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QUANDO PER LA PRIMA VOLTA LE E’ STATO COMUNICATO CHE AVREBBE DOVUTO SUBIRE UN INTERVENTO?

Nel documento Strategie comunicative (pagine 57-66)

IN AMBITO CHIRURGICO SULLA COMUNICAZIONE

4. QUANDO PER LA PRIMA VOLTA LE E’ STATO COMUNICATO CHE AVREBBE DOVUTO SUBIRE UN INTERVENTO?

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% UN MESE PRIMA UNA SETTIMANA PRIMA 1-2 GIORNI PRIMA ALTRO NON RISPONDE

Come si osserva dal grafico, l’attesa prima di essere sottoposti all’intervento chirurgico è nella maggior parte dei casi (47 %) di circa un mese. La percentuale dei soggetti che hanno affermato altro (26 %), nel 96 % dei casi, si riferisce a periodo di attesa, durato più di un mese; il restante 4 % si riferisce all’intervento eseguito d’urgenza.

DOVE LE E’ STATO COMUNICATO CHE AVREBBE SUBITO UN INTERVENTO?

Il 47 % dei pazienti è venuto a conoscenza della necessità di essere sottoposto ad intervento chirurgico nello studio medico, il 40 % di essi in ambulatorio e solamente l’8 % in stanza di degenza. Questo dato deriva dal fatto che la tipicità di questi malati è quella di venire ricoverati conoscendo già la diagnosi e la necessità di dover intervenire chirurgicamente per risolvere il loro problema di salute.

QUALI SONO STATE LE SUE PRIME REAZIONI ALLA COMUNICAZIONE CHE AVREBBE DOVUTO SUBIRE UN INTERVENTO? 0% 10% 20% 30% 40% 50% # di Risposte FIDUCIA PAURA AUTOCONTROLLO TRANQUILLITA' NERVOSISMO TENSIONE INSICUREZZA DEPRESSIONE TRISTEZZA ATTENZIONE FASTIDIO FREDDEZZA DIFFIDENZA

Le reazioni ad un evento particolarmente stressante come l’intervento chirurgico sono moltissime, a seconda della personalità di ogni individuo, del proprio stato d’animo, dei vissuti precedenti, della patologia che ha generato la necessità di risoluzione chirurgica. Tali considerazioni mi hanno portato a stabilire la possibilità, per questa domanda, di scegliere più alternative mirate a rappresentare al meglio lo stato d’animo di ogni

paziente. Analizzando i risultati, si osserva che il 43 % ha manifestato fiducia, anche se la tensione è presente nel 34 % e il nervosismo nel 32 % e la paura nel 30 % dei casi.

Per il 23 % lo stato d’animo durante la comunicazione è stato caratterizzato dalla tranquillità, per il 15 % dall’insicurezza, dalla tristezza (11 %), dalla depressione (10 %), dall’autocontrollo (9 %) e dal fastidio (9%). L’attenzione ha riscontrato il valore dell’8 %, mentre la freddezza e la diffidenza del 6 %.

DURANTE LA COMUNICAZIONE, LA POSIZIONE, I MOVIMENTI, GLI ATTEGGIAMENTI ASSUNTI DAL MEDICO, LE HANNO TRASMESSO: 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% # di Risposte ANSIA SICUREZZA DISTACCO SIMPATIA ATTENZIONE ALLA PERSONA PROFESSIONALITA' ALTRO

La figura del medico ha aiutato nella maggior parte dei casi il superamento di stati d’animo negativi, trasmettendo sicurezza (55 %), professionalità (43 %), attenzione alla persona (18 %) e simpatia (11 %). Al contrario, distacco (15 %) e ansia (7 %), diventano fonte di ulteriore stress.

DURANTE IL COLLOQUIO LE E’ RISULTATA CHIARA LA SPIEGAZIONE CIRCA:

IL TIPO DI ANESTESIA: è risultata chiara al 72 % dei pazienti, mentre è risultata non chiara al 28 % di essi;

LE MODALITA’ DI ESECUZIONE: sono risultate chiare al 28 % dei soggetti, mentre sono risultate non chiare al 72 % di essi;

LA TECNICA DI INTERVENTO: è risultata chiara al 57 % dei malati, non chiara al 26 % di essi; il restante 17 % non ha risposto.

È STATO FACILE PER LEI FARE DOMANDE DI CHIARIMENTO? Al 65 % dei pazienti è risultato facile porre domande di chiarimento in merito alla spiegazione dell’intervento e dell’anestesia, mentre per il 32 % di loro è risultato difficile; solamente l’1 % non ha posto domande di

LE RISPOSTE SONO STATE ESAURIENTI?

Le risposte sono state esaurienti per il 69 % dei pazienti, mentre per il 27% di loro non lo sono state; il 4 % poi, non ha risposto a questa domanda.

LEI SI E’ SENTITA /O RASSICURATA/O?

Il colloquio con il medico, nella maggioranza dei casi (66 %), è servito a rassicurare i pazienti circa dubbi o paure riguardo l’intervento, anche se una percentuale abbastanza elevata, il 31 % di loro non si è sentito rassicurato .

DOPO IL COLLOQUIO LEI HA CHIESTO ULTERIORI INFORMAZIONI?

Per fugare dubbi o paure inerenti l’intervento chirurgico una percentuale elevata di pazienti, il 56 %, ha preferito chiedere ulteriori chiarimenti, mentre il 37 % ha preferito non chiederne.

SE SI, A CHI HA CHIESTO?

La percentuale dei pazienti che ha chiesto chiarimenti si è rivolta a diverse figure presenti in reparto: infatti il 16 % si è rivolto nuovamente allo stesso medico, il 6 % ad un altro medico, il 20 % al personale

infermieristico, il 5 % sia ai medici che agli infermieri; il 9 % infine, non ha risposto alla domanda.

PRIMA DELL’INTERVENTO CHIRURGICO LEI HA RICEVUTO INFORMAZIONI CIRCA: 0% 20% 40% 60% 80% SI NO SI NO SI NO PREPARAZIONE RISVEGLIO POSTOPERATORIO

la preparazione prima dell’intervento chirurgico (si 56 %, no 44 %); le condizioni al risveglio (si 67 %, no 33 %); il decorso postoperatorio (si 75 %, no 25 %). Questi dati sono fondamentali, perché la maggior parte delle informazioni date riguardano strettamente l’ambito infermieristico.

DA CHI HA AVUTO QUESTE INFORMAZIONI? 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% MEDICI STUD MEDICI INFERMIERI MEDICI/INFERMIERI/S TUD MEDICI MEDICI/INFERMIERI MEDICI/STUD MEDICI

Come si può notare dal grafico, il 34 % dei pazienti riferisce di aver avuto le informazioni dal personale medico; l’1 % da parte degli studenti medici; il 18 % da parte degli infermieri; il 6 % da parte dei medici, degli studenti medici e dagli infermieri; il 4 % da parte dei medici e degli infermieri; infine l’1 % da parte di medici e studenti medici.

È STATO FACILE PER LEI FARE DOMANDE DI CHIARIMENTO? Per il 65 % dei pazienti è stato facile fare domande di chiarimento, mentre non lo è stato per il 26 % di essi; il 9 % di loro invece, preferisce non fare domande di chiarimento.

LE RISPOSTE SONO STATE ESAURIENTI?

Le risposte di chiarimento sono state esaurienti per il 67 %; per il 23 %, invece, sono state incomplete.

LEI SI E’ STENTITA/O RASSICURATA/O?

Oltre ad essere complete, le risposte sono state rassicuranti per il 67 % dei casi e non rassicuranti per il 24 % di essi; il 9 % poi non risponde alla domanda.

DOPO IL COLLOQUIO LEI HA CHIESTO ULTERIORI INFORMAZIONI?

E’ interessante vedere come le risposte a questa domanda rispecchiano quelli della precedente: infatti, il 24 % dei pazienti ha chiesto ulteriori informazioni dopo il colloquio, mentre il 67 % di essi non ne ha chiesti.

SE SI, A CHI HA CHIESTO? 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14%

STESSO MEDICO ALTRO MEDICO STUDENTI MEDICI INFERMIERI

STUDENTI INFERMIERI MEDICI E INFERMIERI

Il 24 % dei pazienti, che ha chiesto ulteriori informazioni, si è rivolto alle differenti figure presenti in reparto, secondo queste modalità: il 14 % di essi ha interpellato lo stesso medico, il 9 % un altro medico, il 2 % gli studenti medici, il 14 % gli infermieri, l’1 % gli studenti infermieri ed infine il 2 % sia i medici che gli infermieri.

5. DOPO L’INTERVENTO LE INFORMAZIONI RICEVUTE

Nel documento Strategie comunicative (pagine 57-66)