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Le tre generazioni di business incubator

1.4. Evoluzione storica del fenomeno degli incubatori di imprese

1.4.2. Le tre generazioni di business incubator

Come si è potuto intuire dai paragrafi precedenti, è possibile percepire un’evoluzione nel corso del tempo da parte del fenomeno dell’incubazione di impresa. In questo senso è importante un accenno al Business Incubator Continuum elaborato da Allen e McCluskey (1990), per poter poi individuare le tre generazioni di incubatori di imprese che si sono evolute nel tempo.

L’idea di base del BI Continuum è che nessun incubatore è uguale all’altro, ma essi si differenziano e si evolvono in base ai servizi offerti, che nel tempo si sono ampliati. Gli autori sopracitati identificarono quattro categorie organizzative ideali di business incubator e le

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posizionarono lungo un continuum, che partendo dal mero servizio di affitto offerto inizialmente, giunge al concetto di incubatore come fonte di investimento speculativo per lo sviluppo di nuove attività di impresa (Tabella 1.3)64.

La prima generazione di incubatori di imprese è riconducibile proprio al servizio di agenzia immobiliare offerto alle nuove imprese65, che all’inizio della loro attività cercano degli spazi da affittare o acquistare, ad uso di ufficio o magazzino ad esempio. Oltre a questo tipo di servizio, la prima generazione di incubatori, come già visto in precedenza, si poneva tra i suoi obiettivi primari la rivitalizzazione di aree economiche locali, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro66. Questo fu possibile grazie all’impiego di spazi vuoti nei quali locare nuove imprese, con il valore aggiunto di stimolare la crescita economica e sociale regionale anche attraverso finanziamenti governativi. Un esempio di incubatore di prima generazione è sicuramente il Batavia Industrial Center, del quale si è discusso in precedenza.

Nel BI Continuum incontriamo poi gli academic incubator (definiti in precedenza come UBI,

university business incubator), collocati tra i due estremi, che aggiungono valore allo sviluppo

economico locale favorendo il trasferimento e la commercializzazione di nuove tecnologie e scoperte scientifiche. Questo permette la creazione di un collegamento tra conoscenza, ricerca ed imprenditorialità.

Infine, troviamo i for profit seed capital incubator, che rappresentano essenzialmente IPI (independent private incubator) e CPI (corporate private incubator) descritti precedentemente, poiché consistono in forme di investimento private con l’obiettivo di innovare e creare profitto. Grimaldi e Grandi nel loro modello fecero un preciso riferimento al BI Continuum di Allen e McCluskey, esprimendo l’intenzione di confermarlo con il loro lavoro sui “Model 1” e “Model 2”67.

La categorizzazione di Allen e McCluskey, infatti, venne ripresa da Grimaldi e Grandi, i quali individuarono quattro gruppi di incubatori di imprese ed allo stesso modo, attraverso i loro due modelli di incubazione, riproposero un continuum. Il senso del continuum è dato dal fatto che ogni incubatore è unico nel suo genere, non esistendo un modello al quale attenersi nella creazione di un BI, ma è confermata l’esistenza di caratteristiche comuni tra gli incubatori,

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Allen, D. N., McCluskey, R. (1990), Aerts, K., et al. (2007). 65

Allen, D. N., McCluskey, R. (1990), Aerts, K., et al. (2007). 66

Aerts, K., et al. (2007). 67

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che possono presentare più o meno queste caratteristiche e quindi spostarsi tra un estremo e l’altro di un continuum.

Tabella 1.3. Il Business Incubator Continuum.

Value added through

Real Estate Business development For profit property development incubator

Not for profit development

corporation incubator

Academic incubator

For profit seed capital incubator

Primary objective

Real estate appreciation

Job creation Faculty-Industry collaboration Capitalize investment opportunity Sell proprietary services to tenant Positive statement of entrepreneurial potential Commercialize university research Secondary objective Create opportunity for technology tranfer Generate sustainable income for organization

Strengthen service and instructional mission Product development Create investment opportunity

Diversify economic base Capitalize investment opportunity Bolster tax base Crate good will

between institution and community Complement existing

programme

Utilize vacant facility

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Riprendendo con l’individuazione delle generazioni di incubatori evolutesi nel tempo, la seconda generazione iniziò a svilupparsi negli anni Novanta, quando incominciarono ad espandersi i servizi offerti dai business incubator, parallelamente alle nuove esigenze del mercato delle nuove imprese.

Gli incubatori cominciarono infatti ad inserire nel loro range di servizi anche la consulenza di professionisti e specialisti per le imprese ospitate, nuove fonti di supporto finanziario, divenendo essi stessi investitori nella start up (ricordiamo che nel corso degli anni Novanta iniziarono a svilupparsi le nuove forme di incubazione privata), accesso ad un network di contatti con possibilità di partenship, nonché servizi di mentoring68. Questo nuovo tipo di incubazione coincide con il boom tecnologico degli anni Novanta, che favorì la nascita di nuovi orizzonti per l’attività d’impresa, sfruttando il canale della ricerca scientifica e tecnologica.

Un ruolo di fondamentale importanza in questo senso fu svolto dagli incubatori universitari, favorendo il passaggio della scoperta scientifica o tecnologica dal laboratorio al mercato grazie a servizi di incubazione, come descritto in precedenza. La seconda generazione di incubatori di imprese, quindi, rappresenta gli incubatori che si trovano a metà del BI

Continuum, poiché presentano un’espansione dei loro servizi, e sono rappresentati per lo più

da university business incubator, date le caratteristiche del mercato di riferimento delle imprese ospitate, cioè quello delle nuove start up a contenuto tecnologico. In questa fase iniziano a svilupparsi anche attività di incubazione privata, che si spostano lungo il continuum verso destra, incontrando quelle attività di incubazione aventi come obiettivo principale il reddito ottenibile da investimenti in imprese start up.

La terza ed ultima generazione di incubatori di imprese cominciò ad affermarsi verso la fine degli anni Novanta, con l’espansione dei nuovi settori dell’high tech e delle ITC, entrambi settori strategici nello sviluppo imprenditoriale ed allo stesso tempo mutevoli e concorrenziali. Proprio per questo motivo, molte piccole nuove imprese scelgono di specializzarsi in questo settore, e molte imprese già esistenti cercano di introdurre le nuove tecnologie nei loro sistemi organizzativi. A queste nuove esigenze di mercato fanno fronte gli incubatori della terza generazione, che si spostano sempre più verso l’estremo di destra del BI Continuum, ossia verso l’incubazione profit oriented, definita in precedenza.

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Figura 1.4.

Fonte: Elaborazione personale.

Riassumeremo ora nella Figura 1.4 le diverse generazioni di ricordiamo essersi evoluti nel tempo, da un focus sul

imprenditoriale, ma allo stesso tempo queste stesse generazioni convivono tra loro, muovendosi in base alla presenza o meno di alcune caratteristiche lungo un

Prima generazione • I servizi offerti medie imprese • Gli incubatori nascono su iniziative • L'obiettivo è crescita e lo Seconda generazione • I servizi proposti consulenza, • Il mercato di particolare Econonomy • Il ruolo chiave ricerca e sviluppo di ricerca Terza generazione • I servizi offerti approfondisce • Gli incubatori inizia a diffondersi • Il mercato di servizi offerti contenuto tecnologico

Le tre generazioni di incubatori di imprese.

Fonte: Elaborazione personale.

Riassumeremo ora nella Figura 1.4 le diverse generazioni di business incubator ricordiamo essersi evoluti nel tempo, da un focus sul real estate ad un focus sullo sviluppo imprenditoriale, ma allo stesso tempo queste stesse generazioni convivono tra loro, muovendosi in base alla presenza o meno di alcune caratteristiche lungo un

offerti dai BI si concentrano sulla locazione di spazi imprese esistenti o di nuova formazione

incubatori di questa generazione sono per lo più not iniziative governative o istituzionali

è quello di rivitalizzare l'economia locale, sviluppo economico a livello regionale

proposti dai BI si ampliano e vengono introdotti mentoring, capitale finanziario, sviluppo di network di riferimento è quello delle nuove tecnologie,

alla diffusione di internet e allo sviluppo chiave è svolto dagli incubatori universitari, sviluppo tecnologico nonchè commercializzazione

offerti dagli incubatori non subiscono grandi approfondisce l'aspetto del networking

incubatori si spostano verso un orientamento per lo più diffondersi una strategia di specializzazione

di riferimento è quello dell'ITC e dell'high offerti si concentrano di più a favore delle start

tecnologico

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Le tre generazioni di incubatori di imprese.

business incubator, che

ad un focus sullo sviluppo imprenditoriale, ma allo stesso tempo queste stesse generazioni convivono tra loro, muovendosi in base alla presenza o meno di alcune caratteristiche lungo un BI continuum.

spazi a piccole e

not for profit e

locale, favorendo la

introdotti servizi quali network

tecnologie, relative in sviluppo della New universitari, promotori di commercializzazione dei risultati

grandi variazioni, si più for profit ed dell'high tech, quindi i start up ad alto

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Capitolo 2

I fattori critici di successo degli incubatori di imprese

Le variabili interne ed esterne

2.1.Introduzione

Gli incubatori di imprese, essendo per definizione strumenti di promozione di imprenditorialità e di innovazione, di crescita economica a livello locale, e di maggiore competitività a livello internazionale, hanno trovato nel tempo terreno fertile per il loro sviluppo in paesi economicamente avanzati come Stati Uniti ed Europa, considerate due economie industriali forti a livello internazionale69. Proprio per questo motivo, nel seguente capitolo si considereranno casi e letteratura di derivazione nordamericana ed europea, riferendosi in particolare a quegli incubatori di imprese che operano in paesi nei quali si è rilevata una crescente attenzione per i temi legati ad imprenditorialità, imprese start up e

business incubator quali strumenti di promozione della crescita economica.

Anche se non esistono una serie di parametri riconosciuti che caratterizzano il successo di un

business incubator, in questo capitolo si cercherà di individuare delle variabili di riferimento a

livello interno ed esterno che influenzano la performance dell’attività di incubazione.

Nella prima parte del capitolo si cercherà di definire la nozione di successo legata all’attività di incubazione, poiché, come per la definizione del concetto di business incubator analizzata nel primo capitolo, non esiste un concetto universalmente riconosciuto.

Si procederà poi con l’individuazione delle variabili chiave che caratterizzano l’attività degli incubatori di imprese, cercando di definire sia le variabili interne che quelle esterne che caratterizzano l’insieme di servizi e competenze che i business incubator offrono alle imprese

start up, nonché quali fattori ambientali influiscono sull’attività di incubazione.

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