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REATI IN DANNO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria.

H.4 ISTRUZIONI E VERIFICHE DELL’O.D.V.

E’ compito dell’O.d.V.:

 monitorare che i responsabili interni delle aree a rischio reato siano edotti sui compiti e sulle mansioni connessi al presidio delle aree a rischio ai fini della prevenzione dei reati di intralcio alla giustizia;

 vigilare sull’effettiva applicazione del Modello e rilevare gli scostamenti comportamentali che dovessero eventualmente emergere dall’analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni ricevute;

 comunicare eventuali violazioni del Modello alle strutture competenti affinché procedano all’eventuale assunzione di misure in sede disciplinare;

 verificare periodicamente, con il supporto delle altre funzioni competenti, la validità di opportune clausole standard finalizzate:

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 all’osservanza da parte dei collaboratori esterni, inclusi i fornitori, e dei partner dei contenuti del Modello e del Codice Etico;

 alla possibilità di Hitachi Rail STS di effettuare efficaci azioni di controllo nei confronti dei Destinatari del Modello al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni in esso contenute;

 all’attuazione di meccanismi sanzionatori (quali il recesso dal contratto nei riguardi di Partner o di Collaboratori esterni) qualora si accertino violazioni delle prescrizioni.

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PARTE SPECIALE “I”

Reati contro l’industria ed il commercio E REATI DI FALSITÀ IN MONETE, IN CARTE DI PUBBLICO CREDITO, IN VALORI DI BOLLO E IN

STRUMENTI O SEGNI DI RICONOSCIMENTO

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I.1 PREM ESSA

La presente Parte Speciale ha le seguenti finalità:

 definire i principi generali di comportamento e di controllo ai quali tutti i Destinatari del Modello devono conformarsi al fine di prevenire la commissione dei reati ai quali riferisce la presente Parte Speciale,

 assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali;

 fornire all’Organismo di Vigilanza ed alle altre funzioni di controllo gli strumenti per esercitare le attività di monitoraggio, controllo e verifica.

I Destinatari del Modello sono, come definiti nella Parte Generale, gli amministratori, i sindaci, i dirigenti, i dipendenti, i collaboratori con cui si intrattengono rapporti contrattuali, a qualsiasi titolo, anche occasionali e/o soltanto temporanei ed in generale tutti coloro che intrattengono rapporti di qualsiasi natura con la Società.

In generale, tutti gli esponenti aziendali devono adottare, ciascuno per gli aspetti di propria competenza, comportamenti conformi ai seguenti documenti:

- il presente Modello;

- il Codice Etico;

- i ruoli e mandati come definiti delle disposizioni organizzative;

- le procedure aziendali;

- le procure e le deleghe:

- ogni altro documenti che regoli attività rientranti nell’ambito di applicazione del Modello.

E’ fatto inoltre espresso divieto di adottare comportamenti contrari a quanto previsto da norme di legge.

I reati ai quali si riferisce la presente Parte Speciale sono taluni dei reati contro l’industria ed il commercio di cui all’art. 25-bis 1 e alla lettera f-bis) dell’art. 25-bis del Decreto (si rinvia al relativo allegato del Modello per una descrizione dettagliata), come segue:

 Turbata libertà dell'industria o del commercio (Art. 513 c.p.)

 Frodi contro le industrie nazionali (Art. 514 c.p.)

 Frode nell'esercizio del commercio (Art. 515 c.p.)

 Vendite di sostanze alimentari non genuine come genuine (Art. 516 c.p)

 Illecita concorrenza con minaccia o violenza. (Art. 513 bis c.p )

 Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (Art. 517 c.p.)

 Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (Art. 517 ter c.p.)

 Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (Art. 517-quater c.p.)

Nonché, tra i reati di cui all’art. 25-bis (reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento), la fattispecie prevista dall’art. 473 c.p.

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“contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali”.

Nel caso di cui all’articolo 473 è sempre ordinata, la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono l’oggetto, il prodotto, il prezzo o il profitto, a chiunque appartenenti. Se le stesse non sono più disponibili, il giudice ordina la confisca di beni di cui il reo ha la disponibilità per un valore corrispondente al profitto.

Non si applica la confisca qualora si tratti di cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, ovvero che ne sono l’oggetto, il prodotto, il prezzo o il profitto, ma sono appartenenti a persona estranea al reato medesimo, qualora questa dimostri di non averne potuto prevedere l’illecito impiego, anche occasionale, o l’illecita provenienza e di non essere incorsa in un difetto di vigilanza. Inoltre, sempre con riferimento alla fattispecie di cui all’art.

473 c.p., qualora il delitto sia commesso in modo sistematico ovvero attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate il codice penale prevede una specifica aggravante.

I principi di comportamento e di controllo previsti nella presente parte Speciale, si considerano astrattamente idonei anche alla prevenzione delle altre fattispecie di reato, di cui dagli art. 25 bis lett. f-bis e art. 25-bis1, sopra non elencate, pur non ravvisandosi un rischio concreto di commissione delle stesse.

I.2 AREE A RISCHIO

Le aree considerate a rischio per i reati contro l’industria ed il commercio sono le seguenti:

- Stipula, esecuzione e gestione dei contratti/commesse con i clienti privati;

- Stipula, esecuzione e gestione dei contratti/commesse con i clienti/enti pubblici e/o concessionari di pubblico servizio;

- Gestione delle attività di ricerca e sviluppo e della proprietà intellettuale.

Con riguardo alla stipula, esecuzione e gestione dei contratti/commesse (sia con clienti privati sia con i clienti/enti pubblici e/o concessionari di pubblico servizio ), vi è il potenziale rischio di commissione dei reati contro l’industria ed il commercio, ad esempio nelle seguenti ipotesi:

Turbata libertà dell'industria o del commercio (Art. 513 c.p.)

Il reato potrebbe realizzarsi nel caso di distruzione/danneggiamento di prodotti o componenti di imprese terze concorrenti della società nell’interesse e a vantaggio della società.

Frode nell'esercizio del commercio (Art. 515 c.p.)

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Il reato potrebbe realizzarsi mediante consegna di un prodotto in parte diverso con riguardo alle specifiche tecniche da quanto richiesto dal cliente.

Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (Art. 517 c.p.)

Il reato potrebbe realizzarsi mediante l'utilizzo di opere dell’ingegno es. software anche di terze parti che richiamino opere simili al solo fine di trarre in inganno l’acquirente finale.

Illecita concorrenza con minaccia o violenza. (Art. 513 bis c.p)

Il reato potrebbe realizzarsi mediante la minaccia ad un concorrente di un danno ingiusto (es.

danno all’immagine) per ottenere un indebito vantaggio (per es. ritiro dalla gara, riduzione del prezzo ecc.).

Con riguardo alla gestione delle attività di ricerca e sviluppo e della proprietà intellettuale, vi è il potenziale rischio di commissione dei reati contro l’industria ed il commercio, ad esempio nelle seguenti ipotesi:

Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (Art. 517 ter c.p.)

Il reato potrebbe realizzarsi mediante realizzazione e/o utilizzo, in fase di sviluppo e/o produzione, di applicazioni o prodotti il cui titolo di proprietà intellettuale è di terzi senza riconoscere agli stessi gli oneri derivanti dal titolo di proprietà.

Contraffazione, alterazione od uso di marchi o segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali (art. 473 c.p.)

Il reato potrebbe realizzarsi mediante la contraffazione, l’alterazione o l’uso di segni distintivi, opere dell’ingegno o prodotti industriali al solo fine di trarre in inganno l’acquirente finale.

I.3 DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE – PRINCIPI GENERALI DI COM PORTAM ENTO E DI CONTROLLO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO

La presente Parte Speciale si riferisce a comportamenti posti in essere da amministratori, dirigenti e dipendenti operanti nelle aree di attività a rischio nonché da Collaboratori esterni e Partner, come già definiti nella Parte Generale (qui di seguito, tutti definiti i “Destinatari”).

Nell’ambito dei suddetti comportamenti è fatto divieto in particolare:

 tenere comportamenti tali da integrare le fattispecie di reato considerate in questa parte speciale (25 bis, lett. f-bis ed art. 25-bis1 del Decreto), anche nella forma del concorso;

 tenere comportamenti che, sebbene risultino tali da non costituire di per sé fattispecie di reato rientranti tra quelle sopra considerate, possano potenzialmente diventarlo;

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 tenere comportamenti non conformi alle leggi, ai regolamenti vigenti, nonché alle procedure aziendali o, comunque, non in linea con i prin cipi espressi dal presente Modello e del Codice Etico;

 attuare comportamenti violenti o intimidatori o condizionare le attività commerciali, industriali o produttive di terzi al fine di ostacolare/eliminare la concorrenza;

 mettere in atto comportamenti atti a scoraggiare la partecipazione degli altri offerenti, in caso di gare pubbliche, ovvero ad ottenere ogni informazione utile a procurare un ingiusto vantaggio a danno di altri soggetti coinvolti;

 attuare accordi collusivi con altre imprese, finalizzati all’aggiudicazione di gare di appalto ai danni di altri concorrenti, ovvero scoraggiare i concorrenti a presentare offerte competitive;

 porre in essere atti di violenza sulle cose di terzi (es. danneggiare o trasformare beni di terzi/concorrenti)

 diffondere notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o appropriarsi di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente;

 avvalersi direttamente o indirettamente di ogni mezzo non conforme ai prin cipi della correttezza professionale ed idoneo a danneggiare l’altrui azienda;

 utilizzare, in qualsiasi forma o modalità, marchi, brevetti, denominazioni e altri segni distintivi di cui non detenga esclusiva proprietà e/o legittimo titolo all’uso;

 commercializzare prodotti industriali con brevetti, marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati o di cui non si detenga proprietà;

 vendere opere di ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, la provenienza o qualità dell'opera o del prodotto

 compiere atti di concorrenza sleale, ed in particolare:

- usare nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con nomi o segni distintivi legittimamente usati da altri, o imitare servilmente i prodotti di un concorrente, o compiere con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;

- contraffare, alterare, ovvero fare uso di beni di qualsiasi genere aventi marchi o titoli industriali contraffatti al fine di rendere un danno alle ditte produttrici;

- porre in vendita o mettere altrimenti in circolazione prodotti industriali, con nomi, marchi, o segni distintivi nazionali o esteri, atti ad indurre in inganno la controparte ovvero tali da ingenerare la possibilità di confusione con prodotti similari.

I destinatari del Modello dovranno, inoltre, attenersi ai seguenti principi:

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 tutte le attività e le operazioni svolte per conto della società siano improntate al massimo rispetto delle leggi vigenti, nonché dei principi di correttezza, trasparenza, buona fede e tracciabilità della documentazione:

 sia assicurata la massima rispondenza tra i comportamenti effettivi e quelli richiesti dalle procedure interne, prestando una particolare atte nzione per ciò che concerne lo svolgimento delle attività “sensibili” nelle aree ‘‘a rischio reato”;

 coloro che svolgono una funzione di controllo e supervisione in ordine agli adempimenti connessi all’espletamento delle suddette attività ‘’sensibili’’ pongano particolare attenzione all’attuazione degli adempimenti stessi:

Con riguardo alla stipula, esecuzione e gestione dei contratti/commesse (sia con clienti privati sia con i clienti/enti pubblici e/o concessionari di pubblico servizio), l’attività della Società si conforma ai principi di controllo, già descritti nella Parte Speciale A (Reati contro la Pubblica Amministrazione).

Con riguardo alla gestione delle attività di ricerca e sviluppo e della proprietà intellettuale, l’attività della Società si conforma ai seguenti principi di controllo (si veda anche la procedura aziendale in materia di Intellectual Property – cfr. elenco procedure in allegato):

 la società ha definito procedure, ruoli organizzativi e poteri per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale propri e di altri, quali brevetti, marchi, know-how, copyright ed altri diritti;

 le relazioni con l’Ufficio competente Brevetti e Marchi per la registrazione dei marchi / nomi commerciali oppure per il rinnovo di marchi registrati, sono gestite da studi tecnici specializzate;

 la titolarità dei diritti di proprietà industriale viene tutelata attraverso apposite clausole contrattuali nei confronti di fornitori e clienti, che possono prevedere restrizioni circa l’utilizzo di marchi/brevetti/licenze; in caso di collaborazioni con partner, le parti interessate concordano esplicitamente i diritti di proprietà industriale negli accordi di collaborazione; la società, quindi, può utilizzare prodotti e/o sistemi brevettati da terzi solo previa autorizzazione formale nell’ambito del contratto; in analogia la società può utilizzare software sviluppato da terzi solo previa esplicita autorizzazione nell’ambito degli accordi (ad esclusione dei software open source per i quali viene richiesto solo il rispetto della relativa licenza);

 per accertarsi che un prodotto sviluppato internamente non sia già stato oggetto di brevetto da parte di terzi, vengono svolte apposite verifiche (ricerche di anteriorità);

 se si ritiene necessario è possibile incaricare società esterne specializzate (patent agent), o procedere autonomamente, per effettuare opportune ricerche, accedendo ai data base mondiali di riferimento, al fine di verificare l’esistenza di precedenti marchi e/o nomi commerciali registrati;