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– Il Presidente dà lettura della relazione sulla gestione relativa al bilancio 2014

L’amministratore delegato, con l’ausilio di alcune slide che si allegano al presente verbale per farne parte integrante e sostanziale, illustra il bilancio dell’esercizio 2014.

Il Presidente del collegio sindacale evidenzia che la relazione al bilancio non riporta né rilievi né richiami di informativa ad eccezione di una sottolineatura circa la necessità di formalizzare il preposto al controllo interno: la qual cosa non deve significare che l’azienda non effettui i controlli previsti dalla legge.

Sottolinea la necessità che si affronti l’andamento economico del termovalorizzatore posto che lo stesso chiude da troppi anni in perdita. Significa che non sono state rilevate deficienze in ordine al contenzioso con il GSE e sottolinea che comunque è imputato a bilancio un fondo rischi capiente.

Inoltre evidenzia che i crediti verso gli utenti a tariffa sono iscritti al valore di presumibile realizzo dopo aver operato cospicue svalutazioni e un ulteriore accantonamento nell’esercizio 2014.

L’assessore del comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi, esprime soddisfazione per il fatto che da alcuni anni è stata estesa la raccolta domiciliare con vantaggi sia in termini ambientali che economici se comparati con i costi cui gli utenti avrebbero dovuto far fronte nel caso in cui il sistema di raccolta fosse rimasto stradale.

Il sindaco del comune di Calci, Massimiliano Ghimenti, rileva che il caso di studio esposto per Cascina andrebbe esteso per tutti i comuni posto che il tema dell’incremento dei costi è molto sentito dagli utenti. Inoltre sottolinea che la tematica della

separazione della raccolta tra i rifiuti biodegradabili e i rifiuti da cucine e mense è stata affrontata e avviata a soluzione: rimarca la necessità che sia data preventiva informazione agli utenti prima di procedere alla raccolta in modo separato. Evidenzia che il costo della raccolta per gli sfalci e le potature è risultato essere il doppio di quello dell’organico.

L’assessore del comune di Castelfranco, Federico Grossi, manifesta la propria soddisfazione per i risultati delle raccolte che sono in linea con quanto espresso dall’unione europea.

Sottolinea che dalle nuove proposte di legge all’esame del parlamento sembrano emergere novità per i comuni che ottengono buoni risultati per la differenziata. Inoltre chiede di valutare la possibilità di realizzare un impianto a biomasse per lo smaltimento degli sfalci e delle potature.

L’assessore del comune di Santa Maria a Monte, Elisabetta Maccanti, precisa che la sua amministrazione ha lavorato per la diminuzione del costo del servizio per cui si rende necessario percorrere la medesima strada anche per la raccolta separata degli sfalci e delle potature e per questo significa che l’amministrazione provvederà a propria cura.

Il sindaco del comune di Cascina, Alessio Antonelli, evidenzia di aver provveduto ad adottare il piano regolatore in modo che siano previste superfici adeguate nei condomini ove ricoverare i contenitori e che le stesse superfici non siano assoggettate a tassazione. Inoltre significa che è stata prevista la messa a disposizione di un automezzo a trazione elettrica per consentire agli utenti che non dispongono di automezzi propri di conferire i rifiuti al centro di raccolta. Sottolinea la necessità che i centri di raccolta siano aperti all’utilizzo di utenti appartenenti a più comuni in modo da ottenere economie di scala.

L’assessore del comune di Vecchiano, Massimiliano Angori, manifesta preoccupazione per l’aumento dei costi derivante

dallo smaltimento del rifiuto indifferenziato. Significa la necessità di intraprendere tutte le azioni necessarie affinchè all’azienda sia concesso di conferire presso il costruendo impianto di trattamento meccanico biologico a Legoli in modo da contrarre il costo di trasporto e di conferimento. Sottolinea la necessità che si superino i ritardi per addivenire alla realizzazione del nuovo impianto di trattamento dell’organico.

Il Presidente sottolinea che gli utili sono stati sempre accantonati a riserva per investimenti, ad eccezione dell’esercizio 2010, allorché furono distribuiti in misura del 50%, il che evidenzia un ottimo comportamento per una società mista.

Inoltre evidenzia che l’estensione della raccolta domiciliare deve essere accompagnata dalla realizzazione degli impianti che si rendono necessari per trattare i rifiuti che si raccolgono.

Evidenzia che anche per valutare l’economicità di un impianto a biomasse è necessario che siano effettuati seri ed approfonditi studi in modo da valutare se debbono essere acquisiti rifiuti di tipologia diversa e provenienti da altri siti rispetto a quelli gestiti dalla società in quanto comunque devono essere realizzati impianti che devono essere produttivi e in equilibrio economico.

Significa che la società è pronta alla realizzazione di un impianto anaerobico di trattamento dell’organico la cui costruzione i soci, e soprattutto i soci pubblici, devono definitivamente consentire.

Sottolinea che in Toscana si soffre troppo di nanismo e che è necessario avversare la posizione di chi ritiene utile realizzare piccoli impianti: invece in futuro devono essere realizzati, previa adeguata pianificazione, pochi impianti, tecnologicamente evoluti, di medio-grande capacità e sufficienti a trattare quanto raccolto in aree ottimali. Evidenzia che l’accordo ANCI-CONAI prospetta limiti e deficienze che impattano molto sui costi del servizio: a livello nazionale a fronte di quasi 2 miliardi di costi per la raccolta differenziata CISPEL stima che siano retrocessi ai

comuni da parte dei consorzi di filiera solamente circa 300 milioni di euro.

L’amministratore delegato evidenzia che in tutti i comuni è stato proposto per i servizi di raccolta degli sfalci e potature la medesima struttura attualmente utilizzata per la raccolta dell’organico. Anche per il comune di Calci è stato definito il prezzo per la raccolta di sfalci e potature nel medesimo valore di quello per la raccolta dell’organico: ciò in quanto il servizio è rivolto alla possibilità che gli utenti conferiscano il rifiuto per cui la struttura impiegata sul territorio deve essere sufficiente a raccogliere ciò che gli utenti espongono. Inoltre evidenzia che gli impianti a biomasse non fruiscono di incentivi per la cessione di energia elettrica per cui si hanno difficoltà a far sì che siano in equilibrio economico.

Il Presidente, considerato che non ci sono iscritti a parlare, pone in votazione il bilancio d’esercizio 2014.

L’assemblea dei soci all’unanimità dei voti espressi per alzata di mano approva il bilancio d’esercizio 2014.

Punto 2 – Il Presidente informa che su richiesta di diversi soci il