Grazie, consigliere Molteni.
Dichiaro chiusa la discussione, per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a prenotarsi, Consigliere Rossoni, prego.
CONSIGLIERE ROSSONI:
Allora dopo l’intervento del Capogruppo Fumagalli che, per dirla alla Berlusconi, ha dipinto cieli tutti azzurri o per dirla alla Bersani, ha descritto un maiale tutti i prosciutti, e dopo l’intervento dell’assessore Mangano, che mi ricordava un po’ i giapponesi sperduti nelle isole del Pacifico che pensavano di essere ancora in guerra con gli americani, nel senso che l’opposizione si è completamente rinnovata, quindi star qua a rivangare quello che è successo mi pare che sia un po’ fuori luogo, ma questo lo dice lei, perché invece noi stiamo…
PRESIDENTE COLOGNO:
Per cortesia.
CONSIGLIERE ROSSONI:
Certo che siamo del PD, ma la informo che Ariella Borghi è in Liberi e Uguali, quindi non… però siamo anche lei in questo momento non mi ricordo qualche parte è…
PRESIDENTE COLOGNO:
Non possiamo continuare, non è un dibattito, chiedo scusa, chiedo scusa, siamo in dichiarazione di voto per cortesia, ecco quindi facciamo la dichiarazione di voto.
Sì, sì. Esatto, non mi ricordo neanche più lei in che parte sta adesso, però non sto qua a raccontare…
Noi siamo seduti di qua, lei di lì, faccia la dichiarazione di voto, grazie.
CONSIGLIERE ROSSONI
Non sto qua a raccontare tutta la sua storia. On, no, ma stia più tranquillo Presidente, vado avanti.
PRESIDENTE COLOGNO
Sono molto tranquillo anche lei, grazie.
CONSIGLIERE ROSSONI:
No, ma io sono tranquillissima, sto solo dicendo che non mi ricordo più passaggi che ha fatto l’assessore Mangano, però a questo punto e vorrei tornare sulla discussione del Documento di Programmazione e legarlo anche un po’ da alcuna riflessione sul bilancio, perché come dicevamo ieri, ragionando di altro, l’uno ovviamente si ripercuote sull’altro, nel senso che la fragilità del bilancio ovviamente comprime quelli che possono essere gli interventi…
Scusate, ovviamente sulle prospettive quindi anche di questa, che dovrebbe essere una programmazione, cioè noi nel Documento di programmazione ci aspettiamo che ci indichiate cosa volete fare per il futuro di Treviglio, quindi dal 2018 al 2020, non cosa avete fatto nel passato.
Allora dal punto di vista diciamo della quadratura del bilancio, io mi complimento con gli uffici perché hanno fatto un lavoro ben fatto, ringrazio in particolare il Dirigente per la professionalità e per la competenza e per l’assoluta disponibilità che ha sempre dato e quindi lo ringrazio; però diciamo se il bilancio è ben fatto dal punto di vista tecnico, così non è dal punto di vista politico. Per quanto riguarda il merito, manca totalmente, secondo noi, un’idea del futuro di Treviglio nei prossimi tre anni, cioè vengono portate a compimento una serie di opere che sono già iniziate, ma non si intravede nulla che riguarda il futuro; c’è molta ordinaria amministrazione, a parte appunto il compimento di opere già avviate, ma non c’è un’idea forte di Treviglio, non c’è assolutamente una visione; io ho già sollevato un problema che secondo
me è indicativo e cioè che, per quanto riguarda i servizi e lo sviluppo del mercato del lavoro e della formazione professionale, lo stanziamento è pari a zero: mi è stato risposto stasera che tutto sommato Treviglio cresce, cresce, ma innanzitutto bisogna vedere la tipologia di questi posti di lavoro, la remuneratività di questi posti di lavoro, cioè la qualità del lavoro che cresce, ma a me interessa porre l’attenzione sul fatto che, dal punto di vista del pubblico, non c’è nessun tipo di intervento.
Io credo che ci sia futuro se si fanno degli investimenti e gli investimenti devono essere fatti da un pubblico che lavora insieme al privato per far crescere appunto tutto il territorio.
Faccio un esempio: noi abbiamo bisogno secondo me di sostenere quei ceti più provati dalla crisi, l’assessore Prandina, che di solito giustamente valorizza il lavoro della rete interistituzionale ad esempio contro il maltrattamento, sa ancor più di me quanto, per una donna che esce dal maltrattamento, riuscire a trovare lavoro sia una cosa fondamentale, nel senso che, se una donna che ha passato la vita isolata, maltrattata e senza possibilità di avere contatti con l’esterno, non ha la possibilità di introdursi nel mondo del lavoro, questa donna non riuscirà né a emanciparsi, né a mantenere i suoi figli, né a fare una scelta di libertà vera:
quindi fare della formazione professionale, riuscire a reintrodurre nel mondo del lavoro, non chi ce la fa già, non chi ha gli strumenti per poterlo fare, ma quei ceti sociali più in difficoltà e che hanno bisogno di un sostegno da parte del pubblico, perché il privato, questi investimenti non li fa: secondo me è un’attività che il Comune deve, ha il dovere di fare, questa cosa tra l’altro non è un… tornando a dei ragionamenti che sono stati fatti prima, non è un investimento in perdita, perché sappiamo che diversamente sono costi che si riversano sul sociale, quindi riuscire a sostenere appunto delle persone… non capisco se parla con me e cosa?
Son cinque minuti posso parlare dieci.
10, sì è il doppio il tempo.
A parte che io sono stata interrotta 200 volte, comunque sono costi che poi vengono recuperati perché sennò sono problemi sociali appunto.
Così come, per esempio, fare una politica industriale diciamo così, o comunque di valorizzazioni di sostegno alle start up giovanili, è un investimento per questa città, per questo io insisto tanto che, nel nuovo polo fieristico, non si faccia solo la valorizza… non si faccia solo la vetrina di quello che c’è già c’è, cioè si è detto non si farà solo quello che è stato fatto Foro Boario, si farà qualcosa in più, però non basta, cioè secondo me lì ci deve essere, per la localizzazione che ha, per la funzione che ha Treviglio nel suo territorio, ci deve essere un motore dello sviluppo, ci deve essere quindi la possibilità di far crescere nuove idee imprenditoriali, e questo è un po’ la visione che manca in questo DUP; noi, in altre occasioni e lo faccio anche oggi, abbiamo citato Gori come esempio positivo: Bergamo ha investito molto con degli incentivi, cioè ha dato una visione, ha dato la visione di una città che voleva essere smart e l’ha tradotto in una serie di interventi sul lavoro, sull’imprenditoria, sulla mobilità: ecco è questo che manca secondo me nel DUP di Treviglio, cioè cosa voi volete che sia Treviglio di… tra cinque anni, tra tre anni, cioè un’idea che la politica, che è il cuore di quello che è l’attività amministrativa, poi tutto il resto è una ricaduta: questo francamente non si vede.
Mi fermo qui, nel senso che poi voglio fare delle riflessioni sul bilancio, ma abbiamo la possibilità appunto di farlo in un secondo momento, però ecco, credo che nella scelta delle priorità noi avremmo fatto altre scelte sicuramente; questa è la cosa più delicata, è la cosa più delicata soprattutto nel momento in cui il bilancio è fragile, il bilancio non ha soldi che avanzano, ci diceva bene prima il consigliere Fumagalli: mancano 3 milioni negli oneri.
È vero che anche qua registriamo una crescita, ma insomma una crescita molto relativa, molto relativa, il bilancio si basa più sul recupero delle evasioni e sulle multe che non su fattori di crescita effettiva, quindi su questo c’è parecchio secondo me da riflettere, sul DUP, per quel motivo di merito che dicevo prima, il Partito Democratico esprimerà un voto contrario.
Grazie.
PRESIDENTE COLOGNO:
Grazie, Consigliera.
Per altre dichiarazioni di voto?
Non ci sono prenotazioni per altre dichiarazioni, per cui pongo in votazione il punto numero 1 all’ordine del giorno: “Approvazione Documento Unico di Programmazione esercizio 2018-2020”.
Sono aperte le votazioni.
Consigliere Fumagalli e Molteni, grazie.
Fumagalli, grazie.
Sono chiuse le votazione: hanno votato contro il consigliere Calvi, il consigliere Pignatelli, la consigliera Ronchi, il consigliere Molteni, il consigliere Rossoni, il consigliere Sonzogni; a favore gli altri.
Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera: sono aperte le votazioni.
Consigliere Calvi, grazie.
Sono chiuse le votazioni: si è astenuto il consigliere Pignatelli, hanno votato contro il consigliere Calvi, la consigliera Ronchi, il consigliere Molteni, la consigliera Rossoni e il consigliere Sonzogni; a favore gli altri.
Il punto numero 1 è approvato.
Veniamo ora al punto numero 2 all’ordine del giorno: “Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018-2020 e relativi allegati”.
La presentazione e illustrazione è già stata fatta ieri, per cui apro immediatamente discussione invito i Consiglieri a prenotarsi.
Consigliere Sonzogni, prego.
CONSIGLIERE SONZOGNI:
Io chiaramente il tema è strettamente legato a quella che è già stato discusso e votato, approfitto per segnalare una questione diciamo di tipo regolamentare e procedurale che sarà all’attenzione di una proposta più complessiva che presenteremo come PD o il prossimo Consiglio o quello seguente: l’attuale Regolamento di Contabilità prevede dei termini per la presentazione delle proposte di emendamento assolutamente privi di una loro effettività, dal momento del deposito degli allegati del bilancio, della proposta di bilancio, vi sono cinque giorni per la predisposizione degli emendamenti, compreso sabato e domenica, con il problema di dover essere molto analitici nell’andare a indicare, non solo diciamo i punti di caduta degli emendamenti, ma soprattutto le risorse e come dire i finanziamenti che stanno alla base di questi emendamenti: quindi dove si vanno a imputare le nuove spese, ma, quali sono le risorse che vanno a finanziare; ecco che tutto questo, in realtà, con cinque giorni a disposizione in mancanza del preventivo passaggio in Commissione consiliare, diventa praticamente impossibile.
Non ne faccio una questione di responsabilità di questa Amministrazione, certamente lo è sul tema delle Commissioni, almeno per materie delicate come il bilancio, il regolamento di contabilità è ereditato da precedenti Amministrazioni, però che ci sia un tema di dare effettività alla possibilità per l’opposizione di proporre degli emendamenti, questo è un tema serio, che oggi riguarda noi, domani auspicabilmente riguarderà altri, però è un tema e io vi invito a non ignorarlo, perché se voi volete, auspicate che l’opposizione abbia un atteggiamento costruttivo, ecco che l’opposizione deve essere messa nelle condizioni di poter fare realmente delle proposte, altrimenti questo qui è un votificio, siamo qui, schiacciamo il bottone e basta, però questo non è lo spirito con cui la legge attribuisce la materia del bilancio necessariamente al Consiglio comunale, che è fatto di una maggioranza e di un’opposizione; quindi questo tema, insieme ad altri temi, come ad esempio, ripeto, una riflessione sulle Commissioni, piuttosto che sul tema del referendum, sarà oggetto di un pacchetto di una proposta più ampia del PD, ma nello specifico, sulla tematiche emendamenti vi invito a non ignorare questo tema, che è un tema di comune interesse, e quindi questo porta anche, obiettivamente, a un impoverimento del confronto e del dibattito in questa sede, perché noi facciamo degli interventi che sono, esprimono delle preoccupazioni, esprimono delle critiche e delle contestazioni, talvolta rispetto alle scelte che vengono fatte dalla maggioranza, dalla Giunta, dalla maggioranza, ma non siamo poi in grado, dopo la pars destruens, di avere anche la pars costruens, perché non è possibile, non è possibile perché noi non siamo nelle condizioni di presentare degli emendamenti con tutte le caratteristiche che devono avere, almeno non lo siamo dal punto di vista pratico, di fatto lo siamo, diciamo in termini astratti, ma come si è dimostrato nella scorsa sessione di bilancio, come si è dimostrato in questa sessione, non lo siamo stati e non lo è stata nessuna forza di opposizione.
Per cui questo tema dovrà essere necessariamente ripreso.
PRESIDENTE COLOGNO:
Grazie, Consigliere Sonzogni.
Se ci sono altri interventi?
Non ci sono prenotazioni.
A questo punto dichiaro chiusa la discussione, per dichiarazione di voto.
Consigliera Rossoni.
CONSIGLIERE ROSSONI:
Si tratta secondo noi di un bilancio fragile, quasi precario, un bilancio che finanziariamente è basato più sulle speranze che sulle certezze: si destinano 900.000 euro di entrate in conto capitale al ripiano del bilancio corrente, cioè 700.000 derivanti dagli oneri di urbanizzazione, 200.000 dalle alienazioni, su questo, richiamo le parole dei Revisori dei Conti che dicono che l’utilizzo dei proventi delle alienazioni deve essere gestito con estrema prudenza, considerato il fatto che si finanziano spese certe, cioè le quote capitali dei mutui con entrate che non lo sono, le alienazioni.
Ieri sera, ad esempio, discutendo del Piano alienazioni parlavamo della cascina Rampina, abbiam visto che è messo nel piano, ma al momento non ci sono proposte: quindi, tra quello che uno destina nel piano e la realizzazione finale, ovviamente c’è un’incertezza che è dato dal mercato, delle occasioni eccetera, quindi effettivamente finanziare spese in conto capitale, utilizzare spese di conto capitale per il ripiano del bilancio corrente è estremamente rischioso.
Anche il pareggio di bilancio è raggiunto tecnicamente con l’utilizzo di entrate cosiddette non ripetitive, cioè del recupero dell’evasione per circa 1 milione, almeno questa era la speranza, sanzioni al codice della strada per 1.425.000, proventi dalle partecipate: 257.000 da Ygea, 90 COGEDE, 110 da Anita, permessi di costruzione; anche qui tutte somme che alla fine dell’anno sapremo se sono state realizzate in quella misura, ma al momento non lo sappiamo, però ci basiamo il bilancio.
Evidenzio anche che appunto, come dicevo prima, è significativo che siano preventivati più introiti per le multe stradali, che proventi per lo sviluppo edilizio, vuol dire che le cose non vanno poi così bene, non c’è uno sviluppo così roseo.
Le cifre più grosse anche quest’anno vengono dagli una tantum e dalla, si spera, attività di recupero dell’evasione tributaria, sulla quale qualcosa è stato fatto anche grazie alla segnalazione e all’insistenza che ci abbiamo messo diciamo su questo punto, però mi pare di poter dire che resta ancora molto da fare; guardo le risorse relative al recupero dell’evasione tributaria, la tabella che è indicata nel bilancio, tra l’accertato e il residuo, cioè ciò che ancora da incassare, mi sembra che ci sia una bella differenza: faccio riferimento alla tabella del 2016, perché per il 2017 non è ancora elaborata, mi pare, però sull’ICI accertato a 168.000, residuo, cioè ancora da recuperare, 114.000; IMU accertato 526.000, ancora da recuperare 338.000;
TARI, accertato 142.000, ancora da recuperare: 127.000, cioè mi pare che… mi pare che insomma ci sia veramente, ripeto che è stato fatto uno sforzo di cui si dà atto, però ci sia veramente ancora parecchio da fare.
Anche qui il richiamo del Revisore dei Conti appare più che mai opportuno, laddove raccomandano di monitorare costantemente il mantenimento degli equilibri di bilancio, che viene stimato, ma poi deve essere effettivamente realizzato e tra la stima e la realizzazione, ci sono veramente molte incognite di mezzo.
Il nostro voto quindi sarà contrario, perché questo bilancio vive di una tantum e di speranze, più che di idee e di stimoli da dare ai nostri cittadini, al nostro tessuto produttivo commerciale, ai lavoratori.
PRESIDENTE COLOGNO:
Grazie, Consigliera Rossoni.
Consigliera Ronchi per dichiarazione di voto, se lasciamo parlare i Consiglieri, grazie.