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REE LEGNO

Nel documento Cronache Economiche. N.139, Luglio 1954 (pagine 67-73)

M I C H E L E S I L L A IVO

Secondo le Segreterie dell'E.C.E. e della F . A . O . non v'è dubbio che la sta-bilità del mercato del legname, carat-teristica del 1953, si manterrà anche per l'anno in corso. Nei loro ultimi Bollet-tini statistici e nei loro rapporti sulla situazione del mercato, gli Enti sopra-citati dichiarano di essere giunti a que-sta conclusione dopo uno studio appro-fondito della situazione della domanda e dell'offerta e tenendo conto che allo stato attuale, i produttori e gli importa-tori si dimostrano più circospetti quan-do esaminano il mercato, preoccupati oltre modo delle probabili reazioni dei consumatori. Questa maggiore pruden-za è un elemento di stabilità.

Dopo aver ricordato che la resistenza opposta dai consumatori al rialzo dei prezzi nel 1951 che ha trattenuto anche la discesa dei prezzi nel 1952, le Segre-terie dell'E.C.E. e della F . A . O . consi-derano che se i prezzi dovessero una volta di più tendere ad una punta, i consumatori opporrebbero una nuova re-sistenza in modo che l'aumento dei prezzi si farebbe sentire specie nel mer-cato al dettaglio. Il ciclo si ripeterebbe, ma — e questa è la principale lezione da tenere presente — il ciclo una volta terminato non farà ritorno allo stata

quo\ il legname potrà nuovamente aver

perso terreno, poiché l'atteggiamento che il consumatore addotta nei confron-ti del legno in quanto materia prima non dipende esclusivamente dal prezzo

del legname stesso, che deve sostenere la concorrenza degli altri prodotti, ma anche dalla stabilità di questo prezzo. Riguardando in dettaglio la situazio-ne di questi ultimi tempi del mercato del legname si vede che le condizioni economiche favorevoli per la maggior parte dei Paesi europei sono state con-tenute nel corso del 1953 e hanno per-messo alla domanda di prodotti forestali di mantenersi e, in certi casi, di affer-marsi.

Il consumo dei prodotti forestali è accresciuto nel 1953, ma questo

movi-mento sembra essere dovuto unicamen-te allo sviluppo delle attività della ri-spettiva industria consumatrice. Nel '53 il volume delle esportazioni europee di

segato, di legname squadrato e di

com-pensati è aumentata del 25 % in con-fronto a quello del 1952. Il volume delle esportazioni della pasta è accresciuto del 2 4 % . A l contrario, le esportazioni di tondame hanno subito una flessione di circa un terzo.

Gli abbattimenti in Europa sono stati leggermente inferiori nel 1953 ai livelli dell'anno precedente. L e cifre fornite dal

Un nuovo attrezzo ad aria compressa, leggero e. maneggevole, per il taglio dei piccoli rami.

Bollettino semestrale di Statistica del-l ' E . C . E . mostrano come del-la produzione della maggior parte delle industrie fo-restiere sia aumentata durante l'anno, in occasione di un nuovo aumento della domanda. Ciò nonostante, l'aumento della produzione è stato molto più de-bole di quello del consumo e degli scambi. Per far fronte all'aumento della domanda si dovette far ricorso a notevoli prelievi sugli stoc\s, composti alla fine del 1952 dai maggiori Paesi importatori.

Alla fine del 1953, per tale ragione, questi stocks caddero a livelli molto bassi.

L a produzione di legname resinoso in Europa orientale ed occidentale (esclu-sa la Russia) è aumentata di 130 mila standards (ossia dell'i,5 % ) e si è sta-bilizzata negli 8.650.000 standards per of) \ C R O N A C H E E C O N O M I C H E

tutto l'anno. Il volume delle esporta-zioni dei resinosi è aumentato del 22 % . Anche la produzione di pasta è accre-sciuta ma è rimasta molto inferiore a quella del volume delle esportazioni. L a

L'abbattimento operato mediante sfera di acciaio trainata.

produzione dei compensati è aumentata del 7,25 % , mentre la produzione dei

segati è diminuita del 2,5 % rispetto al

livello del 1952.

In breve, per quanto riguarda il com-mercio dei legnami le caratteristiche de-gli ultimi tempi sono date con evi-denza dalle cifre annotate sullo stesso Bollettino di Statistica. Il commercio europeo di prodotti forestali è caratte-rizzato da uno sviluppo di scambi intra-europei, sia nella domanda di esporta-zioni, sia nella domanda di importa-zioni. Gli scambi con le altre regioni invece hanno subito una flessione assai sensibile, in particolare nei casi di espor-tazione di segati resinosi verso i Paesi d'oltre oceano e nei casi di importazione di segati resinosi, pasta e legname da costruzione, provenienti da Paesi non europei.

Nella situazione degli scambi intra-europei, si è constatato che le esporta-zioni austriache di segati resinosi sono aumentate e che gli scambi tra i Paesi dell'Europa Occidentale e quelli del-l'Europa Orientale hanno avuto un cer-to incremencer-to.

Se nell'insieme il volume degli scam-bi dei prodotti forestali in Europa è au-mentato nel corso del 1953 e in questi ultimi mesi, non necessariamente tale aumento riguarda tutte le categorie dei prodotti forestali. Il commercio di

fon-darne e, particolarmente, di legname da pasta e legname da costruzione,

rispet-to al 1952 ha segnarispet-to una netta flessione. Le esportazioni di legname da

costru-zione sono scese da 3.829.000 metri cubi

nel 1952 a 1.911.000 metri cubi nel 1953, quelle di legname da pasta da 3.500.000 metri cubi nel 1952 a 2.204.000 metri cubi nel 1953 e, infine, il volume dei

resinosi esportati è sceso da 967.000

me-tri cubi nel 1952 a 720.000 meme-tri cubi nel 1953. L'aumento del volume degli scambi europei di segato viene giustifi-cato anzitutto dall'aumento delle im-portazioni del Regno Unito (circa 460 mila standards di più che nel 1952).

A una tale situazione del mercato eu-ropeo fa riscontro una evoluzione dei prezzi. I prezzi all'ingrosso e quelli del-le materie prime sono diminuiti nel corso del 1953, ma i prezzi dei prodotti forestali, che raggiunsero le cifre più basse nell'autunno 1952, sono risaliti nel corso del '53 e alla fine del medesimo anno hanno raggiunto livelli sensibil-mente superiori a quelli dello stesso pe-riodo dell'anno precedente.

I prezzi al dettaglio dei resinosi im-portati e i prezzi della produzione in-terna dei Paesi importatori non hanno segnato però tale ripresa. Ciò denoterà una certa maggior resistenza dei consu-matori, prevedibile allorquando l'aumen-to segnal'aumen-to da taluni legnami si riper-cuoterà sui prezzi al dettaglio.

Esaminando l'evoluzione dei prezzi dopo tre anni, si comprendono determi-nati affari e, nonostante la stabilità re-lativa dei prezzi nel 1953, si prova an-che una certa ansietà circa l'evoluzione futura dei consumi di legname.

L'attività delle apposite Segreterie

del-l'E.C.E. e della F . A . O . in favore del settore forestale non si limita a dei sem plici, seppure utili, studi di carattere statistico come il Bollettino trimestrale, ma copre una superficie più estesa di lavoro, riguardante lo studio delle tecni-che e dei metodi di lavoro in materia di abbattimento, la meccanizzazione delle operazioni forestali e la formazio-ne professionale degli operai del settore.

Vediamo quanto a proposito si sta concretando presso le Nazioni Unite. In questo momento, diversi esperti forestali

consegnano ai loro rispettivi Governi importanti rapporti su una sessione di lavoro durata due settimane, che si è tenuta in Europa con uno scopo di mi-gliorare le tecniche di abbattimento e di assicurare la formazione di operai fo-restali. Le discussioni si sono svolte a Ginevra ma gli esperti hanno effettuato anche un viaggio di studio in Italia. L a sessione e il viaggio di studio sono stati organizzati sotto gli auspici, appunto, dell'E.C.E. e della F . A . O .

Diciotto gruppi di studio sono stati

Un esame preventivo con apparecchio magnetico rivelatore di corpi ferrosi estranei consente un rapido sicuro taglio dei tronchi in tavolame.

creati per proseguire o intraprendere la-vori urgenti per il futuro : la cQmpara-zione dei rendimenti in materia di ab-battimento, le norme di prestazione per i trattori forestali, l'utilizzazione di se-ghe meccaniche, lo scortecciamento mec-canico e chimico, ecc.

L o scopo di questi lavori è di miglio-rare le tecniche forestali in base alla collaborazione internazionale e di accre-scere i rendimenti mantenendo i prezzi del legname a livelli che consentano di sostenere la concorrenza con gli altri materiali.

N o n si tratta solamente di mettere a punto i migliori metodi dell'economia e del rendimento ma anche di fare ef-fettivamente applicare questi metodi. N e l corso delle discussioni, gli esperti si sono occupati particolarmente dei me-todi di abbattimento, della meccaniz-zazione delle operazioni forestali e del-la formazione degli operai; essi, infine, hanno studiato il settore delle ricerche e della documentazione in materia di ra-zionalizzazione forestale.

Come abbiamo detto più avanti, i membri del gruppo di lavoro hanno

par-tecipato a un viaggio di studio organiz-zato dal Governo italiano.

Qui a Torino essi hanno visitato il Centro Nazionale Meccanico Agricolo ed hanno assistito alle dimostrazioni di abbattimento e di piantaggio meccanico; inoltre, hanno visitato le installazioni di Domodossola per studiare il

traspor-to per teleferica nelle regioni monta-gnose.

Il lavoro dell'operaio forestale è uno dei più pericolosi di questo mondo, tan-to che le Compagnie di Assicurazione lo considerano più pericoloso di quello dei piloti di aviazione. Gli incidenti nel-le foreste sono due volte più frequenti tra gli operai non pratici, che tra quelli che hanno avuto una buona istruzione tecnica.

Il mestiere dell'operaio forestale è an-che uno dei più faticosi, esige una pre-stazione fisica molto più intensa di quel-la richiesta dal quel-lavoro di minatore. Il problema che si prospettò ai Governi dei Paesi europei consistette dunque nel ridurre il pericolo nelle operazioni fore-stali, accrescere la produttività e dimi-nuire lo sforzo fisico, pur continuando

a utilizzare largamente e in pieno i pro-dotti della foresta.

Esistono grandi differenze fra i di-versi Paesi in merito ai progressi com-piuti dopo l'inizio del secolo nella for-mazione degli operai forestali, nell'im-piego delle macchine per l'aumento del-la produttività, nel trasporto del legna- ' me dopo l'abbattimento e per la dimi-nuzione delle perdite in seguito ai dan-ni causati agli, alberi durante il tra-sporto.

I Governi non desiderano soltanto utilizzare l'esperienza degli altri, ma mettere in comune le loro risorse per migliorare la silvicoltura e i processi di sfruttamento forestale. Per assicurare tale collaborazione internazionale essi dispongono come è noto delle due prin-cipali organizzazioni sopra indicate : l ' E . C . E . e la F . A . O . Tutti i Paesi del-l'Europa occidentale sono membri della Commissione Europea delle Foreste, fa-cente parte della F . A . O . Tutti i mem-bri dell'Europa Occidentale ed Orien-tale partecipano ai lavori della Commis-sione del legno dell'E.C.E.

I lavori compiuti dalle due Organiz-zazioni assommano l'esperienza dei pe-riti forestali e di quelli dell'industria del legno di tutti i Paesi europei. Gli scambi di notizie e di esperienze entro tali organismi permetterà senza dubbio di migliorare le tecniche di abbattimen-to e di ridurre le perdite. Secondo una stima degna di attenzione, si ha la cer-tezza che i lavori futuri, decisi recente-mente dagli esperti, permetteranno l'au-mento del 20 % delle forniture di le-gname all'industria europea, senza ri-chiedere per contro nessun aumento nè degli abbattimenti nè di mano d'opera. U n gruppo di lavoro E . C . E . - F . A . O . ha studiato recentemente un grande nu-mero di documenti e di relazioni por-tanti un contributo profondo al miglio-ramento delle operazioni forestali.

Per informazione dei nostri lettori ci-tiamo gli studi di maggior rilievo :

« Criteri della tecnica di abbattimento razionale e dei migliori metodi di la-voro nei Paesi europei » di M . H .

Glai-ser (Germania Occidentale); « Il

carica-mento dei segati resinosi su automezzi »

di M. M. Kantola (Finlandia); a Utiliz-of) \ C R O N A C H E E C O N O M I C H E

zazioni delle seghe meccaniche nelle operazioni forestali » di M. Ulf Sunderg

(Svezia); « Comparazione internazionale

dei rendimenti nell'abbattimento » di

M. H. H . Hilf (Germania Occidentale);

« La formazione professionale degli ope-rai forestali » (del B.I.T. (Bureau

Inter-national du Travail); « Repertorio

euro-peo degli Istituti di ricerche e di itifor-mazioni che si occupano della raziona-lizzazione dei lavori forestali

(abbatti-mento e trasporto) » preparato dalle Se greterie della F . A . O . e dell'E.C.E.

In particolare, il gruppo di lavoro sto si è occupato ultimamente del mi-glioramento dei metodi di sfruttamento forestale e ha deciso di continuare la comparazione dei metodi di abbattimen-to in rapporabbattimen-to all'accrescimenabbattimen-to dei ren-dimenti. A tale scopo ha formato un altro gruppo di studio.

Cinque gruppi studiano la compara-zione nei e tra i diversi Paesi d'Europa, avuto particolare riguardo ai risultati tecnici dell'abbattimento utilizzato nelle foreste presentanti analoghe caratteristi che.

I gruppi si specializzano rispettiva-mente nello studio dei seguenti tipi di foreste: foreste di conifere nell'Europa orientale; foreste di conifere nell'Euro-pa settentrionale, foreste di montagna,

foreste di resinosi in Europa centrale e bosco ceduo.

Essi cercheranno di rendere possibile la comparazione tra i rendimenti dei metodi di lavoro nelle differenti opera-zioni in foreste presentanti analoghe condizioni.

L a formazione professionale che, co-me dianzi accennato, è stata oggetto del-lo studio del B . I . T . (una guida preziosa per la soluzione dei diversi problemi) e stata giudicata dal gruppo di lavoro co-me base per la soluzione dei seguenti punti : formazione professionale dei tec-nici incaricati di organizzare i program-mi di istruzione per gli operai forestali o di dirigere le esecuzioni; consiglieri tecnici per la formazione di operai fo-restali.

In vista di un aiuto reciproco fra i Paesi europei, il gruppo di lavoro ha fatto delle raccomandazioni destinate a facilitare la preparazione di un viaggio di studio per gli organizzatori dei pro-grammi e gli istruttori per la formazione professionale degli altri Paesi membri. Naturalmente si tenderà al coordina-mento delle materie di insegnacoordina-mento.

Quello dello scaricamento è un pro-blema posto dal trasporto degli alberi interi con fronde, sarà esaminato alla luce di uno studio fondato

sull'esperien-za man mano acquisita. I problemi del-l'abbattimento su terreni montagnosi difficili saranno a loro volta approfonditi.

Un gruppo di studio sta preparando un rapporto sui più efficaci metodi di pratico maneggio e sui trasporti del le-gname in terreni montagnosi. Anche la meccanizzazione delle operazioni fore-stali, che attualmente è in ritardo ri-spetto alla meccanizzazione agricola, è un mezzo importante per l'aumento del-la produttività.

Si pensa che le macchine destinate alle operazioni forestali potranno essere di molto migliorate per quanto riguar-da il taglio e il trasporto del legname. Per ogni particolare problema è stato creato un adeguato gruppo di studio : per l'utilizzazione delle seghe meccani-che, per il caricamento dei segati resi-nosi su automezzi, per la definizione delle norme per i trattori forestali e, in-fine, per lo scortecciamento meccanico.

U n altro gruppo di studio esamina i problemi dello scortecciamento chimico. Che quello dello scortecciamento sia un problema assai importante lo si desume dal fatto che esso richiede all'incirca il 50 % del tempo di lavoro necessario per l'abbattimento dei pini e il 33 % del tempo richiesto per l'abbattimento degli abeti.

P O M P E C E N T R I F U G H E E L E T T R O P O M P E E M O T O P O M P E P O M P E V E R T I C A L I P E R P O Z Z I P R O F O N D I E PER P O Z Z I T U B O L A R I

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Nel documento Cronache Economiche. N.139, Luglio 1954 (pagine 67-73)

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