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La questione di genere nel mondo scolastico e nelle carriere scientifiche

CAPITOLO 1 LA RELAZIONE TRA DONNE E DISCIPLINE SCIENTIFICHE

1.4 La questione di genere nel mondo scolastico e nelle carriere scientifiche

L’ambiente scolastico, come spiegato nel paragrafo 1.2, è tra i fattori che influiscono maggiormente sulla scelta delle studentesse di intraprendere un indirizzo scientifico o meno per gli studi accademici e successivamente per una posizione di lavoro. È in questo ambiente che i bambini hanno il primo contatto con le scienze e la matematica. Il percorso scolastico durante l’istruzione primaria e secondaria è decisivo per lo sviluppo del primo interesse nei confronti delle STEM; successivamente, la scuola svolge un ruolo incisivo nella scelta di una futura carriera, scelta che avviene nel periodo dell’istruzione terziaria.

Il Rapporto OCSE del 2008 “Encouraging student interest in Science and Technology studies” sottolinea come sia proprio nei primi anni di scuola che inizia a svilupparsi il divario di genere presente nelle STEM: se negli anni della scuola primaria e secondaria le bambine e ragazze sono incoraggiate, spronate a fare del loro meglio anche nelle materie scientifiche, potrà svilupparsi in loro un interesse che potrebbe portare ad una carriera nelle STEM. In tutto il mondo i programmi di studio degli anni dell’istruzione primaria prevedono che bambini e bambine siano esposte alle materie scientifiche allo stesso modo, con le stesse opportunità educative, con un giudizio da parte degli insegnanti che valuti solo le capacità e non il genere. Purtroppo, molti insegnanti ancora oggi valutano con giudizio inferiore le capacità matematiche delle ragazze rispetto a quelle dei ragazzi, anche quando si presentano situazioni e livelli simili o identici.68 È già in questi primi anni scolastici che il gender gap scientifico nasce, diventando successivamente più evidente nella partecipazione nelle STEM a livello di istruzione superiore. I dati riportano che durante gli anni delle scuole medie la percentuale di ragazze che affermano che il tipo di scienze svolte nelle scuole e la modalità con cui sono affrontate le rende meno propense a cercare lavoro nelle carriere scientifiche è circa del 34%; negli anni delle superiori, invece, questa percentuale aumenta fino a raggiungere l'83%.69 La maggior parte delle ragazze abbandona l’idea e l’interesse per un percorso scientifico e tecnologico proprio con il passaggio alla scuola superiore.70 In aggiunta a ciò, si presenta anche una tendenza tra le

68 Cfr. OECD, Encouraging student interest in Science and Technology studies, Paris, OECD Publishing, 2008. 69 Ibidem.

70 Cfr. XIE, Yu; SHAUMAN, Kimberlee A., Women in Science. Career Processes and Outcomes, Cambridge, Harvard

ragazze ad abbandonare il percorso scientifico alla conclusione degli studi della scuola superiore, nonostante siano stati portati avanti studi scientifici.71

Questa percentuale è influenzata dalle discriminazioni di genere che tendono a essere presenti nell’ambiente scolastico, fin dall’infanzia. È fondamentale cercare di apportare delle modifiche al fine di creare un ambiente equo e non discriminatorio, questo aiuterà ad attrarre e trattenere le donne nelle STEM: come numerosi studi dimostrano, le fondamenta per una carriera STEM sono poste negli anni della scuola.

Discriminazione di genere nell’ambito lavorativo

Ponendo l’attenzione al fronte lavorativo, si può notare una forte discriminazione di genere che tuttora persiste nella società, che alimenta il divario di genere nelle STEM. Uno dei fenomeni pervasivi in tutti i paesi dell’OCSE è quello della “segregazione di genere”. Con questo termine si fa riferimento alla tendenza a divedere in settori e le occupazioni differenti in base al genere. All’interno di questo fenomeno si può presentare una segregazione orizzontale, ovvero separazione del lavoro per disciplina e per settore con una presenza inferiore di donne in un determinato tipo di settori. Esiste anche una segregazione verticale, ovverosia la mancanza di donne in un settore o in un lavoro al vertice della gerarchia lavorativa. Quest’ultima tipologia di segregazione è spesso chiamata anche “soffitto di cristallo” o “soffitto di vetro”, o nella sua versione inglese “glass ceiling”. Il nome rappresenta proprio la presenza di una linea invisibile difficile da oltrepassare per le donne: vi sono infatti numerosi ostacoli visibili o invisibili nelle strutture gerarchiche lavorative, che portano ad una scarsa rappresentazione di donne in occupazioni di potere, in settori particolarmente desiderabili per reddito, prestigiosità, stabilità ecc. 72

“It is easier for a woman to reach a middle management position in an organisation than to rise to the very top management level. If she does, however, she is often still a “loner”, i.e. the only or one of very few representatives of her sex”.73

I dati riportati dai rapporti OCSE rivelano la presenza di questa segregazione verticale in particolare nelle carriere STEM in tutti i paesi analizzati: per le scienziate donne

71 Cfr. CASTILLO, Rafael; GRAZZI, Matteo; TACSIR, Ezequiel, Women in science and technology: what does the

literature say?, Inter-American Development Bank, 2014, consultabile online http://www.iadb.org. (20/09/2019)

72 Cfr. OECD, Women in Scientific Careers: Unleashing the Potential, Paris, OECD Publishing, 2006. 73 OECD, Women in Scientific Careers: Unleashing the Potential, Paris, OECD Publishing, 2006, p.122.

è più difficile scalare le gerarchie lavorative, percorrere una carriera accademica fino ad arrivare a posizioni elevate nelle facoltà, posizioni dirigenziali, professori a tempo pieno in università prestigiose e così via.

“In most European countries, the percentage of women in the top grades of academia is below 20%. Women make up less than 10% of senior faculty in Denmark, Germany, Belgium, Ireland, the Netherlands and Austria. Research also shows that men are three times more likely than women to obtain professorships or their equivalent”.74

Questa scarsità è dettata da forme dirette e indirette di discriminazione di genere sia nei processi di selezione per una posizione di lavoro, sia nella valutazione dell’operato. A ciò si aggiungono ostacoli interni ed esterni alla carriera scientifica di una donna. Esempi significativi sono la presenza, implicita o esplicita, di pregiudizi di genere, di molestie sessuali, di ingiustizie sul posto del lavoro, di stereotipi da combattere, di differenze retributive e anche le complessità derivanti dall'essere scienziato e madre, moglie, con il desiderio di equilibrare vita professionale e vita privata.

“In 2017, average hourly earnings for women were 16.0 % lower than those for men in the EU-28. The earnings of women were more than one fifth lower than those of men in the United Kingdom, Germany and Czechia, with the difference in earnings between the sexes peaking at 25.6% in Estonia. By contrast, the gender pay gap was 5.0 % or less in Italy and Luxembourg, as well as in Romania where a low of 3.5 % was recorded”.75

“A woman has to be more than twice as productive as a man to be judged equally competent”.76

In conclusione, nell’ambito delle STEM si rileva una maggior presenza di donne nei percorsi di studi scientifici rispetto alla loro presenza nelle professioni STEM. Questa discrepanza mostra la difficoltà delle donne di trovare lavoro nella scienza e tecnologia nonostante il lungo e difficile percorso di studi affrontato. Tale fenomeno viene descritto come una “conduttura che perde”, il suo termine specifico inglese “Leaky Pipeline”. È

74 OECD, Women in Scientific Careers: Unleashing the Potential, Paris, OECD Publishing, 2006, p.40.

75 EUROSTAT, Key figures on Europe 2019 Edition, Lussemburgo, Publication Office of the European Union, 2019, p.23. 76 CASTILLO, Rafael; GRAZZI, Matteo; TACSIR, Ezequiel, Women in science and technology: what does the literature

un’immagine efficace per rappresentare il mondo della scienza in relazione alle donne: la sequenza di studi formativi e lavorativi che portano ad una carriera scientifica sono una conduttura, ma purtroppo essa perde più donne che uomini. Questo significa che un elevato numero di donne che intraprendono gli studi scientifici non termineranno il percorso con il raggiungimento di una carriera scientifica soddisfacente o in linea con la strada percorsa, ma sarà più probabile che “escano dalla conduttura” o si fermino prima di arrivare alla fine, ovvero si fermino ai gradini inferiori della carriera.77

77 Cfr. EUROPEAN COMMISSION, Maria Caprile et al. (editors), Meta-analysis of gender and science research -