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1.2 Il mercato turistico cinese

1.2.2 La propensione alla spesa

Secondo un sondaggio del 2011, i ricchi turisti cinesi outbound spendono mediamente circa 5.000 dollari per ogni viaggio che compiono all’estero, un importo superiore agli altri Paesi asiatici e regioni nel resto del mondo. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT), tra gennaio e novembre del 2011, i cinesi hanno speso 242 milioni di Euro. I risultati, inoltre, testimoniano che i cinesi facoltosi stanno programmando dai 7 ai 9 viaggi turistici outbound a testa nei prossimi due anni. In questo modo, i turisti cinesi diventano i primi clienti in Europa, seguiti da Giappone e Russia. La Francia è la meta preferita, seguita da Singapore e

14 Istituto nazionale per il commercio estero, ufficio di Shanghai, rapporto “Il turismo cinese”, dicembre 2011.

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dalla Germania. Il presidente del China Tourism Research Institute, Dai Bin, afferma che: “Grazie a quasi 1,4 miliardi di abitanti e una crescita economica continua, il turismo outbound cinese continuerà a mantenere un trend di crescita costante”15.

Questa crescita, sempre secondo Dai Bin, ha cambiato l’aspetto strategico del mondo turistico, poiché essa rappresenta già uno dei propulsori di crescita dell’economia mondiale. Nel 2011, il contributo del turismo outbound cinese alla crescita del settore turistico internazionale si attestava al 30%16.

Nel 2010 il mercato mondiale dei turisti cinesi è stato quantificato in 160 miliardi di Euro. Nel prossimo decennio, il Boston Consulting Group prevede una crescita media annuale del turismo cinese pari al 16%, con la previsione di superare nel 2013 il Giappone nei flussi turistici verso l’Europa, diventando così il secondo maggior bacino di viaggiatori outgoing17.

La Cina è il quarto più grande Paese in qualità di esportatore turistico internazionale e questa tendenza si rafforzerà grazie alla costante crescita del suo reddito procapite e al forte ampliamento della cosiddetta classe media. Si prevede, inoltre, che l’urbanizzazione e l’industrializzazione rappresenteranno forti fattori di crescita (come già accaduto per effetto delle riforme di apertura dal 1992 al 2010). Secondo i dati, i numeri del turismo outbound cinese potrebbero crescere del 12%, con un incremento della spesa turistica del 16% annuo18. Secondo questa previsione, il

mercato turistico cinese è 1,2 volte più grande di quello degli Stati Uniti e 3,6 volte

15 Zhongguo chujing luyou fazhan niandu 中国出境旅游发展年度报告(2012), Rapporto annuale sulle uscite turistiche della Cina del 2012.

16 Ibidem.

17 Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige, marzo 2013.

18 L’outbound per il 2011 è stato di 70,25 milioni con un tasso di crescita del 22% rispetto al 2010, il consumo relativo ha superato i 50 miliardi di dollari. Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige, marzo 2013.

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più grande di quello del Giappone, con l’alta probabilità di diventare il primo in breve tempo.

Nonostante vi siano molti punti a favore per lo sviluppo più che in positivo del mercato turistico cinese outbound, la crisi tra il 2007 e il 2008 ha indotto una parte dei turisti a scegliere mete di corto raggio, dando importanza al turismo d’affari e meno a quello di piacere; nonostante la negativa situazione economica mondiale, il turismo cinese diretto verso l’estero continua a reggere un buon ritmo di crescita. Ne deriva che “l’industria turistica cinese è sempre più stimolante per lo sviluppo del turismo mondiale”, come affermato da Zhang Xinhong, vicedirettore del Dipartimento Turismo e Promozione Internazionale dell’Amministrazione nazionale del turismo19. Dal 2005 al 2009, nell’arco di cinque anni, il numero di turisti cinesi

outbound ha avuto un incremento del 60% e nel primo trimestre del 2012 ha

mantenuto un ritmo vigoroso, con 13 milioni di cittadini della RPC diretti verso l’estero, il 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel 2010, il turismo

outbound ha registrato una spesa di 57,4 milioni di dollari, superando quella del

turismo domestico. Il turismo outbound sta diventando quindi una delle prime scelte dei turisti cinesi, dando vita a un’enorme fonte di flusso turistico per le destinazioni estere20.

I bacini di generazione dei flussi turistici cinesi si concentrano sui poli urbanizzati di Pechino, Shanghai e Canton, ma inizieranno anche a valorizzarsi i grandi centri urbani dell’interno della Cina, con popolazioni in crescita e con la graduale formazione di un ceto burocratico e produttivo in grado di affrontare i costi

19 Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige, marzo 2013. 20 Ibidem.

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di un viaggio di lungo raggio, con un reddito annuo pro capite superiore a 100.000 RMB. Il target del mercato “long haul” (viaggi di lungo raggio) è attualmente stimato intorno ai 30 milioni di persone, destinato a crescere peraltro in modo contenuto e graduale, in quanto l’aumento del reddito medio da lavoro, caratterizzato dagli aumenti salariali in corso, è negativamente fronteggiato dall’aumento del costo della vita, soprattutto per quanto riguarda il prezzo degli affitti e dei generi alimentari; in questo modo ostacolano i redditi medi o medio - bassi nell’affacciarsi al mercato dei viaggi di lunga distanza, che rimarranno appannaggio delle classi più elevate. Tali classi, su cui si sono concentrati e continueranno a concentrarsi i vantaggi della crescita economica cinese, avranno un crescente surplus di reddito che permetterà loro di diversificare ed aumentare la spesa per i viaggi long haul, accrescendo progressivamente il segmento dei viaggi di lusso. Si intensificherà la tendenza, già registrata, alla crescente disponibilità nei confronti dei viaggi mono - destinazione e le crociere nel Mediterraneo come scelte certe per vacanze all’insegna della qualità e del divertimento, non più in gruppo ma con la famiglia, gli amici o da soli. Si prevede una crescita moderata dei viaggi individuali nel segmento del lusso (con shopping di alta moda e servizi esclusivi, con soggiorni in strutture ricettive di altissimo livello, macchine private con autista, ecc.), una crescita che certamente supererà quella dei viaggi incentives.

1.3 L’EUROPA, SECONDA DESTINAZIONE DEI VIAGGI OUTBOUND DEI CINESI.

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