• Non ci sono risultati.

PROFESSIONI NEL SOCIALE

pp. 3 3 2 - L. 4 2 . 0 0 0

Il primo rapporto sullo stato attuale e sulle trasformazioni

in atto di alcune tra le più significative professioni sociali:

animatore, assistente domiciliare, assistente sociale, educatore, psicologo, sociologo.

EDIZIONI GRUPPO ABELE P e r i n f o r m a z i o n i : E d i z i o n i G r u p p o A b e l e V i a G i o l i t t i 21 - 1 0 1 2 3 T o r i n o t e l . 0 1 1 - 8 3 9 5 4 4 3 / 4 / 5 D I S T R I B U Z I O N E G R U P P O E D I T O R I A L E F A B B R I

siero sorta e sviluppatasi in Europa, in un percorso privilegiato dalla Gre-cia alla Germania, alla ricognizione del rapporto tra filosofia e scienza nell'epoca moderna, il cui esito è il ri-conoscimento di una rottura tra un ideale tecnico-scientifico dell'orga-nizzazione del sapere e del mondo e la filosofia come tematizzazione di quegli ambiti della vita individuale e sociale che sfuggono ai procedimenti approntati dalle "scienze della natu-ra". La filosofia che si scopre radica-ta nella dimensione della "prassi", intesa come "concreta posizione del-l'uomo nel mondo" entra così in stretta relazione con il problema del-la storicità deldel-la vita umana e deldel-la cultura e con le scienze dello spirito che tale storicità presuppongono e indagano. E proprio questo nesso tra

tentativo di superare la consolidata dicotomia emotivo-cognitiva; questa proposta è resa esplicita nel saggio

Scopi e reti neurali di Domenico Pari-si, che si prefigge di colmare il diva-rio tra gli oggetti della psicologia co-gnitiva e gli oggetti della psicologia dinamica. L'intenzione di Parisi è di fornire un quadro della mente reale che ne mostri l'unità, in contrasto con la frammentazione e divisione ti-piche del cognitivismo. In particola-re, Parisi propone l'adozione del pa-radigma connessionista, o modello a reti neurali, recentemente elaborato all'interno delle ricerche sull'Intelli-genza Artificiale. Questo strumento teorico permette di superare l'insod-disfacente analisi cognitiva della no-zione di scopo, il cui lìmite consiste nel presupporre che gli scopi siano di regola rappresentati nel soggetto. Attraverso la verifica di simulazioni al computer basate sul modello con-nessionista della mente, il meccani-smo dell'evoluzione naturale sembra determinare l'esistenza di scopi sen-za rappresentazione nel soggetto, di

riNDICF

^ • D E I L I B R I D E L M E S E ^ I

APRILE 1992 - N. 4, PAG. 30/VI

filosofia e scienze dello spirito che ri-sulta importante per la definizione di un'eredità dell'Europa. Le scienze dello spirito attestano infatti sia la volontà della conservazione ed ela-borazione di un patrimonio culturale e linguistico specifico, sia una volon-tà di conoscenza dell'altro e di crea-zione di orizzonti comuni che renda-no possibile la coesistenza e l'arric-chimento reciproco delle diverse identità culturali. Il perseguimento di tali volontà è, secondo Gadamer, il compito che si pone al futuro del-l'Europa e "dell'umanità nel suo in-sieme".

Eleonora Missana

scopi rappresentati internamente nel soggetto, di stati motivazionali, di un'interazione mente-corpo nel com-portamento umano. Questo stretto intreccio fra dati emotivi e conosciti-vi emerge da molti interventi conte-nuti nel volume ed è estremamente affascinante. Il saggio di Tito Magri ci offre un'ottima rassegna storica che permette di riconoscere nel pen-siero dei più importanti filosofi mo-rali sia un'articolata analisi cognitiva delle emozioni sia una concezione delle emozioni come sistema psicolo-gico separato dalla conoscenza. Si tratta di un vero e proprio dilemma, sorretto essenzialmente da due ordi-ni di questioordi-ni: i problemi posti dalla condotta irrazionale e i problemi connessi alla motivazione delle azio-ni. Magri si prefigge di mostrare che i problemi della condotta irrazionale non giustificano un'opzione non-co-gnitiva, mentre decide di non affron-tare la portata del secondo ordine di problemi.

Luca Parisoli

HANS JONAS, Il diritto di morire, Il

Melangolo, Genova 1991, ed. orig. 19/85, trad. dal tedesco di Pier Paolo Portinaro, pp. 56, Lit 8.000.

Mantenere la fiamma, non soffia-re sulla cenesoffia-re ardente, è il vero con-tenuto del diritto di vivere, fonte di tutti i diritti. Correttamente e inte-gralmente inteso, dunque, il diritto di vivere include anche il diritto di morire. Fissate queste premesse eti-che, Hans Jonas esamina le implica-zioni medico-deontologiche e giuri-diche dell'eutanasia. Dal punto di vi-sta giuridico, ogni persona matura e cosciente è completamente libera di rivolgersi, in caso di malattia, al con-siglio e alle cure del medico e di so-spendere il trattamento. Quanto al paziente in coma irreversibile, non si

Razionalità fenomenologica e desti-no della filosofia, a cura di Aldo

Ma-sullo e Ciro Senofonte, Marietti, Ge-nova 1991, pp. 267, Lit 40.000.

Il volume raccoglie gli atti del con-vegno internazionale tenutosi a Po-tenza dal 28 al 30 novembre 1988, avente per titolo "Il sogno è finito: il destino della filosofia a cinquantan-ni dalla morte di Husserl". Al centro del dibattito è la domanda sul signifi-cato e sulla stessa possibilità del radi-calismo filosofico che rappresentò la scelta di Husserl, con riferimento prevalente alla Crisi delle scienze

eu-ropee. La prospettiva è quella di rica-varne indicazioni per l'odierno com-pito della filosofia. Di particolare ri-lievo è soprattutto la questione del rapporto fra la "radicalità" del filo-sofare e la sua "storicità", posta da Husserl nei suoi ultimi scritti. A par-tire da queste premesse, alcuni stu-diosi italiani e tedeschi, fra cui Aldo Masullo, Virgilio Melchiorre, Otto Poggeler, Ciro Senofonte, Giuseppe Cacciatore, Ferdinand Fellman, Ernst Wolfgang Orth, discutono sui grandi temi della razionalità fenome-nologica, dell'idea fenomenologica di umanità nell'orizzonte storico, e delle ricerche sul mondo-delia-vita e sull'intersoggettività. L'assunto di partenza che scorge nel rigore del metodo fenomenologico una scelta di vita, quasi un esercizio ascetico, sfo-cia nell'identificazione di io trascen-dentale e tempo vitale della coscien-za in quanto metafore di un indicibi-le, di un "ultimo e vero assoluto" che, sebbene meta irraggiungibile delle progressive riduzioni, è in real-tà semplice costituzione passiva, me-ro evento.

Anna Manolino

L'etica nelle politiche ambientali, a

cura di Corrado Poli e Peter Timmer-man, Gregoriana, Padova 1991, pp. 390, Lit 50.000.

Viene raccolta nel volume una se-lezione dei saggi presentati alla First International Conference on Ethics

pone il problema del diritto di morire perché un coma di un certo grado si-gnifica già morte legale; e, comun-que, l'interruzione delle cure si giu-stifica per non privare altri in perico-lo di vita di un soccorso da cui po-trebbero (a differenza del malato irreversibile) trarre vantaggio. Ma tra i casi limite illustrati esiste una zona intermedia, ove il paziente, lu-cidamente, vuole la morte senza però essere in grado di darsela da solo. Sciogliere le complesse questioni le-gali che in tale ipotesi sorgono tocca al giurista. Questi lo farà tenendo conto come, secondo Hans Jonas, l'accanimento nell'attizzare le ceneri non è compito né del medico né della carta bollata.

Eugenio Dalmotto

and Environmental Policies tenutasi a Borea di Cadore nel 1990 e orga-nizzata dalla Fondazione Lanza e dallo Human D.imension for Global Change Programme. Il carattere marcatamente interdisciplinare del convegno è testimoniato dal concor-so di teologi, filoconcor-sofi, economisti,

po-liticai scientists. La presenza di alcuni tra i maggiori studiosi e specialisti italiani e stranieri (Kenneth Bould-ing, Kristin Shrader-Frechette, Sergio Bartolommei, Sebastiano Maffettone, ecc.) fa sì che il volume costituisca una aggiornata messa a punto dello status della ricerca in un ambito sempre più rilevante non solo per l'etica applicata, ma anche per la riflessione politica e culturale generale.

Giampaolo Ferranti

; H N H • M W |

J H f f i • M H L - J F i l o s o f i a s e g n a l a z i o n i EPICURO, Lettere sulla felicità,

Stam-pa alternativa, Roma 1992, trad. dal greco di Angelo Maria Pellegrino, pp. 30, Lit 1.000.

Nella collana "Millelire", con te-sto greco a fronte. In appendice la

Vita di Epicuro di Diogene Laerzio.

PLUTARCO, L'arte di ascoltare,

Bi-blioteca dell'Immagine, Pordenone 1991, pp. 48, Lit 9.000.

Estratto dal secondo volume dei

Moralia la cui pubblicazione integra-le è in corso presso lo stesso editore.

TOMMASO MORO, Lettere dalla pri-gionia, Bollati Boringhieri, Torino

1991, riedizione, trad. dall'inglese di Maria Teresa Pintacuda Pieraccini, pp.

126, Lit 18.000.

PAOLO JACHIA, Introduzione a Bach-tin, Laterza, Roma-Bari 1992, pp.

161, Lit 18.000.

I ^ I

I ^ B H H H H U

Documenti correlati