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I visti rilasciati dalla rete diplomatico-consolare in Cina assumono un particolare rilievo poiché forniscono dati oggettivi, che non risentono delle lacune esistenti nelle varie tipologie di rilevazione o proiezione statistica48. Le seguenti tabelle illustrano la

quantità e la tipologia di visti rilasciati tra il 2009 e il 2010 dall’Ambasciata e dal Consolato italiani in Cina.

Visti rilasciati per area geografica 2009-2010: Visti per turismo individuale.

Fonte: rete diplomatico consolare in Cina.

Visti rilasciati per area geografica 2009-2010: visti per turismo di gruppo (ADS).

Fonte: rete diplomatico consolare in Cina.

48 Rete diplomatico-consolare in Cina. Il censimento dei visti rilasciati per l’ingresso in Italia da parte della rete diplomatico-consolare in Cina non può prendere in considerazione i visti rilasciati da altri Paesi dell’area Schengen per viaggi pluri destinazione che includono anche la destinazione “Italia”. Si tratta, quindi di dati, che vanno interpretati nel loro complesso.

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Visti rilasciati per area geografica 2009-2010: visti per turismo d’affari.

Fonte: rete diplomatico consolare in Cina.

Visti rilasciati per area geografica 2009-2010: visti per studio.

Fonte: rete diplomatico consolare in Cina.

Visti rilasciati per area geografica 2009-2010: visti per lavoro.

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Se la crescita complessiva dei visti, e quindi dei correlati arrivi in Italia, è stata caratterizzata da un forte incremento, pari al 36,71% su base annuale, ancor più consistente è stato l’aumento dei visti concessi per finalità esclusivamente turistiche, del 48,95% i viaggi individuali e del 99,84% i viaggi organizzati (viaggi ADS o di gruppo, con almeno 5 componenti)49. È indicativo il fatto che i viaggi organizzati

abbiano avuto uno sviluppo particolarmente forte, grazie anche a un maggior impegno degli operatori turistici cinesi sul prodotto Italia.

Tutte le tipologie più importanti di visto (salvo quelli per lavoro che hanno un andamento discontinuo essendo prevalentemente legati a politiche di assunzione del personale di nazionalità cinese in Italia) hanno avuto crescite percentuali molto rilevanti e, se l’indice di crescita è stato particolarmente favorevole per i viaggi organizzati, anche i viaggi turistici individuali sono in ampio aumento, continuando e rafforzando un fenomeno di espansione che già era evidente nel biennio precedente.

Per quanto riguarda i luoghi di generazione del movimento turistico

outbound verso l’Italia, i flussi turistici originati dall’acquisto dei pacchetti di viaggio

continuano a concentrarsi sempre più su Pechino, mentre la crescita relativamente bassa registrata sul polo di Shanghai è indice della necessità di un’azione promozionale più concentrata e sinergica sugli operatori locali.

Il rilascio dei visti influenza notevolmente i flussi turistici. Per i viaggiatori cinesi, la procedura di rilascio del visto fa parte dell’accordo ADS (Approved Destination Status) stipulato tra la Repubblica Popolare Cinese e l’Unione Europea nel 2013, allo scopo di regolamentare i flussi turistici provenienti dalla Cina. Grazie a questa collaborazione, l’Unione Europea è stata inclusa nell’elenco delle destinazioni

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approvate: il visto rilasciato da uno degli aderenti a tale intesa avrà quindi validità per tutti i Paesi dell’Unione. Negli ultimi hanno sono stati fatti numerosi accordi per semplificare le pratiche relative al rilascio dei visti turistici tra l’ENIT e il Ministero degli Affari Esteri italiano, contribuendo significativamente all’aumento del flusso cinese di incoming50.

La Commissione Europea afferma che lo sviluppo della politica comune tra istituzioni italiane e cinesi in materia di visti possa essere la strategia vincente per facilitare la crescita dei flussi turistici. Le proposte che sono oggetto di valutazione da parte della Commissione riguardano:

“- la riduzione dei tempi delle procedure;

- l’individuazione precisa del consolato competente a trattare la richiesta di visto;

- semplificazione dei moduli di richiesta; - riduzione dei documenti da presentare;

- precisare la normativa all’esenzione dei diritti per i turisti in transito nella destinazione e il trattamento delle domande per il visto;

- definizione di norme chiare e certe riguardanti il rilascio dei visti per ingressi multipli;

- miglioramento dell’organizzazione dei consolati e della collaborazione tra gli stessi, ad esempio mediante una revisione del quadro normativo che

50 ONT, su dati ENIT Italia, tratto dalla relazione “Collaborazione ENIT – MAE in materia di rilascio dei visti turistici”, Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/Enit 2012.

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regolamenti i centri comuni per la presentazione delle domande, agevolando la fondazione e il funzionamento di tali strutture.” 51

La semplificazione dei visti è l’arma vincente per stimolare l’occupazione e la ripresa economica attraverso il turismo. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi sforzi per facilitare i flussi dei turisti cinesi, tuttavia ci sono ancora dei margini di miglioramento, costituiti dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Di importanza epocale è stato l’incontro internazionale svoltosi in Messico il 15 e 16 maggio 2012 tra i ministri del turismo delle maggiori economie mondiali. Sono state analizzate le possibili soluzioni tese a favorire le procedure per l’ottenimento dei visti, poiché lo sviluppo del turismo in Europa è limitato in modo notevole da una severa normativa. Nel 2011 solo il 17% dei turisti internazionali che ha presentato la domanda è arrivato in Europa: una riforma della politica dei visti può essere la chiave per la crescita dei flussi turistici e in tal modo aumentare l’occupazione negli Stati Europei. Sono stati individuati cinque metodi volti a favorire la semplificazione delle procedure52:

- migliorare il flusso informativo;

- facilitare i processi in corso per ottenere il visto;

- trattamento differenziato per facilitare il viaggio dei turisti; - istituire programmi di visto elettronico;

- stabilire accordi regionali.

Il miglioramento del flusso informativo è possibile attraverso tre modalità di intervento. In primis, il miglioramento del servizio di comunicazione: una

51 COM (2012) 649, Bruxelles, 7 novembre 2012, <http://europa.eu/rapid/press-release_IP-12-

1177_it.htm> , cosultato il 05/05/2013.

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comunicazione chiara e veloce sui requisiti e sui processi di ottenimento del visto. Le informazioni dovranno essere aggiornate, prontamente consultabili e disponibili in numerose lingue. La seconda soluzione riguarda l’aumento delle informazioni condivise all’interno degli Stati e tra gli stessi. I sistemi informativi dei visti europei e australiani memorizzano dati fondamentali, come check–in e partenze, con controlli incrociati per facilitare i processi di arrivo e riducendo la congestione negli aeroporti. Questi sistemi operano solo dopo l’entrata, senza facilitare direttamente l’ottenimento dei visti per i turisti, tuttavia rafforzano il meccanismo di sicurezza per il rilascio di questi documenti. L’ultima modalità di intervento interessa il web e l’informarzione dei futuri turisti: i numerosi siti web che forniscono infomazioni sui visti e sulle procedure di ingresso giocano un ruolo fondamentale per i viaggiatori. Un sito facile all’utilizzo e multilingue è il mezzo più adatto per fornire le informazioni necessarie.

La semplificazione dei processi per ottenere il visto è di importanza fondamentale. In primo luogo, bisogna intervenire riducendo la documentazione e i requisiti d’intervista: i documenti richiesti per i visti possono avere costi ed elaborazioni proibitivi, in qualche caso impossibili da reperire, perdendo in questo modo potenziali visitatori. Con l’ausilio delle tecnologie disponibili e la condivisione di informazioni, si potrebbero ridurre molte barriere burocratiche. In alcuni Paesi è prassi il colloquio personale, operazione che può richiedere costi superiori rispetto al raggiungimento della destinazione, se il Paese è di grandi dimensioni (come Cina e Brasile).

Richiede intervento anche la capacità di elaborazione dei visti: uno degli ostacoli più grandi riguarda l’attesa lunga e incerta nell’ottenimento del visto.

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Sviluppare maggiormente le tecnologie web e mobile porterebbe a una maggiore efficacia a livello di prenotazione e pagamento del viaggio, con una conseguente riduzione nei tempi di consegna e incrementando i viaggi last-minute. Nel febbraio del 2011 in Italia, il Ministero degli Affari Esteri e l’ENIT hanno firmato un accordo, allo scopo di migliorare la semplificazione verso Cina, Russia e India. Grazie a questo protocollo, è stato rafforzato il personale amministrativo all’interno dei consolati attraverso l’assunzione di personale locale con compiti strettamente operativi. Nel 2011, per la Cina, questo cambiamento organizzativo ha portato a un aumento del numero dei visti, rispetto all’anno precedente, del 46%53.

La terza azione da avviare è lo sfruttamento della tecnologia e di altre misure di sostegno per aumentare l’efficienza, la sicurezza e la velocità di emissione dei visti: tale strategia potrebbe essere un’importante leva per incrementare la domanda, particolarmente per quanto riguarda il mercato delle crescenti offerte last-minute. Tra le soluzioni già adottate vi è il passaporto biometrico, con un microchip in grado di memorizzare in forma digitale alcune informazioni personali. Database centralizzati e informazioni biometriche assumono un ruolo rilevante nell’attuazione delle procedure online dei visti. Il numero crescente di visti rilasciati per più soggiorni di breve durata nell’area Schengen, all’interno di un periodo di tempo più lungo, ha permesso ai turisti di eliminare la necessità di produrre singole domande per ogni paese visitato. Questo beneficio porterà particolari vantaggi ai viaggiatori che si muovono frequentemente per motivi professionali, dopo aver dimostrato la loro affidabilità nei precedenti viaggi. In futuro, le domande saranno scansionate elettronicamente mediante impronte digitali appena saranno accettate le domande di

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visto. È prevista l’introduzione di questa procedura in tutte le regioni tra il 2011 e il 2013. Con questo sistema, l’intervista sul viaggio diventerà necessaria solo in casi particolari. La procedura andrà rinnovata ogni cinque anni.

La domanda online è un altro punto chiave per la burocrazia legata all’ottenimento dei visti. Molti Paesi Europei stanno investendo nell’utilizzo della biometria, considerandola un mezzo fondamentale per la gestione dell’identità. La biometrica descrive la componente tecnologica chiave nei sistemi di semplificazione della burocrazia legata al viaggio, anche nei Paesi dell’area ICAO (International Civil Aviation Organization, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, Agenzia Autonoma delle Nazioni Unite)54. Le tecniche biometriche di identificazione

sono utilizzate sia per il controllo all’accesso a luoghi e informazioni, sia all’autenticazione dei dati.

Un altro metodo è quello adottato in alcuni Paesi, come l’Indonesia e l’India: si tratta del rilascio dei visti all’arrivo presso una determinata destinazione. Tale sistema presuppone un periodo limitato di pernottamento e una serie di requisiti all’arrivo: la validità del passaporto per i sei mesi successivi allo sbarco, il possesso del biglietto di viaggio di andata e ritorno, e infine il pagamento di alcune tasse normative. Questo modello di semplificazione riduce i costi in due modi: da un lato il turista evita le ingenti pratiche nazionali con un risparmio sia in termini di tempo, sia in termini economici; dall’altro, il Paese ospitante potrà ridurre le proprie strutture e sedi all’estero, gestendo i programmi di rilascio interni in modo più efficiente, senza tralasciare l’importante aspetto della sicurezza nazionale.

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L’esenzione dal visto è un altro sistema da tenere in considerazione. Tale programma è adottato in maniera ragionata ed efficace in determinati mercati turistici, con basso profilo di rischio. Nel 2012 la provincia cinese di Hainan ha adottato l’esenzione dal visto per ventisei Paesi, incrementando in questo modo gli arrivi del 41% rispetto al 2011. Qui il reddito generato dal turismo cresce ad un ritmo del 10,4% annuo, senza registrare particolari problemi in materia di ordine pubblico55.

Il terzo focus sul metodo di semplificazione implica il trattamento differenziato delle singole tipologie di turisti. Un certo numero di Stati ha deciso di concedere ai titolari di visto, rilasciato da un Paese terzo riconosciuto, il diritto di evitare il comune iter burocratico per accedere al territorio nazionale. Questo nuovo sistema di gestione permette a certe nazionalità di attraversare i confini di altri Paesi senza provvedere al visto alla partenza e all’arrivo, basandosi sul fatto che il turista lo ha già ottenuto in una regione o nazione valutata sicura. Questa strategia ha portato a una drastica diminuzione dei costi procedurali, sia per il visitatore sia per il Paese ospitante. Nonostante le forti perplessità iniziali, questa procedura ha fornito prova di sicurezza e affidabilità. L’entrata è autorizzata fino a un massimo di 90 giorni, ma con margini di tolleranza.

Una seconda azione che può essere implementata è l’estensione temporale della validità d’entrata. Aumentando il periodo di validità dei visti da 180 giorni a un anno e consentendo l’ingresso multiplo, si assisterebbe a una riduzione piuttosto ingente della mole di richieste, riducendo i costi a carico del turista56.

55 Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige, marzo 2013.

56 Tra i precursori di questo sistema ritroviamo: la Germania, che rilascia visti con ingressi multipli ai viaggiatori affidabili; il Giappone, con un’estensione del visto multiplo a tre anni; il Canada, passando da 5 a 10 anni la validità dei visti multipli, ogni visita non può durare più di 6 mesi. Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige, marzo 2013.

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Alcune semplificazioni riguardano specifiche tipologie di turista, come i passeggeri di crociera: questi possono scendere dalla nave senza visto turistico, poiché sono in possesso di determinati requisiti; altre riguardano specifiche aree di turismo: tale strategia è adottata per facilitare l’accesso a determinate aree geografiche, ma non è applicabile a tutte le destinazioni57.

Il quarto metodo di semplificazione interessa il sistema dei programmi di visto elettronico. Diversamente dai visti tradizionali, quelli elettronici non hanno bisogno di varie etichettature e di presenza fisica per ottenerli. Moltissimi Paesi hanno adottato con successo questa misura. Tra i programmi più diffusi in Australia, ad esempio, vi è l’ETA, con il quale i residenti di alcuni Paesi possono richiedere l’autorizzazione di visto elettronico. Le domande possono essere compilate presso le agenzie di viaggio, compagnie aeree o con l’ausilio di un particolare sito web.

Per ultimo, gli accordi regionali costituiscono un altro intervento a favore della semplificazione. Questi permettono ai turisti di muoversi più liberamente, incoraggiando il viaggio nelle regioni limitrofe: l’accordo di Schengen ne è l’esempio. I cittadini che non fanno parte dei Paesi membri dell’Accordo58, ma sono in possesso

di un visto per un Paese che vi aderisce, potranno viaggiare liberamente in tutta l’area59.

57 È il caso della Repubblica di Corea, che ha esteso l’esenzione dei visti ai turisti cinesi che vogliono visitare l’isola di Jeju.

58 Questo tipo di accordo è presente anche in: America Centrale, tra El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua, tra i 15 Stati della comunità economica degli Stati Occidentali africani; tra i Paesi membri del Gulf Cooperation Council (GCC) che includono Yemen, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Kuwait, Oman e Arabia Saudita; e infine tra i Paesi membri delle Nazioni del Sud-Est asiatico.

59 Lo studio sulle criticità e le proposte per la semplificazione dei visti è tratto principalmente dal “Report sul turismo cinese della regione Trentino Alto Adige”, marzo 2013, con l’integrazione di alcuni siti web consultabili in sitografia.

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