CORSO DI LAUREA IN
INGEGNERIA CHIMICA
- - ---~
CHIMICA 73 CORSO DI LAUREA I I GEG ERIA CH IMICA
L'Ingegneria chimica, pur costituendo un settore organicamente inserito nel com
- plesso dell'ingegneria industriale, ha tuttavia propri tratti caratteristici significati- vamente definiti,che ne con
traddistinguonol'approccio culturale.
Per entrare nel merito dei contenuti, un modo piuttosto semplicistico di
vedere lecose potrebbe esserequello di ritenere che l'ingegnere chimico assommi in
sèle
nozioni prin
cipalidella formazione del chimico on quelle dell'ingegnere indu
striale, vale a dire la conoscenza scientifica dei fenomeni chimico-fisicipropria de
lprimo,
elapadronanza delle tecnologie app licative del secondo: è certo che storicamente
si ècrea
taattraverso que
stagiustapposizio ne la figura di confine dell' ingegnere chi-
mico , ma in seguito essaè venuta acquisendo una propria identità cultura
le,indi
vi- duata e separata rispetto alle due matrici da cui sostanzialmentescaturi
va.La figura professionale che
si è delineataèinfatti quella di un laureato destinato
adoperare, in svariati settori, comunque
sempre su procedimenti diproduzione e
trasformazione della materia,allo scopo dell'ottenimento ottimale di prodotti
di base ospecifici, odi manufatti;la possibilità di intervenie nel processo produttivo in tal
senso , sia a livellodi progettazione, sia a livello di conduzio ne,
sia alivello divalu- tazio ne globaleed economica, sia ancora a
livellod' individu azion e
diunevent ua le
impatt o ecologico, richiede necessariamente,accanto ad una solida conoscenza di
basedeifenomeni fisici e chimici, ilnecessario approfondimento dei
meccani smi e deimod
ellimatematici per la loro descrizione ed interpretazione ed infine la pratica
conoscenza delle tecnologie impiantistiche ed industriali in senso lato attraverso le
quali è possibilela realizzazione di un pro
cessoindustriale.
L'organica fusione di questi elementi
-conoscenza scienti fica di base, approccio
mat ematico ,infor mazione esauriente sulle tecnologiea
pplicative- è stato l'obietti-
vo nellafo rmazione del curricu lum didatt ico
perl'in gegnere chimico :att
raverso l'a c- quisizione dellenozion iintal
modo
assiemate, siè
potu to
configurare
unlaur ea to
che trova la giustacollocazione in tutti quei settori ove si rea
lizzinoprocessi che coin-
volgano trasformazioni o scambi di materia, e quindi, oltre ovviamente allo specifi- co sett ore chimico, nei settori tessile,agro-alimentare, metallurgico,
sideru rgico , energetico,nonché in quelli del disinquinamento e della emergente tecnologia bio
- chimica.Gli
ultimi anni hanno visto lo svilupparsidi
nuovi filoni culturali, da quellodei
materiali aquello biotecnologico,a
quello deldisinqu ina mento , nonché l'a ffinarsi delletecniche di gestionee controllo degli imp
iant i,argo
mentiche sono confluiti
nei variindir izzi applciativi: ciò
ha certamenteagevolato
l' accessodei laureati agli specifici settori di interesse,permettendo che complessivamente
se ne acquisissero lemeto
dologiee le
nozio ni tecnologiche.Ècerto tuttavia che, sostanzialmente, ha
mantenuto la sua validità il bagaglio culturale complessivamente unitario dell'inge- gneria chimica,valido proprio per la corretta fusionedi fondamenti teorici, metodi
di calcolo e principi delle tecnologie. Inque
stosenso la buona corrispondenza tra
nozioni accademiche e richiestaproduttiva del mondo esterno si è sostanzialmente
conservata , e ciò haconsentito
uninser imento co mp lessiva mente faci
le nel mondo del lavoro
.CHIMICA 75 PROGRAMMI
Seguonoin ordinealfabetico ,i programmi degli insegnamenti ufficialidel Corsodi Laurea.
Degliinsegnamentiufficialidi altro CorsodiLaur ea , ma previstinel piano individua- le, è riportatoil solo elenco alfabeti co con i relativi chiarimenti.
I 120 Disegno tecnico
vedi Corso dilaurea in Ingegneria Mineraria
CHIMICA 77
IN459 ANALISI MATEMATICA I
ESERCITAZIONI
Esercizirelativiagli argomenti sviluppatinelle lezioni con applicazionid'u tilizzodi strumenti info rmatici (LAIB).
Lab.
Lez. Es.
84 56
6 4
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale(ore) Prof. Anna Rosa SCARAFIOITI ABETE D1P. di Matematica IANNO
lOPERIODO DIDATTICO Corso di Laurea:ING.CHIMICA
Finalità del corso è fornire gli strumenti di base del calcolo differenziale, propedeu-
tici ai corsi della Facoltà di Ingegneria, utilizzandoil linguaggi omoderno della ma
- tematica ed insegnando come affrontareiproblemi con rigore e spirito critico.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: le nozioni fondamentali di algebra, di geometria,
di trigo-
nometria, secondo iprogrammi di scuola secondaria superiore.
TESTI CONSIGLIATI
G.Geymonat, Lezionidi matematica1, Ed. Levrotto& Bella,Torino , 1981.
A.R. Scarafiotti,Appuntialle lezionidianalisi matematica1, Clut, Torino, 1980.
A.R. Scarafiotti, 14settimane di Analisi1, Ed. Levrotto& Bella, Torino, nuova edizione, 1985/86.
PROGRAMMA
Teoria degli insiemi: nozioni di base.
Applicazioni fra insiemi: definizioni e proprietà.
L'ins iemedei numeri reali e l'insieme dei numeri complessi.
Funzioni elementari di variabile reale e di variabile complessa.
Successioni, limiti di successioni.
Le proprietà localidelle funzionireali di variabilereale:continuità,limiti,derivabilit à. Con- fronto locale di funzioni.
Teoremi fondamentali delcalcolo differenziale ele loro applicazioni.
Appro ssimazio ne locale di funzioni: formula di Taylor.
Cennisulla approssimazione globale di funzioni reali di va riabile reale.
Ricercadegli zeridi una funzione reale divariabile reale.
Teoriadell'integrazione:definizione di integrale indefinito, proprietà.
Regoledi integrazione; l'integraledefinito e le sue proprietà.
I teoremi della media; applicazioni numeriche, formula deitrapezi. Integrazione delle funzioni elementari.
Sistemi dinamici discreti, sistemi dinamici continui, equazioni differenziali ordinarie.
78 CHIMICA
IN460 ANALISI MATEMATICA II
Prof. Magda ROLANDO LESCHIUTTA DlP. di Ingegneria Matematica
II ANNO
IOPERIODO DIDATTICO
Corso di Laurea: ING. CHIMICA
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
80 56
6 4
Lab.
Il corso si propone di completare la formazione matematica di base dello studente, con particolare riferimento all'integrazione in più dimensioni, alla risoluzione delle equazione e dei sistemi differenziali ed ai metodi di sviluppi in serie.
Il corso comprende, oltre alle ore di lezione, ore di esercitazione.
Nozioni propedeutiche: si richiede allo studente il possesso dei metodi di calcolo e delle considerazioni di carattere teorico forniti dai corsi di Analisi matematical e di Geometria.
PROGRAMMA:
1. Integrazione di funzioni di più variabili. Nozione di misura di un insieme e di integrale di una funzione. Formule di cambiamento di variabile.Solidi di rotazione.
2. Integrale di una funzione definita su una curva o una superficie. Superficie di rotazione.
3. Forme differenziali lineari. Nozione di forma esatta e di integrale di linea di una forma.
Teorema di Green.
4. Campi vettoriali nello spazio. Rotore e divergenza di un campo.Flusso di un campo attra- verso una superficie orientata. Teoremi di Gauss e Stokes.
5 Equazioni differenziali: esistenza e unicità della soluzione del problema di Cauchy.Alcune equazioni particolari. Equazioni e sistemi differenziali lineari; proprietà delle soluzioni; caso dei coefficienti costanti.
6. Serie numeriche: proprietà e criteri di convergenza.
7. Serie di funzioni. Diversi tipi di convergenza e criteri relativi. Serie di potenze; raggio di convergenza. Sviluppi di Taylor e Mac Laurin. Applicazioni al calcolo approssimato di inte- grali e alla risoluzione di equazioni differenziali.
8. Serie di Fourier. Proprietà e criteri di convergenza; esempi di analisi armonica.
ESERCITAZIONI
Parallelamente agli.a rgornenti delle lezioni vengono svolti esercizi in aula e/o(se possibile) su calcolatore.
TESTI CONSIGLIATI
P. Buzano, Lezioni di matematica per allievi ingegneri, vol. 3, Levrotto&Bella, Torino, 1976.
Leschiutta - Moroni - Vacca, Esercizi di matematica, Levrotto& Bella, Torino, 1982.
H.B.Dwight, Tables ofintegrals and other mathematical data, The Mac Millan Company, 1961.
CHIMICA 79
IN041 CALCOLO NUMERICO E PROGRAMMAZIONE
Prof. Paola MORONI IV ANNO
2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Impiant istico
DIP.di Matematica Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
56 50
4 4
Lab.
Il corso ha lo scopo diprepare gli allievialla risoluzionenumericadi modelli mate- matici conimezzidelcalcolo automatico (linguaggio di programmazioneFortran).
Il corso si articolerà su 8 ore settimanali (tra lezioni ed esercitazioni in aula). Ogni studente avrà poi la possibilità di utilizzare in modo intenso l'elaboratore e per la programmazione e per l'addestramento alla soluzione di problemi numerici.
Nozioni propedeutiche: Analisi matematica I e II, Geometria.
PROGRAMMA
Cenni sulle componentifondamentali hardware e software di un calcolatore.
Linguaggio Fortran e utilizzo di packages applicativi.
L'aritmeticadiun calcolatore(compresii problemiche la precisione finita dei calcoli genera nella costruzi one numerica dellesoluzioni ).
Risoluzionedi sistemi linearie calcolo di autovalori.
Approssimazione didati numerici e di funzioni.
Zeri di funzioni e soluzioni di sistemi non linea ri.
Approssimazionenumerica di integrali.
Metodi numerici per la risoluzionedi equazioni differenziali ordinarie.
TEST I CONSIGLIATI
G. Monegato, Calcolo numerico, Ed. Levrotto& Bella, Torino, 1985.
80 CHIMICA
IN044 CATA LISI E CATALIZZATORI (sern.)
Prof. Giuseppe GOZZELINO DIP. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica
V ANNO
2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO:Processistico
Impegnodidatti co Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
56 4
Lab .
Ilcorsosi propone di completare con uno dei capitol ipiù prestigiosidella chimica, lo studio teorico e pratico delle reazioni della Chimica Industriale. Vengono perciò sviluppatiargomentiche trovano le loro basi nella Chimicafisica ecioè per es.la Term odinamica e la Cinetica dell'adsobimento, argomentistrettamenteconnessi con la Chimica organicacome peres. meccanismidi reazione, e argomentichesono pe- culiaridellaChimica industrialequali lo studiodel comportamentodeicatalizzatori edel loro effetto nellereazioni di ossidazio ne, di idrogenazione,dipolimerizzazio- ne ecc.
Nozio ni propedeutiche: Chimica organica, Chimicafisica, Chimicaindustriale.
PROGR AM MA
La catalisi eterogenea.La teoria dell'adsorbimento:aspett i fisicie chimicidell'adsorbim ent o:
sitiattivi e pori; condizioniper la convesioneda unostato di adsorbatofisicoad uno chimico.
Fenomenidi condensazione ed evaporazione.Termodinamicae cineticadell'adsorbiment o. La catalisi omogenea.Casidei «meta lclusters»,dei complessimetallici suppo rt ati; casirelati- vi a trasferimentidifase. Proprietà chimico-fisichedeicatalizzatori: attività , selett ività,ste- reospecificità,ecc..Classificazionedei catalizzatoriseco ndolecaratte ristic hechimico-fis iche (superficie specifica, diametro dei pori, strutt ura elettronica dei metalli, ecc.)e secon doitipi di reazione.
Metodigenerali di preparazione.Metodiindirett i per misurarel'effetto catali tico.Resa .Ana- lisidialcuni processi cataliticidi interesse generale:processidovecompare l'azono molecola- re,processidi sintesi di Fischer-Tropsch, di cracking, di ossidazione,di idroge nazione, di polim erizzazion e. Meccanismi.Catalizzatori negativi (inibitori).L'invecchiamentoel'avvele- namento: ipotesie teorie ; misur e e determinazioni . Rigenerazion e. Alcunicasidi ricup er odi metallipregiati. Cenni sui reattori catalitici. Reatt o ri catalitici di post-combustione.
TESTI CONSIGLIATI
l.R. Anderson - M. Boudart,Catalysis:Scienceand Technology, Ed. Sprin ger- Verla g, vol.
I e 2, 1981.
D.K.Chattoray, Adsorption and theGibbs surfaceexcess, Ed. Plen um , 1984 .
D.M. Ruthven, Principlesoj Adsorption& Adsorption Processes, Ed .John Wiley, 1984 .
CH[M[CA 81
IN465 CHIMICA
Prof. Cesare BRISI DlP. di Scienza deiMaterialieIngegneria Chimica
Lab.
Lez. Es.
90 45
6 3
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale(ore) I A NO
[OPERIODO DlDATT[ CO
Corsodi Laurea:ING.CHIMICA
Ilcorso si proponedifornire lebasi teorichenecessarie per la comprensioneel'in- terpretazione dei fenomenichimiciedi dareunabreve rassegna delle proprietà degli elementi più comuni e deiloro principali composti.Esso si articoladiconseguenza in tre parti: una dichimica generale alla quale vengono dedicate circa 60 oredi le- zione; una di chimicainorganica(circa 20 oredi lezione) ed unadi chimicaorganica (5-10ore di lezione).
Il corso prevede90 ore di lezione,40 orediesercitazio ne, 10ore di proiezioni didat- tiche. Perseguire con profitto il corso sono sufficienti le nozioni di base relative alleleggi genrali della chimica, alla simbologiae alla nomenclatura.
ESERCITAZ IONI
Leesercitazi onisono dedicate all' ampliamento di alcuniargo mentioggettodilezione,adespe- rienze di laboratorioeacalcolirelativiagli argom en tidi chimicagenerale. Esse vengonointe- grate dalla proiezione di film didattici.
PROGRAMMA
Chimica generale:Sistemi omogenei edeteroge nei.Concettodi fase,dicomposto ,di elemento.
Leggifondamentali della chimica.Teoria atomico-mol ecolare.Leggedi Avogadro .Deter mi- nazione dei pesi atomicie molecolari . Concetto di mole. Calc oli stec hiometr ici.
Il sistemaperiod icadeglielementi.Il mod elloatom icodi bohr.L' atom o secondola meccani- caqua ntista. Interpretazion e elett ro nica del sistema periodico. IraggiX.
Legameion ico, covalente, metallico. Legamiintermolecolari. Grado di ossida zione. Isotopia.Energ ia di elgamedeinucleoni.Radioatti vità. Fenomenidi fissionee difusione nu- cleare.
Leggi dei gas.Dissociazionetermica.Teoria cinetica dei gas.leggediGraham.Calor e specifi - codei gas.
Lo statosolido . Reticolo cristalli no e cella elementare . Difett i reticolari .Soluzioni solide.
Lo statoliquido.Equ azio ne di Clausius-Clape yron. Tensionedi vapore dellesoluzio ni. Crio- scopia. Pressione osmotica.
Energiainterna ed entalpia. Effettotermicodellereazioni.Entropia edenergia libera di reazion e.
Velocità di reazione. Catalisi. Leggedell'azione di massa. Principiodell' equilibrio mobile.
Regola delle fasi.Diagrammidi statoauno edue componenti . App licazion e dellalegge delle fasiagli equilibrichimici eterogene i.
Soluzionidi elettroliti. Elettrolisi.Costan tedi ioni zza zion e. Prodott oionico dell' acqua.Aci- di ebasi.pH. Idrolisi.Prodotto disolubilità.Solu zio ni tampo ne. Potenziad'elett rod o. Serie elett roc himica.Tensioni didecomposizion e. Potenziali di ossido-ridu zion e.
Chimicainorganica: Proprietàe metod idi preparazione industrialedei seguentielement ie dei loro principali composti:idrogeno,ossigeno, sodio, rame,calcio, zinco, alluminio, carbo- nio, silicio , azot o, fosfo ro ,cromo , uranio, zolfo,manganese, alogeni, ferr o.
Chim icaorganica: Cenn i suidrocar buri sat urieinsat uri ederivatialogenati; alcoli,aldeidi, chetoni, acidiorganici,ester i, ammine, ammidi,nitrilli;benzeneesuoi omo loghi,feno li, ni- troderiva ti, ammine aromatiche.
82 CHIMICA
TESTI CONSIGLIATI
C. Brisi- V. Cirilli, Chimica generale einorganica, Levrotto & Bella, Torino. M.l.Sienko-R.A. Piane, Chimica:principi e proprietà, Piccin,Padova . C. Brisi, Esercitazionidi Chimica, Levrotto& Bella , Torino.
P.Silvestroni, Fondamentidi Chim ica, LibrerieErediVirginio Veschi , Roma .
L. Rosemb erg, Teoria e applicazioni di chimicagenerale, Collane Schaum, EtasKompass.
CHIMICA 83
IN501 CHIMICA ANALITICA INDUSTRIALE PER L'INGEGNERIA
Prof. M. Pia PRATI GAGLIA D1P. di Scienzadei Materialie Ingegneria Chimica
IlANNO
IOPERIODO DIDATTICO Corso di Laurea: ING.CHIMICA
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
56 28
4 6
Lab.
48
Il corso intende approfondire la conoscenza della Chimica generale e inorganica e fornire, attraverso l'approfondimento delle relazioni chimico-fisiche del Sistema Pe- riodico e dei concetti cinetici e termodinamici relativi agli equilibri chimici, le basi essenziali pr un indirizzo di tipo chimico di un corso ingegneristico. È inoltre evi- denziato l'apporto dei principi e dei mezzi analitici al controllo e alla conduzione dei processi industriali, nonché alla acquisizione di dati utili per la progettazione.
Il corso si svolge sulla base di4ore di lezione,2ore di esercitazionie4ore di labora- torio settimanali più 16 ore complessivamente di laboratorio strumentale.
Sono propedeutiche le nozioni impartite nel corso di Chimica.
PROGRAMMA
Il contenuto del corso comprende una prima parte a carattere generale in cui vengo no ripresi alcuni concetti fondamentali di chimica; in particolaresono trattati iseguenti argomenti:la reazione chimica e il suo aspetto qualitativo e quantitativo.L'equilibriochimico da un punto di vista cinetico e termodinamico, le relative costanti ed i fattori che lo influenzano.Gli equi- libri in soluzione:la dissociazione elettrolitica, gli elettroliti forti e deboli, gli acidi e le basi (teorie di Arrhenius, broensted e Lewis),ilpH.La valutazione dei dati analitici, teoria degli errori.
Chimica analitica quantitativa:Analisi volumetrica: sono trattati i quattro tipi fondamentali di reazioni utilizzati nell'analisi volumetrica e le curvedi titolazione relative:reazioni acido- base (teoria degli indicatori,calcolo del pH); reazioni di precipitazione (solubilità e prodotto di solubilità); reazioni di ossido-riduzione (potenziali, equazione di Nernst, celle,potenziali standard , costanti di equilibrio; reazioni con formazione di complessi (composti di coordina- zione, chelati).
Analisi gravimetrica: La precipitazione (solubilità e purezze dei precipitati).
Chimica analitica qualitativa: Caratteristiche principali del Sistemaperiodicodegli elementi.
Proprietà e caratteristiche dei composti inorganici eillegame chimico.Analisi sistematicadei cationi. Analisi degli anioni.
Metodi strumentali di analisi: La cromatografia: principi e tipi; la gascromatografia.La po- tenziometria: titolazioni e misura del pH. La spettrofotometria:metodi UV, VIS, IR. ESERCITAZIONI
In aula verranno svolte sercitazionidi calcolo riguardantil'applicazionedeiprincipi teorici esposti a lezione.
LABORATORI
In laboratorio vengono eseguite dagli studenti esercitazioni relativeall'analisi quantitativa.. qualitativa e strumentale.
TESTI CONSIGLIATI
A.Skoog - D. West,Introduzionealla Chimica analitica, Ed. Piccin, Padova.
H. Freiser -Q. Fernando, Gli equilibri ionici nella Chimica analitica,Ed. Piccin, Padova.
A. Araneo, Chimica analitica qualitativa, Ed.C.E.A., Milano.
l
84 CHIMICA
IN047 CHIMICA APPLICATA
Prof. CesareBRISI DlP. di Scienza deiMateriali eIngegneria Chimica
II ANNO(*)
20 PERIODO DIDADICO Corso diLaurea:ING.CHIMICA
Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
SO 30
6 3
Lab.
15
Il corso verte sullo studio delle proprietà, dei metodi di elaborazione e delle caratte- ristiche d'impiego dei materiali di più comune utilizzazione nella pratica ingegneristica.
Il corso si sviluppa su 80 ore di lezione; 25-40 ore di esercitazione e laboratorio.
Nozioni propedeutiche:è indispensabile la conoscenza della chimica generale e inor- ganica e di alcuni nozioni fondamentali di chimica organica, nonché dei concetti ba- se della fisica. Esami propedeutici: Chimica, Fisica I.
PROGRAMMA
Acque per uso industriale.Determinazione,calcolo e metodi di abbattimento della durezza.
Degasazione, Deionizzazione con resine scambiatrici. Metodi di distillazione. Elettrodialisi.
Osmosi inversa. Cennisulle acque potabili.
Combusione e combustibili. Potere calorifico. Aria teorica di combustione.Volume e com- posizione dei fumi. Calcolo dell'ariain eccesso.Temperatura teorica di combustione.Perdita al camino. Caratteristiche e metodi di elaborazione dei principali combustibili solidi, liquidi, gassosi. Carburanti. Lubrificanti.
Sistemi eterogenei. Regola delle fasi. Diagrammi di stato binari e ternari.
Materiali ceramici e refrattari. Refrattari silicei, silico-alluminosi,magnesiaci, cromitici, cromo- magnesiaci, grafitici.Saggi sui refrattari. Materiali ceramici di uso industriale.
Materiali leganti. Calce aerea e gesso d'opera. Cemento Portland, pozzolanico e d'altoforno:
preparazione e caratteristiche chimico-fisiche.Meccanismi di idratazione. Cenni sui calcestruzzi.
Vetro e vetroceramiche.
Materiali ferrosi. Produzione della ghisa d'alto forno. Diagrammi di stato ferro-cementite e ferro-grafite. Affinazione della ghisa. Trattamenti termici degli acciai. Cementazione e ni- trurazione. Ghise da getto. Classificazione UNI. Cenni sugli acciai speciali.
Alluminio. Metallurgia. Principali leghe da getto e da bonifica.
Rame. Proprietà fisico-meccaniche.Ottoni e bronzi.
Materie plastiche. Polimeri e polimerizzazione. Principali tipi di resine termoplastichee ter- moindurenti. Siliconi.
ESERCITAZIONI
Calcoli numerici e illustrazione di prove di laboratorio riguardanti gli argomenti sopra elencati.
LABORATORI
Saggi analitici e tecnologici su acque, combustibili, lubrificanti,materiali leganti e metalli.
TESTI CONSIGLIATI
C. Brisi, Chimica applicata, Ed. Levrotto& Bella, Torino, 1981.
(*) Insegnamento del triennio anticipato al biennio.
CHIMICA 85 IN049 CHIMICA DEGLI IMPIANTI UCLEARI
TESTI CONSIGLIATI
Dispense del corso edite dalla Clut.
Lab.
20 4 Lez. Es.
70 14
5 I
DIP.di ScienzadeiMaterialieIngegneria Chimica
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale(ore) IVANNO
IOPERIODO DIDATTICO I DIRIZZO:Processistico
Prof. Giovanni Battista SARACCO
PROG RAMMA
Metodi di separazione fondati sulla formazionedi complessi, sulla distillazione frazionata, sulla cristallizzazione, sullo scambio ionico: principi e tecnolog ie.
Principali materiali di interesse nelle tecnologie nuclearie loro applicazioni.
Processi di produzione di combustibilinucleari(uranio, pluton io, torio).
Produzione di deuterioe di acqua pesantesecondodiversetecnologie:distillazione,elettrol i- si, scambio isotopico.
Riprocessamento del combustibileper via umida (cicli Redex, Purex,TT A);reprocessingper via secca .
ESERCITAZIONI
Durante le esercitazioniin aula si svolgono calcoli numerici su distillaz ione,cristallizzazione, relazionistechiometriche e bilanci di materia, operazioni di trasferimento.
Adulteriorechiarimento,in laboratoriovengonoeseguiteesperienze diestrazione consolven- tee sepa razio ni per precipita zione, esuirisultatianaliticivengonoeseguite valutazioni nu- meriche.
Ilcorsointende illustrareipiù importanti concetti della chimica industriale, insen- soterm odinam ico e processistico ,che formano la baseper la definizion edi svilup- po delle tecnologie industriali.
Una prima parte del corso, di tipo generale, tratta alcuniconcettidi basein equilibri difase e separazione,e ne sviluppa sia la definizione teorica, sia le modalità realiz- zative.
Unaseconda parte del corso, più applicativae tecnologica, illustra l'applicazione dei principi sopra ricordati a processi di produzione di materialidi interessenuclea- re,di riprocessamento dei combustibili esauriti, di innocuizzazione dei prodotti di fissione e di produzione dell'acqua pesante.
86 CHIMICA
INOSO CHIMICA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI CERAMICI
E
REFRATT ARIDocente da nominare DIP. di Scienza deiMateriali e Ingegneria Chimica
VANNO Impegnodidatt ico
IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore)
INDIRIZZO:Metallurgico -Materiali -Siderurgico Settimanale (ore)
Lez. Es.
72 5
Lab.
Il corso intende fornire agli studenti interessati all'ingegneriadei materialiuna ade- guata conoscenza delle caratteristiche,della produzion ee dell'uso dei materiali ce- ramici d'impiegoindustriale.
Nozionipropedeutiche: Chimica, Chimica applicata, Chimica fisica.
PROGRAMMA
I solidi: fondamenti teorici. L'ordine nei solidi. La struttura cristallinae l'analisistrutturale.
Le metodologie analitiche: l'analisi ai Raggi X e l'analisiceramografica. Solidi duttiliesolidi fragili. Le proprietà meccaniche dei solidi e la tenacità alla frattura. I difetti neisolidi e la diffusione.La densificazionedei solidi per sinterizzazio ne. Il trattamen to matematicodella densificazione persinterizzazione. Le proprietà deisolidisott oposti asinte rizzazione: la su- perficiespecificaela sua misura .Le caratteristichedeisinte rizza ti:la porositàaperta e chiu - sa, la dimensionedei pori. L' influenzadei gasi occlusineisint erizzati e la regressione della densitàdeisinterizzati.Sinterizzazioneinsistemi a più componentisolidi.Sinterizzazione in sistemi solido-liquido . Densificazion eper pressatura a caldo.
I material iceramiciordinari .Le materie prime per la produzionedei cera miciordinari: lear- gille.le proprietàdelle argille:dimensione particelle ,potere di scambio , poteredifluidifica- zione,potenzialezeta eplastic ità .Costituenti non argillosinegli impas ticeramici: qua rzoe faldspato.Tecnologiadei materialiceramiciordinar i:preparazionedegli impas ti, formatura degli impasti ,essicamento e cottura,rivesti ment o e decorazion e.Prodott i ceramiciordinari a tessituraporosa:laterizi, terracotte, terraglie. Prodotti ceramici ordinariatessiturcompat- ta: grese porcellana. .
I refrattari ordinari especiali; generalità.I refrattari ordinari acidi: silicei,silicei-alluminosi ed alluminosi.I refrattari ordinari basici:magnesiaci,forsteritici,cromo-magnesiaci,magnesio- cromitici,dolomitici. I refrattariordinarineutri:cromitici, gra fitici.
Irefratt ar ispeciali: tecnologia di produzion edeimanufatt i.i refrattari specialiabasedi ossi- do dialluminio,a basediossidodizirconio,a basedi ossidodi berillio , a base di ossidodi torio. Refrattari speciali - CeramiciIngegner istici: il Carburoed il NitrurodiSilicio. Refrat- tarispeciali7CeramiciTecnici: Borurie Siliciuri. I rivestimentirefratt ari ele tecnologierelati ve.
I materialivetrosi ed ivetroceramici.Lefibre divetroed i mater ialicompositi.Latecno logia di fabbricazionedelle fibre di vetro ele proprietà relative. Irinforziconfibr ecerami che:fibre di boro, fibre di asbesto. Le fibre di carbonio: proprietà ,tecnolo gia , applicazioni.
Iceramici utilizzaticome utensili.Icarburicementati . Icarburi cementati rivestitiediproces- sidi rivestimentoin fase vapore.
Ceramici e refrattari: impatto economico ed avanzamento tecnologico.
TESTI CONSIGLIATI
G.Aliprandi, Principi di ceramurgia etecnologiaceramica.
A.Holden, La fisicadei solidi.
G.c. Kuczynski, Sinteringand relatedphenomena.
J.E. Burke;Progressin CeramicScience, voI. 3.
R. Sersale , I materialiceramici ordinariespeciali.
P.W. McMillan, Glass-ceramics.
CHIMICA 87
IN051 CHIMICA FISICA
Prof. Mario MAJA DIP. diScienza dei Materialie Ingegneria Chimica
IIIANNO
IOPERIODO DIDATTICO
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
84 40
6 4
Lab.
Il corso che viene sviluppato con l'intento di dare agli allievi le basi concettuali ne- cessarie per lo studio delle reazioni e dei processi chimici, è suddiviso in tre parti.
Nella prima parte
èdiscusso il calcolo delle caratteristiche termodinamiche e delle condizioni di equilibrio di sistemi omogenei, anche considerando le proprietà mole-
colari delle singole specie; viene considerato inoltreilcaso dell'equilibrio nei sistemi
eterogenei. Nella seconda parte del corso vengono studiate le modalità di evoluzio-ne dei sistemi. Nella terza parte del corso vengono trattati argomenti riguardanti le proprietà delle soluzioni elettrolitiche ed
ifenomeni superficiali.
Il corso è integrato con numerose esercitazioni di calcolo e di laboratorio.
Lo studio della materia presuppone la conoscenza dei principi fondamentali della Chimica e della Fisica.
PROGRAMMA
Sistem i omogenei. Leggi termodinamiche; equilibriochimico; bilancio energetico; equazione di Gibbs-Helmolthz; equazione di Clapeyron; potenziali chimici; isocora e isoterma di Van't Hoff; resa delle reazioni, reazioni in condizioni adiabatiche; teorema del calore ed il terzo principio; miscele ideali;equilibri di membrana.Interpretazionemo/eco/are della termodina- mica.Statistica di Maxwell-Boltzmann, gas ideali; introduzione alla meccanica quantistica;
isistemi gassosi;equazioni di stato.Sistemi rea/i.Fugacitàdi gas; attivitànei liquidi;equilibri bifasici;azeotropi.Sistemi eterogenei.Regola delle fasi;i diagrammidi stato;sistemicon più ditre componenti. Soluzioni elettrolitiche. Teoria elementare degli elettroliti; teoria di Debye- Hiickel; pile elettrochimiche e potenziali di elettrodo; equilibrio di membrana; potenziali di diffusione. Fenomeni superficiali. Potenziali chimici e curvatura delle superfici; teorema di Gibbs; fenomeni superficiali persolidi; adsorbimento di gasusu solidi; le soluzioni colloidali.
La cinetica.Lavelocità delle reazioni;determinazionedell'ordine di reazione ;reazioniconco- mitanti e consecutive;reazioni monomolecolari ;energia diattivazione; teoriadellevelocità assolute di reazione;reazioni a catena;reazioni eterogenee; la catali si;reazionifotochimiche;
processo primario.
ESERCITAZIONI
Nelle esercitazioni di calcolo vengono sviluppatiesempi scelti tra le più significative applica- zioni della Chimica fisica all'Ingegneria.
TESTI CONSIGLIATI
M. Maja,Note di termodinamicae cineticachimica, Ed. Levrotto& Bella,Torino. M.Maja - P. Spinelli,Applicazioni di termodinamicae cinetica chimica,Ed. Levrotto&Bel- la,Torino.
S. Carrà,Introduzione alla termodinamica chimica, Ed. Zanichelli.
W.J. Moore, Chimicafisica,Ed. Piccino
e R. Metz, Teoriae problemi di Chimicafisica, Ed. Schaum.
88 CH IMICA
INOS3 CHIMICA I DUSTRIALE
Prof. Giovanni Battista SARACCO DIP. di Scienza deiMateriali e Ingegneria Chimica
IVA O
l°PERIODO DIDATTICO
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
70 28
5 2
Lab.
40
/Icorsoèessenzialmente volto all'acquisizione dell'insieme deiconcettidi tipo pro- cessisticoed ingegneristicoattraverso i quali,dalla conoscenzadell'aspetto chimico di una tecnologia industriale, se ne può ottenere la realizzazionepratica.Nella parte generale del corso, in questo senso, vengono affrontatiiprincipali aspetti cinetici, termodinamici,chimico-fisici per una valutazionepreliminare di processo; da un pun- to di vista più applicativoed impiantistico ,viene successivame nte dato spazio ava- lutazioni complessive, nel sensodell'interazionecon l'ambiente esterno, del bilancio energetico globale, della destinazione dei sottoprodotti e rifiuti.
La seconda parte del corso, a titolo di chiarificazione,illustra secondo le prospetti- ve sopra indicateipiù importanti processi unitari della chimica industrialeorganica.
PROGRAMMA
Parte generale: Lineedi produzione ed aspettieconomici nell'industr iachimica; valutaz io ne complessiva di materia ed energia di un processo chmico.
Aspettitermodinamici,termochimici e cinetici delle reazioni chimiche.Equilibri tra le fasi, sepa razio ni e calcol idicristallizza zio ne. Cineticadi reazione,con e senza effett iditrasporto di materia, e catal izzatori. Dimen sion amentodi reattori continui ediscontinu i.
Problematiche connesse con l'impiegoe lo sma ltime nt o dei prodott ie dei rifiu ti.
Parte applicativa:Principal irea zionidiinteresse industrialenellesintesi organ iche : id rogena- zion, deidrogenazione, ossida zione ,esterificazione,alchilazione, sol fonazione,nitrazione, am- minazione, ossosintesi, vinilaz io ne, alogenazione ,polimerizzazione, ecc.
ESERCITAZIONI
Nelleesercitaz io ni in aulavengo no illustr at icon esempi numerici iconcett iditermodinamica e cinetica e glisviluppi di processo che formano oggetto delle lezion i.
LABORATORI
Èprevis ta l'e secuzion edi alcu neesercitazi o ni di labo ratorio, dirett e a chi ar irealcu nifonda - mentali concetti termodinamici,cinetici e di processotratta ti teoricamentee sviluppa ti con calcoli numerici.
TESTI CO NSIG LIA TI
R. Rigamonti, Chim ica industriale, Clut , To rino.
G. Natta -I. Pasquon,lprincipi fondame ntali dellachim icaindustriale,Amb. Ed.Mila no . P.H. Groggins, Unit Processesin OrganicSynthesis, McGra wHill.
CHIMICA 89
IN502 CHIMICA MACROMOLECOLARE E TEC OLOGIA DEGLI ALTI POLIMERI
Prof. Aldo PRIOLA DIP. di Scienza deiMateriali e Ingegneria Chimica
VAN O
2°PERIODO DIDAD ICO
I DIRIZZO: Processistico-Materiali
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es. Lab.
70 15 (cornpl.) 6 (compreso Lab.)
Il corso si propone di fornire un quadro generale sui principali tipidi polimerisinte- tici,sulle loro caratteristiche e impieghi.Nella prima partevengono trattati i con- cetti generali della Chimica macromolecolare e la loro applicazione alla sintesi di polimeri industriali. Nella seconda parte sono discusse le principali proprietà fisiche etecnologiche dei polimeri considerate da un punto di vistgenrale nonchéle tecno- logie di trasformazioneimpiegate nei più importanti settori applicativiquali le ma- terie plastiche, gli elastomeri, i polimeri termo-indurenti.
Il corso si svolgerà con lezioni, laboratori, visite di istruzione.
Nozioni propedeutiche: Chimica organica,Chimica applicata, Chimica fisica, Chi- mica industriale.
PROGRAMMA
Concett i generali: tipidi polimerie loro struttura:princip ali sett ori applicat ivi.
Esame dei fattori chedeterminano le proprietà dei polimeri;pesomolecolare e distribuzione deipesi molecolari;forze di coesione intermolecolari: densità di energiacoesiva; regolarità dellast ru tt ura: stereoregolarità: flessibilità della catena polimerica.Morfologiadei polimeri amorfi; struttura dei polimeri cristallini.
Aspett i generalidellereazioni di polimerizzazione: reazionidipolicondensazione; reazion idi poliaddizioneradicalica e dicopolimerizzazione;reazionidipoliadd izionecationi ca,anion ica ecoordinata. Principali polimeri di interesse industriale:sint esi, proprietà , impieghi.
Proprietàdei polimeri in massa: proprietà termiche dei polimeri amorfi e cristallini.Statove- troso e stato gommoso. Proprietà meccaniche:curve sforzo-allungamento. Elasticitàdella gom- ma. Reologia deipolimeri fusi. Viscolealasticità dei materiali polimerici.
Tecnologie di trasformazione:polimeritermoplastici:stampaggio per iniezio ne, estrusion ee altretecnologie. Polimeri termoindurenti: tipi diresinee tecnologiedistampaggio . Tecnolo - gie degli elastomeri. Polimeri per vernici ed adesivi:tecnologie di impiego.
Materiali polimerici espansi e materiali compositi.
Impiego dei materiali polimericinell'industriachimica.
ESERCITAZ IO NI E LABORATORI
Esercitazionisperimentalisu alcune reazioni di polimerizzazionee sulla caratterizzazione di polimeri. Visite ad impianti di trasformazionedelle materie plastiche e gomme.
TESTI CONSIGLIATI
F.W. Billmeyer, Textbook of Polymer Science, Wiley-Interscience,New York, 1971.
F. Rodriguez, Principles of Polymer Systems, McGraw HiII, New York, 1982.
Scienza e Tecnologiadelle macromolecole,acura dell' AIM, vol. I, Ed . Pacini, Pisa ,1983.
90 CHIMICA
INOS6 CHIMICA ORGA NI CA
Prof, Franco FERRERO DIP. di Scienza dei Materialie Ingegneria Chimica
IIANNO (. )
IOPERIODO DIDATTICO
Impegno didatti co Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
70 14
5 l
Lab.
Il corso,oltrea fornire agli allieviifondamenti della chimica dei composti organici, intendeapprofondiregli aspetti di base dellereazioni inerentiiprocessitrattati nei corsifondamentali di Chimicaindu strialeeTecnologie chimica industrialie nei cor- sispecialistici di Chimica tessile, Chimica macromolecolare e Tecnologiadeglialti polimeri, petrolchimica, Processi biologici industriali.
Il corsosiarticolain lezioni ed esercitazioni in aula.
Nozioni propedeutiche: Chimica, Fisica.
PROG RAMMA
Fondamenti:Struttura elettronica degli atomi.Legame chimicoe struttura molecolare.Rela- zioni trastruttur aeproprietà chimico-fisiche dei composti orga nici. Isomeria.Stereochimica.
Reazioni organiche:Classificazion e.Specie reattivee intermedi direazione.Effetti elett ro nici e sterici. Reagentielettrofilie nucleo fili.Solventi. Meccan ism i,aspett i cineticie termo dinami- ci, stereochimica delle reazionidi: sostituzio ne e addizione radicalica, eliminazione, addizio- ne elettrofila,sostituzione elettrofilaaromatica,sostituzionenucleofila, addizionenucleofila, ossidazione e riduzione.Reazion idi sintesi, polimerizzazione,condensazione,trasposizione, cicloaddizione,biologiche.
Chimica dei compostiorganici:Nomenclatura, proprietà fisichee chimiche , fonti industriali, reazionidipreparazionee caratteristichedi:alcani,alcheni, alchini,dieni, cicloalca ni,areni, polinucleari,alogenuri,alcooli, fenoli, eteri,epossidi ,aldeidie cheto ni ,acidi e derivat i,am- mine,eterocicli, lipidi, carboidrati, amminoacidi e proteine.
ESERC ITAZ ION I
Le esercitazioni in aula vertonosul programma svolto sott o forma di eserci zi ediproblemi.
TESTI CONSIGLIATI
R.T. Morrison - R.N. Boyd, Chimica organica, Ed. Ambrosiana,Milan o , 1985.
Biancetti- Rosnati,Fondamenti di Chimica organica, Ed. Guadagni, Milano, 1978.
Ternay,Chimica organicacontemporanea,1979(tradotta da f.Naso),Ed.Ambrosiana,Mi-
lano , 1982. .
(.) Insegnamento del triennio anticipato albiennio.
CHIMICA 91
INOSS CHIMICA TESSILE
Prof. Franco FERRERO DIP. di Scienzadei Materiali eIngegneria Chimica
Lez. Es. Lab. 75 (compI.)
6 (co rnpl. ) Impegnodidatt ico
Annuale(ore) Settimanale(ore) IVA NO
2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Processistico
PROGRAMMA
Chimica dellefibre tessili.Generalità; classificazione,struttura polimeri, proprietà morfolo- giche, fisicheechimiche; fibrenaturaliproteiche e cellulosiche; tecnofib reda polimeronatu- rale: cellulosiche (rayon viscosa ,cupro, acetato e triacetato),alginiche, proteiche;tecnofibre da polimero sintetico: poliammidi, poliestere, acriliche, cloroviniliche,poliolefiniche,poliu- retaniche; fibre inorganiche.
Trattamenti pretintoriafi(lavaggio, sbianca , sbozzimatura, ecc.).
Processitintoriali. Principidella calorimetriaindustr iale, misur adel colore; colora nti: pro- prietà tintorialiechimiche, classifica zione; chimica fisica dei processitintoriali;tinturalana con coloranti acidi,cromo e premetallizzati; tinturafibre cellulosichecon co lor a nt i diretti, basici, tino,zolfo e azoicia sviluppo, coloranti reattivi; tintura fibre sinteticheeloro miste; apparecchie impianti di tintura, processi in solvente.
Processidi stampa e di finissaggiochimico.
ESERCITAZIONI
Qualche esercitazione sperimentalesull' analisi delle fibre e sulla tintura.
TESTI CONSIGLIATI
R.W. Moncrieff, Man-made fibres, Heywood e Co, Londra, 1963.
P.L. Tazzetti, Lezionidichimica tintoria, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1969.
AA.VV., Manuale di Tecnologiatessile, Cremonese, Roma, 1981.
Cil.. Bird - W.S. Boston, The theoryoj colorationojtextiles, Dyers Co.Publication Trust, Bradford, 1975.
L.W.c. Miles, TextilePrinting, Dyers Co. Publication Trust, Bradford, 1981.
D.M.Nunn,The c1yeingojsyntheticpolymer and acetatefibres,DyersCo. PublicationTrust , Bradford, 1979.
C. Duckworth,Engineeringin texitile coloration,DyersCo.Publication Trust, Bradford, 1983.
Il corso è inteso come sviluppo di parti specialistiche della chimica industriale orga- nica, pertanto tende a fornire un inquadramento logico delle diverse tecnologie del- la chimica tessile in una visione unitaria, più che informazioni di tipo pratico-descrittivo.
Ilcorsosisvolgerà con lezioni, qualche esercitazione di laboratorio, visite astabili- menti, seminari.
Nozioni propedeutiche: Chimica analitica, Chimica organica, Chimica fisica, Chi- mica industriale.
92 CHIMICA
IN090 CORROSIONE E PROTEZIONE DEI MATERIALI METALLICI
Prof. Mario MAJA DIP. diScienzadei Materialie Ingegneria Chimica
VANNO
2°PERIODO DIDATTICO
INDIRIZZO: Elettrochimico -Materiali
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
70 14
5 I
Lab.
Il corso ha lo scopo di fornire agli allievi le basi concettuali necessarieper discutere iprocessidi deterioramento dei materiali metallici provocatidalla corrosionee per scegliereimetodi di prevenzionee protezione idonei.Nelcorso vienetrattatalacor- rosione ad umido, la corrosione asecco e la corrosione per correnti impresseeven- gono discussi i criteri di scelta dei materiali metallicied i metodi di protezion e.
Il corso èintegratocon esercitazionidi laboratorio riguardantiilcomportament o di vari materiali in ambienti diversi.
Nozionipropedeutiche: Chimica, Metallurgia.
PROGRAMMA
Introduzione.Proprietàtermodinamichedella specie chimiche; caratteristiche dellesoluzioni elettrolitiche ;potenzialidi elettrodo ;diagrammipH-potenziale; fenomeni dipolari zzazione e passivazione;potenziali di isopolarizzazione; comportament o generale delle superfici metal- liche in elettroliti.
Corrosionead umido. Principi fondamentali,reazion ica ratt eristiche , fatt ori diloca lizzazio - ne; parametri che influenzano la velocitàdi corrosione;vari tipi dico rrosi one: percoppiegal- vaniche, per aereazionedifferenziale ,pitting, intercristallina , tensiocorrosione,corrosi onea fatica,corrosione microbiologica, corrosione atmosferica.
Prove di corrosione.Unificazione e tipi di prove; apparecchi per ilcont ro llo e lostu dio dei fenomeni di corrosione; cameraa nebbia salina , potenziostatiecc..
Materialie ambiente.Comportamentodimetalli in ambientidiversicon particola reriferimento a ferro,rame, zinco, alluminio , piombo e loro leghe.
Prevenzione contro la corrosione.Fattori influenti la progettazione dgliimpianti;protezione anodica e catodica;ricoprimenti metallici e trattamenti protettici;vernici eloro proprietà . Correntivaganti.Corrosion eper co rrent ivaganti,rilevamentodeipotenzialidelterre no;pro- tezion edist rutture nelsuolo .
Corrosione a secco.Reazioni tra gase metalli; fenomeni diossidazionea caldo; decarburazio- ne ed alterazionesuperficiale dei metalli; formazione ed effetto deglistrati ossidati;cinetica di accrescimento degli stratisuperfici ali; ossidazione accelerata.
TESTI CONSIGLIATI
G.Bianchi- F. Mazza,Fondamenti di corrosione e protezionedeimetalli,Tamburini,Milano.
P. Pedeferri, Corrosione eprotezionedei materialimetallici, Ed. Clup, Milan o.
M. Pourbaix, Leçnsen corrosionelectrochimique, Cebelcor.
Nace ,Corrosion Course, Houston ,Texas77027.
CHIMICA 93 IN095 CORROSIONEDI MACCHINEPER L'IND USTRIA CHIMICA
LABORATORI
Applicazioni a calcolatore del metodo degli elementi finiti(asquadre).
Lab.
6 Lez. Es.
60 84
4 6
DIP. diMeccanica Impegno didattico Annuale(ore) Settimanale (ore) Praf. Muzio GO LA
IVANNO
2°PERIODO DIDArrICO
TESTI CON SIGLIATI
M. Gola - A. Gugliotta, Calcolostrutt urale sistematico, Ed. Levrot to & Bella, Torino . Appunti del corso su mater ialiesaldatur a.
JI corso si prop one
direnderel'allievo capace dipadroneggiare i principalife
nome- ni staticie
dinamici chesi incontrano nel progetto di elementi meccanici e strutture
tip ici degliimpianti chimici. Si approfondiscono le proprietà degli stati di tensione
edeformazione in materiali isotropi, si illustrano le ipotesi di rottura statica, il cal-
coloa fatica, il calcolo a meccanica della f
ratt ura. Si espongonole trattazio nianali-
tiche di tubispessi, dischi, pi astre
inflesse, gusciin campo
mem branale ed effetti locali sui gusci. Si introduceinfine
l'allievo almetodo degli elementi finiti illustran-
do le applicazioniacalcolato re, in modo da fornire una preparazione di base utile ad eventuali approfondimenti.
JI corso si svolgerà con 4 ore settimanali di
lezion e, 6di esercitazioni, dellequali2 di applicazione
della teoria e4per
ilprogetto completo di un recipiente in pressione.
Nozioni propedeutiche:
Scienza delle costru
zioni, Disegno tecnico, Meccanica ap-p
licata.
IESERCITAZIONI
Eserciziapplicativi dellateoria. Progett o diun recipiente in pressione, condisegno(asquadre).
PROGRAMMA
Tensore e vettore della tensione.Tensioni e direzioni principali,autovalorie autovettori.Cer- chi diMohr nello spazio.Invariant i. Ipotesidi rottura, materiali fragili e duttili.Teoria della defor mazi one .
Gusciassialsimmetrici in campo membranale. Lastre piane sollecitate nelloro piano e tubi spessi. Piastre in flessionedebole. Effetti di bordo neigusci cilind rici.
Effett i d'intaglio:materiali duttili e fragili,sollecitazionistaticheeafatica.Fatica cumulati- va (Miner); diagrammi e curvemaster.Meccanica della frattura: Westergaard,legamearot- tur a tralunghezzadella cricca etensione applicata; effettodello spessore. Meccanica della fratt ur a e fatica;piani di controllodella frattura.
Coefficienti di sicurezza di carico e di sollecitazione.Saldatura: provette Vander Eb e Vande- perre, metodo ISO, calcolostatico e a fatica dei cordono disaldatur a. Calcolodellegua rn i- zioni, larghezza ottimale e pressione ottimale. Cennisul calcolo delle flange.
Metodo mat riciaIedirigidezzaper calcolostrutt urale:travie barre.Equazione deilavorivir- tuali e metodo degli elementi finiti: elementipiani, assialsimmetrici, piastraeguscioasposta- menti assegnati. Elementi isoparametrici.
94 CHIMICA
IN469 DISEGNO
Prof. Giuseppe PALMERI 1ST. di TecnologiaMeccanica IANNO
IOe 20 PERIODO DIDATTICO Corsodi Laurea: ING.CHIMICA
Impegno didatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
30 120
I 4
Lab.
Il corso è diretto a fornire le nozioni teoriche ed applicativedi rappresentazione gra- fica e la conoscenzadelle norme fondamentaliper l'esecuzione e l'interpretazione di disegni eprogettidielementiche interessanol'ingegneria. Vienedatoparticolare rilievo alla normazione nazionaleed internazionale.Ilcorsoèpropedeuticoagliin- segnamenti di disegno sviluppati negli anni seguenti nei vari indirizzi.
Il corso si svolgerà con lezionied esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: i contenuti dei corsi di Geometria piana esolida.
PROG RAMMA
Caratte rist iche deldisegno . Stru mentiemezzi tecnici.Condizionamenti for malinellanorma- tiva nazionale ed internazionale.
Tecnica operativa di rappresentazione nelsistema Europeoed Americano; assonometri ege- neriche ed unificate,proiezion iortogon ali, ausiliar ieesezioni, viste esplo se.
Quotatura e sistemi di quotatura: convenzion i,caratteristiche, funzionali tà.
Tecnologiedi base:cenni sui sistemi diproduzione emergenti.
Dimensioninominali e tolleranzedimensionali; normativanazionaleed internaziona leperi diversi accop piame nti .
Collegamentismontabili:filettatura, convenzionie caratteristichegeometriche efunzio nali;
bulloneria,rosette ed elementidisicurezza . Collegamentifissi: chiodature e saldature.
Finitura superficiale e rugosità.
Studio di composizione escomposizio ne di complessivi.
Scelta degli elementi unificati nella progettazione di nodistrutturali e di semplici insiemi. Elementi di C.A.D. (Disegno assistito dal calcola tore).
ESERCITAZIONI
Disegno a mano liberae con attrezzi di elementi meccani ci.Rilievodal vero . Rappresentazio- ne dicomplessivie relativiparticolari. Impostazione di gra ficie diag rammi.
TESTI CON SIGLIATI
Maifreni, Il disegnomeccanico, voI. l e 2, Paravia, Torino.
Chevalier, Manualedel disegno tecnico, SEI, Torino.
Straneo - Consorti, Disegno tecnico, voI. unico, Principato, Milano.
CHIMICA 95 IN127 ECONOMIA E TECNICA AZIENDALE
Prof. Nicola DELLE PIANE (lo corso) 1ST.diTrasportie OrganizzazioneAziendale Prof. Antonino CARIDI (20 corso)
VANNO
2°PERIODO DIDATTICO I DIRIZZO:Processistico
Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
4 4
Lab.
Il corso presenta i principi e le applicazioni dell'economia aziendale e delle tecniche aziendali nel quadro delle decisioni relative sia alla gestione operativa che alla evo- luzione ed allo sviluppo dell'impresa. I temi generali trattati sono: obiettivi, decisio- ni, strategie aziendali, la previsione e la programmazione. Il controllo del pro
cessoproduttivo ed
il controllo economico di gestione.Il corso si svolge con lezioni ed esercitazioni.
Nel corso sono trattate in fase propedeutica nozioni di matematica
f
inanziaria,di statistica e di ricerca operativa (programmazione lineare, tecniche reticolari, teoria delle code, metodi di simulazione).
PROGRAMMA
Parte l". L'impresa; le strategie e gli obiett ivi. Le decision i aziendal i e la loro integra- zionesia nell'ottica gestionale che in quelle dievoluzioneesviluppo dell' impresa . Element i dimacroeconomia e microeconomia . Metodidianalisi economica per la scelta fra alter- native .
Parte 2".La pianificazionee programmazionedella gestione dell'impresa .Principie tecniche di analisi previsionale.Pianificazione e programmazione delle vendite,dellaproduzion e,de- gli approvvigionamenti, dei trasporti, delle risorsefinanziarie correnti, e loro integrazionenel piano di gestione aziendale. Metodi di programmazione operativa: scheduling, routing,di- spatching, controllo avanzamento:il diagrammadi Gantt; il Pert. Metodi di programmazio- ne delle giacenze e di calcolo dei lotti economici.Lostudio delciclo di lavorazion e,deimetodi edeitempi di lavorzionee le tecniche statistichedi campionamento del lavoro.
Parte 3". Controllo di gestione .Ilcont ro llostatis tico della qualità; le carte dicontrollo per variabili, per attributi;i piani di campionamento. Ilcont ro llo quantativo ;l' ad eguam ento del pianodi gestione;metodi di controllo delle giacenze anchecon modelliprobabilistici. Ilcon- trollo economico; metodi di contabilità industriale :il costo di fabbricazio neacostireali e acosti standard; l'analisi del valore; i budget. Sistemi di informazione per la programmazio- ne ed il controllo della gestione. Sistemi di elaborazione dei dati.
Parte 4". La pianificazione dell'evoluzione e dellosviluppo dell'impresa. Si esam inanolede- cisio ni dell'impresa relativeall'evoluzioneedallosviluppo dei prodottie mercati ,delle stru t- ture distributivee divendita , di produzione,di approvvigionamento efinanziarie. Questa parte tra tt a in particolare dell'individuazione, valutazi one escelta degliinvestiment i in relazion e ai pianidi evoluzione e di sviluppo .
Parte 5". Sintesi della posizione economico-finanziari dell'impresae prospetti ve.Il bilan cio : gliindici caratteristici.
ESERCITAZIONI
Analisiprevisionale. Programmazione lineare applicata ai piani integrati di gestioneedalla programmazionedella produzione.Gestionedelle scorte. Dimensionam entodi servizicon metodi di simulazione. Tempi e metodi di lavorazione; abbinamento macchine ; campioname ntosta- tistico del lavoro.Controllo statico di qualità. Scelta fra alternative,anche di investi mento;
ilflussodi cassascontato.Il bilancio: lo stato patr imoniale,ilconto economico ,il flusso dei fondi, gli indici caratt eristici.
96 CHIMICA
TESTI CO NSIGLIAT I
A.Caridi ,Tecniche organizzative e decisionali perlagestione aziendale, Ed.Levrotto& Bel- la, Torino, 1982.
A.Caridi, Esercitazioni di economiae tecnica aziendale, Clut,Torino .
N. Dellepiane,Metodi di analisi economica perla preparazionedelpianointegratodi gestio- neaziendale,G. Giappichelli, Torino, 1978.
N. Dellepiane,Docum enti economicofinanziari disintesi dellagestioneaziendale,seconda edizioneriveduta, G.Giappichelli,Torino, 1978.
N. Dellepian e, MetodiBayesiani di analisi economica, Ed. Levroto& Bella,Torino, 1963.
N. Dellepiane,Decisioni di investimentoe decisioni di finanziamento,G.Giappichelli,Tori- no, 1983.
CHIMICA 97 IN137 ELETTROCHIMICA
Prof. Paolo SPINELLI DIP. diScienza dei Material i eIngegneria Chimica
Lab.
40 4 Lez. Es.
76 6 Impegnodidatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore) IV ANNO
lOPERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Elettrochimico
TESTI CONSIGLIATI
G. Bianchi - T.Mussini ,Elettrochimica, Ed. Tamburini Masson , Milan o , 1976.
G. Kortum, Trattato di Elettrochimica, Ed. Piccin, Padova, 1968.
J .O.M . Bockris- A.K.Reddy,Modern Electrochemistry, voI. 2,Plenum Press,New York,1970.
LABO RAT O R I
Potenziali di diffu sione.Titolazioni potenziometriche. Polarografia.Curvecar atteristiche .Pas- sivazio ne del Fe, del Ni, del Pb. Protezione catodica. Prova di Akimov.
PROG RA MMA
Prop rietà degli elettroliti. Conducibilità.Teoria di Arrhenius.Teoriadi Debye Hiìckel. Coe f- ficienti di attività degli ioni. Numeridi traspo rto. Elettroliti solidi.
Studio delle reazionielettrochimiche. Leggi di Faraday. Bilancio energeticodei sistemi elet- tro chim ici. Rendimento dicorrente e rendimento energetico. F.e.m. di cellegalva nic he e loro misur a . F.e.m. didiffusione.Potenziali di membranaed elettrodispecifici per gli ioni.Elet- trodi rever sib ili semplici e multipli.Elettrodo ca mpio ne ed elettrodi di rife rimento .Diagram- mipH-Potenziale .
Polarizzazione e cinetica deiprocessi elettrodici.Elettrodipolarizzabil ie corrente residua.Dop- pio strato elettrico. Curvecaratteristiche corrente-tensione.Sovratensione dibarriera,didif- fusio ne, di reazione,di cristallizzazione. Corrente limite di diffusion e.Passivazionedei metalli e caratt eristiche degli strati passi vanti. Isopolarizzazione. Cenni di corrosione. Teoriadelle
coppie galvaniche. ',:.
Applicazioni analitiche.Potenziometria e titolazionipotenziornetriche. Polar ografia .Crono- potenziometria.Amperometria. Coulombometria. •
Cennisulle principali applicazioniindustriali. Principi della raffinazio needella produ zione elettrochimica dei metalli. Elettrolisidel cloruro di sodio. Elettrolisidell'acqua.Elettrolisiin sali fusi. Principi di galvanotecnica.Cenni sulla lavorazioneelettrochimicadeimetalli. Gene- rator i elettrochimici: pile e accumulatori. Pile a combustibile.
Il corso ha lo scopo disviluppareiprincipali aspetti di una materia interdisciplinare dinotevole interesse per l'ingegnere chimico, per le numeroseconnessione con im- portanti settori quali la produzionedi energia,le tecnologie avanzate, iprocessibio- logici, la corrosione. I concetti fondamentali vengono sviluppati in funzione dell' utilizzazione tecnica e scientifica dei metodi elettrochimici.Oltre alle ore di le- zione il corso prevede esercitazionidi laboratorio sui principali argomenti trattati.
Al termine del corso viene normalmente effettuata una visita.
Il corso presuppone la conoscenza delle nozionifondamentali di Chimica,Fisica, Elett rotecnica e Chimica fisica.
98 CHIMICA
IN138 ELETTROMETALLURGIA
Praf. Bruno DE BENEDETTI DIP. di Scienza deiMat eriali e Ingegneria Chimica
V ANNO
2°PERIODO DIDATTICO
INDIRIZZO:Meta llurgico-Siderurgico
Impegno didatt ico Annuale(ore) Settima nale(ore)
Lez. Es.
56 28
4 2
Lab.
Il corso ha lo scopo di fornireiprincipiimp iantistici delle varie tecnologiemetallur- giche che utilizzanoelettricità comefonte energeticaprimaria. In tale ambito sipor- rà particolarmente l'accento sulle problematiche relative alla conduzione degli impianti.
Il corso si rivolge a studenti consuf f iciente preparazionedi base nell'ambito della metallurgia di processo e dell'elettrotecnica.
PROGRAMMA
I) Trasformazionedell'energiaelettricain calore (per resistenza, per arco, per ind uzio ne) e relativotrasferimentoalla carica metallica dei forni. Classi ficaz io ne dei princi pal itipi diforni metallurgici.
2) Acciaieriaelettrica:descri zionedei flussi energetici e di material e.Potenza att ivaerea tti- va, diagramma circolare delforn o elettrico.Condizioni di marcia dei fo rni ad arco: fus io ne della carica , sco rifica , affinazione,colata .Metallurgia insiviera con esenzaappo rt o diener- gia ,trattamenti sotto vuoto ed in gasinerte.Cola ta in Iingottiera.Colata continua.Stirring elettromagnetico insiviera e incola ta continua.Rifusionedeilingotti:info rn o ad arcoso tt o vuoto o sottoscor ia e1ettroconduttrice.
3) Impiegodei principali fo rn i elettriciad induzion ein fonderia .Ghisa :fusion edirottame, omogeneizzazione delle leghe provenienti dal cubilotto.
4) Fornielettrolitici per laproduzionedi alluminio primario.Confrontoenerget ico col ciclo di raffinazione dei rottami.
5) Rassegna di processiparticolari di interesseelettrometallurgico con particol are rigua rdo a:saldatura;processi a corrente costa nt e etens io ne costante,applicazioni alla saldatur a dei principali materialidi interesseingegneristico.Trattamentiterm o mecca nici utilizzanti il riscal- damentoinduttivo .
ESERCITAZIONI
Le esercitazioniintegrano le lezioni fornendo approfondimenti relativi al dimension amento ed alla verifica dei principali tipi diimpianto.
TESTI CONSIGLIATI .
L. Di Stati,Forni elettrici, Patron, Bologna, 1976.
l.H. Brunklaus, l forni industriali, Ed. Tecniche ET, Milano, 1975.
H.B.Cary,Modernweldingtechnology ,PrenticeHall, Henglewood Cliffs , NewJersey, 1979.
CHIMICA 99
IN482 ELETTROTECNICA
(*)Insegnamentodeltriennioanticipato albiennio.
Lab.
Lez. Es.
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Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale(ore) Prof. Edoardo BARBISIO DIP.diElettrotecnica Il ANNO(*)
20 PERIODO DIDATTICO
Ilcorsosipropone di fornire allo studente le nozioni basilari di elettrotecnica gene- rale per la corretta utilizzazione di macchine ed impianti. A tal fine, dopo aver ap- prof ondito lo studio delle reti di bipoli in regime stazionario, sinusoidale quasi-stazionario, transitorioe dei campi di corrente, elettrico, magnetico, vengono trattatiiproblemi di dimensionamento deibipoli elementari, delle linee monofasi etrifasi, degliimpianti di messaa terra e l'analisi di funzionamento delle principali macchine elettriche (trasformatori, macchine asincrone, macchine a collettore per corrente continua).
Il corsosisvolgeràconlezioni teoriche, esercitazionicon esempi numerici e comple- menti alle lezioni, ore destinate a chiarimenti individuali.
Nozioni propedeutiche: Analisi I e II, Fisica I e II.
PROGRAMMA
Circuiti in regime stazionarioe sinusoidale quasistazionario; potenza istantanea;potenzaat- tiva, reattiva, apparente; cennisuglist ru ment i di misura.Concetto dibipolo e di rete di bipo- li;bipolilinearie non lineari; bipolo equivalentead una rete accessibile a due dei suoi morsetti. Metodid'analisi delle reti deibipoli normali in regime stazionario e comunquevariabile. Fe- nomeni transitorielementari.
Sistemi trifa si:analisidelle reti e metodi di misura suisistemisimmet rici equilibrati. Rifa- samento .
Richiami sui campi elettrici, magneticie di corrente:loro applicazione allostudio delle resi- stenze, capacità ,induttanze auto e mutue negli appare cchidi uso piùcomune. Energieimma- gazzinate. Forze e coppie di origine elettromagnetica.
Trasformatori: loro funzionie utilità negli impianti; deduzione del circuito equivalente; fun- zionament oin condizioninormali,a vuoto ein corto circuito; perdite e rendimento ;principa- licaratt eristiche costruttive; dati di targa. Parallelodi trasformatori.
Motori asincroni:loro importanza nell'industriameccan ica; forme costruttive; principiodi funzionamento sott o l'aspettosia intuitivo sia analitico; caratteristiche meccaniche;perdite e rendimento.Principali comandi perl'avviamento, l'inversionedi marcia,lavariazione di velocità. Dati di targa.
Macchinecon collettore: dinamo e motoriper correntecontinuaconvari tipidi eccitazione;
varie caratteristiche meccanicheed elettriche.Variepossibilità di comando e regolazione.
ESERCITAZIONI
Leesercitazioniintegrano le lezion i con particolare attenzione a problemiapplicatividella teoria abipoli e macchine di uso corr ente civileed industriale.
TESTI CONSIGLIATI
P.P.Civalleri, Elettrotecnica, Ed.Levrotto & Bella, Torino.
G. Fiorio, Problemi dielettrotecnica, Ed.Clut,Torino. . G.Fiorio -I. Gorini-A.R.Meo, Appunti di Elettrotecnica,Ed.Levrotto& Bella, Torino.
G. Someda,Elementidi Elettrotecnica generale, Ed. Pàt ron,Padova.
100 CH IMICA
IN473 FISICA I
Prof. Carla BUZANO PESCARMON A DIP.di Fisica IANNO
2°PERIODO DIDATT ICO Corso di Laurea:ING. CHIMICA
Impegno didattico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
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Lab.
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Come corso istituzionaledel IOanno,ilcorsoèinteso aillustrareiprincipifonda- mentali della meccanica e termodinamica, e fornire una base sufficiente a compren- dereiproblemi relativi, risolvereipiù semplici, e potersviluppare nei corsi successivi le tecniche specifiche disoluzione deipiù complessi.
Il corso sisvolgerà con lezion i, esercitazioni , laboratori.
Nozionipropedeutiche:per la buona comprensione del corsosirichiedela conoscenza di Analisimatematica I.
PROGRAMMA
Cenni di metrologia:misurazionee incertezzadimisur a , sistemi di unità; valutazio ne dell'in- certezza in misurazioni indirett e.
Interpretazioneed uso dei vettoriin fisica.
Cinematicadel punto : velocità e accelerazio nenei motirett ilinei e curvilinei; motorelativo ; ca mbiamento del sistema di riferimento.
Dinamicadel punto:leggi diNewton;forza, massa,quantiàdi moto,sistemiinerziali;conser- vazione dellequantitàdimoto ; forze dicampo(gravità e forzeelastiche), vincolie attriti, forze inerziali;lavoro; teorema dell'energia cinetica;campi conservativied energiapotenziale.
Dinamica deisistemi: centro dimassa; conservazione della quant itàdi moto ,dell'energia e del momento angolare;moto nelsistema del centro di massa;urti;oggett i amassa varia bile;
dinamica rotatoria dei corpi rigidi e momento d'inerzia.
Statica dei corpi rigidi; statica dei fluidi.
Moto armonico; oscillazioni for zate e rison anza ; cenni alle ondeelastiche.
Dinamica dei fluidi perfetti; tensione superfici ale.
Campo gravitazionale e leggi delmoto plane tar io.
Termometria:dilatazione termica; scale di temperatura ;teoria cinetica dei gas.
Calorimetria:conduzione delca lor e;sistemi termodinam ici;equazionedi stato deigas perfet- ti e di Van der Waals;cambiamentidi stato.
Primo principio della termodinamica e problematica relativa.
Secondo principiodella termodinamica :macchine termiche;cicloe teor ema di Carn ot;teore- ma di Clausius; entropia.
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche a squadresul programm a del corso . LABORATORI
Esercitaz ionia mezze squadreinlaboratorio. Esperienzedicinematicaedinam ica mediante l' impiegodi rotaiaa cuscino d'aria .Acqui sizione edelabo razi onedi datisperimentali(cadu ta deigravie oscillazion idel pendolo) con l'usodi Computer (A ppie II).
TESTI CONSIGLIATI
Lovera -Minetti - Pasquarelli, Appunti di fisica, Levrotto& Bella,Torino, 1977.
Lovera- Malvano - Minetti-Pasquarelli,Caloree termodinamica,Levrotto&Bella,Torino,1977. Alonso - Finn, ElementidiFisicaper l'Università, vol. I,Masson , Milano , 1982.
Halliday -Resnick,Fondament idiFisica,Parte la,(con le appendicidiBarbero , Mauro ni e Strigazzi); in alternativa: Halliday- Resnick ,Fisica,parte la,Amb rosiana , Milano, 1978.
Minetti - Pasquarelli, Esercizidi fisica I, Levro tto & Bella, To rino , 197 1.
M. Balkanski - C.Sebenne,Fisica,Utet.
Rosati - Casali, Problemi di Fisicagenerale, Ambrosiana, Milano, 1983.
CHIMICA 101 IN484 FISICA II
Finalità del corso è l'apprendimento deifondamenti dell'elettromagnetismo e del- l'ottica.Siespongono le leggi sperimentali riguardantil'interazione tra cariche fer- mee in moto rispettoall'osservatore sintetizzate inf ine nelle equazionidi Maxwell.
Daqueste ultimesi ricavano le leggi dipropagazione dell'onda elettromagnetica.
Siesp ongonoiprincipali fenomeni fisici legatialla propagazionedella luce quale onda elettromagneticae infineifondamenti dell'otticageometrica. Il corso è affian- catoda esercitazioniorali e dilaboratorio. Integrativamenteèperseguito lo scopo di stim olare nello studente l'acquisizionedelle metodologiegenerali della fisicaco- me scienza applicata.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni orali, laboratori.
Nozioni propedeutiche: Fondamenti di meccanica, Calcolo differenzialeed integra- le, Funzioni elementari.
Lez. Es. Lab .
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(quindicinale) Impegnodidattico
Annua le(ore) Settima nale(ore)
Pro f. Angelo TARTAGLIA DIP.di Fisica
IIANNO
IOPERIODO DIDATIICO CorsodiLaur ea: ING . CH IMICA
PROG RA MMA
Elettrostatica nelvuo to . Proprietà elettrichedellamate ria. Fenomeni di cond uzio ne e corren- tielettricheinco ndi zio nistazio narie.Campimagnetici stazio na ri.Moto dicariche in campi elettrici e magnet ici stazi o na ri. Proprietà magnetichedella mat eria .Campi elettromagnetici dipendenti dal tempo elo ro equazioni fo nda me ntali. ondeed onde elett ro mag netic he.Propa- gazio ne della luce in mezziiso tro pi. Otticageometricacol metodomatriciale. Fenomeni inter- ferenziali. La diffrazione. Propagaz ionedella luce in materiali anisotropi.
ESERC IT AZ IO NI
Risoluzio ne di facili eserciz i eproblemi relativi ai principaliargomenti delcors o . LABO RAT O R I
Usodiampero metrie voltmetri. Misu rediresistenzae ca pacità. Misur adi indicidirifraz io ne edi lunghezze d'onda.
TESTI CONSIGLIATI
A.Tartaglia, Elettromagnetismoe ottica, Ed. Levrotto& Bella ,Torino, 198I.
R.Feynma n-R.Leighton-M. Sands,Lafisicadi Fenman,voI. I e 2,Addison Wesley,Mal- ta , 1970.
A.Tartaglia ,270esercizisvolti diElettromagnetism oe ottica,Ed. Levrotto&Bella ,Torino , 1982.
A.Tarta glia , Usodellematrici inotticageometrica, Ed. Levro tto & Bella,Torino , 1984.