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6. Studio di un caso di P.M.A (Procreazione Medicalmente Assistita) con

7.2 Protocollo yoga dal IV al IX mese di gravidanza

Inizio: IV mese di gravidanza;

Frequenza e durata delle sedute: 2 volte alla settimana (martedì e giovedì) sedute di 60

minuti ciascuna seguite dallo specialista più 30 minuti al giorno di esercizi da eseguire a casa;

Durata esercizio: il tempo indicato per ogni esercizio dipende dalla capacità, della donna,

di mantenere la posizione o di eseguire l’esercizio;

Abbigliamento: ampio, comodo e a piedi nudi per l'esecuzione delle posizioni (o calzini

antiscivolo), ma tenere a portata di mano una coperta e dei calzini (se a piedi nudi) per il rilassamento conclusivo perché il corpo tenderà a raffreddarsi;

Ambiente: confortevole, piacevolmente riscaldato, pavimento coperto da un tappeto (o

materassino yoga antiscivolo), una parete libera (per sorreggere, eventualmente, la colonna vertebrale in alcune posizioni);

Attrezzi: un materassino yoga antiscivolo, uno sgabello basso, un asciugamano arrotolato

(o un cilindro imbottito) ed una serie di cuscini (1 grosso, 2 piccoli e rigidi e un rotolo imbottito);

Indicazioni generali sulla pratica:

• mantenere la posizione per quanto tempo se ne sente il bisogno;

• utilizzare una giusta respirazione durante la pratica di ogni postura ed esercizio; • radicare la base della colonna, o il sacro o il coccige (allungare delicatamente la

parte inferiore della colonna verso terra, è una distensione interna e molto sottile che non comporta una vera e propria contrazione muscolare; il pensiero stesso consente alle curve della colonna vertebrale di distendersi ed allinearsi mentre respirate aumentando la vostra consapevolezza delle sue radici)

Verrà utilizzata la Hamilton Anxiety Rating Scale (Scala di Hamilton della Valutazione dell’Ansia o HAM-A) per valutare il livello di ansia provato dal soggetto esaminato durante l’esecuzione degli esercizi in stazione eretta o in movimento: è stata una delle prime scale di valutazione sviluppata per misurare la gravità dei sintomi di ansia, ed oggi è ancora ampiamente usata sia in ambito clinico che di ricerca; la scala si basa su un

punteggio che va da 0 a 4 (0 = Non presente, 1 = Leggero, 2 = Moderato, 3 = Grave, 4 = Molto grave); inoltre, i suoi livelli di affidabilità sono considerati accettabili. (28)

7.2.1. Esercizi Proposti Durante il Secondo Trimestre di Gravidanza(27) Ogni seduta è stata adattata alle esigenze ed i bisogni del soggetto studiato.

Posizione dell’albero

Partire dalla posizione fondamentale in piedi con le braccia lungo il tronco; sentire bene l’appoggio (radicamento) a terra e lentamente sollevare un piede e premerlo sulla parte interna della coscia controlaterale; inspirando portare le braccia tese sopra alla testa, congiungere le mani ed espirando piegare i gomiti avvicinandosi alla testa.

Mantenere la posizione per qualche minuto ed ascoltare il proprio respiro calmo e regolare;

quando se ne sente il bisogno tornare nella posizione di partenza: inspirare ristendendo le braccia, espirare riportandole lungo il tronco e riportare il piede a terra per ridistribuire il peso del corpo su entrambi gli arti; dopo una piccola pausa ripetere la posizione con l’altra gamba.

Osservazioni: il soggetto preso in esame, inizialmente, ha avuto delle leggere difficoltà

nel mantenere l’equilibrio, ma, dopo aver preso coscienza di come svolgere l’esercizio, ha ottenuto degli immediati miglioramenti.

HAM-A iniziale: 2 (moderato) HAM-A finale: 0 (nullo)

Massaggio del piede con la pallina

I piedi sono una parte fondamentale nelle discipline orientali perché da essi sale l’energia della madre terra e, nel corso della gravidanza, saranno sempre più sollecitati

dall’aumento di peso;

il massaggio consiste nel posizionare sotto la pianta del piede una pallina di legno (se risulta troppo dura utilizzare una pallina da tennis sgonfia) , spostare il proprio peso su di essa e, iniziando dalle dita, farla passare su tutta la pianta del piede fino al ta llone; insistere sulla parte centrale e spostarsi anche sull’esterno e sull’interno del piede; questo semplice esercizio serve per prevenire stasi circolatorie, crampi, per rilassare la catena miofasciale e per migliorare la circolazione sanguigna;

eseguire il massaggio per 5 minuti a piede ogni volta che se ne sente il bisogno.

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha descritto l’esercizio come piacevole e di facile

esecuzione; nel suo caso, l’obiettivo principale, è stato il diminuire le tensioni della pianta del piede dalla pronazione del piede e dall’aumento del peso.

Posizione della montagna

Partire dalla posizione fondamentale in piedi con i piedi divaricati o uniti (dipende dall a stabilità di cui ha bisogno il soggetto) , mantenere il busto eretto e abdurre leggermente le braccia (estese) dal corpo; chiudere gli occhi e respirare naturalmente; concentrarsi sul centro del corpo ed eliminare ogni tensione alle spalle, al collo , al viso; immaginare il proprio corpo come una montagna con al vertice la testa; immaginare che, ad ogni respiro, le braccia si allunghino sempre di più verso il suolo.

L’obiettivo principale di questa posizione è di rinforzare le gambe e la colonna vertebral e in vista dell’aumento di peso.

Figura 46: posizione della montagna

Osservazioni: il soggetto preso in esame non ha riscontrato nessuna fatica a mantenere

la posizione ed ad ottenere un buon rilassamento da essa.

Posizione della tigre

Partire dalla posizione in quadrupedia con braccia e cosce parallele tra loro, che formino con il tronco 90°ca e distribuire il peso uniformemente su tutti e quattro gli arti.;

inspirando spingere leggermente in alto il bacino rilassando i glutei ed estendere il tratto cervicale (estensione della colonna in toto); espirando contrarre i glutei e flettere la colonna portando il mento verso lo sterno; per tutta l’esecuzione dell’esercizio mantenere le braccia tese e ferme e concentrarsi sui movimenti della colonna di srotolamento utilizzando un respiro lento e profondo.

L’obiettivo di questo esercizio è di tonificare i muscoli addominali alleviando la tensione del dorso ed, inoltre, migliorare la mobilità della colonna vertebrale per quanto possibile in concomitanza con l crescita graduale della pancia.

Adattamento: quando la mobilità della schiena non è molto accentuata oppure il soggetto presenta difficoltà nell’eseguire correttamente l’esercizio si propone un

movimento di oscillazione in avanti e indietro chiedendo l’estensione del tratto cervicale durante l’inspirazione e la sua flessione nell’espirazione lasciando che il resto della colonna si muova di conseguenza.

Figura 47: esercizio della tigre.

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha evidenziato una buona mobilità della colonna vertebrale in toto ed un suo buon controllo pur avendo un “inizio” di iperlordosi lombare, tipico della gravidanza.

Posizione del guerriero

Partire dalla posizione seduta sui talloni con le mani s ulla ginocchia ed aprire lateralmente le gambe verso l’esterno fino a sedersi a terra tra i piedi; una volta raggiunta la posizione, spingere in avanti (piccolo movimento)il bacino, raddrizzare la colonna ed aprire le spalle avvicinando le scapole; rilassare ogni parte del corpo e concentrarsi sull’immobilità del corpo mantenendo un respiro calmo e regolare;

mantenere la posizione finché se ne sente beneficio; ritornare nella posizione di partenza lentamente distendendo prima una gamba e poi l’altra e muovendo le caviglie e le dita dei piedi.

Adattamento:

- se il soggetto prova dolore nel mantenere/raggiungere questa flessione del ginocchio posizionare uno o più cuscini tra i glutei e i talloni oppure un piccolo panchetto sul quale potersi sedere.

- se il soggetto prova dolore nel mantenere/raggiungere l’estensione plantare della caviglia posizionare un piccolo asciugamano arrotolato o un piccolo cuscino sotto la caviglia.

Figura 48: posizione del guerriero.

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha mostrato, inizialmente, difficoltà nel

livello delle ginocchia e della caviglia; per questo motivo sono stati usati tutti gli ausili possibili.

Posizione dell’adepto

Partire dalla posizione sulle ginocchia possibilmente con i glutei appoggiati sui talloni e gli alluci uniti; inspirare concentrandosi sull’allungamento della colonna ed espirare

concentrandosi sul busto che si rilassa; successivamente inspirare profondamente riallungando la colonna ed espirare flettendola fino ad appoggiare la fronte su entrambe le mani poste a pugno chiuso con i pollici all’interno; rimanere nella posizione per qualche minuto cercando di rilassarsi e di ascoltare il respiro addominale lento e naturale; infine, tornare nella posizione di partenza (srotolare la colonna) inspirando e espirare per concludere l’esercizio.

Lo scopo principale di questa posizione è di rilassare la schiena in tutta la sua lunghezza.

Figura 49: posizione dell’adepto con l’ausilio di un cuscino posizionato tra i glutei ed i talloni.

Osservazioni: il soggetto esaminato inizialmente ha trovato difficoltà nel rilassarsi

mantenendo questa posizione, soprattutto per la tensione creatasi nella flessione plantare forzata della caviglia; per questo motivo, è stato posizionato un cuscino tra i glutei e i talloni con lo scopo di rendere piacevole l’esecuzione della posizione.

Posizione del ponte

Partire dalla posizione supina con le braccia lungo il corpo, le ginocchia pi egate con i piedi in appoggio al tappetino e vicini ai glutei; inspirando profondamente sollevare il bacino (“una vertebra alla volta”) ed espirando ritornare nella posizione di partenza; l’esercizio può essere eseguito anche mantenendo la posizione di ponte per qualche ciclo di respiro o rallentando il ritmo di salita-discesa.

Questo esercizio migliora la circolazione, migliora la mobilità della colonna vertebrale anche se limitata dalla crescita del bambino nella pancia, e migliora la capacità respiratoria.

Figura 50: posizione del ponte.

Osservazione: il soggetto preso in esame non ha evidenziato nessuna difficoltà

nell’eseguire questo esercizio pur essendo di difficile esecuzione visto l’aumento progressivo della pancia e quindi dell’iperlordosi lombare.

Posizione della bilancia adattata

Partire dalla posizione eretta e posizionare i piedi a circa 45 cm l’uno dall’altro; piegare le ginocchia portandosi in appoggio sull’avampiede e contemporaneamente appoggiare l’avambraccio sulle ginocchia; appena le gambe risultano stanche lasciarsi scivolare sui glutei, muovere le dita dei piedi e le caviglia per sciogliere le tensioni accumulate.

Questa è la posizione fondamentale per prepararsi al parto da eseguire soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza, ma, per alcune persone, risulta difficile da raggiunge e/o mantenere anche solo per qualche minuto;

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha evidenziato una difficoltà iniziale nello

svolgere la posizione della bilancia completa quindi è stata programmata una sequenza esercizi per arrivare all’obiettivo:

1) mobilità della caviglia (movimenti di flesso-estensione, di abduzione-adduzione, di prono-supinazione ed infine di circonduzione);

2) stretching del tricipite surale

Figura 51: stretchig del tricipite surale

3) esecuzione della posizione accovacciata sullo step e con l’aiuto della spalliera

Figura 52: posizione della bilancia adattata

HAM-A iniziale: 2 (moderato)-3 (grave) HAM-A finale: 0 (nullo)

Rilassamento completo

Distendersi in decubito supino e rilassare completamente tutto il corpo; chiudere gli occhi ed ascoltare il respiro calmo e regolare; concentrarsi su ogni parte del corpo sentendone l’aderenza al pavimento come se diventasse sempre più pesante. Rimanere nella posizione per quanto tempo se ne sente il bisogno. Per ricominciare a muovere il corpo eseguire dei movimenti lenti e piccoli.

Figura 53: posizione di rilassamento in posizione supina.

7.2.2. Esercizi Proposti Durante il Terzo Trimestre di Gravidanza(27)

Durante gli ultimi tre mesi di gravidanza, oltre agli esercizi proposti nel secondo trimestre ed a quelli di respirazione sono stati proposti i seguenti esercizi yoga.

Posizione del Muso di Vacca

Partire dalla posizione seduta e portare un ginocchio sopra l’altro ( flettere la gamba destra e portarla sotto la sinistra; flettere la gamba sinistra in modo che si posizioni sopra la destra); inspirare ed allungare verso l’alto la colonna vertebrale; successivamente portare il braccio sinistro dietro alla nuca, il destro dietro al tratto lombare ed espirando portare le mani in contatto.

Mantenere la posizione per qualche respirazione e scioglierla lentamente.

Questo esercizio migliora la capacità di respirazione del soggetto e la mobilità delle anche e delle spalle.

Adattamenti:

- se il soggetto presenta difficoltà nel porsi in questa posizione, eseguire l’esercizio a sedere sui talloni o a sedere con le gambe incrociate;

- se il soggetto non arriva a portare le mani in contatto dietro alla schiena utilizzare un elastico o una corda per accorciare gradualmente la loro distanza.

Figura 54: posizione del muso di vacca adattata

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha dimostrato una buona mobilità delle spalle

riuscendo ad avvicinare tra loro le dita delle mani, ma poca mobilità dell’anca e delle ginocchia, infatti l’esercizio è stato eseguito sempre a gambe incrociate.

Posizione parziale della scimmia

Partire dalla posizione fondamentale sulle ginocchia ed inspirando portare avanti la gamba sinistra; distribuire il peso del corpo equamente su entrambe le gambe e, successivamente, espirando spostarlo in avanti; una volta trovato l’equilibrio portare le mani giunte davanti al petto.

Mantenere la posizione per quanto possibile senza creare fatica.

Questo esercizio migliora l’equilibrio, la mobilità dell’anca e l’elasticità dei muscoli degli arti inferiori.

Osservazioni: il soggetto preso in esame non ha presentato difficoltà nel raggiungere e

mantenere la posizione, se non un’iniziale perdita di equilibrio.

Posizione di Virabhadra

Partire dalla posizione in piedi; ruotare esternamente il piede della gamba dietro creando anche una rotazione del bacino; piegare il ginocchio della gamba avanti e, con le mani giunte, inspirare e distendere le braccia verso l’alto; sollevare il capo solo se non si crea tensione.

Mantenere la posizione per qualche respiro e tornare nella posizione di partenza lentamente.

Lo scopo di questo esercizio è di migliorare l’equilibrio e tonificare i muscoli della colonna vertebrale e degli arti inferiori.

Figura 56: posizione di Virabhadra

Osservazioni: il soggetto preso in esame, inizialmente, ha trovato difficoltà

nell’esecuzione di questo esercizio in quanto ha creato una sovraccarico sulla zona lombare; per questo motivo, è stato inizialmente rimosso dal protocollo e

successivamente inserito per la durata di due sole respirazioni.

HAM-A iniziale: 1 (leggero) HAM-A finale: 0 (nullo)

Posizione di Ganapati

Partire dalla posizione eretta con i piedi uniti e le braccia unite dietro alla colonna; portare il peso sulla gamba destra; espirando portare il busto in avanti e,

contemporaneamente, sollevare la gamba sinistra indietro.

Mantenere la posizione con il busto parallelo al pavimento e le gambe tese per qualche respiro e tornare lentamente nella posizione di partenza.

Lo scopo di questo esercizio è di migliorare l’equilibrio, di tonificare i muscoli degli arti inferiori e di aumentare la percezione del corpo nello spazio.

Figura 57 : posizione di Ganapati

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha dimostrato di avere un buon equilibrio anche

senza ricorrere ad un appoggio; ovviamente il busto non è risultato parallelo al pavimento visto la pancia ormai ingombrante.

HAM-A iniziale: 2 (moderato) HAM-A finale: 1 (leggero)

Posizione del pilastro

Patire dalla posizione supina con le ginocchia piegate e i piedi ben in appoggio al pavimento; inspirare e sollevare verso l’alto contemporaneamente braccio e gamba desta; eseguire dei movimenti delle dita delle mani e dei piedi e, successivamente,

circonduzione della caviglia e del polso. Eseguire i movimenti fino a che se ne sente il bisogno e ripetere tutto dall’altro lato.

Questo esercizio migliora la circolazione sanguigna (soprattutto il ritorno venoso) a livello degli arti superiori e inferiori.

Figura 58: posizione del pilastro

Osservazioni: il soggetto preso in esame non ha riscontrato nessuna difficoltà nello

svolgere l’esercizio

Posizione del mantice

Partire dalla posizione supina e portare un ginocchio alla volta al petto divaricando leggermente gli arti inferiori; afferrare le ginocchia con le mani; inspirare profondamente e mantenere le braccia distese, successivamente espirare e piegare le braccia

avvicinando le ginocchia al petto.

Questo esercizio è molto importante per la mobilità dell’anca ed un rilassamento generale della donna. Eseguire l’esercizio finché se ne sente il beneficio.

Osservazioni: il soggetto preso in esame non ha trovato difficoltà dell’esecuzione di

questo esercizio se non per l’ingombro della pancia ormai di modeste dimensioni. Posizione del sarto

Partire dalla posizione seduta con le ginocchia flettere il più possibile e le piante dei piedi ben in contatto tra di loro; mantenere gli arti inferiori rilassati per qualche minuto; quando se ne sente la possibilità avvicinare ulteriormente i talloni al corpo.

Questo esercizio ha come scopo il rilassamento del pavimento pelvico, migliora la mobilità delle articolazioni (anca, ginocchio e caviglia), aumenta il diametro del canale genitale.

Essendo una posizione da raggiungere progressivamente continuarne l’esecuzione fino a raggiungere la minor distanza possibile tra i talloni ed il corpo.

Adattamento: se non si trova il rilassamento necessario per rendere efficace l’esercizio posizionare due cuscini sotto alle ginocchia per sorreggerle.

Figura 60: posizione del sarto

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha trovato la posizione comoda senza dover usare i cuscini per sostenere le ginocchia.

Posizione a gambe divaricate

Partire dalla posizione seduta e divaricare le gambe tese il più possibile senza

oltrepassare il limite; quando la posizione risulta comoda concentrarsi sulla respirazione e mantenere la posizione finché risulta essere piacevole.

Questo esercizio favorisce il rilassamento della muscolatura del pavimento pelvico, il miglioramento della mobilità delle anche e l’allungamento della muscolatura posteriore delle cosce.

Adattamento: se la donna non riesce a mantenere questa posizione, invitarla ad appoggiare la zona sacrale alla parete.

Figura 61: posizione a gambe divaricate

Osservazioni: il soggetto preso in esame non ha mostrato difficoltà nel mantenere la

posizione.

Posizione del bambino

Partire dalla posizione fondamentale sulle ginocchia con i glutei ben aderenti ai talloni; avvicinare tra loro le dita dei piedi e divaricare le ginocchia per fare spazio alla pancia; flettere in avanti colonna e anca sostenendo il peso con le braccia; per ritornare alla posizione di partenza aiutarsi con le mani per tornare indietro.

Questo esercizio aumenta la mobilità del bacino e delle anche, favorisce la dilatazione naturale del pavimento pelvico rilasciando le tensioni e le rigidità createsi dal peso del feto.

Figura 62: posizione del bambino

Variante: per rendere ancora più piacevole la posizione è possibile utilizzare un rotolo imbottito o un asciugamano arrotolato tra i piedi e sotto alla pelvi ed alcuni cuscini sotto il petto e le braccia.

Figura 63: posizione del bambino con l’ausilio di cuscuni

Osservazioni: Il soggetto preso in esame non ha mostrato difficoltà nell’esecuzione di

questo esercizio.

Posizione della bilancia completa

Partire dalla posizione eretta e posizionare i piedi a circa 45 cm l’uno dall’altro; piegare le ginocchia e flettere in avanti le anche appoggiando le mani a terra; abbassare il bacino fino ad accovacciarsi; intrecciare le dita delle mani e posizionare i gomiti davanti alle ginocchia; espirare e distendere la regione sacrale verso il basso.

Rimanere nella posizione per qualche minuto e tornare eseguendo l’esercizio al contrario.

Questa è la posizione fondamentale per prepararsi al parto da eseguire soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza (favorisce la discesa della testa del bambino nel canale del

parto): aumenta la mobilità del bacino e delle anche e posiziona il bacino in corretto assetto posturale con la colonna vertebrale; Inoltre, si rilassa la muscolatura del pavimento pelvico, i muscoli estensori del dorso ed i glutei.

Figura 64: posizione completa della bilancia

Osservazioni: il soggetto preso in esame ha imparato ad eseguire l’esercizio completo nel

settimo mese di gravidanza.

HAM-A iniziale: 2 (moderato) HAM-A finale: 0 (nullo)

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