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4 Indicatori economici nei sistemi contabili NAMEA

4.1 Regionalizzazione delle NAMEA

In alcune regioni è stata sviluppata una regionalizzazione della matrice NAMEA: per l’Italia, nel Lazio ed in Emilia-Romagna. Per la sua costruzione sono stati elaborati una serie di indicatori regionali economici ed ambientali con l’obiettivo di analizzare gli effetti dell’interazione economia-ambiente in un approccio di sistema, anche al fine di supportare i processi decisionali, suggerendo linee di indirizzo sostenibili sia dal punto di vista economico, sia da quello ambientale.

RAMEA è stata costruita seguendo le metodologie ufficiali nazionali ed europee richiamate sopra, e presenta quindi coerenza con la NAMEA nazionale. RAMEA si presenta come una matrice di rendicontazione divisa in due parti, economica e ambientale, con indicatori integrati e la possibilità di compiere analisi intersettoriali. Oggetto dell’analisi sono i settori economici e le famiglie. Per ogni settore sono confrontati il valore economico creato e le pressioni ambientali generate (per le famiglie le pressioni generate dai consumi vengono associate alle spese). Inoltre RAMEA serve a quantificare i fattori critici regionali (pressioni ambientali esercitate dalle attività economiche e dai consumi delle famiglie), ad analizzare le correlazioni tra le performance ambientali e quelle socioeconomiche, a elaborare gli indici di eco-efficienza e relative analisi economico-statistiche. In sintesi la metodologia RAMEA potrebbe essere usata a consuntivo come quadro statistico per organizzare le informazioni economico-ambientali integrate, a preventivo per modellare l’evoluzione di un sistema territoriale (analisi di scenario) in termini di sviluppo economico e pressioni ambientali. La matrice è in aggiornamento continuo. La figura sottostante riporta in modo semplificato i principali blocchi informativi che costituiscono la RAMEA Regionale.

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Figura 4-1 Schema semplificato di RAMEA (Regional Accounting Matrix including Environmental Accounts) in Emilia-Romagna (Sansoni M., Bonazzi E., 2010).

La RAMEA regionale associando i consumi energetici (oltre che altri indicatori di pressione ambientale come le emissioni climalteranti o la produzione di rifiuti), alla matrice input output, permette di effettuare analisi delle performance economico ambientali della Regione Emilia-Romagna. In particolare è possibile analizzare:

• in che misura le attività produttive (suddivise per sotto settori) e le famiglie, contribuiscono ai consumi di energia (anche elettrica), oltre che alle emissioni in atmosfera (effetto serra, acidificazione, ozono troposferico), alla produzione di rifiuti, ecc.

• in che misura i sottosettori industriali contribuiscono alle performance economiche e ambientali totali (profili economico-ambientali delle attività produttive),

• l‟eco-efficienza delle attività produttive (Intensità di emissione relative al valore aggiunto, intensità energetica relativa al valore aggiunto, intensità di produzione di rifiuti rispetto al valore aggiunto). Si tratta quindi di un utile strumento per la valutazione delle correlazioni tra consumi energetici e performance economiche e necessita di essere continuamente aggiornato con gli output dei bilanci energetici.

RAMEA (Regional accounting matrix for environmental accounts) o Namea Regionale per l'Emilia-Romagna, è un progetto di ricerca concepito dalla Direzione tecnica di Arpae e conclusosi nel 2007. Ramea air emissions (Sansoni et al., 2010; Tibaldi et al., 2009) è stata poi annoverata tra gli strumenti di sostenibilità nella Relazione sullo stato dell’ambiente della Regione Emilia-Romagna, nel 2009 (Bianconi et al., 2009; Bonazzi e Sansoni, 2010). La RAMEA regionale realizzata seguendo le linee guida di sviluppo europee (Eurostat, 2009; Eea, 2013) e inserendosi nel contesto internazionale di ricerca di nuovi indicatori per la misurazione del benessere nelle dimensioni dello sviluppo sostenibile (Almunia, 2007; Giovannini, 2010), ha poi sviluppato l'estensione della matrice, portando l'attenzione oltre che alle emissioni climalteranti, ad altri temi ambientali previsti dal framework di Eurostat (consumi elettrici ed energetici, imposte ambientali

38 e produzione di rifiuti speciali) e approfondendo analisi economico-ambientali. L’obiettivo finale è il supporto alla pianificazione regionale, in particolare nelle fasi di valutazione e monitoraggio delle politiche, cercando di interpretare l’esigenza di riformare i processi decisionali attraverso lo sviluppo di strumenti utili alle decisioni in un’ottica di integrazione tra economia e ambiente, come anticipato dall’Agenda 21 nel 1992. La matrice RAMEA grazie a una riclassificazione dei dati ambientali, può rappresentare l’interazione tra economia e ambiente assicurando la confrontabilità dei dati economici con le pressioni ambientali, secondo un “linguaggio” economico standardizzato e coerente con la logica della contabilità nazionale. A partire dai dati socio-economici associati alle diverse imprese che formano una filiera (in particolare unità locali e addetti), è stato possibile stimare le pressioni che queste attività economiche esercitano sull’ambiente. RAMEA rende particolarmente agevole l'elaborazione di indici di eco-efficienza settoriali. In particolare nei diversi ambiti di applicazione ci si è soffermati su:

- intensità di pressione ambientale (rapporto tra pressione ambientale e determinante economico, rappresentativo di un indice inverso di eco-efficienza) e di eco-efficienza, come indici di sintesi per una lettura integrata delle performance economico-ambientali dei settori produttivi,

- profili economico-ambientali dei settori dell’economia regionale,

- posizionamento negli anni dei settori produttivi dal punto di vista economico-ambientale e verifica di un percorso di efficientamento delle performance,

- tassi di crescita delle variabili economiche e delle pressioni ambientali per valutare i trend di cambiamento,

- verifica dell’esistenza di un eventuale delinking/disaccoppiamento tra gli indicatori di crescita economica pressioni ambientali associate.

Tra le opportunità di utilizzo che risultano più promettenti si evidenziano quelle di:

- monitorare come le attività produttive e i consumi delle famiglie contribuiscano all’economia e alle pressioni ambientali regionali (profili energetico-economico-ambientali),

- valutare l’eco-efficienza delle attività produttive come indice di sintesi per una lettura integrata delle performance economico-ambientali,

- correlare dati economici sulle attività di produzione e consumo con le pressioni ambientali che tali attività generano,

- costruire uno strumento utile per valutazioni ambientali, studi, analisi di scenario, più in generale per determinate fasi delle procedure di Valutazione ambientale strategica dei piani e programmi e per la

39 pianificazione regionale - analizzare e valutare (in itinere ed ex post) gli effetti economico-ambientali degli stessi piani,

- quantificare le criticità regionali (hot spots) per ciascun settore economico, sia in relazione ai singoli inquinanti, sia per temi ambientali di sintesi (surriscaldamento globale, acidificazione, formazione di ozono troposferico, consumi elettrici, consumi energetici, produzione di rifiuti speciali, tassazione ambientale) (Bonazzi e Sansoni, 2012).

In quanto Policy Tool (Eurostat, 2009, Eea, 2013), Ramea può essere usata a consuntivo come quadro statistico per raccogliere e organizzare le informazioni economico-ambientali integrate, a preventivo per modellare l’evoluzione di un sistema territoriale (analisi di scenario) in termini di sviluppo economico e pressioni ambientali, con l’auspicabile integrazione di matrici input-output.

In generale le RAMEA sono strumenti capaci di dimostrare come la costruzione e la lettura di indici economico-ambientali integrati possa contribuire a indirizzare l’evoluzione del sistema produttivo regionale con l’obiettivo di analizzare gli effetti dell’interazione economia-ambiente in un approccio sistemico, al fine di determinare linee di indirizzo sostenibili per le politiche ambientali regionali in stretta relazione con quelle di sviluppo. L’intensità di produzione è perciò un indice sintetico della lettura integrata delle performance ambientali: diventa importante come si produce oltre a quanto. Una corretta valutazione delle prestazioni ambientali non può prescindere dalla considerazione dell’eco-efficienza. Se da un lato la costruzione di matrici Ramea fa leva sull’utilizzo di dati economici e ambientali esistenti o stimati attraverso procedure validate, dall’altro l’inserimento di tali dati all’interno di un sistema contabile integrato implica un intenso lavoro di omogeneizzazione e riclassificazione dei dati ambientali, secondo un “linguaggio“ di tipo economico che consenta un diretto confronto delle prestazioni economiche e ambientali di un territorio. Analisi e comprensione dell’indice “intensità di pressione ambientale” hanno consentito la predisposizione di un valido supporto per un processo decisionale consapevole, chiamato a integrare, all’interno delle tradizionali analisi economiche, aspetti correlati con le pressioni esercitate sull’ambiente. Tra gli auspicabili sviluppi della RAMEA si rileva l’opportunità di: - rendere lo strumento sempre più adattabile agli usi dei decisori che operano in una società che sta attraversando profondi cambiamenti (economici, produttivi, sociali, normativi, climatici) e anche emergenze ambientali sempre diverse, seguendo così le indicazioni di Eurostat, Commissione europea e organismi internazionali - approfondire e integrare l’utilizzo di questo strumento con gli altri policy tools come le matrici input-output, utili al supporto delle decisioni (Policy Question), per un’applicazione anche dinamica, non solo di studio statico (valutazione ex-post). Si è in conclusione rivolto ai decisori del nostro paese, in particolare, operanti in un contesto locale e globale, l’auspicio che venga incoraggiato a più livelli lo sviluppo di questi strumenti di analisi e valutazione delle politiche, ampliati gli ambiti di approfondimento e applicazione; che sia inoltre

40 acquisita una miglior familiarità, unita a competenze tecnico-specialistiche, con questi policy tools per rendere strategico e operativo il valore aggiunto che possono consegnare la conoscenza e l’analisi integrata dei fenomeni socio-economici e ambientali al fine di una migliore comprensione dello stato della realtà e degli interventi, in una declinazione efficace dei principi interdisciplinari propri del concetto di sviluppo sostenibile.

Anche con queste premesse Istat ha anticipato la volontà di preparare e pubblicare le Ramea regionali per tutte le Regioni Italiane entro la fine del 2020.

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