IV- CONCLUSIONI FINALI
16.2 Prospettive future per la ricerca
Le prospettive e gli indirizzi di sviluppo che la ricerca in questo campo potrebbe
intraprendere sono molte, in primis l’ampliamento dell’analisi ad altre specie, che
sono presenti in modo consistente nel patrimonio arboreo di Roma, all’elenco delle
piante analizzate mancano, infatti, specie importanti come: il Cipresso,
l’Ippocastano, la Magnolia, il Bagolaro, l’Eucalipto, i Cedri, l’Alloro, ecc.
Occorrerebbe in questo caso prendere la stessa metodologia proposta per il seguente
lavoro e riproporla per queste specie.
Altro punto, come già accennato nella rima parte, la ricerca ha preso in
considerazione solo le i filari alberati stradali pubblici, ma occorre considerare che
nel Comune di Roma sono presenti alberate, con funzioni differenti, gestite da Enti
pubblici, privati e misti come: lo Stato, i Ministeri, la Regione Lazio, l’EUR e
l’ATER, che possiedono un patrimonio arboreo ingente.
Anche queste piante sono sottoposte a manutenzione, ma se la loro gestione può
sfuggire per ragioni ovvie, la destinazione del materiale risultante è comune e deve
essere anch’esso conferito in discarica..
Estendere l’attività conoscitiva anche a queste altre situazioni presenti ed operanti a
tutt’oggi sarebbe un passo importante per determinare l’effettiva massa legnosa
annualmente prodotta nel Comune di Roma dalla manutenzione delle piante
ornamentali. Altra parte di indagine interessante potrebbe essere quella relativa alle
quantità ottenute dall’abbattimento delle piante. Il dato fornito dal Servizio
Giardini, ci indica che gli abbattimenti di piante di diverse specie morte, pericolanti,
danneggiate o malate, sono circa 2.000 ogni anno. Mentre il contributo offerto da
una singola pianta potata oscilla su valori di 0,4 e 0,1 t, l’abbattimento ha delle
produzioni per singola pianta che vanno da 5 a 0,5 t/pianta di materiale fresco. I soli
abbattimenti potrebbero offrire circa 1/3 del materiale offerto dalle potature.
Analizzare gli abbattimenti, determinarne i quantitativi prodotti ed individuare quali
siano le specie più soggette a questo intervento è un aspetto dell’attività di ricerca di
sicuro interesse.
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Ringraziamenti
Il presente lavoro è stato condotto presso il Dipartimento di
tecnologia, ingegneria e scienze dell’Ambiente e delle Foreste
dell’Università della Tuscia di Viterbo (DAF) seguendo gli
insegnamenti del Prof. Sanzio Baldini, mio tutore.
Molte delle analisi sono state condotte in campo presso cantieri di
manutenzione delle alberature stradali del Comune di Roma, ciò è
stato possibile grazie al prezioso contributo offerto dalle numerose
persone che vi operano quotidianamente.
In particolare l’organizzazione dei cantieri sperimentali ha visto la
collaborazione di varie ditte: ECOFLORA srl, Euro Servizi
soc.coop. soc., Potature srl, Verde Roma srl, tutte con sede in
Roma.
Per le utili segnalazioni e per le informazioni si ringrazia il
Servizio Giardini del Comune di Roma Dipartimento X, nella
persona del Direttore dr. Stefano Mastrangelo
Desidero inoltre porgere vivi ringraziamenti a:
Prof. Sanzio Baldini, per la guida nell’impostazione e correzione
di tutto il lavoro;
Prof. Antonio Leone, Direttore del Dipartimento DAF;
Prof. Gianluca Piovesan, Coordinatore del Corso di Dottorato in
Scienze e Tecnologie per la gestione Forestale e Ambientale;
Danilo Bucini, Marika Stabellini, e gli altri colleghi per il sostegno
morale ed emotivo durante le fasi di “duro lavoro”.
Chiara e Tommaso per l’affetto e la comprensione nei momenti