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-PRINCIPI E DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I TRASPARENZA E LOTTA ALLA CORRUZIONE

Art. 14 – Principi in materia di trasparenza

(artt. 48-55 Dir. 24; artt. 67-75 Dir. 25; art. 3 Dir. 23) (Iett. s), dd), ii), eee) delega)

1. Tutti gli atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori relativi alla

programmazione di lavori, opere, servizi e forniture, nonché alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di concorsi pubblici di progettazione e di concessioni, compresi quelli tra enti nell’ambito del settore pubblico di cui all’articolo 4, ove non considerati riservati ai sensi dell’articolo 30 ovvero segretati ai sensi dell’articolo 59, devono essere pubblicati e aggiornati sul profilo del committente, nella sezione Amministrazione trasparente con l’applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e utilizzando il formato Open data.

Nella stessa sezione e con [o stesso formato sono pubblicati altresì i resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione.

2. Gli atti di programmazione e gli atti relativi alle procedure di scelta del contraente delle

amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori sono, altresì, pubblicati sul sito del Ministero

delle infrastrutture e dei trasporti e sulla piattaforma digitale istituita presso l’Autorità nazionale anticorruzione.

Art. 15 -Principi in materia di lotta alla corruzione (lettera q) delega) Art. 16 -Organo di policy

(artt. 83, 84, 85 e 86 dir. 24; art. 99,100,101 e 102 dir. 25; art. 45 dir. 23)

1. E’ istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia con il compito di:

a) proporre atti di indirizzo per l’applicazione della norme recale dal presente decreto; b) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del presente decreto e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento;

c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal presente decreto al fine di valutarne l’impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, nonché assicurare il coordinamento dell’iniziativa legislativa e dei vari interventi regolatori nel settore degli appalti pubblici e delle concessioni;

d) definire e coordinare l’attuazione, anche tramite l’Agenzia per l’Italia Digitale e altri soggetti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell’utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto.

2. La Cabina di regia garantisce, altresì, il controllo dell’ applicazione della disciplina europea e nazionale sugli appalti pubblici c mette a disposizione del pubblico i risultati di tale attività mediante idonei strumenti di informazione. Tali risultati sono annualmente inviati anche alla Commissione europea.

3. La Cabina di regia segnala eventuali specifiche violazioni o problemi sistemici all’ANAC per gli interventi di competenza.

4. Entro il 18 aprile 2017 e successivamente ogni tre anni, la Cabina di regia presenta alla Commissione una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non

corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell’applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l’accertamento e l’adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti.

5. La Cabina di regia, anche tramite l’ANAC, provvede affinché:

a) siano disponibili gratuitamente orientamenti e informazioni per l’interpretazione e l’applicazione del diritto dell’Unione sugli appalti pubblici, al fine di assistere le amministrazioni aggiudicatrici e gli operatori economici, in particolare le PMI, nella corretta applicazione della normativa dell’Unione in materia, e

b) sia disponibile il sostegno alle amministrazioni aggiudicatrici per quanto riguarda la pianificazione e la conduzione delle procedure d’appalto.

6. La Cabina di regia è l’organo nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici, e per l’adempimento degli obblighi di assistenza e cooperazione reciproca tra gli Stati’ membri, onde assicurare lo scambio di informazioni sull’applicazione delle norme contenute nel presente decreto e sulla gestione delle relative procedure

7. La composizione e le modalità di funzionamento della Cabina di regia sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare di concerto con ….. entro …

Art. 17 – Autorità Nazionale Anticorruzione lett. t), u), vv), bb) delega

Art. 18 Conflitto di interesse

(Art. 24 dir. 24; Art. 42 dir. 25; Art. 35 dir. 23)

l. Le stazioni appaltanti prevedono misure adeguate per individuare, prevenire e risolvere in modo efficace ogni ipotesi di conflitto di interesse nello svolgimento delle procedure di aggiudicazione degli appalti e delle concessioni, in modo da evitare qualsiasi distorsione della concorrenza e garantire la parità di trattamento di tutti gli operatori economici.

2. Si ha conflitto d’interesse quando il personale di una stazione appaltante o di un prestatore di servizi che, per conto della stazione appaltante, interviene nello svolgimento della procedura di

aggiudicazione degli appalti e delle concessioni o può influenzarne, in qualsiasi modo, il risultato, ha, direttamente o indirettamente, un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può essere percepito come una minaccia alla sua imparzialità e indipendenza nel contesto della procedura di appalto.

3. Il personale che versa nelle ipotesi di cui al comma 2 è tenuto ad astenersi dal partecipare alla procedura di aggiudicazione degli appalti e delle concessioni.

4. L’amministrazione procedente vigila affinché tale adempimento sia rispettato.

Art. 19 – Metodologie di programmazione, progettazione e gestione

l. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per le nuove opere e i servizi di importo superiore alle soglie di cui all’articolo 10 è reso obbligatorio l’uso di metodi e strumenti telematici di modellazione elettronica e informativa per l’edilizia e le infrastrutture. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il sistema è progressivamente esteso alle nuove opere e ai servizi di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 10.

2. Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con linee guida approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta del!’ ANAC, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, sono definite le modalità di digitalizzazione delle procedure in materia di affidamento dei contratti pubblici anche attraverso l’interconnessione delle Pubbliche Amministrazioni per l’interoperabilità dei dati.

3. Con le lince guida di cui al comma 2 sono definite e aggiornate le migliori pratiche delle stazioni appaltanti riguardanti la programmazione dei lavori, delle opere, dei servizi e delle forniture e la gestione delle relative procedure di scelta del contraente con riguardo a:

a) metodologie organizzative e di lavoro; b) metodologie di programmazione e pianificazione, riferite anche all’individuazione dei dati rilevanti, alla loro raccolta, gestione ed elaborazione; c) metodologie di definizione, gestione, controllo e misurazione dei processi operativi; d) soluzioni informatiche, telematiche e tecnologiche di supporto.

Art. 20 – Strumenti di regolamentazione flessibile

Art. 21 – Ruolo e funzioni del responsabile del procedimento negli appalti e nelle concessioni (lett. cc), e), Il) e rr) legge delega)

(Art. 10. DIgs 163/2006; artt. 9,10, 234 D.P.R. 05/10/2010, n. 207; artt. 4, 5, 6, legge n. 241/1990; art. 6, co. 12, legge n. 537/1993; art. 7, legge n. 109/1994; art. 7, d.P.R. n. 554/1999)

1. Per ogni singola procedura per l’affidamento di un appalto o di una concessione le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori nominano un responsabile del procedimento unico per le fasi della progettazione, dell’affidamento, dell’esecuzione.

2. Il nominativo del responsabile del procedimento è indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l’affidamento del contratto di lavori, servizi, forniture, ovvero, nelle procedure in cui non vi sia bando o avviso con cui si indice la gara, nell’invito a presentare un’offerta.

3. Il responsabile del procedimento svolge tutti i compiti relativi alle procedure di progettazione, affidamento ed esecuzione previste dal presente decreto, che non siano specificamente attribuiti ad altri organi o soggetti.

4. In particolare, il responsabile del procedimento, oltre ai compiti specificamente previsti da altre disposizioni del presente decreto:

a) formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma

triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali, nonché al fine della predisposizione di ogni altro atto di programmazione di contratti pubblici di servizi e di forniture, e della

predisposizione dell’avviso di preinformazione;

b) cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi;

c) cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure;

d) segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell’attuazione degli interventi;

e) accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari;

f) fornisce all’amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell’attuazione dell’intervento, necessari per l’attività di coordinamento, indirizzo e controllo di sua competenza;

g) propone all’amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma, ai sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l’azione integrata e coordinata di diverse

amministrazioni;

h) propone l’indizione, o, ove competente, indice la conferenza di servizi, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando sia necessario o utile per l’acquisizione di intese, pareri, concessioni,

autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati.

5. Il responsabile del procedimento, nello svolgimento dei compiti elencati al precedente comma, fra l’altro:

a) promuove e sovrintende agli accertamenti ed alle indagini preliminari idonei a consentire la verifica della fattibilità tecnica, economica ed amministrativa degli interventi;

b) verifica in via generale la conformità ambientale, paesistica, territoriale ed urbanistica degli interventi e promuove l’avvio delle procedure di variante urbanistica;

c) redige la scheda contenente l’individuazione del contratto di appalto o concessione, preliminare alla progettazione e cura che sia richiesto il codice unico di progetto (CUP) di cui all’articolo II della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e che lo stesso sia riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili concernenti il progetto;

d) accerta e certifica, sulla base delle valutazioni c degli atti forniti dal dirigente dell’amministrazione aggiudicatrice preposto alla struttura competente, la ricorrenza delle’ condizioni per l’affidamento della progettazione a tecnici esterni all’Amministrazione in caso di carenza di organico di personale tecnico interno alla stessa o di speciale complessità o rilevanza architettonica o ambientale dell’opera, motivando la scelta del metodo di affidamento degli incarichi di natura tecnica, coordina e verifica la predisposizione dei bandi di gara per la progettazione, nonché il successivo svolgimento delle relative procedure; verifica l’effettiva possibilità di svolgere all’interno dell’amministrazione le diverse fasi della progettazione senza l’ausilio di consulenze esterne; in relazione alle caratteristiche e alla dimensione dell’intervento, promuove e definisce, sulla base delle indicazioni del dirigente, le

modalità di verifica dei vari livelli progettuali, le procedure di eventuale affidamento a soggetti esterni e la stima dei corrispettivi, da inserire nel quadro economico;

e) coordina le attività necessarie al fine della redazione del progetto preliminare, verificando che, nel rispetto del contenuto del documento preliminare alla progettazione, siano indicati gli indirizzi che devono essere seguiti nei successivi livelli di progettazione ed i diversi gradi di approfondimento delle verifiche, delle rilevazioni e degli elaborati richiesti;

f) coordina le attività necessarie alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo, verificando che siano rispettate le indicazioni contenute nel documento preliminare alla progettazione e nel progetto preliminare;

g) convoca e presiede nelle procedure ristrette e di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base del progetto preliminare, ove ne ravvisi la necessità, un incontro preliminare per l’illustrazione del progetto e per consentire osservazioni allo stesso;

h) propone alla amministrazione aggiudicatrice i sistemi di affidamento dei lavori; nel caso di procedura negoziata senza pubblicazione di bando promuove la gara informale e garantisce la pubblicità dei relativi atti;

i) richiede all’amministrazione aggiudicatrice la nomina della commissione giudicatrice nel caso di affidamento con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

l) promuove l’istituzione dell’ufficio di direzione dei lavori ed accerta sulla base degli atti fomiti dal dirigente dell’amministrazione aggiudicatrice preposto alla struttura competente, la sussistenza delle

condizioni che giustificano l’affidamento dell’incarico a soggetti esterni alla amministrazione aggiudicatrice;

m) accerta e certifica, sulla base degli atti fomiti dal dirigente dell’amministrazione aggiudicatrice preposto alla struttura competente, le situazioni di carenza di personale fornito di elevata e specifica qualificazione con riferimento al tipo di lavori, alla loro complessità ed importo, in presenza delle quali le funzioni di collaudatore sono affidate ai soggetti esterni alla stazione appaltante;

n) effettua, prima dell’approvazione del progetto in ciascuno dei suoi livelli, le necessarie verifiche circa la rispondenza dei contenuti del documento alla normativa vigente, alle indicazioni del

documento preliminare e alle disponibilità finanziarie, nonché all’esistenza dei presupposti di ordine tecnico ed amministrativo necessari per conseguire la piena disponibilità degli immobili;

o) nel caso di lavori eseguibili per lotti, accerta e attesta:

1) l’avvenuta redazione, ai fini dell’inserimento nell’elenco annuale, della progettazione preliminare dell’intero lavoro e la sua articolazione per lotti; 2) la quantificazione, nell’ambito del programma e dei relativi aggiornamenti, dei mezzi finanziari necessari per appaltare l’intero lavoro;

3) l’idoneità dei singoli lotti a costituire parte funzionale, fattibile e fruibile dell’intero intervento;

p) svolge le attività necessarie all’espletamento della conferenza dei servizi, curando gli adempimenti di pubblicità delle relative deliberazioni ed assicurando l’allegazione del verbale della conferenza tenutasi sul progetto preliminare posto a base delle procedure di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base del progetto preliminare e di affidamento della concessione di lavori pubblici;

q) svolge la funzione di vigilanza sulla realizzazione dei lavori nella concessione di lavori pubblici, verificando il rispetto delle prescrizioni contrattuali;

r) accerta la data di effettivo inizio dei lavori e ogni altro termine di svolgimento dei lavori;

s) trasmette agli organi competenti della amministrazione aggiudicatrice sentito il direttore dei lavori, la proposta per l’esecuzione dei lavori di sospensione, allontanamento dell’esecutore o dei

subappaltatori o dei lavoratori autonomi dal cantiere o di risoluzione del contratto;

t) assicura che ricorrano le condizioni di legge previste per le varianti in corso d’opera;

u) irroga le penali per il ritardato adempimento degli obblighi contrattuali, anche sulla base delle indicazioni fomite dal direttore dei lavori;

v) propone la risoluzione del contratto ogni qual volta se ne realizzino i presupposti; propone la transazione e la definizione bonaria delle controversie che insorgono in ogni fase di realizzazione dei lavori;

z) svolge, ai sensi dell’articolo 16 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, su delega del soggetto di cui all’articolo 26, comma 3, del predetto decreto legislativo, i compiti previsti nel citato articolo 26, comma 3, qualora non sia prevista la predisposizione del piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

6. Il responsabile del procedimento deve possedere titolo di studio e competenza adeguati in relazione ai compiti per cui è nominato. Per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura deve essere un tecnico. Per le amministrazioni aggiudicatrici deve essere un dipendente di ruolo. Le amministrazioni aggiudicatrici nominano il responsabile del procedimento tra i propri dipendenti in servizio, anche in caso di accertata carenza di dipendenti di ruolo in possesso di professionalità adeguate.

7. L’ANAC determina i requisiti di professionalità richiesti al responsabile del procedimento; per i lavori determina l’importo massimo e la tipologia, per i quali il responsabile del procedimento può coincidere con il progettista e le ipotesi di coincidenza tra responsabile del procedimento e direttore dell’esecuzione del contratto.

8. Il responsabile del procedimento svolge i propri compiti con il supporto dei dipendenti dell’amministrazione aggiudicatrice.

9. Nel caso in cui l’organico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalità necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento, secondo quanto attestato dal dirigente competente, su proposta del responsabile del procedimento, i compiti di supporto all’attività del responsabile possono essere affidati, con le procedure previste dal presente decreto per

l’affidamento di incarichi di servizi, ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico, economico-finanziario, amministrativo, organizzativo, e legale, che abbiano stipulato adeguata polizza assicurativa a copertura dei rischi professionali, assicurando comunque il rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza. Gli affidatari devono essere muniti di assicurazione di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza.

10. Gli affidatari dei servizi di supporto di cui al presente articolo non possono partecipare agli incarichi di progettazione ovvero ad appalti e concessioni di lavori pubblici nonché a subappalti e cottimi dei lavori pubblici con riferimento ai quali abbiano espletato i propri compiti direttamente o per il tramite di altro soggetto che risulti controllato, controllante o collegato a questi.

11. Il responsabile del procedimento assume il ruolo di responsabile dei lavori, ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.

12. Il responsabile del procedimento, nello svolgimento dell’incarico di responsabile dei lavori, salvo diversa indicazione e fermi restando i compiti e le responsabilità:

a) richiede la nomina del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l’esecuzione dei lavori e vigila sulla loro attività;

b) provvede, sentito il direttore dci lavori e il coordinatore per l’esecuzione, a verificare che l’esecutore corrisponda gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso.

13. Entro sessanta giorni dall’approvazione del certificato di collaudo, trasmesso all’amministrazione aggiudicatrice o all’ente aggiudicatore dall’organo di collaudo, il responsabile del procedimento trasmette, all’organo dell’amministrazione aggiudicatrice o dell’ente aggiudicatore ha provveduto a detta approvazione, la documentazione relativa alle fasi della progettazione, dell’affidamento e dell’esecuzione del contratto ed in particolare:

a) il contratto, la relazione al conto finale, gli ordinativi di pagamento con gli allegati documenti di svolgimento della spesa a essi relativa;

b) la relazione dell’organo di collaudo ed il certificato di collaudo;

c) la documentazione relativa agli esiti stragiudiziali, arbitrali o giurisdizionali del contenzioso sulle controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall’esecuzione del contratto di cui alla parte IV del decreto.

14. Le stazioni appaltanti che non sono pubbliche amministrazioni e enti pubblici, in conformità ai principi della legge 7 agosto 1990, n. 241, individuano, secondo i propri ordinamenti, uno o più

soggetti cui affidare i compiti propri del responsabile del procedimento, limitatamente al rispetto delle norme del presente decreto alla cui osservanza sono tenuti.

TESTO ALTERNATIVO

D.lsg. 163/2006: art. 10, co.4 e D.P.R. 207/2010: artt. 9 e 10 per il RUP lavori e art. 272,273e 274 per il RUP negli appalti di servizi nei settori ordinari

1. Le amministrazioni aggiudicatrici nominano, nel primo atto relativo ad ogni singolo intervento, un responsabile del procedimento, unico per le fasi della progettazione, dell’affidamento, dell’esecuzione.

La nomina avviene ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241,con atto formale adottato dal Dirigente

dell’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria, tra dipendenti di ruolo dell’amministrazione addetti ali ‘unità medesima e, laddove sia accertata la carenza in organico, tra i dipendenti in servizio.

2. Per l’affidamento dei contratti di servizi e forniture di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 12 è facoltà delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatari nominare il responsabile unico del procedimento. In caso di nomina lo svolgimento dei compiti attribuiti al responsabile unico del procedimento è effettuato in forma semplificata con le modalità indicate dalle linee guida

approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dell’ANAC, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.

3. E’ vietata, negli appalti pubblici di lavori aggiudicati con la formula del contraente generale, l’attribuzione dei compiti di responsabile unico del procedimento o direttore dei lavori allo stesso contraente generale o soggetto collegato.

4. Il responsabile del procedimento, nel rispetto di quanto previsto dall’ordinamento della singola amministrazione aggiudicatrice, svolge tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento dei contratti di appalto e di concessione previste dal presente decreto, curandone il corretto e razionale svolgimento e vigila sulla corretta esecuzione dei contratti, salvo che i suddetti compiti non siano specificamente attribuiti ad altri organi o soggetti.

5. In particolare, il responsabile del procedimento, oltre ai compiti specificamente previsti dalle disposizioni del presente decreto:

a) formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma

triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali e di ogni altro atto di programmazione di concessioni e di servizi e di forniture,

b) cura. in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui live!1i di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi;

d) verifica in itinere secondo il piano di cui al comma 5 il rispetto degli adempimenti contrattuali dell’affidatario e segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell’attuazione;

e) accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari;

e) accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari;