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PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A. Rischio da crediti

Già nei precedenti bilanci è stato segnalato il rischio connesso ai ritardi con i quali sono saldate le fatture emesse nei confronti dei comuni. Adesso la situazione si è fatta più stringente in quanto è prevedibile che nel 2015 sia avviata la costruzione del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti biodegradabili da cucine e mense per cui da parte della società deve essere onorata la corresponsione degli interessi per la fase di preammortamento del mutuo che sarà contratto con il pool di banche. Per questo non potranno essere tollerati ritardi nel pagamento delle fatture emesse dall’azienda.

I crediti da tariffa si sono sensibilmente ridotti e prosegue l’attività di riscossione coattiva da parte sia di Equitalia s.p.a. che di GE.FI.L. s.p.a.: si ritiene che la massa dei crediti gestiti dall’agente della riscossione e dal concessionario, ancorché ridotta dalla probabile inesigibilità, sia sufficiente a coprire i crediti contabilizzati.

B.Rischio da prezzi

Ancorché sia al momento prevedibile che i tassi di interesse non siano affetti da impennate almeno nel breve periodo, è necessario che la società ponga la massima attenzione e si doti di strumenti di copertura in relazione all’accensione del mutuo di cui si è più volte parlato. Al momento sembra essersi stabilizzato il prezzo per il trattamento/smaltimento del rifiuto indifferenziato per cui da tale versante non dovrebbero sorgere sorprese.

C.Rischio di liquidità e di variazione dei flussi finanziari

Geofor spa: bilancio d’esercizio 2014 Pagina 25 di 47

A decorrere dal 1.1.2015 è in vigore lo split payment, ossia la scissione dei pagamenti, per cui per le fatture emesse nei confronti dei comuni la società non riceverà più il pagamento dell’IVA: con il che si avrà una forte contrazione della liquidità (infatti la società non incassa l’IVA in rivalsa mentre corrisponde l’IVA applicata dai fornitori).

Per questo la società ha in essere fidi bancari per la copertura di transitorie difficoltà finanziarie che garantiscano l’assolvimento dei propri obblighi contrattuali verso dipendenti, fornitori ed erario.

Inoltre si evidenzia che a seguito dell’approvazione del piano straordinario da parte dell’ATO Toscana Costa la gara per la selezione di un socio privato di minoranza di RetiAmbiente s.p.a., che sarà il nuovo gestore del ciclo integrato dei rifiuti, può procedere più speditamente di quanto sia avvenuto in passato.

E’ confermato che i comuni proprietari delle azioni delle aziende di igiene urbana le conferiscano in RetiAmbiente s.p.a., per cui agli stessi comuni che siano soci di società miste come Geofor s.p.a., è affidato il compito di acquisire le azioni detenute dai soci privati prima di effettuare il conferimento. Successivamente alla selezione del socio privato di minoranza sarà dato corso alla ricapitalizzazione di RetiAmbiente s.p.a.. Pertanto è prevedibile che nel 2015 gli esperti indipendenti depositino le nuove perizie di stima del valore delle partecipazioni detenute dai comuni nelle aziende di igiene urbana operanti nell’ATO Toscana Costa e rientranti nel perimetro di gara.

3. INDICATORI FINANZIARI

Geofor spa: bilancio d’esercizio 2014 Pagina 26 di 47

Di seguito si riportano le tabelle sintetiche dello stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza gestionale evidenziando l’indice percentuale di ciascuna voce.

Il capitale investito è aumentato per effetto dell’incremento significativo dell’attivo circolante (posto che l’attivo fisso si è contratto) e nell’ambito delle fonti di finanziamento sono diminuite le passività consolidate mentre sono aumentate le passività correnti a fronte di un sostanziale consolidamento dei mezzi propri.

La presente analisi di bilancio è stata condotta partendo da:

1. RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE SECONDO IL CRITERIO DELLA PERTINENZA GESTIONALE

Si fa riferimento alla pertinenza gestionale degli elementi dell’attivo, ossia le

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attività sono aggregate secondo l’appartenenza alla gestione caratteristica o a quella accessoria; gli elementi del passivo, come per il criterio finanziario, sono distinti secondo il grado di esigibilità.

2. RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO A RICAVI NETTI E COSTO DEL VENDUTO

In tale classificazione, il conto economico evidenzia il contributo che le diverse gestioni hanno dato alla formazione del risultato d’esercizio; in tal modo è possibile capire le determinanti del risultato prodotto.

Lo Stato Patrimoniale può essere esaminato utilizzando:

 INDICI DI COMPOSIZIONE: permettono un’analisi della struttura patrimoniale evidenziando il peso di una classe degli impieghi e delle fonti sul relativo totale;

 INDICI DI CORRELAZIONE: permettono un’analisi della struttura finanziaria correlando impieghi e fonti.

 ANALISI PER MARGINI: permette un’analisi dei principali margini necessari per individuare la sussistenza dell’equilibrio fonti-impieghi.

L’analisi della struttura patrimoniale è stata condotta attraverso indici di composizione.

Con l’analisi degli impieghi si esamina il grado di elasticità/rigidità della gestione:

2014 2013

Attivo fisso 15,73% 20,87%

Capitale Investito

Attivo circolante 84,27% 79,13%

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Nel 2014 si assiste ad una sensibile riduzione dell’indice di rigidità degli impieghi (attivo fisso/capitale investito) e, per contro, ad un aumento dell’indice di elasticità degli stessi (attivo circolante/capitale investito); tale andamento della struttura patrimoniale è evidenziato anche dal quoziente di immobilizzo degli impieghi (attivo fisso/attivo circolante) che, rispetto all’anno precedente, è diminuito.

2014 2013

Attivo fisso 0,19 0,26

Attivo circolante

L’analisi delle fonti consente, invece, di esaminare il grado di dipendenza/indipendenza finanziaria della gestione; gli indici di indebitamento, infatti, mostrano l’incidenza delle tre diverse fonti (passività a breve termine, passività a medio/lungo termine, mezzi propri) sul capitale di finanziamento:

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2014 2013