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Progetto 2 : Foto Galatasaray

Nel documento "SALT: arte pura nel cuore di Istanbul" (pagine 124-128)

3. Il SALT

5.4. Progetto 2 : Foto Galatasaray

Il progetto Foto Galatasaray, frutto della ricerca dell’artista Tayfun Serttaş, fu presentato al SALT Galata per tre mesi nell’ambito del programma Open Archive,

mettendo in mostra l’archivio di circa 200.000 negativi della fotografa di origini armene Maryam Şahinyan, per l’occasione digitalizzati e accuratamente catalogati. Gli scatti scelti per l’esposizione raccontano le trasformazioni avvenute ad Istanbul dopo la proclamazione della Repubblica e sono testimonianza del lavoro condotto dalla donna nel suo modesto studio situato nel quartiere Galatasaray, Beyoğlu, dal 1935 al 1985.

Maryam Şahinyan si distingue per la scelta dell’utilizzo della pellicola in bianco e nero e per aver preso le distanze dagli altri studi fotografici operanti ad Istanbul in quel periodo, destinati ad una clientela elitaria. Le sue fotografie infatti ritraggono i volti della classe medio-bassa, spaziando da fototessere per passaporti a scatti che immortalano i soggetti durante importanti cerimonie, come a riprova del bisogno di rappresentazione culturale nella vita quotidiana. Abbracciando esattamente mezzo secolo, la storia di Istanbul sembra scorrere attraverso le lenti della fotografa che traccia con sguardo imparziale le trasformazioni etniche, sociali, culturali, economiche e politiche avvenute in Turchia, presentando i cambiamenti nello stile dei vestiti, accessori e pettinature, le differenze tra generazioni e la graduale metamorfosi demografica nella vita urbana. Escluse quattro fototessere, non vi sono ritratti della fotografa che per tutta la vita decise di rimanere dietro l’obiettivo della camera, raccogliendo migliaia di scatti, numerandoli e datando scrupolosamente ogni pellicola sviluppata. La mostra ebbe un forte impatto sul pubblico e la casa editrice Aras Publishing decise di supportare la pubblicazione del libro154 edito da Serttaş, intitolato “Foto Galatasaray”. Il testo include circa mille negativi dell’archivio dello studio fotografico, suddividendo gli scatti sotto varie sezioni, come “Rappresentazioni Culturali”, “Gender”, “Migrazioni e Cambiamenti” e “Riflessioni sulla moda” e si avvale del contributo di Vasıf Kortun e della scrittrice Karin Karakasli, che ne hanno curato l’introduzione.

In seguito alla pubblicazione del libro sull’archivio personale della fotografa, il direttore artistico del SALT promosse l’iniziativa “Public Tagging Days”155, incoraggiando il tagging online per favorire l’identificazione da parte di parenti, conoscenti, ricercatori e

154

Fonte online: http://tayfunserttas.com/books/foto_galatasaray.html

155

utenti, dei soggetti fotografati156 e riscontrando un ampio successo tra il pubblico. Questa iniziativa è ancora una volta dimostrazione dell’impegno del SALT nel sostenere la partecipazione della comunità nelle attività artistiche culturali e a contribuire, come nel caso analizzato, ad un pezzo di storia. Per stabilire un coinvolgimento di tipo emotivo con i visitatori, si è ricorso alla sempre più utilizzata strategia di Shahrazad157, conosciuta anche come storytelling, al fine di presentare una narrazione autentica e convincente riguardo il passato.

Per le generazioni più giovani invece fu realizzato un apposito Interpretation Pack, incentrato sul concetto di archivio, una struttura mai “completa” e di gran valore per l’uso pubblico. Tramite l’esposizione Foto Galatasaray si invitarono gli studenti a riflettere sul ruolo dell’archivio, esaminando come le nuove tecnologie digitali abbiano contribuito alla realizzazione di spazi di catalogazione più accessibili ad un vasto ed eterogeneo pubblico.

5. 4. 1. La mostra in numeri: un’ipotesi sulla progettazione

Foto Galatasaray fu presentata a fine 2011 nella sede espositiva SALT Galata come mostra inaugurale dell’iniziativa Open Archive promossa dall’istituzione. Non disponendo dei dati oggettivi relativi alla progettazione e realizzazione, si presenta un ipotesi di dati preventivi sulla base dell’esposizione in precedenza analizzata.

Essendo stata ideata per mostrare l’archivio personale della fotografa e dei suoi lavori nell’arco di tre mesi, si è supposto di disporre di un budget inferiore a quello stanziato per I am not a studio artist, considerato che non erano previsti il coinvolgimento di più artisti e la presentazione di supplementari opere d’arte. La Figura 23. espone, adottando la metodologia del direct costing, le ipotetiche voci di spesa sostenute per tale proposta, che si è deciso di far corrispondere all’ammontare di 90.000 TL, pari a circa 40.000 €.

Si sono riportati con un ammontare più contenuto sia i costi relativi alla dimensione curatoriale, in quanto le ricerche non hanno implicato spese relative a spostamenti o viaggi per reperire il materiale, sia i compensi destinati all’artista e ai suoi assistenti, poiché ricercatori interni al SALT.

156

Kortun V., “The archive cannot wait” in Serttaş T., Foto Galatasaray: Studio practice by Maryam Şahinyan, Istanbul, Aras, 2011

157

SCHEMA di VOCI di SPESA Costo preventivato in TL

ORGANIZZAZIONE

Costi inerenti la progettazione scientifica

dell'esposizione

Compensi curatori della mostra 5,000 TL

Studi, ricerche e documentazione 2,000 TL

Ospitalità, rimborsi spese viaggi e varie 500 TL

Totale progetto scientifico 7,500 TL

Costi inerenti gli artisti coinvolti

Compensi artisti 15,000 TL

Ospitalità, rimborsi spese viaggi e varie 0 TL

Assistenti 1,500 TL

Totale costi artisti 16,500 TL

Allestimenti

Progettazione dell'allestimento 6,300 TL

Realizzazione dell'allestimento 16,500 TL

Consulenze e aiuti tecnici 2,800 TL

Acquisto materiali e pannelli 3,400 TL

Grafica e installazione supporti e pannelli 3,500 TL Progettazione e realizzazione degli impianti

illuminotecnici 3,800 TL

Smontaggio allestimenti 7,000 TL

Totale allestimenti 43,300 TL

Trasporti imballaggi corrieri Trasporto opere, costruzione imballaggi, operazioni di imballaggio, carico e scarico

opere, facchinaggio 2,000 TL

Viaggi, ospitalità e diarie degli

accompagnatori delle opere 1,000 TL

Totale trasporti 3,000 TL

Design e grafica

Progetto grafico 8,000 TL

Produzione 1,500 TL

Totale grafica 9,500 TL

Totale costi organizzativi 71,300 TL

EDITORIA Catalogo Diritti d'autore 0 TL Progettazione grafica 0 TL Traduzione 0 TL

Stampa del catalogo 0 TL

Spedizioni catalogo 1,000 TL

Totale catalogo 1,000 TL

Totale costi editoriali 1,000 TL

TOTALE GENERALE 80,800 TL

Contingenze 8,080 TL

TOTALE GENERALE con contingenze 88,880 TL

La voce più elevata ipotizzata è costituita dalle spese di allestimento, dovuto al coinvolgimento di staff tecnico e qualificato viste le tecnologie utilizzate per preservare le opere, seguita da quella dei costi connessi alla grafica, aumentati per aver progettato i supporti interattivi destinati all’utente e per aver reso accattivante i contenuti proposti. Si è deciso di riportare spese maggiori seguendo l’orientamento del SALT verso un’offerta di eccellenza e di qualità, che prevede l’utilizzo di innovazioni e di strumentazioni ai fini della conservazione e della valorizzazione dei lavori e dei progetti esposti.

Si è voluto inoltre sottolineare che non sono state sostenute spese per la pubblicazione del catalogo grazie all’intervento della casa editrice Aras Publishing, offertasi di pagarne l’intera produzione, a dimostrazione che il sostegno offerto da soggetti esterni si rivela ancora una volta fondamentale per le attività promosse all’interno del SALT.

Si è deciso di riportare in Figura 24. la distinzione tra i costi diretti interni e quelli diretti esterni come illustrato in precedenza per il Progetto 1. In questo caso tra i costi diretti interni compaiono non solo quelli inerenti la progettazione e la ricerca curatoriale antecedente la realizzazione della mostra, ma anche i costi relativi ai compensi degli artisti e alle eventuali spese sostenute. Tayfun Serttaş infatti figurava in quel periodo come ricercatore interno del SALT, coadiuvato da altri assistenti operanti nell’istituzione. E’ per questo quindi che le voci di spesa dirette interne si rivelano molto più alte se messe in relazione con il Progetto 1.

COSTI DIRETTI INTERNI

COSTI DIRETTI ESTERNI

Costi inerenti la progettazione

scientifica dell'esposizione Allestimenti

7,500 TL 43,300 TL

Costi inerenti gli artisti coinvolti Trasporti imballaggi corrieri

16,500 TL 3,000 TL Design e grafica 9,500 TL Catalogo 1,000 TL TOTALE 24,000 TL TOTALE 56,800 TL

Nel documento "SALT: arte pura nel cuore di Istanbul" (pagine 124-128)