La
f (λ) = e
iλ
è una funzione ontinua omplessadi variabile reale, quindi
T =
RSRb
af (λ)dEλ
, on(Eλ)
famiglia spettralelimitata, esiste,per ilteore- ma8.2.3,ed è unoperatorelineareunitario.Pervedere questo, osserviamo he lefunzioni
T
7→ T T
∗− I
e
T
7→ T
∗T
− I
sono ontinue,quindil'intersezionedellerelative ontroimmaginidello
0
èun hiusoinL(H)
. Ora,ilsimultaneoveri arsidelleT T
∗−I = 0
e
T
∗T−I =
0
equivale aT
unitario.Sempre dal teorema 8.2.3, segue he
T
è limite uniforme di operatori del tipoPn
k=1eiλkPk
, he sonounitari. Quindi, appartenendo esse al suddetto hiuso,il limite appartiene al hiuso stesso, ioèT T
∗= T∗T = I
.
Vi eversa:
Teorema 8.6.1 (von Neumann - 1929) Ad ognioperatore lineare unita-
rio
U
dello spazio di HilbertH
orrisponde una famiglia spettrale limitata(Eλ)
,di estremi0
e2π
, essenzialmente uni a, in modo heU =
RS
Z
2π
0
eiλdEλ
8.7 Una de omposizione di operatori normali e loro
rappresentazione
Ognioperatorenormale
N
∈ L(H)
puòessere s rittonella formaN = X + iY,
(8.6) doveX
edY
sonooperatori autoaggiunti ommutanti. Bastaporre:X =
1
2(N + N
∗),
Y =
1
2i(N
− N
∗).
Risultaovviamente he
kXkL(H)
,kY kL(H)≤ kNkL(H)
. Un'altrade omposizione,menoimmediata,3
èlaseguente:
N = RU = U R,
(8.7) doveR
è unoperatore autoaggiunto positivo,edU
unoperatore unitario. Così ome la de omposizione (8.6) è l'analoga diquella di un numero om-plesso
z
nellesueparti realeedimmaginaria (z = x + iy
),lade omposizione (8.7) è l'analoga di quella diz
nel prodotto del suo modulo on un fattore dimodulounitario(z = re
iφ
).
Sia quindi
N
un operatore lineare normale limitato, e sianoX
edY
gli operatori autoaggiunti in (8.6) he lo de ompongono. Le famiglie spettrali(EX
x
)
ed(E
Y
y
)
asso iate rispettivamente adX
edY
hanno entrambe inter- vallo di variazione in luso nell'intervallo diraggiokNk
. Fissatix
ey
inR
,EX
x
edE
Y
y
sonolimitidipolinomiinX
edY
rispettivamente,equindilimiti 3dipolinomiin
N
edN
∗
. Così,la ommutativitàdi
N
onN
∗
impli a quella diE
X
x
onE
Y
y
. Si ha dunque:N = X + iY =
RS
Z
R
x dExX
+ iRS
Z
R
y dEyY
=
=
RS
Z
R
x dExXRS
Z
R
dEyY
+ iRS
Z
R
dExXRS
Z
R
y dEyY.
Consideriamo orail net
X
h,k
(ξh,k+ iηh,k)(ExXh− E
X
xh−1)(E
Y
yk
− E
Y
yk−1)
(8.8)lungol'insieme delle partizionimar ate
P
2
,orientato innorma ome in6.2.
La(8.8) èlasommadiRiemann-Stieltjes induevariabilidi
f (x, y) = x + iy
rispetto ag(x, y) = E
X
x
· EyY
relativa alla partizione mar ataP = ([z] =
[x] + i[y], (ξ, η))
∈ P2
, dove
[x] =
{x0
< x1
< . . . < xh
< . . . < xm}
,[y] =
{y0
< y1
< . . . < yk
< . . . < yn}
, e(ξ, η)(Rh,k) = ξh,k+ iηh,k
è una mar atura non ristretta. Ineetti, svolgendo sempli i al oli algebri i,e ri ordandoleproprietà fondamentali delle famiglie spettrali,risulta:
G(Rh,k) = (ExXh− E
X
xh−1)(E
Y
yk− E
Y
yk−1)
dovela
G
è lafunzioneasso iata alla funzioneintegratri eg
denitain 6.2. Poi héE
X
x
ommuta onE
Y
y
,leG(Rh,k)
sonodelleprojezioni, equestesono due adue ortogonali.Enun ioinne ilseguenteteoremadirappresentazione
4
Teorema 8.7.1 Ad ognioperatore normalelimitato
N
in unospaziodi Hil- bert omplesso orrisponde una famiglia limitata(Ex,y)
di projezioni tale heN =
RS
Z Z
C
(x + iy)dEx,y
,
N∗=
RS
Z Z
C
(x− iy)dEx,y
.
Nota. L'integraleRSRR
C(x±iy)d(Ex,y)
rientranelladenizionediinte- grale diRiemann-Stieltjes non ristrettodata nella sezione6.2, onsiderandoX = Y =L(H)
,elos alarez = x± iy
ome operatore dimoltipli azioneinL(H)
.Interminidimisuraspettrale,ilteorema8.7.1assumelaformaseguente
5
:
4
Perladimostrazione ompleta,vediF.Riesz-Sz.Nagy [25℄pp. 284-286 5
Teorema 8.7.2 Per ogni operatore normale limitato
N
in uno spazio di Hilbert omplessoH
esiste una misura spettraleE(α)
sull'algebraB(C)
dei boreliani del ampo omplesso, on supporto in luso inσ(N )
, e tale heN =
Z
C
zE(dz) .
Inoltre, per ogni
α∈ B(C)
,N E(α) = E(α)N
eσ(N
|E(α)H)⊂ ¯α
.8.8 Martingale astratte ed integrale di Riemann-
Stieltjes H-sto asti o
Denizione8.8.1 Sia
H
uno spazio di Hilbert omplesso, eT
un numero reale positivo ssato. Unamartingala astratta inH
è un'appli azionet∈ [0, T ] 7→ Mt= EtX
dove
(Et)
è unafamigliaspettraleinH
limitata, on intervallo divariazione[0, T ]
, edX
∈ H
.V.Tesko[28℄ha ostruito estudiato l'integralediRiemann-Stieltjes in
H
RS
Z
T
0
A(t) dMt,
(8.9)dove
A(t)∈ L(H)
, ela funzione integratri eMt
è una martingala astratta. ChiamiamoH-integrale sto asti o tale integraleforte diRiemann-Stieltjes.L'integrale in (8.9) rientra nella denizione data nella sezione 6.1, onside-
rando
X = Y =H
.Nota. Yu.M.BerezanskieN.W.Zhernakov[2℄hanno ostruito,usando
unateoriaspettraledioperatorinormali ommutanti,unintegraledifunzioni
avalorioperatoririspettoadunamisuraavaloriprojezioni. Questointegrale
spettraledifunzioni a valori operatorisi presenta nella forma
B(t) =
Z
t
0
A(λ) dEλ,
t≥ 0,
dove
(A(λ))λ≥0
èuna famiglia di operatori normali inL(H)
,ed(Eλ)
èuna famiglia spettrale inH
parzialmente ommutante on(A(λ))
, nel seguente senso: perognit≥ 0
,presoα
borelianoin]t, +∞[
,A(t)
ommuta onE(α)
, doveE(·)
è lamisuraspettrale(denita in8.5) asso iataallafamiglia(Eλ)
. FissatoM
∈ dom(B) ⊂ H
,laformula(
Z
T
0
A(λ) dEλ)· X =
RS
Z
T
0
A(t) d(EλX).
(8.10)Una ostruzionedell'H-integralesto asti o. Siadataunafamiglia
spettrale ontinua dadestraelimitata
(Et)
inH
, onintervallodivariazione[0, T ]
. FissatoX6= 0
inH
,perdenirel'H-integralesto asti o(8.9)rispetto alla martingala astratta(Mt)
t∈[0,T ]
, onMt
= EtX
, si può partire dalla lassedelle funzioni sempli i avaloriinL(H)
.Perogni
t∈ [0, T ]
poniamo:HX(t) := span{(Et2
− Et1)X
| ]t1, t2]
⊂ ]t, T ]} ⊂ H,
(8.11)LX(t) =L(HX(t)→ H),
(8.12) dove(8.12) èl'insiemedegli operatorilineariinH
,sialimitati he illimitati, hesonolimitati suHX(t)
.La famiglia
LX(t)
è res ente int
, poi héHX(s)
⊂ HX(t)
quandot
≤ s
. Poniamo laseguente norma suLX(t)
:kAkLX(t)
:=
sup
Y∈HX(t),Y 6=0
kAY kH
kY kH
Denizione 8.8.2 Di iamo he
A∈ L(H)
è parzialmente ommutante on la famigliaspettrale(Et)
su[0, T ]
seAEtY = EtAY , Y
∈ HX(t).
Denizione 8.8.3 Fissato
t
∈ [0, T [
, un operatore lineareA
inH
è dettoLX(t)
-misurabile se(i)
A∈ LX(t)
, e, per ognis∈ [t, T [
,kAkL
X(t)
=kAkLX(s)
; (ii)A
è parzialmente ommutante on(Et)
.Inquantosegue, è onveniente hiamare
LX(T )
-misurabilituttiglioperatori lineari inH
.Risulta
Proposizione8.8.1 Seunoperatorelineare
A
inH
èLX(t)
-misurabileper unt∈ [0, T ]
, allora èLX(s)
-misurabile per ognis∈ [t, T ]
.Denizione 8.8.4 Unafamiglia
(A(t))t∈[0,T ]
dioperatorilineariinH
èdet- taH-pro essosempli eLX
-adattato se,per ognit∈ [0, T ]
,l'operatore lineareA(t)
èLX(t)
-misurabile, ed esiste una suddivisione nita0 = t0
< t1
<
. . . < tn= T
di[0, T ]
tale heA(t) =
n
X
k=1
Ak−1χ]tk−1,tk],
t∈ [0, T ].
(8.13)Denotiamo on
SX
l'insieme degliH-pro essisempli iLX
-adattati in[0, T ]
.Denizione8.8.5 Sia
A
∈ SX
, rappresentato dalla (8.13). L' H-integrale sto asti o diA
rispetto alla martingala astratta(Mt)
è denito dallaRS
Z
T
0
A(t) dMt
:=
n
X
k=1
Ak−1(Mtk− Mtk−1).
(8.14)Consideriamo oral'appli azione
α∈ B([0, T ]) 7→ µX(α) :=hE(α)X, XiH,
dove
E(α)
èlamisura(denitain8.5)generatadallafamigliaspettrale(Et)
. EssendoE(α)
una projezione inH
, risultahE(α)X, XiH
=
kE(α)Xk
2
, e,
peril teorema7.8.1,la
µX
èuna misura realepositiva. SiaA∈ SX
rappresentatodall'espressione(8.13). Risulta:kA(t)k2LX(t)
=kAk−1k
2
LX(tk−1)
pert∈ [tk−1, tk[
eL
Z
T
0
kA(t)k
2
LX(t)dµX(t) =
n
X
k=1
kAk−1k2LX(tk−1)µX(]tk−1, tk]).
Teorema 8.8.1 Siano
A, B
∈ SX
, eda, b∈ C
. AlloraRS
Z
T
0
(aA(t) + bB(t)) dMt= aRS
Z
T
0
A(t) dMt+ bRS
Z
T
0
B(t) dMt,
e vale inoltre la seguente stima:
kRS
Z
T
0
A(t) dMtk2H
≤
L
Z
T
0
kA(t)k
2
LX(t)dµX(t).
(8.15)La(8.15) ipermettediestenderel'H-integralesto asti oafunzioniavalori
operatori non ne essariamente sempli i. Deniamo, per ogni
A
∈ SX
, la quasinormakAkSX
:= (
LZ
T
0
kA(t)k
2
LX(t)dµX(t))
1
2.
Quozientiamo
SX
rispetto agliA
∈ SX
, onkAkS
X
= 0
, e siaSˆX
il suo ompletamento.Denizione8.8.6 (H-integrale sto asti o) Una funzione a valori ope-
ratori
t∈ [0, T ] 7→ A(t) ∈ L(H)
è dettaH− integrabile
rispetto alla mar- tingalaMt= EtX
seA∈ ˆSX
. In tal aso esisteunasu essione(An)
inSX
tale heL
Z
T
0
kA(t) − A
ChiamiamoH-integrale sto asti o di
A
rispetto aMt
il limitelim
n→∞
RSZ
T
0
An(t) dMt,
he esistein
H
, e lo denotiamo onRS
Z
T
0
Integrali sto asti i: un
appro io spettrale
9.1 Geometria dell'attesa ondizionata
Sia
(Ω,F, P )
unospazio diprobabilità.Denizione9.1.1 Una sotto-
σ
-algebra diF
è unaσ
-algebraG
di unitàΩ
in lusa inF
.Denoto on
L
p(Ω)
,
1≤ p < ∞
,lospazio delle funzioni reali on modulodip
-esima potenzaP
-sommabile suΩ
.Denizione9.1.2 Sia
G
una sotto-σ
-algebra diF
, e siaX
∈ L
1(Ω)
, a
valoriin
R
.Una
Y
∈ L
1(Ω)
è detta attesa ondizionata di
X
rispetto aG
seY
èG
- misurabile eZ
G
Y dP =
Z
G
X dP
per ogniG∈ G.
In questo aso, laY
è denotata onE[X|G]
.Qui diseguitofornis odue sempli iesempi.
Valore atteso di una variabile aleatoria. Sia
G = {∅, Ω}
, edX
∈ L1(Ω)
. L'attesa ondizionata diX
rispetto aG
è la funzione ostanteR
ΩX dP
,ossiaE[X|G](ω) = E[X]
perogniω
∈ Ω
.Un operatore di attesa ondizionata. Sia
(An)
unasu essione di insiemidisgiuntiinF
, on∪
∞
n=1An= Ω
. SiaG
lasotto-σ
-algebraditutte le possibili unionidegliAn
. DataX∈ L
1(Ω)
,risulta:E(X|G) =
∞
X
n=1
R
AnX dP
P (An)
χAn,
on0/0 = 0.
Ilseguenteteoremastabilis el'esistenzadell'attesa ondizionatasu
L
1(Ω)
:
Teorema 9.1.1 Sia
G
una sotto-σ
-algebra diF
. L'attesa ondizionataE[X|G]
esisteper ogniX∈ L
1(Ω)
. Inoltre, per1≤ p < ∞
, seX∈ L
p(Ω)
risulta:kE[X|G]kp
≤ kXkp
Dimostrazione. SiaX
∈ L
1(Ω)
. Deniamolaseguentemisura on segno
su
G
:λ(G) =
Z
G
X dP.
Lamisura onsegno
λ
èassolutamente ontinua rispettoaP
suG
,equindi, per il teorema di Radon-Nikodým1
, esiste una funzione
P
-sommabileY
G
-misurabile tale heλ(G) =
Z
G
Y dP
perogniG∈ G,
e una tale
Y
soddisfa alle proprietà dell'attesa ondizionata. L'esistenza è dunquedimostrata.Daquesta ostruzione,sidedu eimmediatamente he
E[E[X|G]|G] = E[X|G]
, ioèE[·|G]
è una projezione, e il suo range oin ide on le funzioniG
- misurabili inL
1(Ω)
. Inoltre,
E[·|G]
trasforma funzioni non negative infun- zioni nonnegative, elefunzioni ostanti sonopunti unitiperl'appli azione.Per ompletare la dimostrazione, resta da vedere he
kE[X|G]kp
≤ kXkp
, perX
∈ L
p(Ω)
.
Presa
φ(t) =
|t|
p
, on
t
reale, e appli ando ladiseguaglianza di Jensen2
, si
ottiene:
φ(E[X|G]) ≤ E[φ(X)|G] ,
ossia|E[X|G]|
p
≤ E[|X|p|G],
heporge:Z
Ω|E[X|G]|
pdP
≤
Z
Ω
E[|X|p|G] dP =
Z
Ω|X|
pdP,
essendo
Ω∈ G
. Quindil'operatoreE[·|G]
èuna ontrazione.Questo risultato può essere esteso al aso in ui
X
sia una funzioneP
- sommabilea valoriinunospazio diBana hE
,an he inassenzadiRNP.3
1
v.N.DunfordeJ.T. S hwartz[12℄,p. 176. 2
Sia
f: R → R
onvessa( ioèf(λx + (1 − λ)y) ≤ λf (x) + (1 − λ)f (y)
perognix, y∈ R
,λ∈ [0, 1]
),esiaXßL
1(Ω)
tale he
E[f(X)] < ∞
. Alloraf(E(X|G)) ≤ E(f(X)|G)
. 3Denizione9.1.3 Sia
X
una variabile aleatoria reale su(Ω,F, P )
. Chia- miamoσ
-algebra generata daX
, e la denotiamo onσ(X)
, laσ
-algebra generata dalla famigliadelle ontroimmaginimedianteX
deiboreliani diR
. Proprietà dell'attesa ondizionata. Dis endono immediatamentedalladenizionee dalla ostruzionedell'attesa ondizionata leseguenti pro-
prietà.
Data
G
sotto-σ
-algebra diF
,perogniX
,Y
realiP
-sommabilisuΩ
,eda
,b
inR
risulta:a) se
X
èG
-misurabile, alloraX = E[X|G]
;b) se
σ(X)
èindipendentedaG
,alloraE[X] = E[X|G]
; )E[X|G] = E[E[X|G]|G]
;d)
E[X] = E[E[X|G]]
;e)
a E[X|G] + b E[Y |G] = E[aX + bY |G]
; f) seX≤ Y P
-q.o. ,alloraE[X|G] ≤ E[Y |G]
. DatiX
,Y
∈ L
1(Ω)
e
G, H
sotto-σ
-algebre diF
, valgono le seguenti ulterioriproprietà:4
g) se
Y
èG
-misurabile elimitata, alloraE[XY|G] = Y E[X|G]
; h) seH ⊂ G
,alloraE[E[X|G]|H] = E[X|H]
.i) (B. Levi)Se
(Xn)
è unasu essione monotona res entedifun- zioni inL
1(Ω)
, onvergente
P
-q.o. aX
,alloraE[Xn|G]
onverge aE[X|G]
.j) (Convergenzadominata)Se
(Xn)
èunasu essionedifunzioni inL
1(Ω)
, onvergente
P
-q.o. aX
, ed esisteY
∈ L
1(Ω)
tale he
|Xn| ≤ |Y | P
-q.o.,alloraE[Xn|G]
onverge aE[X|G]
.k) (Fatou) Se
(Xn)
è una su essione di funzioni non negative inL1(Ω)
, onvergenteP
-q.o. aX
,edesisteM > 0
tale heE[Xn|G] ≤
M
perognin
,alloraX
∈ L
1(Ω)
,e
E[X|G] ≤ M
.9.2 Pro essi sto asti i e martingale
Denizione9.2.1 (Filtrazione) Sia
(Ω,F, P )
unospazio diprobabilità,e sia(T,≺)
un insiemeorientato di indi i.Di iamo hela famiglia
(Fτ)τ∈T
di sotto-σ
-algebre diF
è unaltrazionesuF
, se essa è unnet non de res ente lungoT
rispetto all'in lusione, ossia
τ1≺ τ2
⇒ Fτ1
⊂ Fτ2.
4
Lo spazio
(Ω,F, P )
munito di una ltrazione(Fτ)τ∈T
è sovente denotato on(Ω,F, P ; Fτ, τ
∈ T)
.Denizione 9.2.2(Pro esso sto asti o adattato) Dato uno spazio di
probabilità on ltrazione
(Ω,F, P ; Fτ, τ
∈ T)
, hiamiamo pro esso sto a- sti o un net di variabili aleatorie realiXτ
suΩ
, doveτ
orre suT
, e lo denotiamo on(Xτ)τ∈T
.Di iamo he il pro esso
(Xτ)τ∈T
,Xτ
∈ L
p(Ω)
(
1≤ p < ∞
),è adattatoalla ltrazione(Fτ)τ∈T
se, per ogniτ
∈ T
,Xτ
èFτ
-misurabile.Perbrevità, hiameremo unpro esso sto asti o adattatoad unadataltra-
zione
(Fτ)τ∈T
an he pro essoFτ
-adattato.Esempio. Sia
Ω = [0, 1]
,F = B([0, 1])
,eP
lamisuradiLebesguesu[0, 1]
.Per ogni
t
∈ [0, 1]
, siaFt
= σ(B([0, t]), [t, 1])
. La(Ft, t
∈ [0, 1])
è una ltrazione suB([0, 1])
. Dataf
∈ L
1([0, 1])
,lafamiglia
ft(x) = f (x)χ[0,t](x)
è unpro esso sto asti o adattato allaltrazione
(Ft)
.Denizione 9.2.3(Martingala) Dato unospazio diprobabilità on ltra-
zione
(Ω,F, P ; Fτ, τ
∈ T)
,unamartingalaèunpro essosto asti o(Xτ)τ∈T
,Xτ
∈ Lp(Ω)
(1
≤ p < ∞
), adattato alla ltrazione(Fτ)τ∈T
, e tale he, ssato adarbitrioτ0∈ T
,risultaE[Xτ|Fτ
0] = Xτ0
per ogniτ
≻ τ0.
Il modopiù sempli eper ostruire una martingala inL
p(Ω)
è ilseguente
Esempio. Sia
(Fτ, τ
∈ T)
una ltrazione suF
, e siaX
∈ L
p(Ω)
(
1≤ p < ∞
).Allora
(E[X|Fτ])τ∈T
è una martingala inL
p(Ω)
. Vedremo in seguito he
tutte lemartingale onvergenti innorma
L
p
su
Ω
sono diquesto tipo. Esempio. SiaΩ = [0, 1]
,F = B([0, 1])
,eP
lamisuradiLebesguesu[0, 1]
.Datasu
Ω
la ltrazioneFt= σ(B([0, t]), [t, 1])
,laEt= 0
pert < 0
Et= E[•|Ft]
per0≤ t ≤ 1
èuna famiglia spettralein
L
2(Ω)
.
Fissato
f
∈ L
2(Ω)
, la
(Et(f ))t∈[0,1]
è una martingala, esprimibile nella seguente forma:Et(f )(x) = f (x)χ[0,t](x) +
1
P ([t, 1])
Z
]t,1]
f (x) P (dx) χ]t,1](x)
(0/0 = 0).
Teoremi di onvergenza. Ènaturale hiedersi, datauna martingala
(Xτ)τ∈T
inL
p(Ω)
(
1
≤ p < ∞
), quali siano le ondizioni di onvergenza inLp
-norma,e, se
p = 1
,quando(Xτ)τ∈T
onverge q.o. Unasempli ema ru ialeproprietàdiunamartingalainL
p(Ω)
èlaseguente:
Proposizione 9.2.1 Sia
(Xτ)τ∈T
una martingala inL
p(Ω)
(1≤ p < ∞
). SeE
∈ ∪τFτ
, allora esistelim
τ
Z
E
XτdP = F (E)
Dimostrazione. Sia
E
∈ ∪τFτ
. Poi hé(Fτ, τ
∈ T)
è un net disotto-σ
- algebre diF
monotono non de res ente, esiste unτ1
∈ T
tale heE
∈ Fτ
perogniτ
≻ τ1
. Allora, perogniτ
≻ τ1
risultaZ
E
XτdP =
Z
E
E[Xτ|Fτ
1] dP =
Z
E
Xτ1dP.
Allorail net(
R
EXτdP, τ
∈ T)
è denitivamente ostante, e quindi onver- gente.Teorema 9.2.1 Sia
1≤ p < ∞
. Unamartingala(Xτ)τ∈T
inL
p(Ω)
onver- ge in normaL
p
se e solo se esisteX
∈ L
p(Ω)
tale he, per ogni
E
∈ ∪τFτ
risultalim
τ
Z
E
XτdP = F (E) =
Z
E
X dP
Dimostrazione. Supponiamo he
Xτ
tendaadX
innormaL
p
. Pertanto,
poi hé l'integrale di una funzione in
L
p(Ω)
denis e un funzionale lineare
limitatosullospazio
L
p(Ω)
,sihaF (E) = lim
τ
Z
E
XτdP =
Z
E
X dP
perogniE∈ F
equindiperogni
E
∈ ∪τFτ
.Vi eversa,supponiamo heesistaun
X∈ L
p(Ω)
tale he,perogni
E
∈ ∪τFτ
risultilimτ
R
EXτdP = F (E) =
R
EX dP
. SiaF∞
laσ
-algebra generata da∪τFτ
. PoniamoX∞
= E[X|F∞]
. AlloraF (E) =
R
EX∞dP
per tutti gliRestadamostrare he
limτkXτ− X∞kp
= 0
. Aquestopunto, nonèrestrit- tivo supporreF∞
=F
. Invirtù delfatto heσ(∪τFτ) =F
,l'insieme delle funzioni sempli i della formaPn
k=1ckχEk
è densoinL
p(Ω)
. Di onseguen-
za, dato
ε > 0
, esiste una funzione sempli eΦ =
Pn
k=1ckχEk
, onck
∈ R
,Ek∈ ∪τFτ
tale hekΦ − X∞kp
<
ε
2
.Poi hé
(Fτ, τ
∈ T)
è un net monotono non de res ente, esiste un indi eτ0
tale heEk
∈ Fτ
0
perognik = 1, . . . , n
. Così,Φ
èFτ
-misurabile pertutti iτ
≻ τ0
eE[Φ|Fτ] = Φ
perτ
≻ τ0.
Perτ
≻ τ0
sihakXτ
− X∞kp
≤ kXτ− Φkp+kΦ − X∞kp
=
=kE[X∞− Φ|Fτ]kp+kΦ − X∞kp
≤
≤ 2kΦ − X∞kp< ε
Il teorema9.2.1 ha laseguente espressioneequivalente
Teorema 9.2.2 Sia
1
≤ p < ∞
. Una martingala(Xτ)τ∈T
inL
p(Ω)
on- vergein normaL
p
see solo se esisteX∈ L
p(Ω)
tale heE[X|Fτ] = Xτ
per ogniτ
∈ T
.Proposizione9.2.2 Sia
1
≤ p < ∞
. An hé la martingala(Xτ)τ∈T
inLp(Ω)
onverga in normaL
p
ad
X
è ne essario he le seguenti ondizioni siano soddisfatte:(i)
supτ
∈TkXτkp
<∞
(ii)
F (E) =
R
EX dP
deve essereP
- ontinua, i.e.F (E)
→ 0
perP (E)→ 0
.Teorema 9.2.3 (Convergenza in media) Sia
1≤ p < ∞
,e sia(Xτ)τ∈T
una martingala inL
p(Ω)
. Allora
limτXτ
esistein normaL
p
see solo se
(
p = 1
)supτ
∈TkXτk1
<∞
eR
EkXτk dP → 0
uniformemente perP (E)→ 0
,E∈ Fτ
; (1 < p <∞
)supτ
∈TkXτkp
<∞
.Questo teorema fondamentale è stato esteso da J.Diestel e J.J. Uhl [11℄ al
aso in ui la martingala
(Xτ)
sia una funzione a valori in uno spazio di Bana h on laRNP.Nella teoria lassi a dei pro essi sto asti i, una ltrazione
(Fτ)τ∈T
su uno spazio di probabilità(Ω,F, P )
ha il seguente signi ato:τ
è una variabile temporale,edFτ
èla famigliaditutti gli eventiosservabilino altempoτ
. L'insiemediindi iT
èsolitamenteunsottoinsiemedinumerireali,orientato dallarelazione≤
.Ipiù omuniesempisonoiltempodis reto:
T= N
,eiltempo ontinuo:T= R+
,ovveroT= [0, T ]
perunT > 0
ssato.Leltrazioniatempodis reto
(Ft)t∈N
orrispondono alleltrazioni(Ft)t≥0
onFt
ostante per ognit
,[t]≤ t < [t] + 1
. Le ltrazioni(Ft)
t∈[0,T ]
orri- spondonoalle ltrazioni(Ft)t≥0
, ostanti su[T, +∞[
.Nonèquindirestrittivosupporre,per ias unodiquesti asi, hesia
T= R+
. Datauna ltrazione(Ft)t≥0
,si poneFt−0
:= σ(
[
s<t
Fs),
pert > 0 ,
eFt−0
=Ft
pert = 0;
Ft+0
:=
\
s>t
Fs,
pert≥ 0
Chiaramente, perognis < t
,risultaFs⊂ Fs+0
⊂ Ft−0
⊂ Ft
. An he le(Ft+0)t∈T
e(Ft−0)t∈T
sonoltrazioni suF
.Denizione9.3.1 Unaltrazione
(Ft)t≥0
è detta ontinuada destra (risp. dasinistra) seFt=Ft+0
(risp.Ft=Ft−0
)per ognit
.Denizione9.3.2 (Pro esso misurabile) Il pro esso sto asti o
(Xt)t≥0
su(Ω,F, P )
è detto misurabile se la mappa(t, ω)∈ R+× Ω 7→ Xt(ω)∈ R
è misurabile su
R+× Ω
, munito dellaσ
-algebra prodottoB(R+)⊗ F
. Ogni pro esso sto asti oX
= (Xt)t≥0
genera una ltrazione. Sia infattiFt
= σ(Xs
: s
≤ t)
, ossia la più pi olaσ
-algebra rispetto alla qualeXs
è misurabile pertutti glis≤ t
. La(Ft)t∈[0,T ]
osì denita è laltrazione mi- nimaleallaquale ilpro essoX
èadattato,edè hiamataltrazionenaturale perX
.Denizione9.3.3 (Pro esso progressivamente misurabile) Il pro es-
sosto asti o
(Xt)t≥0
su(Ω,F, P )
èdettoprogressivamentemisurabilese,per ognit
,la suarestrizioneall'intervallo[0, t]
èmisurabile su[0, t]× Ω
, munito dellaσ
-algebra prodotto aB([0, t]) ⊗ F
.Denizione 9.3.4 Un pro esso sto asti o
(Xt)t≥0
è detto ontinuo da de- stra (risp. da sinistra) se per ogni ssatoω
∈ Ω
,Xt(ω) = Xt+0(ω)
(risp.Xt(ω) = Xt−0(ω)
),per ognit≥ 0
.Teorema 9.3.1 Ogni pro esso adattato ontinuo dadestra, o da sinistra, è
progressivamente misurabile.
Denizione 9.3.5(Variazione
p
-esima) SiaX
= (Xt)t≥0
un pro esso sto asti o. Datot > 0
, di iamo heX
è a variazionep
-esima (1≤ p < ∞
) limitatasu[0, t]
se, per ogniω
∈ Ω
, il netVt(p)(X, P, ω) =
n
X
k=1
|Xτk(ω)− Xτk−1(ω)|
p
P = (0 = τ
0< τ1< . . . < τn= t)
onverge lungo l'insieme
Dt
delle partizioni dell'intervallo[0, t]
, orientato dalla≺
denita in 1.2.Denotiamo tale limite, se esiste, on
V
(p)
t
(X)(ω)
.Dato un pro esso sto asti o
X
, laV
(1)
t
(X)(ω)
è detta variazione diX
su[0, t]
, e laV
(2)
t
(X)(ω)
variazione quadrati a diX
su[0, t]
, ed è sovente de- notata onhX(ω)it
.Datounpro essosto asti o
X= (Xt)t≥0
su(Ω,F, P )
,lavariazioneV
(1)(X)(ω)
su
[0, t]
esiste se e solo se, per ognissatoω
∈ Ω
,l'appli azones∈ [0, t] 7→
γω(s) = Xs(ω)
èa variazionetotale limitatasu[0, t]
.9.4 Famiglie spettrali e martingale in
L
2(Ω)
Sia
(Ω,F, P )
uno spazio diprobabilità, ed(Ft)t≥0
una ltrazione suF
, onF0={∅, Ω}
,F∞=F
. L'appli azioneEt= E[•|Ft]
pert≥ 0 ,
Et= 0
pert < 0
è unafamiglia spettralenello spazio diHilbertL
2(Ω,F, P )
. FissatoM∞∈ L
2(Ω)
,ilpro esso sto asti oM= (Mt)t≥0
Mt= Et(M∞)
ossiaMt= E[M∞|Ft]
(9.1) è unaFt
-martingala inL
2(Ω)
onvergente innormaL
2
adM∞
. Vi eversa, per il teorema 9.2.2,una martingala(Mt)t≥0
onverge pert
→ ∞
se esiste unM∞∈ L
2(Ω)
tale hevalga9.1. Perilteorema9.2.3,an hé iòa ada,
è su iente he la
M
siaL
2
-limitata,ossia he
sup
t≥0E(|Mt|2) <∞
. Denotiamo lo spazio delle martingaleL
2
delle martingale ontinue
L
2
-limitate on
M
c
2
. SullospazioM2
si puòdenire laseguentenorma:kMk = kM∞k2
= (E[M∞2
])
1
2.
Quozientando
M2
rispettoaipro essimodi ati5
,lospazio
(M2,k· k)
èuno spazio diHilbert, edM
c
2
è unsuosottospazio hiuso.Per quanto visto nella sezione 8.2, una famiglia spettrale in uno spazio
diHilbert
H
nonè,ingenerale, avariazionelimitata, nemmenofortemente. Questa nozione si tradu e, per le martingale inM2
, nell'aermare he, in generale,esse non sonoavariazione limitata.Per quanto inve e riguarda la variazione quadrati a, possiamo enun iare
l'analogodel teorema8.2.2:
Teorema 9.4.1 Sia
(Ω,F, P )
uno spazio di probabilità, ed(Ft)t≥0
una l- trazione suF
,(F0
={∅, Ω}
,F∞=F
).Ogni
Ft
-martingalaM= (Mt)t≥0
inM2
è a variazione quadrati a limitata su tuttoR+
. In parti olare, per ogniω
∈ Ω
, e per ognit > 0
, esiste nitohM(ω)it
.Sia ora
T > 0
ssato,(Ft)t∈[0,T ]
una ltrazione suF
, onF0
={∅, Ω}
,FT
=F
.A questa ltrazione orrisponde la
(Ft)t≥0
, onF0
=
{∅, Ω}
eFt
=
F
pert≥ T
.L'appli azione
Et= E[•|Ft]
pert≥ 0 ,
Et= 0
pert < 0
èunafamigliaspettralelimitatanellospaziodiHilbertL
2(Ω,F, P )
,nelsenso
vistonella sezione8.1. Sihadunque:
Et= 0
pert < 0
Et= E[•|Ft]
per0≤ t ≤ T
Et= I
pert > T.
FissatoM∞∈ L
2(Ω)
,il pro essosto asti oM= (Mt)t≥0
Mt= Et(M∞)
ossiaMt
= E[M∞|Ft]
(9.2) èunaFt
-martingalainL
2(Ω)
denitivamente ostanteper
t→ +∞
,equin- di onvergente in normaL
2
aI(M∞) = M∞
. LaM
èL
2
-limitata: infatti 5Datiduepro essi
X = (Xt)t≥0
edY = (Yt)t≥0
su(Ω, F, P )
,sidi e heX
edY
sono unolamodi adell'altroseP({ω ∈ Ω : Xt(ω) = Yt(ω)}) = 1
perognit≥ 0
.kMk = kM∞k2
= (E[M∞2
])
1
2
<
∞
, essendoM∞
∈ L
2(Ω)
. Vi eversa, da- ta unaFt
-martingala(Mt)t∈[0,T ]
inL
2(Ω)
, esisteM∞
∈ L
2(Ω)
, tale heE[M∞|Ft] = Mt
per ognit
∈ [0, T ]
. Denotiamo lo spazio delle martingale(Mt)t∈[0,T ]
inL
2(Ω)
onM
T
2
. Sullo spazioM
T
2
sipuòdenire laseguentenorma:kMkT
:= (E[MT2])
1
2
=kMTk2.
Quozientando
(M
T
2,k · kT)
rispetto ai pro essi modi ati su[0, T ]
, esso è ovviamente unsottospaziodi(M2,k · k)
.Una notevole proprietà delle martingale in
L
2(Ω)
è l'ortogonalità degli
in rementi:
Proposizione9.4.1 Sia
(Ω,F, P )
unospazio diprobabilità,ed(Ft)t≥0
una ltrazionesuF
. SeM
è unaFt
-martingala inL
2(Ω)
, edY
è una variabile aleatoria inL
2(Ω)F
s
-misurabile, alloraE[Y (Mt− Ms)] = 0
pert≥ s.
Dimostrazione. Perladiseguaglianza diCau hy-S hwarz
E[Y (Mt− Ms)] <∞,
e quindi
E[Y (Mt− Ms)] = E[E[Y (Mt− Ms)|Fs]] = E[Y E[(Mt− Ms)|Fs]] = 0.
Un esempio tipi o è
Y = Ms
, e si ottieneE[Ms(Mt− Ms)] = 0
. Una omune appli azione è laseguente:E[(Mt− Ms)2|Fs] = E[M2
t|Fs]− 2MsE[Mt|Fs] + Ms2
=
= E[Mt2− Ms2|Fs] = E[Mt2|Fs]− Ms2.
Denizione 9.4.1(Martingala normale) Sia
(Ω,F, P )
unospaziodipro- babilità on ltrazione(Ft, t≥ 0)
.Di iamo he la
Ft
-martingala(Nt)t≥0
inL
2(Ω)
è una martingala normale
se
(N
2
t
− t)t≥0
è unaFt
-martingala.Proposizione9.4.2 Siano
(Ω,F, P )
uno spazio diprobabilità on ltrazio- ne(Ft, t≥ 0)
, e(Nt)t≥0
,Ft
-martingala inL
2(Ω)
.
Le seguenti aermazioni sono equivalenti:
(a)
(Nt)
(b) per ogni
s
,t∈ [0, T ]
, ons < t
,E[(Nt− Ns)
2|F
s] = t− s
. Una delle più note martingale normali è il moto Browniano, o pro essodi Wiener, he appartienealle piùimportanti lassidipro essi sto asti i: è
infattiuna martingala ontinua, un pro esso Gaussiano, ed è an he unpro-
esso di Lévy,ossiaunpro esso sto asti o àdlàg
6
onin rementi stazionari
indipendenti
7
. Più pre isamente:
Denizione9.4.2 (Moto Browniano) Sia
(Ω,F, P )
unospaziodiproba- bilità, on ltrazione(Ft, t≥ 0)
.Un moto Browniano reale è un pro esso sto asti o
(Wt)t≥0
adattato alla ltrazione(Ft)
, on le proprietà:(i)
W0
= 0
q.s.;(ii) se
0≤ s < t
, alloraWt− Ws
hadistribuzione normale gaussianaN0,t−s
(Nµ,σ2
=
1
(2πσ2)1/2e
−(x−µ)2
2σ2
);(iii) se
0≤ u ≤ s < t
, allora levariabili aleatorieWt− Ws
eWu
sono tra loro indipendenti;(iv)
W
è un pro esso ontinuo dadestra e da sinistra;IlmotoBrownianoèuna
Ft
-martingala. Infattiperognit≥ 0
,h > 0
risulta:E[Wt+h|Ft] = E[Wt+h− Wt|Ft] + E[Wt|Ft] = 0 + Wt= Wt,
per hé
Wt
è indipendente daFt= σ(Ws, s≤ t)
,eWt
èFt
-misurabile. An he il pro esso(W
2
t
− t)
èunaFt
-martingala. Bastamostrare heE[W2
t+h− Wt2|Ft] = h.
S rivendo
W
2
t+h−Wt2
nellaformaequivalente(Wt+h−Wt)
2+2W
t(Wt+h−Wt)
, edessendo(Wt+h− Wt)
2
indipendenteda
Ft
,edWtFt
-misurabile,si ha:E[W2
t+h− Wt2|Ft] = E[Wt+h− Wt]2+ 0 = h.
È osìmostrato heilmotoBrowniano
W
èunamartingalanormale. Risulta inoltre:E[Wt] = 0,
eE[W
2
t] = t
perognit
SihaquindikWkt= E[Wt2] = t
perognissatot > 0.
6Dal fran ese: ontinue à droite, limitée à gau he ( ontinuo dadestra, limitato da
sinistra). 7
Ilpro esso
(Xt)
hain rementistazionariindipendentise,presiadarbitrios, t, h >0
,Teorema 9.4.2 (Lévy) Sia
(Ω,F, P )
uno spazio di probabilità on ltra- zione(Ft)t≥0
.Una
Ft
-martingala normaleN
= (Nt)t≥0
he sia ontinua da destra e da sinistra, e tale heN0
q.s.
= 0
è un moto Browniano.Nota. Partendo da un moto Browniano
W
= (Wt)t≥0
, Wiener ha ostruito una misura sullo spazio delle funzioni reali ontinue suR+
, on- entrata sulle funzioniγω(t) = Wt(ω)
, he, perω
quasi ovunque inΩ
, su ogni intervallo[0, t]
sono ammini non retti abili, e non dierenziabili in al un punto. D'altra parte, a livello ma ros opi o, il moto Browniano hadelle sorprendentiproprietà diregolarità. Peresempio, data una funzione
f
inCb(R)
, per ognit > 0
, la funzionex
∈ R 7→ ft(x) = E[f (x + Wt)]
è di lasseC
∞
su tutto
R
! Dipiù, laf (t, x) = ft(x)
è lasoluzione della elebre equazionedel alore∂u
∂t
= C
∂2u
∂x2,
on ondizioneiniziale
u(0, x) = f (x)
.9.5 L'integrale spettrale forte di una funzione s a-
lare ome generalizzazione dell'integrale sto a-
sti o di Paley-Wiener
Unintegralesto asti o,dovelafunzioneintegranda
u(t)
èunpro essodeter- ministi o(funzione s alare),elafunzione integratri e èunmoto BrownianoW
,è stato introdotto daPaley,Wiener eZygmund nelmodoseguente.Sia
u
∈ C
1
0([0, 1])
, ossiau
∈ C
1([0, 1])
, on
u(0) = u(1) = 0
. DatoW= (Wt)
motobrowniano reale,l'integralediPaley-Wienerdi
u
rispettoaW
èY =
Z
1
0
u(t) dWt=
−R
Z
1
0
u′(t)Wtdt.
Sipuòosservare ome
Y
siaunintegralediRiemann-Stieltjesdenitoattra- verso unintegrale diRiemann.L'integrale
Y
è una variabile aleatoria inL
2(Ω)
, on valore atteso nullo
(
E[Y ] = 0
), e varianza pari al quadratodella normaL
2
della
u
(V ar[Y ] =
E[Y2]− (E[Y ])2=kuk2
2
). Quest'ultimauguaglianzamostraun'isometriatra lo spazioC
1
0([0, 1])
, normato on normaL
2
, e di elemento generi o
u
, e lo spazioL
2(Ω)
Essendo
C
1
0([0, 1]) L2
-denso inL
2([0, 1])
, dataf
∈ L
2([0, 1])
, esiste unasu essione