• Non ci sono risultati.

RAPPORTI COMMERCIALI ROMANIA - ITALIA

Nel documento AESE. In collaborazione con: (pagine 39-42)

Economia e Mercati

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI (2018-2020)

2.6 RAPPORTI COMMERCIALI ROMANIA - ITALIA

Uno dei principali partner economici della Romania, sia in termini di commercio che di investimenti effettuati, è l’Italia,

40

AESE

che detiene il secondo posto come partner commerciale, dopo la Germania; al quinto posto sulla lista degli investitori stranieri in termini di capitale investito, con la somma di 2.76 miliardi di euro e al primo posto per quanto concerne il numero di imprese straniere sul mercato romeno.

Grazie alle continue opportunità offerte dai fondi europei, alle quali si aggiungono le opportunità territoriali derivanti dai programmi di ammodernamento della rete infrastrutturale, dall’efficace tessuto industriale e dalle vaste disponibilità in ambito agricolo e minerario, questi settori strategici stanno mostrando una rapida e consistente crescita, rappresentando un’ulteriore opportunità di rafforzamento per l'imprenditorialità italiana.

Al 31 agosto 2018, secondo i dati del Oficiul Național al Registrului Comerțului, il numero di società rumene con capitale italiano ammontava a 46 661, costituendo il 21,27% del totale delle aziende a capitale straniero. Il capitale totale investito da queste società è pari a 2,55 miliardi di euro, posizionando l‘Italia al 5° posto per capitale totale investito, con un peso del 5,7% sull’economia rumena. Di queste, oltre 23.400 aziende sono attualmente attive.

Al 30 novembre 2018 il valore degli scambi bilaterali è stato di 14,39 miliardi di euro, il 6,59% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. In particolare, sono state registrate esportazioni per un valore di 7,18 miliardi di euro, in crescita del 10,16% rispetto al 2017, e importazioni per 7.21 miliardi di euro, in crescita del 3.14% rispetto l’anno precedente.

L’interscambio commerciale con l’Italia ha costituito il 10,5% del commercio totale estero della Romania, posizionando l’Italia al 2° posto come paese partner sia per le esportazioni che per le importazioni. Per il 2018 il saldo della bilancia commerciale è stato favorevole all‘Italia, con un disavanzo di 26,21 milioni di euro per la Romania.

Nell’anno 2019, il valore degli scambi commerciali bilaterali è stato di 15,64 miliardi di euro; il più alto valore registrato nella storia delle relazioni italo-romene, tra cui le esportazioni di 7,77 miliardi di euro e le importazioni di 7,87 miliardi di euro.

A partire dell’entrata della Romania nell’UE, si è costatata una rilevante evoluzione del ruolo dell’imprenditoria italiana nel tessuto commerciale romeno, tramite joint-ventures o attraverso investimenti in settori chiave dell’economia romena, quali energia, produzione e assemblaggio di componenti auto, chimico-plastico, elettronico e delle apparecchiature elettrodomestiche mobili, bancario, IT&C.

Scambi commerciali Romania/Italia 2017 2018 Variazione %

Esportazioni (mld €) 6,52 7,18 10,16%

Importazioni (mld €) 6,98 7,21 3,14%

Totale 13,50 14,39 6,59%

41

02 - Economia e Mercati

Settori strategici

AGROINDUSTRIA - Uno dei settori più promettenti è senz'altro quello agro-industriale. Le Autorità romene puntano sulla ristrutturazione delle piccole e medie imprese agricole e, al contempo, sull'ammodernamento dei sistemi di irrigazione e sullo sviluppo dei servizi legati alla agricoltura quali l'agro-processing (soprattutto in segmenti in cui il nostro Paese eccelle). L'Italia, infatti, occupa la prima posizione nella classifica dei principali Paesi investitori in terreni agricoli romeni. Seguono la Germania e i Paesi arabi.

TRASPORTI - Il Governo romeno ha adottato un Master Plan Generale dei Trasporti approvato dalla CE. Si tratta di un documento-chiave che delinea la strategia della Romania per la costruzione e l'ammodernamento delle infrastrutture e dei trasporti (terrestre, ferroviario, navale e aereo) entro il 2030, da raggiungere anche grazie all'erogazione da parte del'UE dei fondi comunitari per questo settore. In Romania operano da anni aziende italiane leader nel settore dei trasporti (ferrovie, strade, autostrade) come Astaldi, Italferr, Pizzarotti o Tirrena Scavi, molte delle quali si sono aggiudicate importanti commesse tramite numerose gare di appalto.

INDUSTRIA - Dopo un periodo di declino causato dalla crisi finanziaria, nel 2011, il fatturato del settore industriale ha ricominciato a crescere in maniera sostanziale, grazie soprattutto alla ripresa della produzione manifatturiera.

Quello manifatturiero è, infatti, il settore che, negli ultimi anni, ha mostrato maggiore dinamicità, con risultati particolarmente rilevanti nei comparti dell'automotive, della lavorazione dei metalli, della produzione di motori elettrici e turbine e degli impianti petroliferi ed energetici. Da questo punto di vista gli investimenti italiani nel settore industriale hanno fornito un contributo eccezionale alla crescita del Paese, in un primo momento attraverso l’impegno delle pioneristiche piccole e medie imprese che già venticinque anni fa si sono avvicinate al nascente mercato romeno, e in seguito tramite l'interesse crescente di grandi gruppi industriali.

ENERGIA - La Romania possiede un elevato numero di fonti di energia, come petrolio, gas naturale, carbone, uranio minerale, e disponendo, così, anche di un importante potenziale di fonti rinnovabili. Grazie agli fondi europei, il Paese è incentivato sia a produrre che sfruttare energia derivante da fonti rinnovabili, infatti, il Programma Operativo Infrastrutturale 2014-2020 stanzia numerosi fondi per aumentare la capacità derivante dalle fonti rinnovabili di energia elettrica e termica, e la promozione di impianti ad alto rendimento; inoltre la Strategia Energetica per la Romania 2015–2035, ha lo scopo di favorire la competitività economica ad un prezzo sostenibile per i consumatori finali e la protezione dell’ambiente, limitando gli effetti dei cambiamenti climatici.

SERVIZI IT&C – Negli ultimi anni, con l’evolversi delle tecnologie informatiche e telefoniche, i servizi tecnologici e della comunicazione hanno guadagnato fette di mercato sempre maggiori. La Romania risulta essere una delle mete preferite dalle grandi aziende del settore, che hanno trovato terreno fertile grazie al costo del lavoro e per la preparazione professionale dei lavoratori.

42

AESE

Nel documento AESE. In collaborazione con: (pagine 39-42)