• Non ci sono risultati.

Analisi empirica 3.1 Introduzione

Grafico 3.34 La relazione sulla gestione.

215 Si riferisce a quanto aziende di quella nazionalità adottano quel determinato prospetto. A titolo

meramente esemplificativo, per l’Italia vengono analizzate due aziende, mentre per il resto dei Paesi presenti in tabella solamente una ciascuno.

98

Il restante 59 % del campione analizzato adotta numerose denominazioni, riassunte nella seguente tabella per agevolarne la lettura:

Tabella 3.14 – Le denominazioni della relazione sulla gestione.

Denominazione Numero aziende Percentuale216

Group Management Report 3 7 %

Integrated Management Report217 2 5 %

Directors' Report for the year 1 2 %

Management's Report218 10 24 %

Combined Management Report 6 15 %

Report on Operations 1 2 %

Board Review 1 2 %

Grafico 3.35 – La relazione sulla gestione.

Le tipologie di relazioni sulla gestione vengono suddivise per Paese nella seguente tabella (nel caso in cui qualche azienda non abbia nominato in modo esplicito

216 Anche in questo caso gli importi sono arrotondati, pertanto ponendo in essere una semplice somma il

risultato non può essere 100 %.

217 Comprende anche la voce “Integrated Report”. 218 Comprende anche “Management Board Report”.

99

tale documento, esse state considerate nel 49 % indicato in precedenza, senza un eventuale riporto nella tabella sottostante).

Tabella 3.15 – Le denominazioni della relazione sulla gestione tra i vari Paesi.

Denominazione DE NL FR ES BE IE IT FI

Group Management Report 3 Integrated Management

Report219

2

Directors' Report for the year 1

Management's Report220 3 2 2 1 1 1 Combined Management Report 6 Report on Operations 1 Board Review 1 Considerazioni finali

Alla luce delle analisi effettuate in merito alla denominazione dei documenti di bilancio, si può quindi notare come vi sia un impegno da parte delle aziende ad uniformarsi ai principi contabili internazionali. Ciò non toglie che l’armonizzazione contabile sia ancora un processo lungo ed in evoluzione, influenzato anche “negativamente” dai principi contabili nazionali di ciascun Paese.

Sul punto Kvaal E., Nobes C. (2010), a seguito di una ricerca basata su bilanci redatti in conformità ai principi contabili internazionali (in particolare sulle accounting options utilizzate per la loro redazione), ritengono che le principali variazioni nell’applicazione degli IFRS sono dovute ai principi contabili nazionali.

Inoltre, Ball (2006) ritiene che vi siano degli incentivi per i manager tali da indurli a mantenere inalterata l’uniformità a livello locale221.

219 Comprende anche la voce “Integrated Report”. 220 Comprende anche “Management Board Report”.

221 “the fundamental reason for being sceptical about uniformity of implementation in practice is that the

incentives of preparers (managers) and enforcers (auditors, courts, regulators, boards, block shareholders, politicians, analysts, rating agencies, the press) remain primarily local.”

100

Tuttavia, la mancanza di flessibilità renderebbe i principi contabili internazionali inapplicabili in quanto ciascun Paese ha le proprie tradizioni, soprattutto contabili (Carmona S. e Trombetta M., 2008).

3.4.3 - Struttura e contenuto degli schemi di bilancio

Nel presente paragrafo, si entrerà nel merito dei prospetti di bilancio più importanti e, nello specifico, si andranno ad analizzare alcune accounting options che interessano:

1. prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo;

2. prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria; 3. rendiconto finanziario

Sub. 1) Prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

Relativamente al prospetto di conto economico, vengono confrontati i risultati ottenuti dall’analisi empirica ponendo attenzione a quattro variabili di accounting options, le quali vengono concesse ai redattori del bilancio per esprimere al meglio la performance dell’azienda222:

1. il numero di prospetti che compongono il predetto schema di bilancio; 2. la classificazione dei costi;

3. la presenza delle componenti straordinarie;

4. la collocazione dei dividendi e degli utili percepiti da investimenti contabilizzati con l’equity - method.

I risultati verranno inoltre messi a confronto anche in relazione al Paese in cui ha sede l’entità e il settore di riferimento in cui essa opera.

Il numero di prospetti componenti lo schema dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

101

La prima accounting choice che si andrà ad analizzare consiste nella scelta permessa dallo IAS 1 tra l’one statement approach e il two statement approach.

Preliminarmente, pare doveroso ripercorrere un excursus storico sulla possibilità di scegliere tra un unico prospetto di conto economico o di adottare un duplice prospetto. Ebbene, la possibilità di discernere sul tema deriva dalla revisione dello IAS 1, entrato in vigore il 1° Gennaio 2009, con il quale è stata introdotta la possibilità di redigere un prospetto autonomo ed indipendente che dia evidenza delle altre componenti di conto economico complessivo (other comprehensive income - OCI)223.

A livello teorico, il prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, comprende una serie di poste di costo e di ricavo (classificate in base alla loro natura) che vanno ad influenzare il patrimonio netto dell’esercizio, ad eccezione delle operazioni poste in essere da soci (“owner changes in equity”)224.

Fino ad allora, il reddito d’esercizio era incluso nel conto economico mentre le altre componenti non riconosciute in tale reddito, venivano contabilizzate nella voce delle altre componenti di conto economico complessivo, all’interno del prospetto delle variazioni di patrimonio netto225.

Sul punto, Pisani M. (2011), accoglie in modo favorevole l’introduzione di un prospetto indipendente dagli altri, contenente le altre componenti di conto economico complessivo (OCI), in quanto ritiene che la soluzione adottata precedentemente non era in grado di assicurare una certa uniformità ai bilanci, ostacolandone la comparabilità e sminuendo il valore informativo.

Inoltre, ritiene che la presentazione dell’OCI nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto sia frequentemente utilizzata da coloro i quali adottano pratiche di earnings management, ossia l’alterazione delle informazioni finanziarie trasmesse verso l’esterno, permessa dalla discrezionalità di alcune prassi contabili nella predisposizione del bilancio.

Agostini M., Marcon C., Santesso E. (2013), concludono la propria analisi affermando che elidere alcune componenti di conto economico, quali quelle dell’OCI, dal prospetto stesso compromette il grado informativo del bilancio (in quanto riclassificati

223 Si rimanda al par. 2.3.2.

224 AA.VV., Memento principi contabili internazionali 2018, cit., 119 ss.

225 AGOSTINI M., MARCON C., SANTESSO E., La presentazione del bilancio: analisi e interpretazione dello

102

unitamente alle operazioni poste in essere dai soci nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto)226.

L’attuale versione dello IAS 1, permette di adottare due alternative: 1. one statement approach;

2. two statement approach227.

I bilanci consolidati delle aziende analizzate fanno emergere la preferenza, da parte del 95 % del campione, a rappresentare il prospetto di conto economico in linea con il two statement approach, utilizzando quindi due prospetti di conto economico.