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5. PROFILING: ANALISI EMPIRICA

5.1. La profilazione in Italia

5.1.4. Puglia

Da un punto di vista della profilazione, la Puglia non ha una profilazione regionale, a differenza di altre regioni. Fin da subito, con Garanzia Giovani (GG), nel 2014, è stata utilizzata la profilazione del programma e dunque i livelli 1, 2, 3, 4. Nel 2017, con l’introduzione della DID online, si inseriscono una serie di parametri e questi permettono

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di determinare la profilazione quantitativa da zero a uno, cui si fa ricorso tutt’ora. Dunque si utilizza la profilazione prevista da ANPAL, in due declinazioni differenti, una riferita a GG , l’altra alla procedura per ottenere la DID.

La profilazione qualitativa, attualmente poco usata se non in ambiti specifici, è in fase di riorganizzazione. Da un punto di vista pratico, gli operatori si sono adattati a quelle che sono state le indicazioni dell’autorità regionale e quindi, rispetto al tema della profilazione, non sono state riscontrate particolari problematiche organizzative.

Andare a fare un'analisi dettagliata di una persona, di quelle che sono le sue esigenze e i suoi gap è un tema di fondamentale importanza . Tuttavia, la difficoltà si riscontra nel mettere in pratica quanto detto in assenza di strumenti. Nella profilazione quantitativa, si tratta di dati oggettivi, sullo stato di disoccupazione, sul nucleo familiare e la cittadinanza.

Tuttavia, l'analisi qualitativa resta una priorità per il sistema regionale, che dovrebbe permettere successivamente, durante il colloquio, di percepire quelle che sono le esigenze e le caratteristiche dell’utente.

È in fase di sperimentazione, invece, l’utilizzo dell'intelligenza artificiale tramite Know Age, una piattaforma che permette di raffinare quanto più possibile l'incrocio domanda-offerta e questo potrebbe essere un tema dove inserendo la profilazione anche qualitativa il sistema riuscirebbe ad aiutare ancora di più l'operatore. Allo stesso modo, sul matching semantico si sta cercando di investire affinché questo strumento possa essere sviluppato al meglio, rappresentando per l'operatore un vero valore aggiunto. In tal direzione il progetto SINTESI ha sviluppato una piattaforma di gestione dei Centri per l'Impiego. in particolare dalla scheda anagrafico professionale, le did, avviene l'incrocio tra domanda e offerta, includendo anche bandi e corsi nel caso della formazione: vari moduli su cui le autorità regionali pugliesi hanno lavorato tantissimo, partecipando nella fase di analisi e sviluppo dell’applicativo, utilizzato in Puglia dal 2008, in un’ottica di economia di scala, al fine di ottimizzarele risorse e abbattere i costi. Dopodiché dal 2014 si è iniziato a interagire con l'Emilia-Romagna, sottoscrivendo lo schema di convenzione per il riuso di servizi on-line per il lavoro afferenti al portale denominato "Lavoro per Te" e la partecipazione alle attività di co-progettazione delle azioni di miglioramento. Questo permette alle imprese di presentarsi e pubblicare le loro vacancy; mentre ai cittadini di iscriversi, presentare la propria lettera di presentazione piuttosto che una serie di cv.

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Con la pandemia, se da una parte questa ha messo in ginocchio un intero sistema, dall'altra, come ampiamente detto, si è avuta la necessità di trovare delle valide alternative per fronteggiare l'emergenza. La sottoscrizione del Patto di servizio, i colloqui piuttosto che le agende per gli appuntamenti con i Centri per l'Impiego sono stati tutti digitalizzati favorendo, in prospettiva futura, lo snellimento dell’affluenza nei centri per l'impiego per attività che non essenziali in presenza. E questo vale soprattutto per la parte legata alle certificazioni dello stato occupazionale. Attualmente attraverso Spid gli utenti hanno anche queste funzioni amministrative che possono scaricare senza andare al centro per l'impiego, in autonomia.

Un ulteriore step, in questa direzione, è avvenuto con la firma digitale. Ad esempio, c’è stata la possibilità che i patti di servizio una volta fatto il colloquio, e quindi compilata la parte di competenza dell’operatore, questi lo invii alla persona che firma digitalmente, lo restituisce all'operatore, il quale firma anche lui digitalmente. E questo è stato molto d'aiuto in tutti quei casi dove i più giovani disponevano di firma digitale. Per chi non aveva la firma digitale si è fatto sempre il colloquio tramite Google meet o altra piattaforma tracciata, dopodiché veniva inviato per posta da parte del soggetto il Patto di servizio, questo lo restituiva firmato.

Si tratta, in questo caso, di un target tale per cui la prima parte del colloquio di orientamento specialistico veniva precompilato da parte della persona. In maniera tale che l'operatore del centro per l'impiego avesse già una prima analisi di quello che la persona che si troverebbe di fronte. Si parla, pur sempre, di soggetti che sono in grado di poterlo fare. Laddove si è invece in presenza di un target particolare, questo deve essere supportato necessariamente dall'operatore.

E’ attualmente in fase di sviluppo un'applicazione - “Lavoro per Te” – che permetterà di accedere, registrarsi, caricare i cv, vedere le offerte di lavoro, e favorire in qualche modo l’incrocio tra domanda e offerta. L'idea è quella di potenziare molto anche l'app in previsione di ulteriori servizi digitali che si ha intenzione di sviluppare, come i colloqui o il Patto di servizio.

Si evidenzia, infine, un sistema gestionale – “Diogene” - sviluppato da anni ed è un gestore documentale, dove all’interno si può archiviare di tutto, collegato con le PEC.

dove è possibile smistare varie informazioni. Questo strumento durante la pandemia è stato molto valorizzato da parte degli operatori regionali. A tal proposito la priorità del

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sistema regionale sembra essere quella di ottimizzare i sistemi informativi affinché ci sia una consequenziale ottimizzazione delle banche dati e profilazioni.