2.2. Definizione del concetto di business incubator di successo
2.2.1. Il raggiungimento degli obiettivi
In letteratura è possibile identificare dei riferimenti alla nozione di successo di un programma di incubazione a sostegno della considerazione che un incubatore è performante se raggiunge gli obiettivi prefissati coerentemente al modello di incubazione al quale si attiene.
La scelta di esporre in seguito le definizioni di successo legate al raggiungimento degli obiettivi è motivata dal fatto che diversi modelli di business incubator presentano goal di natura differente. Come si è avuto modo di approfondire nel primo capitolo, esistono dei caratteri distintivi nelle diverse tipologie di BI, e questi ne caratterizzano anche gli obiettivi da raggiungere.
In questa sede pertanto si è posta l’attenzione sulla letteratura di riferimento che afferma l’importanza del raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte dell’incubatore quale determinante del suo successo, nonché il legame esistenze tra obiettivi e modello di incubazione.
Uno degli autori che affrontò il tema del successo di un programma di incubazione fu O’Neal, il quale, in una pubblicazione del 2005, affrontò il tema dei fattori che contribuiscono a sviluppare un university incubator di successo, con particolare riferimento al tema delle nuove imprese focalizzate nel settore high-tech. L’autore si riferì al successo dell’incubazione d’impresa come segue:
“The question of what factors or conditions are necessary for success is difficult to answer. This question is magnified by lack of a consistent definitional framework from which to base studies and findings. The real questions then are, ‘What is meant by success?’ and ‘What is trying to be achieved?’. Success should be measured against what is trying to be achieved”70.
In questo caso, O’Neal ricollega il raggiungimento degli obiettivi al successo dell’incubatore, quindi risulta fondamentale comprendere a che cosa ambisce il programma di incubazione. L’autore propone infatti di chiedersi “che cosa si cerca di raggiungere”? Questo dipenderà sia dal modello di incubazione di riferimento, come descritto in precedenza, ovvero con quale fine nasce quel particolare incubatore di imprese, sia da altri elementi, quali, ad esempio, gli obiettivi dettati dal management interno, che possono coincidere con un numero di exit di imprese incubate per anno. Nella sua analisi dei fattori che contribuiscono al successo di un
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BI, O’Neal sottolineò inoltre l’importanza della tipologia di incubatore di riferimento, ricollegando gli obiettivi da raggiungere al modello di incubazione. Il riferimento alle diverse categorie di incubatori risulta in questo caso simile a quelle analizzate in precedenza, per questo motivo si è scelto di citare questo autore. Le tipologie di incubatori esistenti per l’autore sono infatti incubatori nonprofit, forprofit o private, academic-related (definiti precedentemente come UBI), e ibridi. L’autore per la categoria degli incubatori ibridi fa riferimento agli incubatori che nascono dalla collaborazione tra settore pubblico e privato, riprendendo il criterio proprietario di classificazione.
In base alla tipologia di incubatore al quale ci si riferisce, sono presenti infatti obiettivi diversi: ad esempio le opportunità che hanno le imprese incubate di ricevere dei finanziamenti non sono uguali in tutti i BI, ma questo dipenderà dal network che ha sviluppato l’incubatore, dai fondi disponibili e dal successo della nuova impresa al termine del programma di incubazione; un altro riferimento può essere relativo alla creazione di nuova occupazione, poiché non per tutti gli incubatori l’obiettivo primario è sostenere la crescita economica e creare nuovi posti di lavoro (un esempio sono i CPI, il cui obiettivo è quello di creare nuove imprese dalle quale ottenere un profitto parallelamente all’attività core); anche la specializzazione risulta importante in questo senso, poiché se un incubatore presenta un focus nel settore manifatturiero sicuramente tenderà a creare nuova occupazione in misura superiore rispetto ad un incubatore che si occupa di nuove imprese nel settore dell’high-tech o dei servizi.
Fino ad ora si è compreso quindi come il successo di un incubatore possa essere inteso come capacità dell’incubatore stesso di raggiungere i suoi obiettivi, in relazione al modello di incubazione di riferimento.
Altri autori hanno confermato l’importanza del raggiungimento degli obiettivi nella valutazione del successo di un business incubator. Bergek e Norman in una pubblicazione del 2008 relativa ad un’analisi sulle best practice da considerare nei programmi di incubazione, si riferiscono al successo di un BI come segue:
“In the evaluation literature, the concept of performance usually refers to the goal attainment of an activity or scheme (cf. Mosselman et al., 2004). This implies that is not enough to measure the outcome of an activity, this outcome also need to be related to expected outcomes (i.e. goals) (Storey, 2000; Vedung, 1998). In line with this, we define incubator performance
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as the extent to which incubator outcomes correspond to incubator goals. In order to identify incubator best practice, the performance of different incubators should, then, be related to their ‘incubator models’, i.e. to how they organise and manage the incubation process”71.
Anche in questo caso, gli autori riconducono la performance dell’incubatore di imprese alla definizione degli obiettivi da raggiungere, in relazione al modello di incubazione. Il modello di incubazione in questo caso risulta fondamentale per valutare gli output in relazione agli obiettivi. Gli autori infatti fanno riferimento a diversi tentativi di misurazione degli output di un programma di incubazione d’impresa (Allen e McCluskey, 1990; Phillips, 2002), evidenziando come per misurare la performance di un incubatore in base agli output, quali ad esempio il numero di nuovi posti di lavoro creati o i ricavi ottenuti dalle imprese incubate per anno, sia fondamentale conoscere la tipologia di incubatore e quindi individuare prima di tutto i suoi obiettivi. Come abbiamo affermato precedentemente, non essendo tutti gli incubatori uguali tra loro, anche gli obiettivi si diversificano in relazione alla natura del programma di incubazione.
In generale, quindi, la performance di un incubatore di imprese dovrebbe essere misurata in base agli obiettivi prefissati e in base al raggiungimento degli stessi da parte del BI, tendendo conto delle differenze esistenti tra modelli di incubazione (Figura 2.1). Ad esempio le opportunità di investimento ricercate dall’incubatore per le imprese incubate non sono le stesse per tutte le tipologie di modelli di incubazione; il settore di riferimento in cui operano le imprese ospitate, come il settore manifatturiero o dei servizi, può creare più o meno occupazione nell’area in cui andranno ad operare tali nuove imprese; l’incubatore stesso può creare lavoro, ma questo dipende sempre dagli obiettivi che vuole raggiungere e dal modello di incubazione che lo identifica72.
Questi brevi esempi aiutano a comprendere l’importanza della definizione del termine incubatore e della classificazione effettuata in precedenza. Solo se si comprende a fondo la natura dell’incubatore, infatti, si può comprenderne la performance e valutarne l’impatto sulle piccole e medie imprese emergenti, sull’imprenditorialità e sul mercato locale ed internazionale.
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Bergek, A., Norrman, C. (2008). 72
Figura 2.1. Il modello di valutazione della performance di
Fonte: Rielaborazione da Bergek e Norrman (2008).