E AL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
2.1 Relazione tra la produzione di Rifiuti Urbani e alcuni indicatori strutturali di riferimento su scala regionale in Emilia-Romagna
Il 2009 sembrava aver registrato l‟inizio dell‟attesa flessione nella produzione di Rifiuti Urbani (RU) -0.87%, a fronte di un trend regionale quasi sempre in crescita dal 2000, con un aumento percentuale medio di 2,3 fino al 2008. Nel Report Rifiuti 2010, come per gli anni precedenti, si sono messi a confronto l'andamento dei RU prodotti con il Prodotto Interno Lordo e la Spesa in consumi delle famiglie al fine di verificare l‟esistenza di un eventuale disaccoppiamento tra crescita economica e produzione di rifiuti.
La riduzione della produzione nel 2009 si era accompagnata alle prime decise inversioni di tendenza di almeno due indicatori economici di riferimento, a testimonianza che la crisi economica dalla fine del 2008 cominciava a riguardare anche la Regione Emilia-Romagna. Pur osservando per la prima volta dal 2000 la medesima inversione di tendenza di tutti e tre gli indicatori considerati (PIL, Spese e RU), non si hanno tuttavia gli elementi in tale contesto e la serie storica87 sufficiente per poter definire una relazione causale tra le tre grandezze. La decrescita dell‟economia regionale si riflette a cominciare dall‟ultimo trimestre 2008 sia sulla produttività, rappresentabile genericamente da PIL e Valore Aggiunto88, che sulla disponibilità delle famiglie residenti (Reddito disponibile e Spese).
Secondo le stime Prometeia89 l‟Emilia-Romagna chiudeva il 2009 con un decremento del PIL del 5% rispetto al 2008, per poi recuperare lievemente nel 2010 (+1,2% rispetto al 2009) tornando così ai livelli del 2004. Istat poi ne conferma un decremento ancora maggiore nel 2009, - 6%.
Nonostante nel 2009 si sia verificato un forte calo dei redditi (decrescita sottovalutata dalle previsioni Prometeia terzo trimestre 2010: 95.000 a fronte di effettivi 91.000 Mln di Euro), nel 2010 si assiste a una moderata ripresa pari al 2%. La Spesa in consumi delle famiglie recupera rispetto al 2009 l‟ 1,33 %. La flessione nel 2009 invece era stata leggermente sopravvalutata nelle stesse previsioni: 62.800 a fronte di 64.000 effettivi Mln di Euro. In sostanza, secondo
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Nel 2006 sono stati introdotti gli Indici a ponderazione variabile con concatenamento che permettono una rappresentazione più realistica dell‟economia reale grazie a un sistema di indici a catena espressi ai prezzi dell‟anno precedente. E‟ stata rivista la serie economica dal 2000, non consentendo in questo modo confronti con anni precedenti. Per approfondimenti si veda il Report Rifiuti 07 a pag. 13.
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Considerando anche le stime di Prometeia per il 2010, il Valore Aggiunto mostra un calo dal 2008 del 5%.
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175 Istat nel 2009 le spese sono diminuite meno di quanto ci si aspettasse, al contrario di quanto successo per il Reddito90; quest‟ultimo anche se in crescita negli anni presenta un calo convinto nel 2009 (-4% circa rispetto al 2008).
Le Spese in consumi mostrano un trend invece più stazionario, comunque in crescita negli anni anche quando il Reddito cala: si tratta di un dato prevedibile considerando la propensione tutta italiana al risparmio, e pertanto il ricorso a questo come inevitabile reazione alla crisi e alla diminuzione delle disponibilità correnti. La congiuntura economica non favorevole fa prevedere comunque che, se nulla cambierà a livello di scelte politiche e quindi come dato esogeno al sistema economico, e date le odierne disponibilità di Reddito, le spese potrebbero continuare ad aumentare sempre più lentamente.
Il grafico di seguito è rappresentativo degli andamenti degli indicatori finora considerati per la serie storica 2000-2010 (proiettato anche grazie alle stime di Prometeia – terzo trimestre 2011).
100 103 106 109 112 115 118 121 124 127 130 133
Andamento della produzione di Rifiuti Urbani (anno 2000 = 100) rispetto ad alcuni indicatori strutturali di riferimento (anno 2000 = 100), serie storica 2000-2010
Spese delle famiglie PIL
Produzione Rifiuti Urbani Reddito
Figura 8. Fonte: elaborazione su base dati Arpa, Istat e stime Prometeia terzo trimestre 2011.
N.B. I dati della produzione di RU per il 2009 e il 2010 includono, rispetto agli anni precedenti, anche la produzione nella Val Marecchia.
Facendoci aiutare dalla rappresentazione complessiva si può osservare come tutti gli indicatori siano in crescita più o meno evidente, soprattutto constatando l‟illusione dell‟inversione di
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176 trend dei RU nel 2009: sembra attenderci invece un trend di nuovo crescente per i RU, verificabile come vedremo più o meno a tutti i livelli, regionale e provinciale. La produzione ha ripreso ad aumentare superando di nuovo i 3 Mln di tonnellate come nel 2008 (+3,24% nel 2010).
Tutti e quattro gli indicatori invertono nuovamente la rotta rispetto a quanto già verificatosi nel 2009. L‟andamento altalenante di PIL e Reddito, la recente ripresa91
di quest‟ultimo anche se lieve (+2%), insieme all‟aumento seppure quasi impercettibile (+1,3%) delle spese, non si accompagnano però a una riduzione dei RU.
Le revisioni delle stime condotte sugli aggregati economici nonché i dati ufficiali di Istat riscontrano un andamento delle spese quasi sempre crescente, forse più omogeneo (con meno picchi) nella media rispetto agli altri indicatori economici. Integrando le stime fatte per il 2010 da Prometeia si constata una complessiva instabilità di PIL e Reddito negli ultimi due anni. Complessivamente però si potrebbe azzardare che l‟andamento di Reddito e Spese sembri un po‟ più accoppiato negli anni al trend dei RU e come questi invece siano sempre meno rapportabili al PIL.
Il disaccoppiamento evidente tra PIL e Spese nel 2008 pone l‟attenzione su un calo del livello di ricchezza92 e una contestuale conferma, se non lieve aumento, delle uscite correnti delle famiglie.
Come anticipato nel primo capitolo si prova a calcolare con la formula suggerita dall‟OCSE, il fattore di disaccoppiamento, prendendo in considerazione come suggerito l‟indicatore delle spese familiari e in seguito la popolazione. Continuando con le successive analisi si verificherà inoltre che l‟indicatore delle spese diventa in maniera particolare nel 2010 interessante per analisi integrate economico-ambientale e quindi giustamente contemplato per la verifica di decoupling.
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Secondo le stime di Prometeia; sarà da verificare con i dati ufficiali di Istat.
92 In relazione agli indicatori economici considerati si ricorda che, come rilevato dal Rapporto della Commissione parlamentare francese Stiglitz-Sen-Fitoussi(http://www.stiglitz-sen- fitoussi.fr/documents/rapport_anglais.pdf), il presupposto che il PIL sia l‟unico indicatore di crescita cui
fare riferimento non è corretto. In particolare si motiva che il PIL non sia un indicatore sbagliato in sé ma utilizzato erroneamente, di fatto l‟unico indicatore strutturale contemplato: si dovrebbero rivedere gli indicatori quantitativi che si propongono di descrivere il grado di sviluppo della società.
Nel considerare le relazioni tra indicatori economici e ambientali si sottolinea la necessità, sollecitata anche dalla Commissione Europea nella revisione della Strategia Europea per la Contabilità Ambientale (ESEA 2008), di un sistema strutturato di contabilità ambientale: in tale contesto si propone uno studio applicato ai Rifiuti Speciali per la Regione.
177 Osservando il grafico 1, in relazione soprattutto alla Figura 4 si nota come anche il reddito in questa circostanza possa essere considerato un determinante particolarmente interessante per l‟analisi di decoupling.
Utilizzando la formula già riportata
e applicandola per la Regione Emilia-Romagna, si può calcolare il
ovvero
Il risultato dà un valore negativo pertanto secondo tale metrica dell‟UNEP non si verifica decoupling per la Regione E-R egli anni 2000-2010 tra produzione di RU e Spese delle famiglie in consumi.
Diverso invece è il risultato se si considera il Reddito, 0,0326, positivo anche se per poco ma indicativo di una presenza di delinking, almeno relativo.
Questi risultati sono verificabili anche da un punto di vista grafico: si metta in relazione la Figura 4 e il Grafico 1.
2.1.1 Individuazione di driver economici nell‟analisi del trend di produzione dei Rifiuti Urbani
Nell‟intento di formulare previsioni sull‟andamento della produzione di rifiuti, si cerca di osservare il trend e il livello di correlazione tra gli indicatori economici contemplati e l‟indicatore ambientale in questione. Valutata negli anni passati una sempre minor correlazione tra RU e PIL, si è giunti a considerare l‟ipotesi di indicatori alternativi, forse più direttamente collegati alla produzione di rifiuti del circuito domestico. Così si osserva l‟andamento del Reddito medio disponibile.
178 Si comincia ora presentando i risultati dell‟analisi di correlazione tra PIL e RU.
2003 2005 2009 2010 2,400,000 2,500,000 2,600,000 2,700,000 2,800,000 2,900,000 3,000,000 3,100,000 3,200,000 106,000 107,000 108,000 109,000 110,000 P ro d u zi o n e d i R if iu ti U rb a n i (t o n n )
PIL (MLN € valori concatenati anno 2000)
*Correlazione tra produzione di RU e PIL
serie storica 200-2010