Alma Mater Studiorum
·
Universit`
a di Bologna
FACOLT `
A DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di Laurea in Matematica
L’INTEGRALE DI STIELTJES
E SUOI SVILUPPI
Tesi di Laurea in Finanza Matematica
Relatore:
Chiar.mo Prof.
ANDREA PASCUCCI
Presentata da:
LAURA ADDAMIANO
Sessione III
Anno Accademico 2008/09
∗
A K.,
aro ami o,
pazientetutore,
1 L'integrale diRiemann-Stieltjes lassi o 7
1.1 Insiemiorientati enet . . . 7
1.2 Orientamenti pernezzadipartizione su unintervallo . . . . 8
1.3 L'integrale diRiemann-Stieltjes lassi o . . . 9
1.4 Casidiri ondu ibilità all'integrale diRiemann. . . 9
1.5 Al uneproprietà generali . . . 10
1.6 Condizionidiesistenza . . . 11
1.7 L'integralediRiemann-Stieltjesrispettoafunzionia variazio-nelimitata. . . 14
1.8 Teoremidi onvergenza. Ilse ondo teorema diHelly . . . 17
1.9 Liftingdelle funzioni generatri i . . . 19
2 L'integrale diLebesgue-Stieltjes 21 2.1 Prolungamento astratto diLebesgue . . . 21
2.2 Relativa denizionediintegrale . . . 22
2.3 Misure diLebesgue-Stieltjes su
R
. . . 232.4 Prolungamento della misura immagine diuna funzione misu-rabile. . . 23
2.5 L'integrale diLebesgue-Stieltjes . . . 24
3 Estensionievariantidelladenizionedell'integraledi Riemann-Stieltjes 26 3.1 L'integrale diPollard-Moore-Stieltjes . . . 26
3.2 Altriintegrali diRiemann-Stieltjes modi ati. . . 28
3.3 L'integrale diRiemann-Stieltjes su tutto
R
. . . 303.4 Espressionedell'integralediLebesguesu unospaziodi proba-bilità ome integralediStieltjessu tutto
R
. . . 313.5 L'integrale diRiemann-Stieltjes su unrettangolo di
C
. . . . 334 L'integralediStieltjes omeformabilineare anoni adispazi in dualità 37 4.1 Spazivettoriali topologi i . . . 37
4.3 Glispazi
C, C
b
,
C
0
,
C
K
,e lorotopologie . . . 404.4 Ilse ondo teoremadirappresentazione diRiesz . . . 41
4.5 Dualidegli spazi
C, C
b
,
C
0
,
C
K
. . . 434.6 MisurediRadon e diLebesgue-Stieltjes on segnosu
R
. . . 454.7
w
∗
-topologiee generalizzazionidel se ondoteorema diHelly.. 464.8 Densitàdelle funzioni nitamentedisalto in
BV
eBV
loc
. . . 504.9 Convergenza divariabili aleatorie reali . . . 51
5 Trasformata diFourier 54 5.1 Trasformate di Fourier di funzioni a variazione limitata e di misure . . . 54
5.2 Confronti eanalogie fratrasformata lassi aedimisure . . . 55
5.3 Convoluzionedifunzioni BVsullaretta . . . 56
5.4 Trasformata diFourier-Stieltjes della onvoluzione . . . 57
5.5 Convoluzionedimisure diRadon totalmentenite . . . 59
5.6 Funzioni aratteristi he . . . 60
5.7 Funzioni aratteristi he e momenti . . . 62
6 L'integrale di Riemann-Stieltjes in ambiente vettoriale 65 6.1 L'integralediRiemann-Stieltjes vettoriale suun intervallo reale 65 6.2 L'integrale diRiemann-Stieltjes vettorialesu un dominio ret-tangolare di
C
. . . 677 Forme dierenziali e misure spettrali 68 7.1 Formedierenziali inspaziastratti . . . 68
7.2 L'integrale urvilineo ome integrale di Stieltjes in ambiente vettoriale . . . 68
7.3 Formeintegrabili . . . 69
7.4 Omotopia,forme hiuse e formeirrotazionali . . . 70
7.5 Spettro erisolvente diun elemento diun'algebradi Bana h . 71 7.6 Laforma dierenziale
R
λ
dλ
. . . 727.7 Idempotentifondamentali . . . 73
7.8 Misurea valoriprojezioni . . . 76
7.9 Integrazionediuna funziones alarerispettoaduna misuraa valoriprojezioni . . . 77
8 Integrazione di Stieltjes rispetto a famiglie spettrali 79 8.1 Famiglie spettrali . . . 79
8.2 L'integralediRiemann-Stieltjesdiunafunzionerealerispetto aduna famiglia spettrale. . . 80
8.3 L'integrale debole rispetto aduna famiglia spettrale. . . 83
8.4 Famiglie spettralidi operatori autoaggiunti limitati . . . 84
8.5 Misuragenerata da unafamiglia spettrale . . . 85
8.8 MartingaleastratteedintegralediRiemann-StieltjesH-sto asti o 88
9 Integrali sto asti i: un appro io spettrale 92
9.1 Geometriadell'attesa ondizionata . . . 92
9.2 Pro essisto asti i e martingale . . . 94
9.3 Pro essisto asti i a tempo ontinuo . . . 98
9.4 Famiglie spettrali emartingale in
L
2
(Ω)
. . . 99
9.5 L'integrale spettraleforte diunafunzione s alare ome
gene-ralizzazionedell'integrale sto asti o diPaley-Wiener . . . 103
9.6 L'integrale sto asti o diIt . . . 105
9.7 L'H-integrale sto asti o spettrale ome generalizzazione
del-l'integralediIt . . . 107
Correval'anno 1894.
Nel fondamentale arti olo Re her hes sur les Fra tions ontinues,
Tho-masStieltjesdenìl'integrale he neportailnome, allo s opo dirisolvere il
problemadeimomenti diunsistemadimassesu una semiretta.
Ilsuointegrale oinvolsefunzioni ontinue omeintegrande,eavariazione
limitata ome integratri i. Questoè oggi solo uno dei tanti ambienti
possi-bili,marestanotevolissimoperle omode stime,perleformule he rendono
naturalilemanipolazioni,perilfa iletrasportoad ambienti astratti.
Tuttavia, nel giro di po hissimi anni, l'integrale di Stieltjesprodusse un
intensointeresse neimatemati i.
Si pose, ad esempio, il problema di risolvere la patologia endemi a
dell'in-tegrale, he si presenta quando la funzione integranda e l'integratri e sono
dis ontinue inunostesso punto. In tal aso, infatti, l'integralenon esiste.
Inqueglianni,HenriLebesgue on ludevalesuestrabiliantiri er hesulle
funzioni a variazione limitata, e su un integrale he onsentiva passaggi al
limite no a quel momento insperati. La fusione on l'integrale di Stieltjes
portòallaintegrazione,dettadiLebesgue-Stieltjes. Questarisolve
frequente-mente lapatologia delle dis ontinuità, manon èun'estensione dell'integrale
diStieltjes,per hél'integralediLebesgue-Stieltjesèprivodisensosela
fun-zioneintegratri e nongenera suldominio unamisura lo almentenita.
Inogni aso,l'integraleinizialmente ostruito,prestorinominatointegrale
diRiemann-Stieltjes,nonpersediinteresse,efutrovatoilmododiestendere
l'integrabilitàa unbuon numerodi asi patologi i.
Il Capitolo 1 tratta dell'integrale di Riemann-Stieltjes lassi o, il
Capi-tolo 2, dopo un breve ex ursus sulla Teoria della Misura astratta, presenta
lemisurediLebesgue-Stieltjessullarettaeilrelativo integrale,ilCapitolo 3
des rive al une estensionie varianti alla denizione lassi a,leestensioni al
asodidominioillimitato, al aso didominio omplesso,e l'espressione
del-l'integralediLebesguesuunospaziodiprobabilità omeintegralediStieltjes
su
R
.IlCapitolo 4èdedi ato agliaspettivettoriali-topologi i delladualitàtra
spazidi funzioni ontinue su
R
e spazidifunzioniBV
loc
,la uiforma ano-ni asial'integralediStieltjessuR
. Ungrandestimolo aquestistudis aturì dallaristrutturazionedellaTeoria dellaProbabilitàinterminidiintegraledilegeneralizzazionie variantidelteorema diHelly,intermini di onvergenza
debole-
∗
suspazidifunzioniavariazionelimitata. Allaradi ediquestistudi vettoriali-topologi i stailteoremadirappresentazionediFrédéri Riesz, heidenti ò il dualedegli spazi difunzioni ontinue su unintervallo ompatto
on le lassi di equivalenza, viste nel Capitolo 1,delle funzioni a variazioni
limitata.
Nel Capitolo 5,siestende lanozioneditrasformatadiFourier a
trasfor-matadiFourier-Stieltjes difunzioniavariazione limitatasullaretta,e sene
evidenzia il parallelismo on latrasformata di misure di Radon totalmente
nite sulla retta. Si trasformano i teoremi sulla onvoluzione di funzioni,
adattandoli all'ambiente delle funzioni avariazione limitata, e dellemisure.
Siintrodu onolefunzioni aratteristi heinterminiditrasformatediFourier
di distribuzioni di probabilità e, parallelamente, le funzioni aratteristi he
di variabili aleatorie in termini di trasformate di Fourier-Stieltjes delle
lo-ro funzioni di ripartizione. Al riguardo, è esposto il teorema di Lévy sulla
orrispondenza tra onvergenza debole-
∗
delle funzioni di ripartizione, e la onvergenza puntuale delle funzioni aratteristi he. Sono ri ordate le piùimportantiformulediinversionedellefunzioni aratteristi he. Sidenis ono
i momenti di una distribuzione, e la serie di M Laurin, he mostra la
ge-nerazione delle funzioni aratteristi he attraverso i momenti. Un enno al
problemadeimomenti on lude il apitolo.
NelCapitolo6,sieettuaunpassaggionaturaledell'integralediStieltjes
dall'ambiente s alare a quello vettoriale. È su iente prendere, ispirandosi
ad Henri Cartan, funzioni a valori operatori tradue ssati spazi ome
inte-grande,e funzioniavalorinelprimospazio, ome integratri i. Siespongono
al uni risultati tipi i. Si estende al aso vettoriale appena des ritto an he
l'integrale di funzioni denite su un dominio rettangolare nel ampo
om-plesso.
ConilCapitolo 7,si entra inun ontesto spettrale.
In primo luogo, vengono presentate le forme dierenziali ome funzioni
a valori operatori tra spazi diBana h, si denis ono gli integrali urvilinei
ome integrali diStieltjes, e si adattano nel nuovo ambiente le lassi he
di-stinzionitra leforme, intermini diderivazione e diintegrazione urvilinea.
Sievidenzia l'impattodell'omotopia di ammini ongli integrali urvilinei.
Siri ordanopoilenozioni dispettro, diinsiemerisolvente, e difunzione
risolventediunelemento diun'algebradiBana h onunità. Siinterpretala
funzionerisolvente omeformadierenziale,esiottengono,perintegrazione
urvilinea, gli idempotenti fondamentali, asso iatiagli insiemispettrali.
Considerando l'algebradeglioperatoriinunospaziodiHilbert,tali
idem-potenti ostituis onounamisuraavaloriprojezionisull'algebradegliinsiemi
spettrali. Nel asodioperatorinormali,questamisurapuòessereprolungata
atutti iboreliani dello spettro,esu essivamentea tutti quelli di
C
. Gliultimidue apitoligravitanoattornoal on ettodifamigliaspettrale.del on etto difunzione monotona.
NelCapitolo 8,lafamiglia spettraleè presentata dalpunto divistadella
geometria degli spazidiHilbert.
Sistudia l'integralediRiemann-Stieltjes diuna funziones alare rispetto
aduna famiglia spettralelimitata. Sidimostra he, sela funzione s alareè
ontinua, l'integrale esiste ome limite di somme di Riemann-Stieltjes,
no-nostantelafunzione integratri e siaingenerale avariazione nonlimitata, a
variazione fortenon limitata, e soloa variazioneforte quadrati a limitata.
Diversamente, si può ri orrere alla variazione ultradebole di
(E
λ
)
, ossia allavariazionedihE
λ
x, y
i
,perottenereunafunzioneintegratri ea variazio-nelimitata, ridu endo l'integraledi partenzaad una famiglia diintegrali diRiemann-Stieltjesditipos alare. IlteoremadirappresentazionediF.Riesz
sulleformesesquilineari, permette didenire l'integraledipartenza.
Gli integrali spettrali del tipo
RS
R
b
a
λdE
λ
, fornis ono tutti gli operatori autoaggiunti limitati. Quelli deltipoRS
R
2π
0
e
iλ
dE
λ
quelli unitari.Per mezzo di una famiglia spettrale asso iata ad un operatore
autoag-giunto,sigeneraunamisuraspettralesu tutto
C
, he oin ide,sugliinsiemi spettrali, on leprojezionifondamentali dell'operatore.Quanto agli operatori normali limitati, essipossono essere rappresentati
mediante integrazione di Stieltjes su un dominio omplesso (introdotta nel
Capitolo6) rispettoalprodottodiduefamiglie spettrali,oppure,intermini
diintegraleordinario rispettoad unamisuraspettrale.
Siintrodu einnelanozionedimartingalaastrattaediintegraledi
Stiel-tjesdiuna funzionea valori operatori rispetto ad unasiatta martingala.
NelCapitolo9, iimmergiamonell'ambientedell'AnalisiSto asti a. Si
o-min ia olvederel'attesa ondizionata omeuna ertaprojezionenell'
L
1
(Ω)
,
esi olgonoaltriaspettigeometri ideipro essisto asti iedellemartingale.
È notevole ome una ltrazione su uno spazio di probabilità, generi una
famiglia spettrale in
L
2
(Ω)
. Si danno teoremi dine essità e su ienza per
la onvergenzadi martingalein
L
p
(Ω)
.
Sidenis el'integralesto asti odiPaley-Wiener,in uisiintegrauna
fun-ziones alarerispettoadunmotoBrowniano. Simostra hequestointegrale
è l'integrale spettrale forte della funzione s alare rispetto ad un'opportuna
famiglia spettraleasso iataalmoto Browniano.
Un'estensione dell'integrale diPaley-Wiener è l'integrale diIt, in ui le
integrande sono pro essi sto asti i in
L
2
(Ω)
. In generale, l'H-integrale
sto- asti o estende l'integrale di It a funzioni integratri i he sono martingale
L'integrale di
Riemann-Stieltjes lassi o
1.1 Insiemi orientati e net
Un insieme
X
è orientato sesu esso è denita una relazione≺
transitiva e ltranteadestra1
.
Per sezione
S
x
di un insieme orientatoX
si intende l'insieme dei mag-giorantidix
. EvidentementeS
x
⊃ S
y
sex
≺ y
, e,perognix, y
∈ X
, esistez
∈ X
, onS
z
⊂ S
x
∩ S
y
. Sottoin lusione,lesezionidiuninsiemeorientato sonoun insieme parzialmente ordinato .Una su essione generalizzata, obrevemente net, è unafunzione denita
suuninsiemeorientato, heèopportunosupporreprivodipuntidimassimo.
Questoequivaleal ri hiedere he l'intersezione ditutte lesezionisia vuota.
Se
f : X
→ Y
èunnet, onY
spazio topologi o,alloraf (x)
→ y ∈ Y
se ogniintorno diy
in lude l'immagine perf
diqual heS
x
.Se
X
èorientato, edesiste unasu essione(x
n
)
⊂ X
tale heperognix
esiste unx
n
tale heS
x
n
⊂ S
x
,si di e heX
è abasenumerabile.Una
(c
n
)
⊂ X
è una su essione onale seperognix
∈ X
èc
n
∈ S
x
de-nitivamente.L'insieme orientato
X
è a basenumerabile see solo se esistono inesso su - essioni onali.Se l'insiemeorientato
X
è abasenumerabile,un net suX
onverge ady
se e soloselim f (c
n
) = y
perognisu essione onale(c
n
)
.1
Un net a valori in uno spazio metri o
(Y, d)
è di Cau hy se, quale he siaε > 0
,esiste unx
∈ X
, ond(x
′
, x
′′
) < ε
,perogni
x
′
, x
′′
≻ x
. Seun net
inuno spazio metri o onverge, èdiCau hy; selospazio è ompleto, è vero
an he il vi eversa.
Per unnet
f
a valorireali,si ponelim inf f = lim
x
( inf
y∈S
x
f (y)),
lim sup f = lim
x
( sup
y∈S
x
f (y)),
valori he possono essere
+
∞
o−∞
.UnsiattonetavalorirealièdiCau hyseesolose
lim inf f = lim sup f
, eintal asoquesti limiti oin idono on il limitedif
.1.2 Orientamenti per nezza di partizione su un
intervallo
Unapartizione o de omposizione diun intervallo
[a, b]
è unasequenza nita[x] = (x
k
; k = 0, . . . , n)
, ona = x
0
< x
1
< . . . , < x
n
= b
. Indi hiamo onD
il loroinsieme.Con nezza della partizione
[x]
,o norma2
di
[x]
(in ingl. mesh, nel sen-so di ampiezza di una maglia) intendo la massima delle dierenzex
k
−
x
k−1
; k = 1, . . . , n
. Laindi o on|[x]|
.Denis osu
D
unorientamento.Siano
[x]
e[y]
∈ D
. Pongo[x]
≺ [y]
([y]
più ne in norma di[x]
) se|[y]| ≤ |[x]|
. Talerelazione è riessiva,transitiva,ltrante eD
è a base nu-merabile. Le relative sezioniformano una atena3
.
Conpartizione mar ata diunintervallo
[a, b]
intendouna oppia([x], ξ)
, dove[x]
∈ D
,eξ
(lamar atura)èunafunzione heasso iaadogni[x
k−1
, x
k
]
unsuoelemento.Sia
P
latotalità delle divisionimar ate di[a, b]
. OrientiamoP
ponendoP
1
= ([x
(1)
, ξ
(1)
])
≺ P
2
= ([x
(2)
, ξ
(2)
])
se[x
(1)
]
≺
[x
(2)
]
.An he le sezionidi
P
sonoordinabili in atena, eP
è a basenumerabile. 2Userò inseguito questo termine, pera ordarmi al lassi o arti olo tassonomi o di
Hildebrandt[18℄. 3
Un se ondoorientamento di
D
di uifaremo uso,è quelloper rifrattura-zione, ioè[y]
èpiùne di[x]
perrifratturazione,[x]
≺≺ [y]
,se[x]
⊂ [y]
,nel senso he ognix
j
elemento di[x]
è elemento di[y]
. Chiaramente[x]
≺≺ [y]
impli a[x]
≺ [y]
.Così,perl'insieme
P
dellepartizionimar ate,sipone([x
(1)
], ξ
(1)
)
≺≺ ([x
(2)
], ξ
(2)
)
se
[x
(1)
]
≺≺ [x
(2)
]
.
1.3 L'integrale di Riemann-Stieltjes lassi o
Denizione 1.3.1 Siano
f
eg
funzioni denite sull'intervallo non nullo[a, b]
, e he per il momento supponiamo reali. Ad ogniP = ([x], ξ)
∈ P
, asso iamo la somma, detta di Riemann-Stieltjes,RS(P ) =
n
X
k=1
f (ξ
k
) (g(x
k
)
− g(x
k−1
))
dovea = x
o
< x
1
< . . . < x
n
= b
eξ
k
= ξ([x
k−1
, x
k
])
.L'appli azione
P
7→ RS(P )
è unnet di dominioP
. Seesso onverge ad unlimite nito, laf
sidirà integrabilesu[a, b]
se ondo (Riemann)-Stieltjes rispettoallag
, e indi heremo dettolimite onRS
Z
b
a
f (x)dg(x)
he si hiamerà integrale di Stieltjessu
[a, b]
dellaf
, funzione integranda, rispetto allag
, funzione determinante, o generatri e, o integratri e.1.4 Casi diri ondu ibilità all'integrale di Riemann.
Nel asoparti olarein ui
g(x) = x
,siriottieneladenizionediintegrabilità e diintegrale se ondo Riemanndellaf
su[a, b]
.4
Più generalmente, valelaseguente:
Proposizione1.4.1 l'integralediRiemann-Stieltjessiri ondu eaquello di
Riemann nel aso in ui
g
sia derivabile, edf
eg
′
R-integrabili su
[a, b]
(e in tal aso lo saràf g
′
).
4
Una trattazione di integrale di Riemann ome limite di net si trova in
Dimostrazione
5
Potremoinfattiporre
g(x
k
)
−g(x
k−1
) = g
′
(η
k
)(x
k
−x
k−1
)
, onη
k
opportuno valore trax
k−1
ex
k
.Avremoquindi
|
R
Z
b
a
f g
′
−
n
X
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
))
| ≤
≤ |
R
Z
b
a
f g
′
−
n
X
k=1
f (η
k
)g
′
(η
k
)(x
k
− x
k−1
)
|+
+
|
n
X
k=1
f (η
k
)g
′
(η
k
)(x
k
− x
k−1
)
−
n
X
k=1
f (ξ
k
)g
′
(η
k
)(x
k
− x
k−1
)
|
Il primo addendo, perdenizione stessadi integraledi Riemann,è
maggio-ratoda
ε
2
seδ > 0
èabbastanza pi olo. Il se ondo,postoL = sup
|g
′
(x)
|
,è maggiorato su essivamentedan
X
k=1
|f(η
k
)
− f(ξ
k
)
|L(x
k
− x
k−1
) <
< L
n
X
k=1
(e
′′
k
− e
′
k
)(x
k
− x
k−1
) <
ε
2
se la nezza della partizione
δ
è abbastanza pi ola, per la ondizione di integrabilitàdiRiemann relativa adf
.Dunque
RS
Z
f dg =
R
Z
f g
′
per héla
P
n
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
−g(x
k−1
))
onvergesimultaneamenteaentrambi gliintegrali.1.5 Al une proprietà generali
Bilinearità. L'integralediRiemann-Stieltjesèunafunzione bilinearein
f
eg
, ioè risulta:RS
Z
b
a
(
n
X
i=1
a
i
f
i
(x)) d(
m
X
j=1
b
j
g
j
(x)) =
n
X
i=1
m
X
j=1
a
i
b
j
RS
Z
b
a
f
i
(x) dg
j
(x)
qualoratutti gli integralia destra esistano.
5
Proprietà d'intervallo. Se
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
esiste, ea
≤ c < d ≤ b
, alloraRS
R
d
c
f (x) dg(x)
esiste;RS
Z
c
a
f (x) dg(x) +
RS
Z
b
c
f (x) dg(x) =
RS
Z
b
a
f (x) dg(x).
Inversamente,seRS
R
c
a
f (x) dg(x)
eRS
R
b
c
f (x) dg(x)
nesistonoec
èunpunto di ontinuitàperf
operg
,alloraRS
R
b
a
f (x) dg(x)
esiste,edhailvaloredella lorosomma.Integrazioneper parti. Laformuladiintegrazioneperpartisis rive
RS
Z
b
a
f (x) dg(x) +
RS
Z
b
a
g(x) df (x) = [f (x)g(x)]
b
a
.
(1.1)Essaèvalida senza ondizionisu
f
eg
,salvo l'esistenzadiunodeidue inte-grali.Dimostrazione. Prendiamo ad arbitrio
a
≤ x
0
< x
1
< . . . < x
n
≤ b
ea = ξ
0
< ξ
1
< . . . < ξ
n
< ξ
n+1
= b
, onx
k−1
≤ ξ
k
≤ x
k
,k = 1, . . . , n
. La([ξ], x)
èuna partizione mar atadi[a, b]
. Supponiamo he l'integraleRS
R
b
a
g(x) df (x)
esista. Allorail netn
X
k=0
g(x
k
)(f (ξ
k+1
)
− f(ξ
k
))
onvergea tale integrale, an he sesi prendesempre
x
0
= a
ex
n
= b
. Conquestas elta,ξ
1
, . . . , ξ
n
sonounamar aturaarbitraria di[x]
. Abbiamo:n
X
k=0
g(x
k
)(f (ξ
k+1
)
− f(ξ
k
)) +
n
X
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)) =
= f (ξ
n+1
)g(x
n
)
− f(ξ
0
)g(x
0
) = f (b)g(b)
− f(a)g(a).
Fa iamo tendere a
0
la norma di[x]
. Allora tende a0
la norma della[ξ]
, e quindilaP
n
k=0
g(x
k
)(f (ξ
k+1
)
− f(ξ
k
))
tende aRS
R
b
a
g(x) df (x)
. AlloralaP
n
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
−g(x
k−1
))
halimitef (b)g(b)
−f(a)g(a)−
RS
R
b
a
g(x) df (x)
, eperl'arbitrarietàdella mar aturaξ
sulla[x]
,tale limiteèRS
R
b
a
f (x) dg(x)
. S ambiandof
ong
,si ompleta ladimostrazione.1.6 Condizioni di esistenza
Condizione di Cau hy. Dal fatto generale he ondizione ne essaria e
su iente per héun neta valoriinunospazio metri o ompletoabbia
rispetto a
g
esiste see solo se, datoε > 0
, esisteP
∈ P
tale he, quali he sianoP
1
,P
2
∈ P
, onP
1
, P
2
≻ P
risulta|RS(P
1
)
− RS(P
2
)
| < ε
.Evidentemente, la ondizione non può veri arsise
f
eg
sono dis onti-nue in uno stesso punto. Pertanto una evidente ondizione ne essaria perl'esistenzadi
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
è hef
eg
nonabbianopuntididis ontinuità omuni.Nel aso dell'integrazione se ondo Riemann, la
P
k
(e
′′
k
− e
′
k
) ∆x
k
< ε
pressato( ol onsuetosigni atodeisimboli)peruna ertade omposizione
dell'intervallo è ondizionenonsolo ne essaria,masu ienteper l'esistenza
dell'integrale.
Perl'integrabilitàse ondoRiemann-Stieltjes,l'analoga
P
k
(e
′′
k
− e
′
k
)
|∆g
k
| <
ε
( on∆g
k
= g(x
k
)
− g(x
k−1
)
) è solone essaria. Abbiamo pre isamente: Teorema 1.6.1 Condizione ne essaria, ma nonin generale su iente,af-n hé
f
sia Riemann-Stieltjes integrabile rispetto ag
su[a, b]
, è he il netP
n
k=1
(e
′′
k
−e
′
k
)
|∆g
k
|
tendaa0
lungol'insieme orientatoD
dellesuddivisioni di[a, b]
.Dimostrazione. Supponiamo he l'integrale
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
esista, vale a dire he il netP
n
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
sia diCau hy. Fissiamoε > 0
, e siaδ > 0
tale he|
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
−
m
X
j=1
f (ˆ
ξ
j
) ˆ
∆g
j
| < ε,
dove lesomme sono relative a de omposizioni mar ate più niin norma di
δ
. Inparti olare,|
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
−
n
X
k=1
f (ˆ
ξ
k
)∆g
k
| < ε,
perognis elta delle
ξ
k
e delleˆ
ξ
k
,da uisup
ξ
k
, ˆ
ξ
k
|
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
−
n
X
k=1
f (ˆ
ξ
k
)∆g
k
| ≤ ε,
ossiasup
ξ
k
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
− inf
ξ
k
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
≤ ε.
Dallae
′
k
≤ f(ξ
k
)
≤ e
′′
k
abbiamo:e
′
k
∆g
k
≤ f(ξ
k
)∆g
k
≤ e
′′
k
∆g
k
per∆g
k
≥ 0,
ossiae
′
k
|∆g
k
| ≤ f(ξ
k
)∆g
k
≤ e
′′
k
|∆g
k
|
per∆g
k
≥ 0;
e
′′
k
∆g
k
≤ f(ξ
k
)∆g
k
≤ e
′
k
∆g
k
per∆g
k
< 0,
ossia−e
′′
k
|∆g
k
| ≤ f(ξ
k
)∆g
k
≤ −e
′
k
|∆g
k
|
per∆g
k
< 0.
Pertantosup
ξ
k
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
=
X
∆g
k
≥0
e
′′
k
|∆g
k
| +
X
∆g
k
<0
−e
′
k
|∆g
k
|
inf
ξ
k
n
X
k=1
f (ξ
k
)∆g
k
=
X
∆g
k
≥0
e
′
k
|∆g
k
| +
X
∆g
k
<0
−e
′′
k
|∆g
k
|
Sottraendo l'infdalsup, abbiamo
X
∆g
k
≥0
(e
′′
k
− e
′
k
)
|∆g
k
| +
X
∆g
k
<0
(
−e
′
k
+ e
′′
k
)
|∆g
k
| =
=
n
X
k=1
(e
′′
k
− e
′
k
)
|∆g
k
|,
quantità minoreo ugualedi
ε
.Teorema 1.6.2 Sia
g
unafunzioneavariazione limitatasu[a, b]
,e siav(x)
la sua variazione sull'intervallo[a, x]
.Condizionesu iente, an hé una data
f
siaRiemann-Stieltjesintegrabile rispetto ag
su[a, b]
,è he il netP
n
k=1
(e
′′
k
− e
′
k
) (v(x
k
)
− v(x
k−1
))
tendaa0
lungo l'insiemeorientatoD
dellesuddivisionidi[a, b]
.Dimostrazione. Mostriamo he, on la suddetta ipotesi, le somme di
Riemann-Stieltjes
RS(P ) =
n
X
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)),
onP =
{a = x
0
≤ ξ
1
≤ x
1
≤ ξ
2
≤ . . . ≤ ξ
n
≤ x
n
= b
}
partizione mar ata di[a, b]
,formano unnetdiCau hyrispetto allanezza innorma.Diamo
ε > 0
,es egliamounδ > 0
tale heP
n
k=1
(e
′′
k
−e
′
k
)(v(x
k
)
−v(x
k−1
)) <
ε
2
per|P | < δ
.Consideriamo lasommadiRiemann-Stieltjes
RS(P
α
) =
n
X
k=1
on
|P
α
| < δ
,eduna qualunqueP
γ
ottenuta dallaP
α
perrifratturazione, la uisommaasso iatapotràdunque s riversi:RS(P
γ
) =
n
X
k=1
m
k
X
j=1
f (ξ
k,j
) ∆g
k,j
(∆g
k,j
= g(x
k,j
)
− g(x
k,j−1
)).
La(1.2)si puòris riverenelmodo seguente:
n
X
k=1
f (ξ
k
)
m
k
X
j=1
∆g
k,j
.
Risultapertanto:RS(P
α
)
− RS(P
γ
) =
n
X
k=1
m
k
X
j=1
(f (ξ
k
)
− f(ξ
k,j
))∆g
k,j
.
Perognissato
k
,eperognij
,gliξ
k
egliξ
k,j
sitrovanoentrambinelk
-esimo intervallo dellasuddivisioneP
α
,equindi|f(ξ
k
)
− f(ξ
k,j
)
| < e
′′
k
− e
′
k
per ognik = 1, . . . , n
,edognij = 1, . . . , m
k
. Abbiamo:|RS(P
α
)
− RS(P
γ
)
| = |
n
X
k=1
m
k
X
j=1
(f (ξ
k
)
− f(ξ
k,j
))∆g
k,j
| ≤
≤
n
X
k=1
m
k
X
j=1
(e
′′
k
− e
′
k
)
|∆g
k,j
| =
n
X
k=1
((e
′′
k
− e
′
k
)
m
k
X
j=1
|∆g
k,j
|) ≤
≤
n
X
k=1
(e
′′
k
− e
′
k
)(v(x
k
)
− v(x
k−1
)) <
ε
2
Siaora
P
β
unase onda suddivisionemar atadinezzainnormaminore diδ
. Esiste unaP
γ
piùne inrifratturazione siadiP
α
he diP
β
,pertanto:|RS(P
α
)
− RS(P
β
)
| ≤ |RS(P
α
)
− RS(P
γ
)
| + |RS(P
β
)
− RS(P
γ
)
| <
<
ε
2
+
ε
2
= ε
Nota. Il teorema 1.6.1 e il teorema 1.6.2 restano validi, assumendo
ugualea
0
uneventualeprodotto0
· ∞
,o∞ · 0
,euguale a∞ c · ∞
,o∞ · c
, perc > 0
.1.7 L'integrale di Riemann-Stieltjes rispetto a
fun-zioni a variazione limitata
Ad una funzione
g
su[a, b]
resta asso iata la lassedelle funzioni Riemann-Stieltjesintegrabilirispettoad essa.Per esempio, se
g(x) = x
, otteniamo la lasse delle funzioni Riemann inte-grabili in[a, b]
.Se
g(x) = H
c
(x)
, ioèg(x) = 0
perx < c
, eg(x) = 1
perx
≥ c
, onc
internoad[a, b]
,otteniamo la lassedelle funzioni arbitrariesu[a, b]
, on la sola ondizionediessere ontinue inc
.Più generalmente, se ri hiediamo he l'integrale diRiemann-Stieltjes esista
rispettoad ogni
g
diuna erta lasse, resta determinata la lasse delle fun-zionif
integrabili rispettoa ias unadiesse.Vi eversa,datauna lassedifunzioni
f
,restaasso iatauna lassedi funzio-nig
,rispettoalle quali lef
sonointegrabili.Peresempio, onsideriamole funzioni ontinue su
[a, b]
. Risulta: Lemma 1.7.1 L'integraleRS
R
b
a
f (x) dg(x)
esisteperognifunzionef
onti-nua su[a, b]
se e solo se lag
è a variazione limitata.Infatti, dal teorema 1.6.2 segue he l'integrale
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
esiste per qualunquef
ontinua seg
è a variazione limitata. Vi eversa, seg
non è a variazionelimitata,sipuò ostruireunafunzione ontinuarispettoallaqualel'integralenon esiste.
Valean he un ompletamento dellemma enun iato:
Lemma 1.7.2 Se l'integrale
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
esiste per ogni funzioneg
a variazione limitata su[a, b]
, allora laf
è ontinua.Questo segue immediatamente dalfatto he
f
eg
non possono avere punti omuni didis ontinuità, osì l'integralenon esiste sef = g
, onf
dis onti-nua a variazione limitata.Sipuò on ludere:
Teorema 1.7.1 Ogni funzione ontinua è integrabile rispetto a ogni
fun-zione a variazione limitata. Non esistono funzioni non ontinue integrabili
rispetto adognifunzione a variazione limitata,néesistonofunzioni a
varia-zionenon limitatarispetto allequali ognifunzione ontinua sia integrabile.
Ci hiediamoora: qualisonolefunzioniintegrabilirispettoadunassata
funzionea variazionelimitata
g
? Per rispondere, o orre denire lanozione diinsiemeg
-nullo insenso stretto.Denizione 1.7.1 Data
g
avariazionelimitatasu[a, b]
,A
⊂ [a, b]
èg
-nullo in senso stretto se esso è ri opribile on niti intervalli[α
k
, β
k
]
, doveα
k
eβ
k
sono unestremo di[a, b]
o puntidi ontinuità per lag
,e la somma delle variazioni dellag
su tali intervalli è minore di unε > 0
pressato.Ovviamente,uninsieme
g
-nullonon ontiene puntididis ontinuitàdig
. Sussiste l'analoga dellanota ondizioneperl'integrale diRiemann:Teorema 1.7.2 (du Bois-Reymond) Una
f
limitataèintegrabilesu[a, b]
rispetto a una funzione a variazione limitatag
se e solo se, datoα > 0
, èg
-nullo ins.s. l'insiemedeipuntix
in uil'os illazionedif
èmaggiorediα
.Denizione1.7.2 Data
g
avariazionelimitatasu[a, b]
,A
⊂ [a, b]
èg
-nullo insenso esteso se esso è ri opribile on una quantità nita o numerabile diintervalli
[α
k
, β
k
]
,doveα
k
eβ
k
sonounestremodi[a, b]
opuntidi ontinuità per lag
, e la serie delle variazioni dellag
su tali intervalli è minore di unε > 0
pressato.Comenel asodell'integralediRiemann,la ondizionediduBois-Reymond
èequivalentealla seguente.
Teorema 1.7.3 (Lebesgue-Vitali) Una
f
limitata è integrabile su[a, b]
rispettoa unafunzioneavariazione limitatag
see soloseèg
-nulloinsenso estesol'insieme dei puntiin ui laf
è dis ontinua.Possiamo on ludere, almeno nel asodelle funzioniintegratri i avariazione
limitata, onuna ondizionene essariaesu ienteperl'integrabilitàdiuna
f
limitata, he ompleta ilteorema 1.6.2 in1.6.Teorema 1.7.4 Sia
g
unafunzioneavariazionelimitatasu[a, b]
,esiav(x)
la suavariazione sull'intervallo[a, x]
.An hél'integrale
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
esista, o orre e basta he esista l'inte-graleRS
R
b
a
f (x) dv(x)
.Dimostrazione. In eetti, gli insiemi
g
-nulli ev
-nulli sonoi medesimi, e ilrisultatosegue dalla ondizione diLebesgue-Vitali.Pertanto,perquantoriguardale ondizionidiesistenzadell'integrale on
integratri eavariazionelimitata,èsu ientestudiareil asoin ui
g
sia mo-notona.In eetti, molti arti oli sull'argomento trattano solo il aso di integratri e
monotona, aso he solo apparentemente è restrittivo!
Una stimamoltousata èla seguente:
Teorema 1.7.5 Se
f
è limitata, ed integrabile rispetto ag
a variazione limitata,allora|
RS
Z
b
a
f (x) dg(x)
| ≤ sup
x∈[a,b]
|f(x)|V
b
a
g.
(1.3)Dimostrazione. Qualunque sia la suddivisione dell'intervallo
[a, b]
, si veri ano lediseguaglianze:|
n
X
k=1
f (ξ
k
) (g(x
k
)
− g(x
k−1
))
| ≤
n
X
k=1
|f(ξ
k
)
| |g(x
k
)
− g(x
k−1
)
| ≤
≤ sup
x∈[a,b]
|f(x)|
n
X
k=1
|g(x
k
)
− g(x
k−1
)
| ≤ sup
x∈[a,b]
|f(x)|V
b
a
g,
e lediseguaglianze simantengono onil passaggioal limite.
1.8 Teoremi di onvergenza. Il se ondo teorema di
Helly
Teorema 1.8.1 Sia
(f
n
)
una su essione onvergente uniformemente adf
su[a, b]
, eg
una funzione a variazione limitata. SeRS
R
b
a
f
n
(x) dg(x)
esiste perognissaton
,alloraRS
R
b
a
f (x) dg(x)
esiste,edèugualealim
n
RS
R
b
a
f
n
(x) dg(x)
. Teorema 1.8.2 (Se ondo teorema di Helly) Sianof
unafunzioneon-tinuasu
[a, b]
e(Φ
n
)
n∈N
una su essionedi funzioni avariazione totale mi-nore diC
eΦ
n
onverga puntualmente aΦ
su[a, b]
.Risulta allora:
Φ
∈ BV ([a, b]),
V
a
b
Φ
≤ C
(1.4)lim
n→∞
Z
b
a
f (t)dΦ
n
(t) =
Z
b
a
f (t)dΦ
(1.5)Dimostrazione Sia
a = x
0
≤ . . . ≤ x
m−1
≤ x
m
= b
una partizione nita dell'intervallo base.m
X
k=1
| Φ(x
k
)
− Φ(x
k−1
)
|=
m
X
k=1
| lim
n→+∞
Φ
n
(x
k
)
− lim
n→+∞
Φ
n
(x
k−1
)
|
=
m
X
k=1
lim
n→+∞
| Φ
n
(x
k
)
− Φ
n
(x
k−1
)
|≤ C
e iòvale per ognipartizione nita dell'intervallo base, quindila (1.4) è
di-mostrata.
Osserviamo heunafunzione
f
ostanteatrattisu[a, b]
, ioèf =
P
n
k=1
c
k
χ
I
k
,I
k
⊥I
j
peri
6= j, ∪I
k
= [a, b]
, he non ondivide puntididis ontinuità onΦ
è Riemann-Stieltjes integrabile rispettoaΦ
.Approssimiamo
f
onf
ε
ostante a tratti, integrabile rispetto ad ogniΦ
n
e aΦ
,e tale hek f − f
ε
k
∞
<
ε
deisalti delle
Φ
n
e diΦ
sonoun insieme ontabile. In virtù delteorema di Heine-Cantor, esisteunδ > 0
tale he| f(x
′
)
− f(x
′′
)
|< ε
per
| x
′
− x
′′
|< δ
.
Suddividiamo
[a, b]
onpuntix
k
distantitraloropermenodiδ
, henonsiano didis ontinuitàperqual heΦ
. Gliintervalliindividuatidaquestipuntinon abbiano punti omuni. Nell'intervallo di partizioneI
k
s elgoξ
k
interno adI
k
,e pongof
ε
(x) = f (ξ
k
)
. Dettoquesto, risultalim
n→∞
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ
n
(x) =
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ(x)
Integrando perpartie indi ando on
s
k
gliN
ε
saltidellaf
ε
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ
n
(x) = [f
ε
(x)Φ
n
(x)]
b
a
−
Z
b
a
Φ
n
(x)df
ε
(x) =
fε
(b)Φ
n
(b)
− f
ε
(a)Φ
n
(a)
−
P
N
ε
k=1
Φ
n
(s
k
)(f
ε
(s
k
+ 0)
− f
ε
(s
k
− 0))
−→
n
[f
ε
(b)Φ
(
b)
− f
ε
(a)Φ(a)]
−
N
ε
X
k=1
Φ(s
k
)(f
ε
(s
k
+ 0)
−
f
ε
(s
k
− 0)) = [f
ε
(x)Φ(x)]
b
a
−
Z
b
a
Φ(x)df
ε
(x) =
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ(x).
Finalmente,|
Z
b
a
f (x)dΦ(x)
−
Z
b
a
f (x)dΦ
n
(x)
|≤|
Z
b
a
f (x)dΦ(x)
−
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ(x)
| +
|
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ(x)
−
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ
n
(x)
| + |
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ
n
(x)
−
Z
b
a
f (x)dΦ
n
(x)
|
≤
Z
b
a
| f(x) − f
ε
(x)
| dΦ(x)+ |
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ(x)
−
Z
b
a
f
ε
(x)dΦ
n
(x)
| +
Z
b
a
| f
ε
(x)
− f(x) | dΦ
n
(x) <
ε
3C
V
b
a
Φ +
ε
3
+
ε
3C
V
b
a
Φ
n
≤
ε
3
+
ε
3
+
ε
3
= ε
Un'importantemiglioramentodiquestorisultato,ainidellaTeoriadella
Probabilità,è ilseguenteteorema, dovutoa H.E. Bray
6
Teorema 1.8.3 (Teorema di Helly-Bray) Ilse ondoteoremadiHelly
va-le an he nella ondizione più debole he
(g
n
(x))
onverga ag(x)
su un insiemedi punti densoin[a, b]
, ed in ludente i puntia
eb
.6
Nell'integrale
RS
Z
b
a
f (x) dg(x)
(1.6)sia
f
ontinua eg
avariazionelimitata. Viene naturale di hiedersi, avendo ssatog
,perqualialtrefunzionig
1
avariazionelimitatarisultaRS
R
b
a
f (x) dg
1
(x) =
RS
R
b
a
f (x) dg(x)
,qualunque sialafunzione ontinuaf
.Perlalinearitàdell'integralenellase ondavariabile,ladomandaequivale
alla seguente:
qualisonolefunzioni a variazionelimitata
φ(x)
tali heRS
Z
b
a
f (x) dφ(x)
(1.7)siannulla pertutte le
f
ontinue?Eliminiamo subito il problema agli estremi. Sia
f
la ostante 1, allora l'integralein(1.7)valeφ(b)
−φ(a)
equindiφ
hainb
ilvalore heassumeina
. Quanto aipuntiinternidi[a, b]
,siac
unodiquesti,in uiφ
sia ontinua. Consideriamo lafunzionef
n
= 1
in[a, c]
, nulla in[c +
1
n
, b]
, e lineare tra ec +
1
n
. L'integrale (1.7) si s inde allora negli integrali sui segmenti[a, c]
,[c, c +
n
1
]
e[c +
1
n
, b]
. Il primo integrale valeφ(c)
− φ(a)
, il terzo è nullo, il se ondo è maggiorato inmodulo dalla variazione totalediφ(x)
sul se ondo segmento,variazione hetende azero on1
n
per héφ
è ontinua inc
. Di onseguenza0 =
RS
R
b
a
f
n
(x)dφ(x)
→ φ(c) − φ(a)
,ossiaφ(c) = φ(a)
. Riassumendo:Lemma 1.9.1 Se
RS
R
b
a
f (x) dφ(x) = 0
per ognif
ontinua, allora laφ
è a variazionelimitata, ostantesu[a, b]
,e ettosuuninsiemealpiùnumerabile di puntiinterni ad[a, b]
.Tale ondizione è an he su iente, per hé, essendo
φ
a variazione limitata, essaèdis ontinua inuninsiemenitoonumerabile dipunti,e poi hél'inte-grale in (1.7) esiste peripotesi, i punti di de omposizione
x
k
he servono a denirlopossonoesseres elti traipunti di ontinuità, esu essilaφ
assume lostessovalore.Teorema 1.9.1 L'
RS
R
b
a
f (x)dg
1
(x) =
RS
R
b
a
f (x)dg(x)
per ognif
ontinua se e solo seg
1
dieris e dag
per una funzioneφ
a variazione limitata, he è ostante su[a, b]
e etto su uninsieme nitoo numerabile di puntiinterni ad[a, b]
.Pertanto, l'integrale(1.6)non sialtera sostituendo a
g(x)
, onx
∈]a, b[
, il valoreg(x + 0)
oppureg(x
− 0)
,o lamedia tra i due valori. In generale, sostituendoneipuntiinterni ad[a, b]
ag(x)
unvaloretrag(x
− 0)
eg(x + 0)
si rende minima la variazione totale dig
senza alterare l'integrale (1.6). Possiamo quindi onsiderare, ai ni dell'integrazione di funzioni ontinue,solo le funzioni
g
a variazione limitata tali heg(x) = g(x + 0)
, per ognix
∈]a, b[
. Tali funzioni formano uno spazio vettoriale, he hiamiamo a variazione limitataliftato a destra, e loindi hiamo onBV
0
[a, b]
.7
7
Volendo,si può onsiderarelospaziodellefunzioniliftate asinistra(
g(x) = g(x − 0)
perx
∈]a, b[
).L'integrale di
Lebesgue-Stieltjes
2.1 Prolungamento astratto di Lebesgue
Il prolungamento di una misura denita su un semianello è il fondamento
della teoria ostruttiva della misura diLebesgue, ed è opportuno darne un
enno.
Sia
H
unsemianello1
su
X
. Di iamo ellule isuoielementi. SiaX
stesso lalorounione. Siam
unamisurasuH
,ossiaunafunzionerealepositiva om-pletamente additiva denita suH
. SiaP
una pluri ellula, ossiauna unione ontabiledi ellule. AlloraP
puòessereottenuta omeunione ontabile∪A
j
di elementi disgiunti diH
. SipongaµP =
P
mA
j
, he è reale positiva, o eventualmente+
∞
, e univo amente denita, grazie allaσ
-additività della misuram
. SiaM
la lasse dei sottoinsiemi diX
tali he, seE
è uno di essi, allora datoε > 0
esistono due pluri elluleP
,Q
, tali heµQ < ε
, eP
\Q ⊂ E ⊂ P
. PertaliE
sipongaµE = inf
{µP, P
pluri ellula, P
⊃ E}
.La lasse
M
è unσ
-anello. Di più, seM
ha unitàX
(questo a adese esolo seX
stessoè una pluri ellula),alloraM
èunaσ
-algebra,eµ
è dettaσ
-nita. Tale misuraè ompleta (ogniinsieme neglegibileè misurabile). Gli elementi diM
si di ono lebesguiani diH
. Il prolungamento della misuram
denita sul semianelloH
deve gran partedella suaimportanza all'essere univalente emassimale,nel senso he segue.I)Se
S
èunaσ
-algebrainX
he ontieneM
,eν
èunamisuraσ
-additiva 1Una famiglia non vuota
H
di sottoinsiemi diX
è un semianello suX
se è hiusa rispettoall'intersezionee,perogniA
,B
∈ H
,A
\ B
èunionedinitielementimutuamente disgiuntidiH
didominio
S
hesiridu e adm
suH
,alloraν
ristrettaadM
è ugualeaµ
. II)SeS ⊃ M
strettamente,esistonoduemisureσ
-additivesuS
,ν
1
6= ν
2
, he siridu ono aµ
suM
.Se
A
è una famiglia di insiemi, onσ(
A)
indi hiamo la più pi olaσ
-algebra he ontieneA
. SiaM
la lassedeilebesguianiottenuti ol pro edi-mento di sopradal semianelloH
. Poi hèM
è unaσ
-algebra, essa ontieneσ(
H)
. Così, seX
è topologi o, eH
in lude una baseperlatopologia diX
, alloraM
in lude iboreliani diX
.Esempio. Se
X = R
n
,possiamo onsiderare ilsemianello
H
degli inter-vallilimitatidiR
n
(i artesianin-esimidegliintervallilimitati hiusi,aperti,
semiapertidi
R
). Alloraogniborelianoèunlebesguiano(indipendentemente dallamisura he gli è stataattribuita on il prolungamento).2.2 Relativa denizione di integrale
Se
F
è unaσ
-algebra disottoinsiemi diX
, on unitàX
, eµ
è una misura didominioF
,latripla(X,
F, µ)
èdetta spazio mensurale2
.
Denizione2.2.1 Una
φ : X
→ R
è sempli eintegrabile suX
seè ombi-nazione lineare di funzioni aratteristi he di insiemidi misura nita.L'in-tegrale
R
X
φdµ
di una funzionesempli e integrabileφ = c
1
χ
E
1
+ . . . + c
n
χ
E
n
è per denizione
c
1
µ(E
1
) + . . . + c
n
µ(E
n
)
.Una proprietà è vera quasi ovunque (q.o.) se l'insieme dei punti, su ui
è falsa, è neglegibile, ioè in luso in un insieme di misura arbitrariamente
pi ola.
Denizione2.2.2 Una
f
è integrabile suX
seesisteunasu essione(φ
n
)
di funzioni sempli i integrabili tali heφ
n
q.o.
→ f
e, datoε > 0
esiste unN
tale heR
X
|φ
n
− φ
m
|dµ < ε
perm, n > N
. In tal asoR
X
φ
n
dµ
onverge inn
: il limite è detto integraledellaf
, ed è indi ato onR
X
f dµ
.2
Il paragrafo 2.1 è una sintesi della trattazione ostruttiva di Kolmogorov [20℄, pp.
260-277, inve e ladenizione diintegrale è ina ordo onquella diN. Dunford e J.T.
2.3 Misure di Lebesgue-Stieltjes su
R
Siano
I
intervallo diR
, eg
una funzione monotona non de res ente suI
. Consideriamo il semianelloH
deisottointervallilimitati diI
,e poniamom([a, b]) = g(b + 0)
− g(a − 0)
m((a, b]) = g(b + 0)
− g(a + 0)
m([a, b)) = g(b
− 0) − g(a − 0)
m((a, b)) = g(b
− 0) − g(a + 0)
Sipuò mostrare he la
m
osìdenita è reale,non negativaeσ
-additiva suH
, pertanto esiste il prolungamento di Lebesgue astratto dellam
, he vienedetto misura di Lebesgue-Stieltjes suI
generata dag
. Inquesto aso, ilebesguiani vengono piùpre isamente hiamati insiemimisurabili se ondoLebesgue-Stieltjes.
Come detto sopra, i boreliani di
R
sono misurabili in ias una di tali misure.Vi eversa, gli insiemi misurabili se ondo Lebesgue-Stieltjes potrebbero
esseremoltopiùnumerosinonsolo deiboreliani,madegli insiemimisurabili
nellamisura lassi adiLebesgue(quella hesiottieneusando omefunzione
generatri e
g(x) = x
). Basta onsiderare infattilafunzione diHeaviside (la funzione aratteristi a diR
+
). Gliinsiemi misurabili sonotutti i
sottoinsie-mi di
R
. La misura diLebesgue-Stieltjes su uno di essi vale1
se l'insieme ontiene lo0
,e0
altrimenti (misuradiDira ).2.4 Prolungamento della misura immagine di una
funzione misurabile.
Sia
(S, Σ, µ)
unospazio mensurale,esiaΦ : S
→ R
unafunzionemisurabile. Denoto onB
l'insieme dei boreliani diR
. Sullo spazio misurabile(R,
B)
denis o laseguente misura:ν(B) = µ(Φ
−1
(B)),
B
∈ B.
Inquesto ontesto,la
ν
èdettamisuraimmaginediµ
medianteΦ
,edenotata omunemente onµΦ
−1
,o on
µ
Φ
.
Il prolungamento diLebesgue astratto della
µ
Φ
, he denoteremo on
µ
ˆ
Φ
, è
unamisura diLebesgue-Stieltjes.
Se
µ(S) <
∞
,allora laµ
ˆ
Φ
può essere generata dalla funzione
F
Φ
, denita perognix
∈ R
dallaLa
F
Φ
è monotona non de res ente suR
, ontinua da destra, tendente a0
perx
→ −∞
ed aµ(S)
perx
→ +∞
.Variabili aleatorie e funzioni di ripartizione. Una variabile
alea-toria reale sullo spazio di probabilità
(Ω,
F, P )
è una funzione misurabileX : Ω
→ R
.Ad essa è asso iata la funzione, detta di distribuzione o di ripartizione,
in-di ata on
F
,o onF
X
sesi vuole mettereinevidenza lasua ostruzione a partiredaX
,denita dallaF
X
(x) = P
X
( ]
− ∞, x] ),
dove
P
X
è la misura immagine di
P
medianteX
. LaF
X
è monotona non de res ente suR
, ontinua da destra, tendente a0
perx
→ −∞
e ad1
perx
→ +∞
, e la misura di Lebesgue-Stieltjes suR
generato da essa è il prolungamento diLebesgue astrattoˆ
P
X
della misura immagineP
X
.
2.5 L'integrale di Lebesgue-Stieltjes
Denizione2.5.1 Sia
g
unafunzione monotonanonde res entesul l'inter-valloI
,limitato o illimitato,diR
. L'integraledi Lebesgue-Stieltjes di unaf
rispetto ag
, e lo indi hiamo onLS
R
I
f dg
o onL
R
I
f dµ
, è l'integrale de-nitoin 2.2,doveµ
è la misura di Lebesgue-Stieltjes generata dag
.Denizione2.5.2 Una misura on segno su
(X,
F)
è la dierenza tra due misure di dominioF
, di ui al più una può assumere il valore+
∞
.Denizione2.5.3 L'integrale di Lebesgue-Stieltjes è in generale un
inte-gralerispetto auna misura on segno, data dalla dierenzadi due misure di
Lebesgue-Stieltjes.
Piùpre isamente, se
g
è una funzionelo almente a variazionelimitatasuI
, essa è dierenzadi due funzioni monotone res enti, di iamoleh
1
eh
2
. Se una di esse è limitata (e questo a ade si uramente nel aso in uiI
è un intervallo ompatto), poniamoLS
R
I
f dg =
LS
R
I
f dh
1
−
LS
R
I
f dh
2
. Generalmente si poneh
1
= v
+
,h
2
= v
−
, oppureh
1
= v
,h
2
= 2v
−
, dovev, v
+
, v
−
sonolavariazionetotale,lavariazionepositivaelavariazione
negativadella
g
(a menodi ostantiadditive)3
.
Teorema 2.5.1 Se
f
è Riemann-Stieltjesintegrabile su[a, b]
rispetto a una funzione a variazione limitata, allora è Lebesgue-Stieltjes integrabile, e gliintegrali hanno lo stesso valore.
3
Estensioni e varianti della
denizione dell'integrale di
Riemann-Stieltjes
3.1 L'integrale di Pollard-Moore-Stieltjes
Sappiamo hese
f
èRiemann-Stieltjesintegrabilesu[a, b]
rispettoag
,alloraf
eg
non hanno dis ontinuità omuniin[a, b]
,e risultaRS
Z
b
a
f dg =
RS
Z
c
a
f dg +
RS
Z
b
c
f dg
(3.1)perogni
c
∈ (a, b)
.Supponiamo ora he in
c
laf
e lag
abbiano una dis ontinuità omune, ma hef
sia Riemann-Stieltjes integrale in[a, c]
e in[c, b]
rispetto ag
. Se osì è,f
eg
sonone essariamente dis ontinue inc
da bande opposte. Pos-siamoalloradenireR
b
a
f dg
attraverso il se ondomembro della 3.1.Ilpro edimentoèappli abileal asodinitedis ontinuità omuni
c
1
, . . . , c
n−1
da bande opposte. Postoc
0
= a, c
n
= b
, seRS
R
c
k
c
k−1
f dg
esiste per ogni
k = 1, . . . , n
,deniamoP M S
Z
b
a
f dg =
n
X
k=1
RS
Z
c
k
c
k−1
f dg.
(3.2)Con
P M S
siabbreviano inomidiPollard, Mooree Stieltjes. Questi autori hanno onsiderato an heil asoin uile omunidis ontinuitàpossonoesserenumerabili, eventualmente dense in
[a, b]
. In generale, il membro destro della (3.2) non resta denito, ma può su edere he, datoε > 0
, esistanoa = c
0
< c
1
< . . . < c
n
= b
tali hen
X
k=1
RS
′′
Z
c
k
c
k−1
f dg
−
n
X
k=1
RS
′
Z
c
k
c
k−1
f dg < ε.
(3.3)Con
RS
′
R
β
α
f dg
eRS
′′
R
β
α
f dg
intendointegrali inferiore esuperiorenel senso diDarboux, ossiaRS
′
Z
β
α
f (x)dg(x) = lim inf
P
∈P
n
X
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)) =
= lim
D∈D
n
X
k=1
inf
x
k−1
≤ξ
k
≤x
k
(f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
))),
RS
′′
Z
β
α
f (x)dg(x) = lim sup
P
∈P
n
X
k=1
f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)) =
= lim
D∈D
n
X
k=1
sup
x
k−1
≤ξ
k
≤x
k
(f (ξ
k
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
))).
In tal aso, esiste una su essione
([c
(m)
])
di partizioni di
[a, b]
, ias una in lusanella su essiva,tale helim
m
n
m
X
k=1
RS
′′
Z
c
(m)
k
c
(m)
k−1
f dg = lim
m
n
m
X
k=1
RS
′
Z
c
(m)
k
c
(m)
k−1
f dg
(3.4)hevienedettointegraledi Pollard-Moore-Stieltjes,o
σ
-integrale dif
rispet-to ag
.Vi è una denizione diretta dell'integrale di Pollard-Moore-Stieltjes in
termini dinet. Sibasasul fattoseguente
1
.
Orientiamo l'insieme
P
delle partizioni mar ate di[a, b]
per rifrattura-zioni.Teorema 3.1.1 Siano
f
,g
funzioni reali su[a, b]
. Laf
è Pol lard-Moore-Stieltjesintegrabile rispetto ag
se e solo se il netRS(P ) =
n
X
k=1
f (ξ
[x
k−1
, x
k
]
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)),
P = ([x], ξ)
∈ P
onverge lungol'insieme orientato
(
P, ≺≺)
. In tal aso risulta:P M S
Z
b
a
f (x) dg(x) =
lim
([x], ξ)∈(P, ≺≺)
f (ξ
[x
k−1
, x
k
]
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
))
In generale, se
X
è orientato da due orientamenti≺
,<
,allora<
è più ne di≺
sex < y
⇒ x ≺ y
. Segue he se<
è piùne di≺
,edf (x)
≺
−→ y
, 1allora
f (x)
<
−→ y
,manonvi eversa ingenerale.Essendo l'orientamento per rifratturazioni più ne dell'orientamento in
norma,alloraseilnet
RS(P )
onvergeinnorma, onvergeperrifratturazioni, eilimiti sonouguali.Inaltre parole,
Teorema 3.1.2 Sel'integrale di Riemann-Stieltjes di
f
rispetto ag
esiste, l'integrale di Pollard-Moore-Stieltjes esisteed è uguale.Vi eversa:
Teorema 3.1.3 Se l'integrale di Pollard-Moore-Stieltjes di
f
rispetto ag
esisteedf
eg
non ondividonopuntididis ontinuità,l'integraledi Riemann-Stieltjesesisteed è uguale.3.2 Altri integrali di Riemann-Stieltjes modi ati.
L'integrale diCau hy-Stieltjes. Consideriamol'addendo
f (ξ
k
)(g(x
k
)
−
g(x
k−1
))
dellasommadiRiemann-Stieltjes. Limitandoξ
k
adessereunpunto estremo dell'intervallo[x
k−1
, x
k
]
,si pervienead una denizione di integrale deltipodiCau hy, he,nel asoin uig(x) = x
,anti ipòquelladiRiemann. Nel asoappuntog(x) = x
,D.C.Gillespie(1915)mostrò helas eltadisoli puntiestremi perlaξ
non ampliala lassedelle funzioniintegrabili se ondo Riemann. Questoingeneralenonèveroper l'integralediRiemann-Stieltjes,tanto hé, piùre entemente, la s eltadi
ξ
alla Cau hyha onsentito aK. Itdidenire ilsuointegralediStieltjesrispettoafunzioni avariazionenonlimitata.
Integrale di Dushnik. Lane essità perlefunzioni
f
eg
dinonavere omunidi dis ontinuità dallo stesso lato ai nidell'integrazione diPollard-Moore-Stieltjesdipendedallapossibilitàdipoterpiazzarelamar atura
ξ
agli estremi degli intervalli. Conseguentemente, B. Dushnik (1931) haonside-ratol'insieme
P
0
delle partizionimar ate([x], ξ)
,dove las eltadeipuntiξ
k
è ristretta ai punti interni di ias un sottointervallo, ottenendo laseguentedenizionediintegrale modi ato.
Seil net
RS
mod
(P ) =
n
X
k=1
f (ξ
[x
k−1
, x
k
]
)(g(x
k
)
− g(x
k−1
)),
P = ([x], ξ)
∈ P
0
onverge lungol'insieme orientato