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6. Distribuzione marcata del Perfetto Composto

6.1. Perfect: una categoria tipologica

6.1.2. Quattro stadi sincronici

Una proposta per riuscire a catturare da un punto di vista sincronico come nelle va-rietà romanze odierne Perfetto Composto e Perfetto Semplice si siano ripartite il domi-nio sulle varie accezioni dell‟aspetto perfettivo è stata elaborata da Harris negli anni „8021. Lo studioso ha individuato, sulla base dell‟evoluzione semantica dei due Tempi verbali, quattro stadi o pattern, da esclusivamente risultativo a puro perfettivo (in grado di coprire sia l‟accezione compiuta sia l‟accezione aoristica), e ha suddiviso sulla base di esse le lingue romanze, tenendo conto, dove possibile, anche della variabilità geogra-fica. Harris teorizza che si tratti di fasi diacroniche, disposte secondo un ordine preciso, nel quale ogni stadio implicherebbe l‟avvenuto superamento del precedente. Si vedrà in seguito come il sostenere questa ipotesi risulti particolarmente difficile, soprattutto per mancanza di dati e di prove che ciò sia effettivamente avvenuto in tutte le lingue ro-manze. Vediamo ora le quattro fasi individuate dallo studioso.

Nello stadio I, il Perfetto Composto può comparire solo con stati presenti risultanti da azioni passate e non è in grado di descrivere azioni avvenute nel passato, nemmeno se recente. Di conseguenza, può essere impiegato, secondo Harris, solo in costruzioni di carattere strettamente risultativo, e come esempi di varietà che presentano questo pattern porta calabrese e siciliano22.

Nello stadio II, non è più sufficiente che gli effetti dell‟evento designato dal Perfetto Composto persistano fino al momento dell‟enunciazione: sembra necessario che il ver-bo sia connotato anche da un valore durativo, che implichi una ripetizione23. Per esem-pio in portoghese, il Perfetto Composto risulta compatibile con verbi di attività e stati contingenti, ma non con i non-durativi e i telici, a meno che non vengano presentati all‟interno di situazioni iterative24

:

(4) *Ultimamente o João tem lido um romance de Eça de Queiroz. Recentley John read a novel by Eça de Queiroz.

21 M. Harris, The „Past Simple‟ and the „Present Perfect‟ in Romance, in N. Vincent, M. Harris (a cura di), Studies in the Romance Verb, Londra, Croom Helm, 1982, pp. 42-70.

22

Bertinetto e Squartini criticano l‟inclusione di calabrese e siciliano in questo stadio, avendo riscontrato casi di Perfetto Composto che denota situazioni passate con un «current experiential value». Secondo i due autori, nessuna lingua romanza odierna presenta Perfetti Composti dal valore puramente risultativo. Cfr. P.M. Bertinetto, M. Squartini, The Simple and Compound Past in Romance languages, cit., p. 407. 23

Cfr. M. Harris, The „Past Simple‟ and the „Present Perfect‟ in Romance, cit., p. 51.

24 Gli esempi riportati sono presi da P.M. Bertinetto, M. Squartini, The Simple and Compound Past in

Romance languages, cit., p. 408. La traduzione inglese riportata con l‟originale portoghese è degli autori

115 (5) Ultimamente o João tem lido muitos romances. Recently John read many novels.

La situazione telica presentata in (4) risulta agrammaticale se espressa al Perfetto Composto, ma come si vede in (5), trasformando il contesto in iterativo (in questo caso specifico, attraverso la modificazione dell‟oggetto diretto), tale Tempo diventa compa-tibile. Le altre lingue che presentano questo pattern sensibile alle caratteristiche azionali del verbo sarebbero, oltre al portoghese, il galiziano e alcune varietà americane di spa-gnolo.

Lo stadio III è quello che secondo Harris costituisce un punto di svolta, nonostante la sua teorizzazione inizi a manifestare una certa difficoltà nel delineare con chiarezza le funzioni che questo Tempo sta acquisendo. Nelle lingue romanze che vengono ascritte a questa fase, in certi contesti, sembrerebbero giocare un ruolo cruciale nella selezione del Perfetto Composto determinati avverbiali, portatori di una connotazione di «present time relevance»25. In altri casi però, la current relevance che implica la scelta del Tem-po in questione sembra essere determinata esclusivamente dal giudizio soggettivo del parlante26, rendendo difficoltoso definire con chiarezza la distribuzione del Perfetto Composto in questo stadio. Si cercherà di chiarire la nozione cruciale di current

rele-vance nel prossimo paragrafo, per ora è sufficiente segnalare che tra le varietà che

pre-sentano questo pattern articolato, Harris indica spagnolo castigliano, lingua d‟oil e lin-gua d‟oc.

Nell‟ultimo stadio, il IV, il Perfetto Composto acquisisce anche connotazione aoristi-ca, inglobando il dominio del Perfetto Semplice e relegando quest‟ultimo, quando anco-ra esistente, ai registri più formali della lingua. «Just as Latin FECI had two values in CL [Classical Latin], so too do the perfect paradigms in French, Rhaeto-Romance, nor-thern Italian and Rumanian»27: sembra essersi compiuto un vero e proprio “ciclo”, fatto che spinge Harris a teorizzare che ciò possa nuovamente innescarsi28.

La successiva rielaborazione di Bertinetto e Squartini ha messo in luce come questa divisione in stadi presenti numerosi problemi, a partire dalla stessa classificazione delle

25 Ivi, p. 54.

26

Cfr. ibidem. 27 Ivi, p. 59.

28 «Both the history of the Romance languages and our own intuitions lead one to suppose that the wheel will continue to turn», ibidem.

116 lingue come appartenenti a uno o all‟altro gruppo29

. Inoltre, sostenere che questi quattro pattern costituiscano effettivamente i passaggi diacronici della cosiddetta aoristic

drift30, ovvero del processo che ha condotto alla progressiva grammaticalizzazione del Perfetto Composto come unico Tempo perfettivo, non è possibile, non essendo docu-mentate tali fasi in tutte le lingue romanze31. In particolare, i due autori manifestano perplessità riguardo al secondo stadio teorizzato da Harris, che secondo loro potrebbe non essere un passaggio vero e proprio all‟interno del processo di aoristicizzazione, bensì uno sviluppo indipendente che riguarderebbe l‟interazione di valori azionali e a-spettuali32. Il significato inclusivo che caratterizza il Perfetto Composto in questo pattern sarebbe per Bertinetto aspettualmente ibrido33. Ma per mantenere valida la pro-posta di Harris, ipotizzano l‟esistenza di una aspectual escalation, a partire dal carattere stativo dello stadio I puramente risultativo, allo stadio II, ibrido, che poi assumerebbe sempre più una definizione perfettiva negli stadi III e IV34. Resta inoltre da chiarire se queste possibilità funzionali riguardino tutte le radici verbali o solo alcune, a seconda dei tratti azionali inerenti, e quanto influiscano su tali funzioni i diversi contesti sintatti-ci, in base alla presenza di avverbiali o modificatori che possono inibirle.

Ciò che interessa però ai fini dell‟analisi dei casi riscontrati a Lio Mazor è la relazio-ne che intercorre tra gli ultimi due stadi di Harris, quindi dal momento in cui il Perfetto Composto assume i suoi valori prototipici, estendendosi progressivamente fino al punto in cui l‟aoristic drift può dirsi compiuta. Nel prossimo paragrafo verrà approfondita la nozione di current relevance utilizzata da Harris nella sua argomentazione e come Ber-tinetto e Squartini hanno proposto di rielaborare il passaggio dal terzo al quarto stadio, per tentare di risolvere le ambiguità presenti in esso.

29 Spesso, varietà geografiche diverse di una stessa lingua manifestano pattern differenti sulla distribuzio-ne di Perfetto Composto e Perfetto Semplice e nonostante i buoni propositi iniziali, non sempre Harris ha tenuto sufficientemente conto del problema.

30

Con l‟espressione aoristic drift si intende il processo subito dal Perfetto Composto, in origine puramen-te perfect, di graduale aoristicizzazione, ovvero di trasformazione in un puro past perfective, in grado di assumere su di sé sia l‟accezione di aspetto compiuto sia di aoristo. Cfr. P.M. Bertinetto, M. Squartini,

The Simple and Compound Past in Romance languages, cit., p. 404.

31

«We need detailed data from the ancient stages of Romance languages to prove any of the above hypo-thesis. Unfortunately, the relevant input may no longer be available, given the relatively late emergence of vulgar scripts», ivi, p. 420.

32 «One might contend that there is a sort of aspectual escalation from the basically stative meaning of stage I (pure resultativity, with no sharp perfective orientation) to the hybrid status of stage II (inclusivity) to the decidedly perfective nature of stages III and IV», ivi, p. 418.

33 Cfr. ibidem. 34 Cfr. ibidem.

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