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4. Caso studio 2: progetto per l‘implementazione del modello dei WSP in due siti pilota nel territorio toscano

4.2. Proposte operative per lo stakeholder engagement

La prima fase del progetto di implementazione del WSP (fase 1) riguarderà la mappatura degli stakeholder, la definizione dell‘organigramma e costituzione dei gruppi di lavoro e lo stakeholder engagement. Tale fase può essere suddivisa in tre momenti, che verranno descritti di seguito:

47  Fase 1A: Mappatura e classificazione degli stakeholder

 Fase 1B: Definizione della strategia di engagement  Fase 1C: Implementazione della strategia

Fase 1A:Mappatura e classificazione degli stakeholder

Per lo svolgimento di questa attività, i ricercatori utilizzeranno la metodologia della stakeholder analysis applicata nel caso studio 1, completando il processo visto nel caso applicativo precedente con qualche passaggio ulteriore, suggerito dalle esperienze di stakeholder engagement riportate nel capitolo 2 (Casadevall, 2016). Il primo step consisterà in particolare in una consultazione della letteratura (scientifica e grigia) inerente lo stakeholder engagement nell‘ambito dei WSP e della governance della risorsa idrica, finalizzata a individuare una prima lista di potenziali categorie di stakeholder da coinvolgere. Successivamente, tramite il cosidetto metodo snowball (Butler, 2015 e Maskrey, 2016) i ricercatori condivideranno tale lista preliminare con alcuni esperti del settore attraverso delle interviste, in modo da ricevere da questi ultimi un‘indicazione circa eventuali altre categorie da coinvolgere. Il campionamento a valanga (snowball) comporta l‘individuazione di un primo gruppo di persone aventi le caratteristiche richieste dopodiché, chiedendo loro informazioni, si cerca di individuarne altre con le medesime caratteristiche fino a raggiungere la ―saturazione‖, che si verifica nel momento in cui non vengono più indicati nuovi soggetti da coinvolgere nell‘indagine.

La lista prodotta al termine dell‘attività precedente potrà essere eventualmente integrata anche tramite la consultazione di documenti quali il Bilancio di Sostenibilità dell‘Azienda e di altro materiale ritenuto rilevante per lo scopo specifico (ad esempio i documenti elaborati nell‘ambito di progetti sviluppati dall‘azienda e riguardanti la gestione della risorsa idrica). A valle dell‘identificazione di tutti gli stakeholder, sarà realizzato dai ricercatori un database contenente alcune informazioni utili per la loro classificazione, come la categoria di appartenenza, gli interessi specifici, l‘influenza. Successivamente si procederà ad una prioritizzazione degli stakeholder e quindi alla definizione delle relative strategie di engagement (fase 1B).

A valle della fase 1A sarà stilato un organigramma all‘interno del quale sarà individuato il team multidisciplinare che collaborerà alla implementazione del WSP.

Una prima ipotesi circa la possibile struttura del team e gli stakeholder chiave da coinvolgere riguarda, come nel caso studio 1, la presenza di un gruppo più ristretto di professionisti,

48 impegnato in maniera più costante nelle attività connesse allo sviluppo del piano, e di una serie di figure, tra cui gli esperti, che saranno coinvolti nella discussione di aspetti specifici. Per consentire lo svolgimento degli approfondimenti sugli scenari climatici e i relativi impatti e sugli aspetti epidemiologici si può già specificare che nell‘organigramma saranno inserite figure con competenze su questi temi specifici.

A valle dell‘attività di stakeholder analysis sarà possibile integrare le categorie viste nell‘organigramma del caso studio 1 in base alle caratteristiche del sistema acquedottistico e dell‘area pilota considerate. Alcuni esempi di altre possibili categorie di stakeholder sono:

− gestori di aree naturali protette; − associazioni di protezione ambientale;

− associazioni di categoria (agricoltori, industriali, attività turistiche); − associazioni di cittadini.

Fase 1B Definizione della strategia di engagement

A valle della mappatura e classificazione degli stakeholder, i ricercatori elaboreranno una proposta di strategia in cui saranno definiti obiettivi, modalità (strumenti e metodi) e tempistiche di engagement specifiche per le diverse categorie individuate nella fase precedente. Con queste ultime potranno infatti essere instaurate forme di interazione diversificate in funzione dell‘esito della classificazione della fase 1A, dello stato di avanzamento dell‘implementazione del piano e delle tematiche che emergeranno come maggiormente critiche in termini di tutela e gestione della risorsa e della salute umana.

Si può già ipotizzare che tale strategia presenti almeno 3 target specifici, discussi più avanti, corrispondenti ai seguenti destinatari:

 membri del team multidisciplinare  personale interno all‘azienda  utenti del servizio

Tutti gli stakeholder saranno coinvolti, in plenaria o in sottogruppi, a seconda dello specifico tema di interesse, in attività quali, ad esempio, interviste o focus group, con lo scopo di approfondire la percezione e i punti di vista dei singoli attori sui temi che emergeranno come

49 più critici nell‘ambito dell‘implementazione del piano, oltre a quelli (impatti del cambiamento climatico e aspetti epidemiologici) che sono stati già identificati come oggetto di analisi più dettagliate.

Tra le attività di engagement potrebbero essere previsti anche alcuni eventi con carattere informativo e divulgativo. In occasione del KOM di progetto avvenuto in data 24 settembre 2019, è stata ipotizzata, ad esempio, la realizzazione di un evento iniziale (seminario) di presentazione del progetto.

Membri del team multidisciplinare

Per questo gruppo la strategia di engagement conterrà le indicazioni rispetto alle modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei diversi componenti ai lavori necessari per lo sviluppo del WSP. Tali modalità saranno connesse al ruolo e alle responsabilità attribuite a ciascun soggetto all‘interno dell‘organigramma. Si può già ipotizzare che un gruppo ristretto di soggetti partecipi a riunioni periodiche (eventualmente anche telematicamente) necessarie per la implementazione del modello, contribuendo secondo le proprie specifiche conoscenze e competenze a tutte le fasi di implementazione, e che altre figure vengano convocate con frequenza minore o solo in seguito all‘emergere di necessità specifiche.

In ogni caso, sulla scia dell‘esperienza del caso studio 1, si possono già prevedere alcuni momenti fondamentali nello sviluppo del piano che richiederanno una partecipazione fisica in plenaria di tutti i soggetti che costituiscono il team.

Personale interno all’azienda

L‘analisi delle esperienze di applicazione dei WSP ha dimostrato come il commitment delle figure aziendali, a tutti i livelli (vertici, dirigenti, managers, personale tecnico e operativo) sia un elemento imprescindibile per il successo del WSP (Roeger, 2018). Come evidenziato anche dall‘esperienza del caso 1, affinché il modello dei WSP sia effettivamente adeguato alla realtà aziendale, realmente accettato e quindi applicato correttamente, è necessario coinvolgere e far partecipare il personale in fase di implementazione.

A valle della classificazione degli stakeholder interni, verranno definite delle modalità di coinvolgimento specifiche per ciascuna categoria, che comporteranno dei momenti di interazione frequente con il personale che è coinvolto in attività rilevanti per l‘implementazione. Questi potranno comprendere ad esempio interviste, questionari o la partecipazione a seminari.

50 In occasione del KOM di progetto avvenuto in data 24 settembre 2019, è stata già ipotizzata la realizzazione di un seminario interno per allineare le conoscenze sulla natura del WSP, presentare dei casi applicativi di esperienze di implementazione del modello e facilitare il coinvolgimento delle diverse funzioni aziendali nell‘ambito del progetto.

Utenti del servizio

Gli utenti del servizio saranno oggetto di un percorso specifico di coinvolgimento, volto a studiarne in primis la percezione del rischio.

Come riportato nel capitolo 2, la letteratura sulla percezione dei rischi per la salute connessi al consumo di acqua del rubinetto ha esplorato poco il tema della presenza di inquinanti emergenti e degli effetti del cambiamento climatico. La maggior parte delle indagini condotte sui consumatori si è concentrata maggiormente sulla percezione delle caratteristiche organolettiche dell‘acqua potabile che possono essere associate ad un livello inferiore di sicurezza. In tutti i casi studio analizzati, l‘approccio metodologico per lo studio della percezione del rischio contempla metodi quantitativi (survey), qualitativi (focus groups) o metodi misti.

In merito ai due casi pilota in oggetto, le modalità di dettaglio del coinvolgimento dei consumatori, insieme alle finalità specifiche, saranno riportate all‘interno della strategia di engagement, e saranno quindi condivise e validate da ASA. Tuttavia fin da ora è possibile considerare che la somministrazione di un questionario agli utenti rappresenti un metodo efficace per rilevare informazioni sull‘utilizzo dell‘acqua potabile, sulla percezione dei rischi (anche di quelli emergenti, tra cui il cambiamento climatico), sulla conoscenza dei Water Safety Plan e sugli aspetti legati alla comunicazione del rischio. Al fine dello svolgimento dell‘indagine questionaria dovranno essere stabiliti i seguenti aspetti:

 Criteri di selezione del campione (ad es. collocazione geografica degli utenti);  Dimensione del campione;

 Design della survey;

 Metodologie di elaborazione dei risultati (analisi statistiche etc...);

 modalità di somministrazione del questionario (intervista telefonica, utilizzo di un applicazione per smartphone, etc.;

51 Le conoscenze derivanti da tale indagine costituiranno un bagaglio conoscitivo utile in sede di valutazione dei rischi (per prendere in considerazione anche l‘elemento percettivo dell‘utenza) e in sede di definizione delle strategie di comunicazione che possono essere indirizzate proprio da questi elementi percettivi (andando per esempio a colmare dei gap conoscitivi, a comunicare correttamente i concetti legati al rischio, etc). Sul lato della ricerca, l‘approfondimento del peso nella percezione del rischio di alcuni fattori quali la presenza di inquinanti emergenti nelle acque destinate al consumo umano e le conseguenze del cambiamento climatico arricchiranno la letteratura sulle esperienze simili in ambito di applicazione dei WSP e sulla percezione del rischio connesso al consumo di acqua potabile in generale.

Fase 1C Implementazione della strategia

A valle delle due fasi precedenti saranno avviate le prime azioni per lo stakeholder engagement (ad esempio, organizzazione dei seminari interni e dell‘evento di lancio). Altre attività saranno avviate nel corso del progetto e avranno tempistiche coerenti con le fasi di implementazione del piano o dettate dalle necessità specifiche che emergeranno durante lo sviluppo. Complessivamente, l‘implementazione della strategia di engagement avrà una durata sostanzialmente pari alla durata complessiva del progetto.

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