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I 337 PROGETTO DI APPARECCHIAT RE CHIMI CH E

Nel documento INGEGNERIA CHIMICA (pagine 51-62)

È richiesta la preventiva conoscenza degli argomenti di tutti i corsi del biennio pro- pro-pedeutico; è inoltre utile lafrequenza preliminare di Fisicatecnicae Chimica applicata

I 337 PROGETTO DI APPARECCHIAT RE CHIMI CH E

Prof. Ugo FASOLI DIP. di Scienza deiMateriali e Ingegneria Chimica

VANNO

2°PERIODO DIDATTICO

Impegno didatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore)

Lez. Es.

70 80

6 6

Lab.

Ilcorso si proponedi esemplificare la applicazionedi nozioni di base nella progetta-zionedelle principaliapparecchiaturechimiche. Occorre infatti all'ingegnere, sape-reapp licare i principidi ingegneriain modo rapido e preciso,il che richiede averne fatto unarifo rm ulazione sintetica.Ciò che nello stadio di apprendimentodei prin-cipi è lo scopo culturaleo della conoscenza, nella successivafase di finalizzazione professionaledeve diventare il mezzo e lo strumento da utilizzarenella progettazio-ne.Ilcorsocoinv olge nella progettazioneancheconsiderazio nidi management, di economiae di gestione.

Sono propedeutichelenozioni impartite nei corsidi Principidi Ingegneria chimica e Impiantichimici.

PROG RAMMA

Aspettigeneralidella progettazione :processo, progetto e gestione: articolazione del progetto di un impianto chimico, voci di costo, organizzazione, priorità.

Aspettieconomici:costo del denaro, interesse,ammortamento.

Tecniche di programmazione:il PERT,tecnica dei grafi,ottima zione, programmazion e li-neare e non lili-neare.

Regolazione degliimpianti:misure,tipi di stru mentazione. La funzione caratteristica . Impianti elettrici, apparecchiature disicurezza.Il motore asincrono.11 ricupero energetico.

la linea privilegiata.

La manutenzione degli impianti chimici.

Normalizzazio nedei mat eriali e dellearmature.

Organi di trasferimento ediintercettazione:valvole, pom pe, compressori.

Calcoloe progetto delleoperazioni unita rie: essiccamen to,sedimen tazionee filtrazione ,com -minuzione, trasporto dei solidi, separazione gas-solido, distillazionefrazionata,assorb imen-to, miscelazione.

Le operazioni astadi:metodi dicalcolo analitici e grafici. Richiamiditrasferiment idi mate-ria, calore, energia.

ESERCITAZIO NI

11 corso prevede l'esecuzionediesercitazionimonogr afiche, svolte da gru ppi di stude nti, nelle qualisi approfondiscono singole ternatiche nell'ambito dei probl em idella progett azion e chi-mica, a livello sia teorico sia applicato.

TESTI CONS IG LIAT I Dispensedel corso, Clut.

122 CHIMICA

IN551 REATTORI CH IMICI

Prof. Silvio SICARDI D1P. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

IVANNO

2° PERIODO DIDATTICO I D1RIZZO: Controllie Ottimazioni

Impiant isticaA

Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore)

Lez. Es.

56 28

4 2

Lab.

Ilcorso si prefigge difornire agliallievi le conoscenzedi basenecessarieper il calco-lo ed il progetto dei reattori chimici.Sono considerati dapprima i reattoriideali ed in seguitoi reatt ori reali, omogeneied eterogenei.Sono pureindicateletecniche per valutareilcomportamento dinamico del reatt ore.

Ilcorsoprevede lezioni ed esercitazioni in aula.

Èrichiesta laconoscenza dei fondamentidi Chimicafisicae Principi di Ingegneria chimica.

PROG RAMJ'vIA

Richiam isuiprocessi ditra sfer imento di proprietà in presenza di reazio ne chim ica. Reattorichim ici ideali isotermi:co nf ro nto trale loro prest azioni anche inprese nza di reazioni complesse.

Reattorichim ici idealinon isotermi:bilanci di energiae mate ria ;sensitività del reatto re.

Reattorichimicireali omogenei:funzio ni distributivedelleetà ; modellidelladisper sion e lon-gitudina1e e della cascata di reatt oriCSTR; micro e macromiscelazione; segregazi one.

Reattori chimicireali eterogenei:reattori catalit icifluido-sol ido;reattori con flussimulti fase: fluodidinamica ed equazioni di progett o.

Comportamentodinamicodel reatt ore:funzioni di trasferime nto ;criteridista bilità ; control-lo e sicur ezza dei reattorichimic i.

Reattori dilaboratorio.

ESERCITAZIONI

Vengono svolti calcoli diprogetto edi analisideireattori.

TES TI CONSIGLIATI

G. Biardi, Reattoristica chimica.

K.K .Westerterp-W.P.M.Van Swaa ij - A.A.C.Beenackers.ChemicalReactor. Designand Operation.

CHIl\IICA 123 IN360 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

LABORATORI

Misur edi spostamentisu travature semplicieloroconf ro nto con datidi calcolo.

lab.

8 lez. Es.

50 50

4 4

DIP.diIngegneria Struttur ale Impegnodidatt ico

Annuale (ore) Settimanale(ore) Pro f. Franco ALGOSTINO

III ANNO

lOPERIODO DIDATTI CO

ESE RC ITAZ IO NI

Consistono in applicazio ni, fatte dall' alli evo, della teori a svolta a lezione.

PROGRA MMA

Analisi dello stato dideformazion e.

Analisi dello stato di tensione.

Equazione dei lavor ivirtuali.

Proprietàdel corpo elastico e limiti relativi.

Teoriadi SI. Venant delletravi. Casi semplici esollecitazio ni composte.

Travature piane caricatenel piano,travature pianecaricatetrasversalmente.Travature spaziali.

Calcolo degli sfo rzi e delledeformazioni neglischemi isostat icie in quelliiperstatici.

Feno meni diinstabilità elastica.

TEST ICO NSIGLIA TI

P. Cicala, Scienzadelle costruzio ni, voI. Ie 2, Ed. Levrotto& Bella,Torino , 1978.

A. Sassi- P. Bocca- G. Fa raggiana ,Esercitazioni di Scienzadellecostruzioni,Ed. Levrotro

& Bella, Torino, 1977.

La scienza delle costruz ioni determina lo stato ditensionee didef ormazione a cui lecostru zioni sonosoggette nellalorofunz ione ditrasm ission edeglisforzi.1/corso considera solo le strutture unidimensionali (travie sistem i di travi, non le piastre e igusci). Il corso non forniscenozioni di progettaszion e, per le quali rimanda ai corsi a cui è propedeutico(tecnicadellecostru zioni industriali, costruzione di mac-chine, ecc.).

1/corso è articolato in lezioni, esercitazioni in aula, esercitazio niin laboratorio.

Noz ioni propedeut iche:nozioni generali diAnalisi matemat ica,Geometria, Statica e Cinematica.

124 CH IMICA

IN365 SIDERURGIA

Prof. Aurelio BURDESE DIP. diScienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

V ANNO

lOPERIODODIDATTI CO

I DIRIZZO:Metallurgico - Siderurgico

Impegnodidatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore)

Lez. Es.

70 15

5 I

Lab.

Ilcorso ha lo scopo di af f inarela preparazionedell'ingegnere incampo metallurgi-co, fornendoconoscenze specialistichesulle leghe ferroseconparticolare riferimen-toaiprocessied impianti siderurgici, senza però trascurareun piùapprof ondito studio delle proprietà strutturali,meccanicheechim iche dei prodo ttisiderurgiciedelle lo-rocaratteristiche diimp iego. Peruna buona preparazionenel campo specifico oc-corrono buone nozion idibasesulla metallurgia generale, latecnologiadeimateriali metallici (trattamenti termici e meccanici),e dei materialirefrattari, la teoriae la pratica dei fenomeni di com bustione e di trasmission edelcalore.

Ilcorsosisvolgerà con lezioni, integrateda esame dischemicostruttivi di impianti ed apparecchiature specifichecon visite a stabilimenti siderurgici.

Nozionipropedeutiche:Chimicafisica, Chimica applicata, Metallurgia e metallo-grafi a, Tecnolo giadei materialimetallici, Fisica tecnica.

PROGRAMMA

Chimica fisica deiprocessi siderurgici.Equilibriomogeneiedeterogeneiinsistemi di interesse sideru rgico. Bagnimetallici. Equilibri metallo-scori a . Equilibr idiriduzion edegli ossidi. Ter-modinamica deiprocessi siderurg ici.

Teoria e pratica dei processi di riduzione. Riducibilità degli ossidi. Sistemicostituiti da ossidi inpro gressivariduzione.Equilibri di riduzione degli ossididi ferro con riferimentoall' effett o diossidiestranei ,inparticolar e dei componenti delle scorie siderurgiche.Riducenti. Riduzio-nidirette e indirette. Combustibili . Prerisca ldamen to ericu pero di calore. Classificazione e cont ro llo di forni sideru rgici.

Ghisa.Preparazionedel minerale.Altoforno edimpiantiausiliari.Altofornoelettrico e forni per ferroleghe . Seconda fusione. Inoculazione e colata. Sferoidizzazione e malleabilizzazio-ne. Ghise lega te. Caratteristiche di impiego delle ghise.

Acciaio. Processidiprea ffinazion e ed affinazione.Disossidazione e colata .Fabbricazionedi acciai speciali . lavorazion i ed utilizzazion e dell'acciaio.Trattamenti termici e caratteristiche st rutturali e diimpiego degli acciai. Comport amento in opera .

ESERCI TAZIONI

Esame di schemicostruttivi edimension am ent o di apparecchiatureed impianti siderurgici.

TESTI CONSIGLIATI

A. Burdese ,Metallurgia, Utet,Torino.

W. Nicodemi - R. Zoija, Processi eimpianti siderurgici, Tamburini, Milano.

G.Violi,Processisiderurgici, EtasKompa ss,Milano.

Vedasiitesticonsigliati per i corsidi«Metallurgia e Metallogra fia»edi«Tecno logiadei ma-teriali metallici».

CHIMICA 125

IN566 TECNICA DELLA SICUREZZA STRADALE

Prof. Norberto PICCINI NI D1P. di Scienza dei MaterialieIngegneria Chimica

L'insegnamento intende rispondere agliobiettividellalegge23dicembre 1978, n.

833 «1/servizio sanitario nazionale» per la...«prevenz ione delle malattieedegli inf ortuni in ogni ambiente di vita e di lavoro»formando la capacità di: riconoscere lepericolosità; acquisirecriticamentele normativea fini disicurezza; definire pro-cedimenti e mezzitecniciper raggiunger/i.L'insegnamentohavalidità pertutti icorsi di laurea e riserval'approfondimento specifico applicativoagliinteressidiciascun allievo.

Sono nozioni propedeutiche quelle di biennio, con particolare profondità per quan-to attinente alla osservazione scientifica.

PROGRAMMA

lalegge 833, nei suo i obietti vi enella loro interpretazion e tecnica,la legislazionee normativa italiana, le direttivedella CEE. Le pericolosità ,potenziali e manifestenegliambien tidi resi-denza, lavoro ;trasporto ,diporto. Metodologiadi riconoscimento .Laimpostazione della si-curezza , in relazionead una attività potenzialmente pericolosaed agliambienti,internoed estern o , coinvolti,in corsodi progettazione,accett azione, trasporti ,costruzione , sorveglian-za ,manutenzione, sos tituzione dei mezzi,conduzione , sos pensione, cessazion e, abba ndo no della attività.Metodi di accertamentodi car atteri stich emateriali,dicompone nt idi stru tt ure, con riferimentoalleutilità ed allepericol osità.Metodi di accertame nto deidegrada mentidi qualità in corsodi esercizioe della sicurezza residua. Ispezioni, manuten zion i, sostituzioni, riserve. Responsabilitàmorali,profession ali elegali rispett o aipar tecipanti ed ainon parteci-panti alla attivitàpericolosa ed agliutenti ed ai non utenti deirisultatidi taleattiv ità .Analisi dei«guasti», versol'origine o versola fine.Gli enti che hanno avuto,hanno,avranno compiti istituzionali nella tutela contro le pericolositàe corrisponden ticompiti .Inquinament i e degra-dazione ambientale, metod idi ricono scimen to, limitilegali.

ESERC ITAZ IO N I

l°tema, individuale,su una pericolo sità personalmente incontrata.

2°tema,individuale o in piccolo gruppo, su un temacomplesso ,comprensivodi un pro gett o a fini di sicurezza.

LABORATORI

Prove su materiali presso Laborato ridel Politecnico.

TESTI CONSIGLIATI

Istituzionedel Servizio sanitario nazionale23 dicembre 1978, n. 833.

Leleggi d'Italia - Collezione presso la bibliotecacentrale del Politecnico .

Raccolta dellenorme per la prevenz ionedegli infortu ni e l'igienedellavo ro (Po ligrafico dello Stato , ed. pirola, ed. Giuf frè, ed. Gloria).

Dangerousmater ialsSAX (Bibliotec acent ra le; bibI.Ist .Chimica ind.).

Medicina del lavoro, CREPET, Padova.

DirettiveCEE (rivolgersialla Biblioteca centrale).

Cicala -Ojusa, Appunti di diritto, Ed. Giorgio, 1980.

126 CH[M[CA

IN417 TEC OLOGIE CHIMICHE I DUSTRIALI

Pro f. Norberto PICCI NI NI D1P. diScienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

VANNO

[0 PERIODODIDATT[ CO

Impegnodidattico

Attraverso l'analisie la descrizioneragionata dei principaliprocessi chimici ind u-striali ilcorso sipropone difornire un quadro attualedellelineedi sviluppo della industria chimica. I processi industrialiscelti sonoesaminaticonl'intento di eviden-ziare come la disponibilitàdi materieprime, i fatto richimico-fisici e tecnologici, icriteri di sicurezza el'impattoambientalecontribuiscanoallasceltaed inf luenzino iprocessi stessie le scelte industriali.

Il corso prevede lezioni,esercitazioniin aula e di laboratorio.Sono propedeut ici ol-tre alle materie chimiche anche i corsi di Principi di Ingegneriachimica. In partico-lare è essenziale che la Chimica industriale preceda questo corso.

PROGRAMMA

Parte generale:Scelte e criteriper[a realizzazio ne dei processi chimici. Criteri di sicurezza negli impiant ichimici. Pericolositàdi prod ott i edioperazion i chimiche(tossicitàdelle sostan-ze chimiche,reazion idi combustio needesplosive).Analisidiaffidab ilità e sicurezza (valuta-zione probabilisticadeirischi, elementi di affida bilità).Impatto ambienta leeproblemi connessi con ilconvogliamento degli scarichi.

Parte speciale:Liquefazion e e frazio namento dell' ar ia: produzione di ossigenoe azoto. Pro-duzionediidrogenoe di gasdi sintesi (idroge no per viaelettroliticaeda idrocarburi,conve r-sione dell'ossido di carbo nio , purificazion edeigasdi sintesi). Industr ie di produzionedi:

Ammoniaca .Acido nitrico .Zolfo e acido solforico . Carbon ato sodico. Clor o-sod a.Acido cloridrico.Fosforo e acido fosforico.Biossidodititanio. Produzionedifertilizzanti: Azotati (solfato ammonico, nitrato ammonico ,urea, calciocianammide). Fosfati ci.Pot a ssicie com-plessi. Lavorazionedel petrolio e suoi derivati (benzina,olicombustibili, lubrificanti ). Ilgas naturale.produzione di etilene, altreo!efinee acetilene.Elastomeri(gomm a).Gassificaz ione e liquefazionedel carbone. Sinte sida ossido di carbo nioeidrogeno (idr ocar buri,meta nolo , aldeide fo rmica , oxosint esi).Zucchero. Cellulosa e derivati.

ESERCITAZIONI

Analisi pa rticolareggiat a di affidabilità esicurezza di un process o chimico.

LABORATORI

Leesperie nzeco nsistono nellarealizza zion e su scalalaboratorio di processiindustriali. Una relazion e fina le devecorrelar e i risulati ottenuti alle premesse teo riche.

TESTI CONSIGLIATI

Berti - Calatozzolo-Bertolo, Processipetroliferie petrolchimici, D'Anna, Firenze.

I. Pasquon, Chimica industriale I, Clup,Milano.

A. Girelli -L. Matteoli - F. Pari si, Trattato diChim icaindustriale, vo l. [e2, Zan ichelli, Bologn a.

E. Mariani,Chim ica industriale ed applicat a, vol. [ e2, Utet, Torino.

N. Piccinini ,Affidabilitàe sicurezza nell'industria chimica, SCCFQi M, Ba rcellon a .

CHI:'> IlCA 127 IN422 TECNOLOGIE ELETTROCHIMICHE

Prof. Paolo SPINELLI D1P. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

Lab.

Lez. Es.

60 12

5 I

Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore) VANNO

2°PERIODO DIDATIICO INDIRI ZZO : Elettroc himico

LABORATORI

Vengono fatti funzionare in laboratorio alcuni modelli di cella, da cui evincere iprincipi in-formatori dei processi relativi.

ESERCITAZIONI

All'internodellelezioni vengo noeseguiti calco li specifici dialcuniimpianti.

TESTI CONSIGLIATI

P. Gallone, Trattato diIngegneria elettrochimica,Ed.Tamburini,Milano, 1973.

PROGRAMMA

La parte introduttivadelcorsosiinte ressa di descriverein modo pa rt icolare elettrod i. dia-fra mmi, circuito di elett rolisi,forn endoanchenotiziedi carattereottirnativoper l'economi ci-tà e la sicurezzaglobale deiprocessielett ro chi mici.

Come applicazioni dei criterigenerali espo sti vengono appro fonditam ent edescritt ele tecno-logiediproduzione di idrogeno ed ossigeno ,di sodacausticaeclor o, ipocloriti e clorati, ac-qua ossigenata unitamente a cenni su altri processi significativi. Per i processi elettrochimico-metallurgicivengono descritt i iprincipidell'idrometallu rgia,applicandoli espres-samente alla raffinazione del rame e la produzione dellozinco. Parimentisiespon gono iprin -cipi della galvanotecnica. Infin vengo no trattatii processiin bagnielettroliticidisali fusi,con espre ssoriferimento alla produzionedi alluminio e sodio descri vendo le caratteristiche pecu-liaridei forni utilizzati.

Il corso intende fornire i principi informatori dell'industria elettrochimico-metallurgica mediante l'esameapprofondito dello sviluppo storico di alcuni proces-sifondamentali. Vengono fornite nel corso notizie sul dimensionamentodi impianti tramite l'utilizzazione dei principi dell'ingegneriachimica.

Il corsosiarticolasu cinque oredi lezione settimanali unitamente adalcune eserci-tazionipratichee visite ad impianti esistenti.

li corso prevede la conoscenza dei principi dell'ingegneriachimicae dell'elettro-chimica.

128 CHIMICA

IN424 TECNOLOGIE METALLURGICHE

Prof. Maria LUCCO BORLERA DIP. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

V ANNO

2°PERIODO DIDATTICO

INDIRIZZO:Metallurgico-Siderurgico

Impegnodidatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore)

Lez. Es.

66 35

4 4

Lab.

30

Il corso ha come scopo uno studio comparativo dialcuni tra i piùsignificativi pro-cessi metallurgiciper via ignea, dirometallurgica ed elettrochimica.

Il corso sisvolgerà con lezioni, esercitazioni, laboratori.

Nozionipropedeutiche: Chimica fisica, Chimica applicata, Tecnologiedei materiali e Chimicaapplicata.

PROGRAMMA

Generalità. Principi dichimica analitica applicata ai metalli ed ai minerali. Leggi chimico-fisichee diagrammidistato di interessemetallurgico. Processidiriduz ion eper via ignea. Pro-cessielettrochimici edidro meta llurgici. Sistemidiarricchime nto dei mineralietratt am ent i pre-liminari.

Siderurgia. Minerali diferro e loro requisiti per l'utilizzazione.Altoforn o.Produ zione del-l'acciaio .Trattamenti termici degli acciai. Ghiseda getto, malleabiliesferoidali.

Alluminio: Metallurgia e cenno sulle principalileghe da getto e da trattamento termico.

Rame:Metallurgia per via ignea. Idrometallurgia . Lisciviazione. Ricupero del rame per ce-mentazione e per via elettrolitica.

Zinco: Processo per via ignea e preparazione elettrolitica .Cennisul ricuperodel cadmio e del germanio daifumidiarrostimentodelle blende.

Magnesio:Preparazione per via silicotermica e produzione elettrolitica.

Uranio:Processo classico per la produzione dell'ossido e del tetrafluoruro.Estr azione co n solventi e con resine a sca mbio ionico.

Piombo:Minerali e loro requisitiperl'utilizzazione.Metallurgiaal fornovert ica le esusuola . Raffinazione e disargentazion e.

ESERCITAZIONI

Comprendonoprove analitichesu materialie leghe ed esami micrografici,rontgenograficie tecnologici su materiali metalli ci.

LABORATORI

Chimica analitica applicataai minerali,metalli e leghe;laboratorimetallografici, rontgeno-grafici e di provesu materiali.

TESTI CONSIGLIATI Appunti del corso

A.Burdese, Manuale di metallurgia, Ed. Utet.

G.Van Arsdale,Hydrometallurgy of BaseMetals, Ed.McGraw Hill, New York.

CHIMICA 129

IN427 TECNOLOGIE SIDERURGICHE

Prof. Mario ROSSO DIP. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

Il corso ha lo scopo di completare la preparazione degli allievi nel settore della pro-duzione di particolari in acciaio ed in ghisa, illustrando le tecnologie più adatte per la loro formatura. In particolare si studiano le tecniche di fonderia per la produzio-ne di getti in ghisa e la metallurgia delle polveri per l'ottenimento dei prodotti sinte-rizzati.

Siaffronta quindiilproblema delle lavorazioni per deformazione plastica, con par-ticolare riferimento all'influenza delle caratteristiche del materiale sulla deformabi-lità sia a caldo sia a freddo ed all'effetto di tali processi sulla microstruttura e sulle proprietà meccaniche dei prodotti.Inoltre si esaminanoiproblemi connessi con le forze di attrito in gioco nei processi studiat}, ponendo particolare attenzione alla loro riduzione mediante l'uso di lubrificanti. E data particolare importanza alle nuove tecnologie sperimentate nei diversi settori ed all'ottimazione tecnico-economica dei processi studiati.

Sono previste lezioni, esercitazioni in aula e in laboratorio; il programma verrà com-pletato mediante visite ad industrie utilizzanti le tecnologie oggetto del corso.

Sono da considerare propedeutiche le nozioni di carattere metallurgico e siderurgico.

ESERCITAZIONI

Vengono sviluppati esempi applciativi e calcoli numerici sugli argomenti trattati a lezione.Le prove in laboratorio riguarderanno le caratteristiche micro-strutturali e meccaniche dei mate-riali assoggettati alle diverse tecnologie.

Le esercitazioni saranno integrate da visite a stabilimenti industriali.

TESTI CONSIGLIATI

G.Spur - T. Stofele,Enciclopedia delle lavorazioni meccaniche, voI. l: Fonderia, formatura galvanica , metallurgia delle polveri, Tecniche Nuove, Milano, 1983.

G. Dieter,Mechanical Metallurgy, McGraw Hill, Tokio, 1976.

PROGRAMMA

Fonderia: Nozioni fondamentali di fonderia. 1 forni a cubilotto: principi operativi, metallur-gia, esercizio e progettazione. Modelli permanenti e modelli in polistirolo a perdere. Fabbri-cazione delle forme mediante formatura in staffa ed in motta.Formatura delle anime processi a caldo ed a freddo. Ricondizionamento delle terre.Fonderia a cera persa. Processi ed im-pianti di colata. Controllo e finitura dei getti.Ottimazione tecnico-economica del processo.

Metallurgia delle polveri: Campi di impiego della metallurgia delle polveri.Metodi di produ-zionee caratteristiche delle polveri metalliche. Sistemi di pressatura. Sinterizzazione in atmo-sfera controllata e non. Lavorazioni complementari e finitura dei particolari, confronto con isistemi tradizionali.

Processi di deformazione plastica: Processi di deformazione a calda ed a freddo, caratteristi-che metallurgicaratteristi-che e proprietà meccanicaratteristi-che conseguenti. Caratteristicaratteristi-che di formabilità delle le-ghe metalliche. Fenomeni di attrito e lubrificazione. Criteri di scelta e progettazione degli utensili per le lavorazioni semicontinue e discontinue.

130 CHIMICA

IN429 TECNOLOGIE TESSILI

Prof. Francantonio TESTO RE DIP. di Scienza dei Ma terialie Ingegneria Chimica

VANNO

2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO:Processistico

2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO:Processistico

Nel documento INGEGNERIA CHIMICA (pagine 51-62)