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Quarantena in ambulatorio per aiutare i pazienti: premiate le due mediche di Castiglione - -Cronaca

Clelia Pontini e Monica Casali raccontanoquando, nella prima zona rossa, si misero a disposizione dei pazienti 24 ore su 24. Oggi il riconoscimento speciale delle ''lodigiane per la pandemia''.

[Laura De Benedetti]

Lodi - "Ci è sembrato giusto fare così". E' quello che raccontano, con la semplicità dei grandi gesti, Clelia Pontini e Monica Casali, mediche di medicina generale di Castiglione d'Adda, ricordando quando, il 21 febbraio 2021, allo scoppio dell'epidemia da coronavirus e l'istituzione della prima zona rossa in dieci comuni della Bassa Lodigiana, tra cui appunto Castiglione, decisero di mettersi in quarantena nel proprio ambulatorio e fornire assistenza ai propri pazienti. Un gesto che è valso loro la segnalazione tra le 'lodigiane per la pandemia' voluta, all'interno del Premio Donna 2021, dalla Consigliera di Parità della Provincia, Venera Tomarchio, su segnalazione del sindaco, Tino Pesatori.Il premio doveva essere consegnato l'8 marzo ma la data è slitatta proprio a causa di un ritorno in zona rossa dell'intera Lombardia. In quei primi giorni, di grande incertezza e con pochi presidi, invece, a restare blindati furono quei primi 10 comuni tra cui Castiglione, dove risiede quello che venne identificato come il 'paziente 1', e dove ci furono diverse vittime. L'evento è quindi stato celebrato questa mattina, all'aperto, sotto i portici del Broletto, alla presenza di molte autorità. Le due dottoresse hanno condiviso la stessa motivazione del premio, letta da Tomarchio:

"Medica di medicina generale a Castiglione si è spesa per i propri pazienti in modo encomiabile rimanendo in quarantena presso lo studio in cui esercita la professione. Da subito ha continuato a recepire le richieste dei pazienti H24, fornendo tutto il sostegno necessario, anche morale, e rispondendo ad ogni loro necessità, preoccupandosi di organizzare i ricoveri ospedalieri dei soggetti più fragili. Il supporto fornito è stato fondamentale per i cittadini di Castiglione D'Adda che hanno la possibilità di essere supportati anche dal punto di vista clinico, grazie alla sua esperienza e professionalità". "In quei primi giorni del virus, di cui Castiglione è stato particolarmente investito, ci siamo trovate di colpo ad affrontare un'emergenza a cui non eravamo preparati - ricorda Clelia Pontini, affiancata da Monica Casali -. Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, all'inizio rispondendo a chiamate su chiamate. I pazienti erano smarriti, le persone senza punti di riferimento, l'ospedale chiuso, il 118 che non arrivava. Ci è sembrato giusto fare così. L'amministrazione ci è rimasta vicina, ci portava anche i pasti in ambulatorio. Siamo contente di essere qua a raccontarlo perché il nostro pensiero va sempre ai tanti colleghi che hanno fatto le stesse cose ma non sono più tra noi". Le due dottoresse si sono anche dette "commosse" della segnalazione effettuata dal sindaco Pesatori che ieri ha accompagnato sia loro sia un'altra Castiglione se premiata, Stefania Tonani, volontaria della Protezione civile che ha

"messo a rischio la propria incolumità per di prestare ogni servizio resosi necessario". Riproduzione riservata

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Annalisa Malara, Premio donna 8 marzo: "Possiamo fare la differenza" - Cronaca

[Laura De Benedetti]

Lodi - "Il Premio Donna mi fa estremamente piacere perché testimonia l'importanza che le donne hanno avuto in ambito sanitario e civile nella lotta contro questo virus e la gestione della pandemia, negli ospedali ma anche con farmaciste, medici di medicina generale, o nella protezione civile. Sono convinta che le donne possano dare tanto e fare la differenza in tantissime situazioni". Lo ha dichiarato questa mattina sotto i portici del Broletto Annalisa Malara, l'anestesista che lavorava nell'ospedale di Codogno e che per prima ha scoperto la presenza del coronavirus nel mondo occidentale, cui, su istanza della società civile, la Consigliera di Parità Venera Tomarchio ha attribuito, postdatato rispetto all'8 marzo, il riconoscimento."In questo momento - aggiunge Malara, nella video intervista rilasciata a Il Giorno - sto lavorando nella terapia intensiva dell'ospedale San Matteo di Pavia: è stato un grandissimo salto che mi ha permesso di migliorare e crescere ancora di più come professionista. E' stata una decisione mossa dal fatto che in tutta questa vicenda quello che ha fatto la differenza è stato il voler fare il meglio possibile per i pazienti. Quindi la preparazione e la crescita professionale sono la chiave per dare un servizio efficace, che possa fare la differenza. La mia decisone è stata di mettermi ancora in discussione. E' comunque un grande salto in avanti, mi richiede un grandissimo sacrificio ma sono felice di poter imparare tante cose nuove". "Con la sua determinazione -si legge nella motivazione del premio (in giuria rappresentanti di Prefettura, Ats, Provincia, Ust, giornaliste, associazioni), che le è stato consegnato da Tomarchio e da Franchina Tresoldi (premiata in precedenza insieme a Danila Baldo, anch'essa presente, e Katia Menchetti) - Malara è riuscita a far scoprire l'epidemia da coronavirus, salvando così la vita a molte persone". Ad Annalisa Malara il sindaco di Castiglione d'Adda, tra i primi 10 comuni in zona rossa, intende consegnare durante la celebrazione del 2 giugno la cittadinanza onoraria, mentre il paziente 1, Mattia Maestri, castiglionese, salvato proprio dall'intuizione e dalla perserveranza di Malara, riceverà la benemerenza.

"Sono molte le donne che hanno agito per la collettività per cui quest'anno di Covid abbiamo voluto assegnare un attestato anche alle "lodigiane nella pandemia" - ha affermato Venera Tomarchio, che ha istituito il premio 4 anni fa.Le altre donne premiateHanno ricevuto il riconoscimento Sara Bongiorni e Serena Marini, entrambe di Boffalora (era presente il sindaco Livio Bossi). La prima, farmacista, recapitava farmaci a domicilio ed è stata punto di riferimento per la comunità. Marini si è invece occupata della consegna di generi alimentari a domicilio e ha aiutato nella campagna vaccini. Per Borghetto sono state segnalate (era presente il vice sindaco Paolo Forti), Angelisa Antoniazzi, che ha contattato i parenti delle vittime sbrigando pratiche perché non fossero sole e senza aiuto economico, e la sindaca Giovanna Gargioni, come farmacista ma anche come referente dei Comuni del Lodigiano nell'Ats Città metropolitana, distintasi per aver sviluppato la campagna di screening negli enti locali. Olimpia Masiello, di Massalengo (era con lei la vice sindaca Alice Scotti), già referente della Caritas, ha moltiplicato il proprio impegno nel periodo della pandemia.

Monica Casali e Clelia Pontini, di Castiglione d'Adda, mediche di medicina generale, allo scoppio della pandemia sono rimaste per due settimane insieme nell'ambulatorio rispondendo 24 ore24 alle necessità, sanitarie e non solo, dei pazienti. Con loro, oltre al sindaco Tino Pesatori, anche Stefania Tonani, volontaria di Protezione civile che ha messo a rischio la propria incolumità per aiutare le altre persone; impegnata anche la mamma, che è poi deceduta.

Elena Pallotta di Codogno ha fornito presidi medici e aiuto psicologico; Tizana Papotti, medica a Codogno, tra gli altri ha assistito una bambina con una grave di

sabilità. Marta Ferrari e Paola Metalla, del centro antiviolenza del Lodigiano, sono state premiate per l'assistenza ininterrotta anche durante la pandemia, trasformata in contatti telefonici e videochiamate. Con loro l'assessora Giusy Molinari e la sindaca di Lodi: "Si sono 'inventate' ogni modo per restare in contatto - ha sottolineato Sara Casanova -, anche dando la possibilità alle vittime di violenza di chiedere aiuto tramite le farmacie". Assenti giustificate ma premiate anche Apollonia Orsi, di Caselle Landi, che si è occupata delle persone fragili, e Giulia Mantovani, 24enne

19-05-2021

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che ha lanciato una grande raccolta fondi a sostegno della terapia intensiva di Lodi: "E' un grande esempio di cittadinanza attiva - ha detto l'assessora barasina Luisella Pellegrino -. Stamattina era al lavoro; le consegneremo il premio in aula consiliare". Riproduzione riservata

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