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4. Smart specialisation in Europa

4.2. Lapponia

4.2.1. Presentazione

La Finlandia, secondo la nomenclatura NUTS 2, è suddivisa in 5 regioni principali (allegato 10), tra le quali la regione di Pohjois- ja Itä-Suomi FI1D, che a sua volta, a livello di NUTS 3, è suddivisa in 7 regioni da FI1D1 a FI1D7 (allegato 11), nelle quali troviamo la regione della Lapponia, FI1D7 (Eurostat, 2011). La Lapponia, la cui capitale è Rovaniemi, è la regione più a nord della Finlandia e confina con la Russia, la Norvegia e la Svezia e si espande su una superficie di 92’662 Km2 con

una popolazione di 183’330 corrispondente a una densità pari a 2 persone/Km2 (OECD, -;

Regional_Council_of_Lapland, 2013, --d). Da un punto di vista socio-demografico, la Finlandia, e soprattutto la Lapponia, è confrontata con l’invecchiamento e la diminuzione della popolazione (Grunfelder et al., 2014).

I principali settori di occupazione sono negli ambiti della salute e dei servizi sociali, dell’industria e del commercio, con un 40% degli occupati che lavora in ambito pubblico, mentre un 60% nel privato di cui il 12% rappresentato da imprenditori (Regional_Council_of_Lapland, 2013). Il tessuto economico è costellato da molte piccole imprese, che tuttavia non hanno sviluppato una cultura basata sul far ricorso a fondi e all’utilizzo di strumenti messi a disposizione dal settore pubblico a loro supporto (Viljamaa & Lahtinen, 2012).

In Finlandia, benché vi sia un’amministrazione centralizzata, le autorità regionali godono di molta autonomia. Fino al 1994, tuttavia, la struttura politico-amministrativa si fondava su di un’amministrazione declinata principalmente a livello comunale. Successivamente, con l’entrata in vigore della nuova legge regionale, l’autonomia passa alle regioni, le quali oggi seguono la nomenclatura NUTS 3 con un loro programma strategico (Kunnunen, 2004).

I principali responsabili per l’implementazione delle politiche a sostegno della ricerca e dell’innovazione sono il the Finnish Funding Agency for Innovation (TEKES) e l’Accademia di Finlandia (Ministero_Affari_Esteri, -).

Il TEKES è un’organizzazione di esperti, finanziata tramite fondi pubblici, che promuove lo sviluppo dell’industria e dei servizi, il finanziamento di progetti di R&S e innovazione (con programmi dedicati alla biotecnologia e alla nanotecnologia) e lo sviluppo e la crescita di nuove imprese (Ministero_Affari_Esteri, -; Sarvaranta, 2014; TEKES, --a, --b). Il TEKES, tramite il programma Young Innovative Companies, sostiene le imprese nella fase preliminare di internazionalizzazione, mentre un’altra iniziativa, simile a quella promossa dal TEKES, è il VIGO Programme, avviato nel 2009, che riguarda un acceleratore per le startup che desiderano crescere a livello internazionale (Napier, Johansson, Finnbjörnsson, & Solberg, 2012; Vigo, 2012).

L’Accademia di Finlandia, anch'essa finanziata direttamente dallo Stato, è maggiormente orientata al finanziamento dei progetti di ricerca nelle università e nei politecnici (Ministero_Affari_Esteri, -). La ricerca viene anche fatta in istituti quali il Forest Research Institute e il Technical Research Centre che sono sempre finanziati dallo Stato (Ministero_Affari_Esteri, -).

Sotto la presidenza europea finlandese, nel 2006, è nata la rete europea dei Living Lab, con lo scopo di creare un nuovo sistema europeo dell’innovazione: i Living Lab mettono in relazione il

privato e il pubblico agevolando così il trasferimento di conoscenze (Commissione_europea, -; ENoLL, -).

Un altro attore che opera a livello nazionale è il TEKEL, l’associazione finlandese del parco scientifico, che promuove l’ambiente innovativo, crea i contatti con il pubblico, le imprese e l’educazione e mette a disposizione al suo interno degli incubatori tecnologici al fine di sostenere gli imprenditori nel processo di crescita e di internazionalizzazione. Tra questi vi è Digipolis, nella regione della Lapponia, con un focus sui servizi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’elettronica, le competenze nelle condizioni artiche e il settore del benessere (TEKEL, 2014a, 2014b, 2014c).

A livello regionale, il Regional Council of Lapland è l’autorità responsabile delle sviluppo regionale del territorio, che attua attraverso il piano di sviluppo regionale 2030 e il programma regionale 21

strategico (Regional_Council_of_Lapland, --c, --e).

Il piano di sviluppo regionale 2030 descrive gli obiettivi a lungo termine e la strategia per raggiungere tali obiettivi: essa mira ad investire nei cluster delle risorse naturali, dell’energia, del turismo e dei viaggi al fine di creare nuovi posti di lavoro e popolare la regione, con l’obiettivo di raggiungere 1950’000 abitanti entro il 2030 (Regional_Council_of_Lapland, --f).

Il programma regionale strategico mostra nel dettaglio come, e tramite quali progetti, viene implementata la strategia; inoltre, include le specifiche sui programmi speciali nazionali quali, per esempio, il programma di coesione e competitività regionale e il programma del Centro di Competenza, CoE, che vuole migliorare le condizioni di insediamento e lo sviluppo di attività sia commerciali e sia di ricerca, e che per la Lapponia ha previsto il Centro di Competenza in ambito del turismo ( Regional_Council_of_Lapland, --g).(Regional_Council_of_Lapland, --b)

Affiancano il piano di sviluppo regionale 2030 e il programma regionale strategico altre strategie focalizzate su alcuni settori come per esempio la politica industriale a favore del settore dell’estrazione e della lavorazione della pietra, la strategia per il turismo e per l’energia (Jokelainen, Mäcklin, Teräs, & Kostiander, 2013).

Per quanto riguarda il sistema educativo in Lapponia vi è il Lapland University Consortium, che raggruppa 3 università , al fine di allocare con efficienza le risorse e coprire meglio i bisogni 22

regionali in ambito di educazione, R&S e innovazione (Regional_Council_of_Lapland, 2013). Tramite questo consorzio le 3 università hanno messo in atto il Joint Innovation Program con l'obiettivo di sviluppare le conoscenze regionali coinvolgendo il pubblico, la società e i privati in modo da sviluppare delle innovazioni orientate agli utenti (Regional_Council_of_Lapland, 2013). La Lapland University of Applied Sciences, per favorire lo sviluppo di nuove idee, prodotti e servizi mette in contatto imprese, studenti e scuole tramite 2 iniziative, la InnoMaraton e la CultureMaraton (Saranne, 2014).

Il piano di sviluppo regionale 2030 è anche chiamato Industrial Strategy of Lapland 2030.

21

Kemi-Tornio University of Applied Sciences, University of Lapland e la Rovaniemi University of Applied Sciences

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Al fine di favorire l’imprenditorialità, in Lapponia, vi sono diverse iniziative: per esempio la NoCry2 e la Young Innovative Entrepreneurs in Barents, che, insieme ad altre, prevedono la cooperazione transfrontaliera con regioni quali la Svezia, la Norvegia e la Russia (Saranne, 2014).

Sul territorio lappone ci sono 10 agenzie di sviluppo regionale finanziate pubblicamente: ognuna mette in atto delle strategie di sviluppo proprie, ma che contemplano gli obiettivi comuni dello sviluppo regionale, del sostegno all’imprenditorialità, del favorire le relazioni e la comunicazione (Regional_Council_of_Lapland, 2013).