responsabilità esclusiva del Municipio per le prescrizioni locali concernenti il traffico su strade co-munali, conformemente alla delega concessa dal Dipartimento del territorio nel 2002, l’atto in og-getto, pur avendo carattere di mozione, non può essere trattato dal Consiglio comunale ed è quin-di presentato nell’unica forma semmai possibile: quella dell’interpellanza. Dati i tempi ristretti ri-chiesti per la risposta a un’interpellanza rispetto agli approfondimenti che permette una mozione, si danno nel seguito delle indicazioni di massima, riservandosi, come si dirà in seguito, di appro-fondire ulteriormente le questioni, al fine di eventualmente mettere in atto le soluzioni migliori per risolvere il problema sollevato dall’interpellante. A titolo di premessa si osserva ancora che il Mu-nicipio è molto sensibile al tema della sicurezza degli utenti della strada, in particolare dei più de-boli. Prova ne sono ad esempio l’adozione e la graduale implementazione del piano di mobilità scolastica, il piano della mobilità ciclo-pedonale in fase di studio e i diversi interventi, senz’altro sempre suscettibili di miglioramento e completamento, messi in atto negli ultimi anni. In merito alle proposte formulate nell’interpellanza si osserva quanto segue. Via Gerretta: problema del traffico parassitario di transito davanti alla scuola dell’infanzia. Soluzione proposta: la posa di fioriere all’altezza del centro Spazio Aperto oppure un tratto “Confinanti autorizzati” tra l’incrocio con via Varrone e il centro Spazio Aperto (circa 80 m). R: Come già indicato in risposta all’interpellanza 23/12, si condivide l’obiettivo generale di ovviare al problema del traffico parassitario di transito e il Municipio si sta adoperando per mettere in atto le soluzioni migliori. Nel caso concreto, pur rite-nendo interessante la proposta dell’interpellante, che verrà valutata dai servizi preposti, la soluzio-ne migliore dovrebbe essere l’istituziosoluzio-ne di misure di moderaziosoluzio-ne del traffico, soluzio-nel caso ideale in-serite in un progetto più ampio di Zona 30. La segnaletica “Confinanti autorizzati” pone invece dei problemi, in particolare al controllo della stessa, tale in certi casi da metterne in dubbio la reale ef-ficacia. Via Pratocarasso: problema del traffio parassitario di transito sul percorso casa-scuola.

L’interpellanza propone di chiudere la via Pratocarasso tra le sue intersezioni con la via Mordasi-ni/via Gesero e la via Varrone/via Filanda: R: Anche in questo caso il mezzo migliore dovrebbe essere l’istituzione di misure mirate di moderazione del traffico, idealmente inserite in un progetto di Zona 30, si rinvia a questo proposito pure alle osservazioni preliminari del Municipio alla Mozio-ne 305 sull’istituzioMozio-ne di zoMozio-ne 30 sul territorio cittadino. Nel comparto in oggetto esistono invero già interessanti percorsi alternativi (via Ghisletta, via Roggia dei Mulini, via Mesolcina) e, contra-riamente ad altre strade oggettivamente più pericolose, via Pratocarasso dispone per lo meno già di marciapiedi su entrambi i lati. La proposta di chiusura totale al traffico pare eccessiva. Via Ori-co: problema della velocità del traffico di transito. Soluzione proposta: chiusura fisica della via al traffico motorizzato con paletti o fioriere oppure la posa di un cartello “divieto di circolazione – au-torizzati confinanti e biciclette”: R: L’obiettivo di chiusura della via Orico al traffico motorizzato è già contenuto nel Programma d’agglomerato del Bellinzonese e, come indicato poc’anzi nella ri-sposta all’interpellanza 10/13, attualmente oggetto di studio da parte del Cantone su tutto il delica-to compardelica-to di Via Zorzi, Via Motta, Viale Pordelica-tone. L’obiettivo è condiviso dal Municipio, ma deve giustamente tenere conto della riorganizzazione anche degli altri flussi di traffico, motivo per il qua-le non può essere attuato in modo isolato. Si verificherà se è possibiqua-le mettere in atto ulteriori

mi-sure di moderazione della velocità, problema tra l’altro già riconosciuto, oltre al marciapiede de-marcato sul lato est della carreggiata e ai posteggi intercalati sul lato ovest. Via Nizzola: conflitto fra il percorso casa-scuola e il traffico parassitario di transito da via Franscini. Soluzione proposta:

chiusura fisica di via Nizzola con una piazza di giro delimitata da fioriere o paletti sull’angolo da-vanti al palazzo Botta oppure limitare il transito ai confinanti e biciclette: R: Il punto in cui viene proposta la posa di fioriere per rendere impossibile il transito di veicoli coincide col portale della Zona 30, in effetti non visibile da Viale Franscini. Una soluzione iniziale potrebbe quindi piuttosto essere quella di spostare il portale di ingresso della Zona 30 più vicino a Viale Franscini. Per mi-gliorare la visibilità in curva verso destra, inizio del senso unico, si potrebbe inoltre demarcare me-glio la superficie entro cui le auto possono transitare per tenerle più distanti dall’angolo. La solu-zione proposta verrà comunque approfondita. Via Pedotti: Problema dell’incrocio via Lugano-Via Ospedale-Via Pedotti. Soluzione proposta: fioriere o paletti all’incrocio via Pedotti/Via Lugano per impedire il transito: R: Il DTM e il DOP stanno valutando ulteriori possibili soluzioni al conflitto del traffico ciclo-pedonale sul marciapiede da e verso le scuole sud con l’incrocio citato nell’interpellanza. Oltre cioè a quanto già previsto dal progetto di imminente realizzazione, che prevede la messa in sicurezza e l’impedimento del posteggio davanti alla scuola. Una delle possi-bilità al vaglio è l’eventuale chiusura dell’entrata di via Pedotti da via Lugano, permettendo così pure l’inserimento di una corsia ciclabile in corrispondenza con il passaggio pedonale del Drago-nato. Una simile soluzione deve tuttavia tenere conto dell’eventuale effetto su altre vie di accesso al quartiere di Ravecchia e quindi, se del caso, prevedere la realizzazione di altre misure di messa in sicurezza, si pensi ad esempio a via Pedevilla, oggi sprovvista di demarcazioni a tutela dei pe-doni.

Elsener Katarina Ursula: solo una puntualizzazione. Desidero ringraziare il Mun. Simone Gianini.

So che si tratta di interrogativi che richiedono un’elaborazione, studio e sono a conoscenza che il Dicastero del territorio se ne sta occupando. Evidentemente non si tratta di mozione perché non è di nostra competenza però penso che finché il ferro è caldo valga la pena batterlo perché l’opera venga forgiata il meglio possibile. Questi sono solo stimoli di riflessione. Si parla spesso di zona 30 km/h come soluzione al traffico parassitario; io invito chiunque di Bellinzona a passare da via Ghiringhelli dove la zona 30 è già stata istituita e sinceramente la mattina, sul mezzogiorno e la sera di traffico parassitario ce n’è a iosa e nessuno lo controlla. Non viene quindi risolto né il pro-blema del traffico parassitario e nemmeno quello del controllo poiché la zona 30, se vuoi che sia rispettata, devi controllarla. Vorrei contestualizzare e dire che per avere una zona 30 sono neces-sari accorgimenti architettonici ed investimenti piuttosto importanti. Lo scopo di questa interpellan-za era di suggerire ed ipotizinterpellan-zare soluzioni molto più semplici, molto meno onerose e con un effetto che comunque non pregiudica, perché il discorso è questo: non si chiudono le strade, ma sempli-cemente le si bloccano al transito del traffico parassitario.

INTERPELLANZA NO. 12/13 DEL GRUPPO PPD IN MERITO ALLE AGGREGAZIONI NEL BEL-LINZONESE, MA COSA NE PENSANO I NOSTRI CITTADINI?

Avvalendoci della facoltà concessa dalla Legge organica comunale (art. 67 LOC), il gruppo PPD in consiglio comunale presenta la seguente Interpellanza. Aggregazioni nel bellinzonese: ma cosa ne pensano i nostri concittadini? Il progetto aggregativo bellinzonese rappresenta un tassello di evidente importanza nella vita sociale quotidiana, nella potenzialità dei servizi e nella progettualità di un vasto territorio. Il progetto è sicuramente ambizioso, per la sua ampiezza e per i tempi entro i quali si conta di portare a termine lo studio e sottoporre quindi il tutto al voto popolare. Il medesimo

rappresenta pure un'occasione unica per la nostra regione di ripensare il proprio assetto, di

rappresenta pure un'occasione unica per la nostra regione di ripensare il proprio assetto, di

Documenti correlati