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3 Caratteristiche generali sulla geochimica dei depositi lacustr

C 4 che utilizzano CO 2 come font di carbonio durante la fotosintesi (Meyers e Lallier-

4. Materiali e metod

5.5 Rapporti isotopici del carbonio δ 13 C org

I valori dei rapporti isotopici del carbonio δ13Corg (fig. 5.5) ottenuti dai campioni di materia

organica analizzati, variano in un intervallo compreso tra un valore minimo di - 29,51‰ ed un valore massimo di - 31,80‰, con un valore medio di - 30,68‰.

La serie di dati mostra un andamento generale verso un leggero aumento dei valori δ13

C con la profondità.

Questo andamento risulta più evidente per i punti al di sotto della profondità di 225 cm, dove si può notare come i valori δ13

C si attestino quasi sempre su valori superiori a - 31 ‰ (fig. 5.5).

Osservando l’andamento dei dati si può osservare come le differenza più marcate tra valori successivi si riscontrino nella prima parte del grafico, al di sopra della profondità di 250 cm, precisamente nei livelli B1.2 e B1.3, dove si ha un andamento altalenante dei valori di δ13

C, e dove si registra il valore massimo di tutta la serie di dati, con - 32 ‰ (nel livello B1.3) ed un minimo anche se non assoluto con – 29,62‰ (livello B1.3); la media è di - 30,85‰, la più alta.

Al di sotto di tale profondità si può osservare come l’andamento diventi relativamente più costante, rispetto alla prima parte del grafico, in un intervallo di - 1,76‰ (compreso tra - 29,51 e - 31,27), anche se non mancano dei picchi, infatti, in questa seconda parte si ha il valore minimo di tutta la serie di dati, con - 29,51‰ (nel livello B1.5) alla profondità di - 376 cm, mentre la media è di - 30,55‰, più bassa rispetto alle altre due parti del grafico. Infine nell’ultima parte del grafico, cioè a profondità maggiori di 380 cm fino a 510 cm circa, siamo quindi nei livelli BB1.4 e BB1.5, l’andamento della serie si stabilizza, con valori più costanti, si ha una media di -30,68‰ ed un intervallo di - 1.2‰ (compreso tra – 30,03 e - 31,23).

101

Figura 5.5 Andamento dei valori espressi in ‰PDB del δ 13

Corg per il carbonio contenuto nei

carbonati della materia organica dei sei spezzoni delle carote AC05 del Lago dell’Accesa.

P

r

o

f

o

n

d

i

t

à

c

m

102

5.6 Confronto fra gli andamenti di δ

13

C

org

, TOC e TIC

Nel seguente grafico della figura 5.6 si può osservare come l’andamento del TIC e del TOC siano opposti, infatti, dove uno tende ad aumentare, l’altro viceversa diminuisce, ad esempio nell’intervallo compreso tra la profondità di 210 cm e 240 cm circa, il TOC aumenta fino al suo valore massimo, viceversa il TIC diminuisce registrando il valore minimo.

APPENDICI

Figura 5.6 Correlazione tra il contenuto totale in carbonio organico (TOC%) e il contenuto totale in carbonio inorganico (TIC%) incluso nei sedimenti dei sei spezzoni delle carote AC05 del Lago dell’Accesa.

P

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103 Nel grafico seguente di figura 5.7 sono messi a confronto gli andamenti dei valori relativi al contenuto totale in carbonio organico TOC, al contenuto totale in carbonio inorganico TIC, e al rapporto isotopico del carbonio contenuto nella materia organica (δ13

Corg‰PDB)

dei sei spezzoni delle carote AC05 del Lago dell’Accesa.

Figura 5.7 Correlazione tra il contenuto totale in carbonio organico (TOC%), il contenuto totale in carbonio inorganico (TIC%) e l’andamento isotopico del carbonio contenuto nella materia organica (δ13Corg‰PDB) dei sei spezzoni delle carote AC05 del Lago

P

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t

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c

m

104 Osservando gli andamenti si può osservare come vi sia una buona correlazione tra gli andamenti dei valori relativi al δ13

Corg e del TOC, infatti vi è corrispondenza tra massimi e

minimi relativi, in modo particolare nella porzione fino alla profondità di 190 cm circa e tra la profondità di 230 cm e 310 cm circa.

In generale, in base agli andamenti dei valori del δ13

Corg, al TOC ed al TIC, si possono

evidenziare nel grafico della figura 5.8 tre zone di suddivisione della serie di dati.

- una prima zona per i punti che ricadono al di sopra della profondità di 190 cm circa, in cui le tre curve hanno andamenti molto simili, eccetto il tratto alla profondità tra 150 cm e 170 cm dove il TIC ha andamento opposto rispetto alle altre due e valori maggiori rispetto al TOC;

- una seconda zona per i punti che ricadono ad una profondità compresa tra 190 cm e 230 cm, in cui i valori del TOC registrano i due picchi massimi della serie, mentre il δ13Corg

registra il suo valore minimo assoluto ed un aumento dei valori medi con massimi e minimi relativi accentuati, in questo tratto TIC e δ13

Corg hanno andamenti simili, viceversa

il TOC ha andamento opposto ai due, unico tratto della serie dove i valori del TOC sono maggiori di quelli del TIC;

- infine una terza ed ultima zona per i punti che ricadono ad una profondità compresa tra 230 cm e 511,50 cm, caratterizzata da un ritorno a valori minori del TOC, che hanno qui un andamento costante, e che sono sempre di molto inferiori a quelli del TIC, il quale ha un andamento più o meno costante, con valori elevati, mentre il δ13

Corg registra una

diminuzione del valore medio ed un andamento caratterizzato da differenze meno marcate tra massimi e minimi relativi.

Per quanto riguarda l’andamento generale delle curve in quest’ultimo tratto si nota come le curve del TOC, del TIC e del δ13

105

5.7 IL RAPPORO C/N

Nel grafico di figura 5.8 si può osservare l’andamento del rapporto carbonio – azoto (C/N) con la profondità, dove i valori ottenuti mostrano una media di 11.

Nel dettaglio è possibile distinguere nel grafico quattro differenti zona in base all’andamento dei valori:

- la prima zona, nella parte alta del grafico, con profondità inferiori a 241 cm in cui si registra un andamento costante senza un particolare aumento o diminuzione del trend, con valori compresi tra 9 e 13, ed un valore medio di 11;

- una seconda zona compresa tra 249 cm e 306,50 cm, dove si ha un’alternanza di valori compresi in un intervallo tra 3, che rappresenta il picco più basso di tutta la serie di dati alla profondità di 281,50 cm, e 15 che invece rappresenta il valore massimo relativo, secondo picco di tutta la serie, alla profondità di 306,50, con un valore medio di 11;

- infine una terza ed ultima zona che va da 321 cm a 511,50 cm, all’interno della quale i valori oscillano tra 6 e 16, quest’ultimo valore massimo di tutta la serie di dati, registrato alla profondità di 472 cm, anche qui il valore medio risulta essere 11.

106

Figura 5.8 Andamento dei valori del rapporto C/N contenuto nei sedimenti dei sei spezzoni delle carote AC05 del Lago dell’Accesa.

90,00 110,00 130,00 150,00 170,00 190,00 210,00 230,00 250,00 270,00 290,00 310,00 330,00 350,00 370,00 390,00 410,00 430,00 450,00 470,00 490,00 510,00 530,00 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

C/N

P

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107

6 DISCUSSIONE

6.1 I sedimenti delle carote AC05 B1.2 – B1.3 – B1.4 – B1.5 –

BB1.4 – BB1.5

Come descritto nel capitolo precedente, i sedimenti dei sei spezzoni della carota AC05-B del Lago dell’Accesa, per i quali si è analizzato il TC, TOC, TIC, δ13

Corg, TN e C/N,

appartengono ad un periodo di tempo interamente compreso nell’Olocene, più precisamente vanno dall’Olocene medio all’attuale. Secondo il modello di età sviluppato per questo studio, il campione analizzato alla base di questi spezzoni di carota considerati, si ha un’età calcolata di circa 7100 anni B.P., mentre il tetto ha un’età di circa 1400 anni B.P.

Confrontando l’andamento dei valori dei dati ottenuti dai diversi parametri, sono evidenti condizioni de lago ben distinte, che quindi fanno presupporre condizioni climatico – ambientali differenti dell’area in esame nel periodo di tempo considerato.

Nel grafico di figura 6.1 sono riportati tutti i parametri analizzati.

108

Figura 6.1 Grafico totale degli andamenti relativi ai valori di δ13Corg, TOC, TIC, TC, TN, C/N,

rispetto all’età (B.P.), ottenuti dalle analisi sui campioni di sedimento degli spezzoni della carota AC05B del Lago dell’Accesa.

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6.2 Sedimenti della carota AC05B: materia organica e carbonio