5. Dalla connessione alla relazione digitale
5.1. Quando è iniziata la relazione digitale
Quando è iniziata la relazione digitale? Cosa possiamo, a torto o a ragione, definire con questo binomio semplice e al tempo stesso complesso?
Classico tra i classici, Weber, definiva la relazione sociale
[…] un comportamento di più individui instaurato reciprocamente secondo il suo contenuto di senso, e orientato in conformità. La relazione sociale […] consiste pertanto esclusivamente nella possibilità che si agisca socialmente in un dato modo (dotato di senso), quale sia la base su cui riposa tale possibilità. (Weber 1961, pp. 23-24).
Stando a quanto proposto, peraltro in accordo con chi scrive, si potrebbe teorizzare che il passaggio dalla semplice connessione alla relazione online è avvenuto nel momento in cui gli internauti hanno iniziato ad interagire concretamente tra loro sulla base di comportamenti dotati di senso reciproco. Ma, volendo aggiungere a questa semplice “formula” il significato più intimo di relazione, ovvero quello che la vede come rapporto posto in essere per una propria volontà personale, che va al di là di quello che può essere un obbligo relazionale imposto ai due termini agenti da altri, potremo affermare che: la relazione sociale digitale nasce nel momento in cui due – o più – persone interagiscono concretamente tra loro, sulla base di comportamenti dotati di senso comune, comandati da una volontà personale – che potremo anche chiamare “interesse” – che agisce come forza promotrice sia per l’iniziazione sia per il mantenimento in essere della relazione stessa.
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Stabilire temporalmente quando è avvenuto questo passaggio, anche una volta che si abbiano definiti i criteri sulla base dei quali si può andare alla ricerca della prima forma di relazione digitale, è più arduo di quanto possa sembrare.
Infatti, la storia di Internet, può essere suddivisa in diverse fasi sulla base del criterio che si adotta nella sua analisi che, di volta in volta, possono sovrapporsi tra loro, quasi confondersi, oppure distanziarsi moltissimo tanto da farle perdere quella continuità che invece è sua propria. In questa lunga storia l’elemento umano è sempre presente e, tanto più, non lo è mai da solo; la storia di Internet è infatti una storia fatta di uomini che lavoravano, collaboravano, ad uno o più progetti comuni e che, dunque, avevano in essere tra loro una relazione. Per andare a caccia della nascita della relazione sociale digitale dovremo dunque cercare il momento in cui essa si sia formata online, tramite Internet, per un interesse che superasse quello dato dal rapporto di collaborazione e lavorativo e diventasse personale.
Per fare questo ripercorreremo brevemente l’evoluzione di Internet tenendo presente sia la sua progressione sul piano meramente tecnico e di strumentazione sia ponendo attenzione sia sugli utenti sia sui comportamenti dotati di senso su cui concentreremo di volta in volta la nostra analisi.
Così facendo possiamo descrivere due periodi distinti e diametralmente diversi l’uno dall’altro, il primo caratterizzato dalla connessione, il secondo dominato dalla relazione.
Il primo periodo, che chiamiamo di connessione digitale (o connessionista), è un tempo fatto di calcolatori elettronici collegati tra loro, attraverso i quali, pochi e selezionati utenti, potevano trasferire dati, dall’uno all’altro, e il cui interesse principale era quello di trasmettere materiale utile alla propria attività lavorativa e, in seguito grazie ai BBS25 e ai forum caricare all’interno di una piattaforma accessibile a molti anche tanto altro materiale puramente informativo. Tale “era” può essere circoscritta, negli anni che vanno dal 1969, anno di nascita di ARPAnet26
, al 1991, anno in cui Tim Berners Lee del Cern di Ginevra sviluppò il World Wide Web (WWW)27.
25 Bulletin Board System, Cfr. Cap.1, par.3.
26 ARPAnet è il primo risultato concreto ottenuto dall’agenzia ARPA (Advanced Research Projects
Agency) istituita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con sede all’interno del Pentagono, a Washington, e obiettivo di studi la scienza dell’informazione e
della comunicazione, insieme a quattro “utenti” importanti: la UCLA (Università di Los Angeles), la UCSB (Università di Santa Barbara), l’Università dello Utah e lo SRI (Stanford Research Institute). Essi realizzarono, nel 1969 il primo trasferimento dati mediante collegamento a 50Kbps. La rete ARPAnet inglobò negli anni tante altre piccole reti locali di comunicazione (LAN) creando, di fatto l’Internet.
27 Il cambiamento radicale introdotto dal WWW si sostanziava principalmente nel linguaggio in cui da
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Parliamo di questo periodo come “connessionista” perché anche quando due internauti comunicavano via Internet tra loro, queste comunicazioni, questi scambi, sebbene potessero essere certamente comportamenti dotati di senso comune, essi erano per lo più dovuti a necessità legate all’ambito lavorativo28 – e mancherebbe dunque quella parte intenzionale necessaria alla nostra idea di relazione –, oppure anche quando questi studiarono sistemi per uscire dall’isolamento che li attanagliava durante le ore di lavoro, quali i BBS e i forum, le comunicazioni restavano asincrone e, perlopiù, socialmente “asettiche”, seppur può essere plausibile immaginare una sorta di affezionamento tra utenti che condividevano le stesse pagine, immettevano in Rete materiale che poi sarebbe stato visionato e, spesso, utile ad altri.
Il secondo periodo invece, che chiamiamo di relazione digitale (o relazionista), è un periodo in cui l’utente diventa il vero protagonista di Internet, un Internet (il sistema), che tende a scomparire, inghiottito, sovrascritto dal Web. È un tempo fatto di milioni di computer collegati alla medesima Rete, di altrettanti e più utenti che vi accedono e che qui si incontrano, si conoscono e tra loro intessono relazioni digitali. Tale periodo che perdura tutt’oggi, prende avvio, come detto, nel 1991 anno di nascita del WWW o Web, ma nulla di tutto ciò che ne è seguito sarebbe potuto accadere se, prima di questa fatidica data, non si fossero operate alcune importanti rivoluzioni. La prima è quella prodotta dalla nascita, nel 1988, e dall’utilizzo di IRC (Internet Replay Chat), il protocollo di messaggistica istantanea che permetteva agli utenti di Internet di comunicare in maniera sincronica tra loro all’interno di apposite pagine, dette anche stanze o chat room. La seconda rivoluzione è stata invece data dal cambiamento nelle politiche di accesso di NSFnet, che, nei primissimi anni ’90, consentirono l’accesso alla Rete anche per fini commerciali dato che fece aumentare notevolmente il numero di utenti della Rete, tanto da divenirne incontrollabile. Una terza rivoluzione venne operata dall’invenzione e diffusione di alcune tecnologie, per noi oggi assai scontate, i browser e l’interfaccia utente, che resero agevole la navigazione anche per gli utenti non esperti di informativa.
Parliamo di questo periodo come “relazionista” perché è a questo punto della storia che l’Internet (il sistema), smette di essere un mero strumento pieno di pagine che è possibile consultare o dalle quali si possono caricare e scaricare file di diversa tipologia, per diventare
Language) che rese possibile sviluppare un sistema, il WWW appunto, attraverso il quale era possibile consultare in modo intuitivo le informazioni, i dati e le immagini presenti in Rete. Tale intuitività nella consultazione, il suo essere non più sequenziale e meccanica, bensì fluida fece sì che l’atto stesso del consultare il web venne chiamato surfing, navigazione.
28 Ricordiamo qui che la prima mail fu prima inviata nel 1971 dall’informatico statunitense Ray
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anche un luogo di incontro, un posto virtuale sì, ma fatto di persone, utenti che caricano e scaricano file, ma anche che chiacchierano tra loro tramite le chat e, talvolta, creano veri e propri gruppi sociali virtuali dotati di una loro appartenenza specifica in grado di differenziarli dal resto.
Possiamo, e ci sentiamo di farlo, collocare in questo periodo la nascita della relazione sociale digitale: è questo il momento storico in cui le persone iniziarono ad instaurare, tramite lo strumento Internet, quelle relazioni sociali digitali dotate di senso condiviso e supportate da un interesse personale che si modificheranno, strada facendo, sino a quelle odierne.