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3. BENI PUBBLICI CORRELATI ALL’AGRICOLTURA

3.1. RELAZIONI TRA ATTIVITÁ AGRICOLA E BENI PUBBLICI

Come accennato, dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale in Europa il settore agricolo era in una situazione di generale arretratezza rispetto alle potenze economiche dell’epoca, in primis Stati Uniti e Unione Sovietica, tale da non garantire la sicurezza alimentare in termini di autosufficienza. Successivamente, con la costituzione della CEE e con le prime disposizioni sulla politica agraria comunitaria (PAC), è stata impressa perciò un’accelerazione decisiva verso l’incremento della produttività agricola e il processo di innovazione tecnologica, che in mezzo secolo ha portato l'Europa occidentale ad essere un importante paese produttore di commodities.

L'agricoltura è un’attività economica presente sul territorio europeo da molti millenni, che ha inciso notevolmente sull’utilizzo di tutte le aree fertili disponibili, ma l'espansione sempre maggiore, avvenuta dal 1960, per far fronte alle necessità alimentari, ha condotto a uno scenario, in cui circa la metà del territorio dell'UE-27 è occupata dalle produzioni agricole (EEA, 2006). In quanto attività economica, anche l’agricoltura ha come obbiettivo principale la produzione di cibo e di materie prime, dalla cui vendita si crea un reddito per le aziende agricole. Tuttavia, il processo produttivo agricolo si svolge prevalentemente e/o esclusivamente a diretto contatto con l’ambiente circostante, tranne in casi particolari. Questa relazione diretta comporta una serie di impatti, positivi o negativi (esternalità), che si ripercuotono non solo sull’ambiente e sugli ecosistemi, ma anche sulla sostenibilità delle stesse produzioni e sulle tradizioni storico-culturali. Alcuni costi ambientali e sociali riguardano, ad esempio, la perdita di habitat e la riduzione delle specie, l'inquinamento delle acque superficiali e di falda, nonché la degradazione della funzionalità del suolo. A proposito, si segnala lo sfruttamento intensivo dei suoli agricoli, con conseguente alterazione della struttura, perdita di sostanza organica e alterazione dell'equilibrio microbiologico. Tuttavia, si ricorda che, nel corso degli anni, in risposta soprattutto ai problemi ambientali, ma anche economici, si sono affermarti modelli di produzione agricola a basso impatto ambientale e di tipo conservativo, che possono meglio limitare gli effetti negativi. Inoltre, l'agricoltura

3. Beni Pubblici correlati all’Agricoltura

detiene un ruolo importante nella formazione e conservazione del patrimonio culturale (come il paesaggio) e nel mantenimento di adeguati livelli di reddito nelle zone rurali. Inoltre, nel contesto dell’Unione Europea, l'agricoltura è un settore economico sui generis, in quanto pur essendoci produttori che si confrontano attivamente sul mercato (ad es. nei settori food, fibre tessili e materiali grezzi), ve ne sono altri che ricevono incentivi pubblici per la produzione (Cooper, Hart e Baldock, 2009). Mentre agli albori della PAC il sostegno pubblico era mirato su prezzi garantiti per assicurare un adeguato livello di scorte (sicurezza alimentare), in seguito alla Riforma Mac Sharry (1992) l’aiuto è stato spostato sul reddito agricolo e vincolato all’osservazione di alcune regole di buona pratica agricola e ambientale. Invece, dopo la riforma di “Agenda 2000” e con l’attuale riforma “Europa 2020”, il sostegno pubblico è sempre più legato alla correlazione tra attività agricola e produzione diretta e indiretta di beni pubblici intangibili, che sono un caso estremo di esternalità positive. Perciò, nelle caratteristiche proprie dell’ agricoltura sono individuabili aspetti tali da giustificare, in un certo senso, un ampio potenziale di fornitura di beni pubblici ambientali, sociali e culturali, giustificando così parzialmente il perdurare del sistema pubblico basato sui sussidi, atti a promuovere e sostenere comportamenti virtuosi.

L'attività agricola occupa vaste porzioni del territorio dell'Unione Europea e perciò si riscontrano molte variazioni nella tipologia di attività svolta, nell'impatto che essa comporta sull’ambiente (suolo in primis) e nelle preferenze della popolazione locale. Tuttavia, in talune pubblicazioni (ENRD, 2010; OECD , 2001), viene identificato un ampio gruppo di beni pubblici, che hanno uno stretto rapporto con l'agricoltura, in quanto possono essere forniti tramite appropriate pratiche agricole. Quanto detto precedentemente sulla complessità e molteplicità dei beni pubblici vale anche per i beni pubblici correlati all’agricoltura, che manifestano un livello di utilità pubblica variabile, a seconda del contesto in cui sono prodotti, e che generano a loro volta ulteriori beni di natura sia pubblica sia privata. Si è ritenuto perciò più opportunamente di indicare questi beni pubblici correlati all'attività agricola come macro-categorie di beni e di raggrupparli secondo valori comuni da essi espressi, come riportato in tabella 2.

3. Beni Pubblici correlati all’Agricoltura

Valori ambientali

Biodiversità agraria

Qualità e reperibilità dell'acqua Funzionalità del suolo

Incremento dello stock di carbonio Riduzione dei gas serra

Resilienza agli incendi Resilienza alle inondazioni Qualità dell'aria

Valori culturali e socio-economici

Paesaggi agricoli Vitalità rurale

Valori legati alle produzioni sostenibili

Benessere e igiene degli animali Sicurezza alimentare

Tabella 2 - Categorie di beni pubblici correlati all'attività agricola

Una parte di questi beni pubblici sono fortemente ben visti dalla società: paesaggi culturali, biodiversità agraria, qualità delle acque, funzionalità del suolo, vitalità rurale, benessere degli animali come pure aspetti inerenti la sicurezza alimentare. Comunque, si può notare che non tutti i beni pubblici correlati all'agricoltura presentano la medesima relazione con le produzioni agricole: da un lato la produzione di certi beni, ad esempio particolari specie e habitat e paesaggi agricoli, è intrinsecamente legata alla tipologia di attività agricola, tanto che non sussiste l’opportunità di fornire questi beni attraverso differenti usi del suolo (Cooper, Hart e Baldock, 2009). Tuttavia, dall'altro lato, la produzione di altri beni fondamentali (aumento dello stock di carbonio, riduzione dei gas serra, resilienza alle inondazioni, qualità e reperibilità dell'acqua e qualità dell'aria) non dipende soltanto dalla presenza di attività agricola sensu stricto, ma può essere ottenuta anche attraverso forme alternative di uso del suolo (Cooper, Hart e Baldock, 2009). Vista la duplice natura dell’agricoltura, si suppone perciò che la necessità di far fronte anche alla domanda di cibo e materie prime della società dovrà conciliarsi maggiormente con l'offerta di beni pubblici attraverso l’applicazione di forme di agricoltura a minore impatto sull'ambiente, ovvero su tecniche di coltivazione che possano ridurre gli

3. Beni Pubblici correlati all’Agricoltura

effetti negativi dell'agricoltura. I beni pubblici correlati all’agricoltura possono essere classificati secondo differenti modalità, ma ai fini del presente studio è stato adottato lo schema logico esposto precedentemente, che prevede la fissazione dei livelli di rivalità ed escludibilità, secondo una scala di utilità pubblica. Per procedere a questa schematizzazione si è scelto di operare un’ulteriore separazione, in base ai valori d’uso e di non uso dei singoli beni. Il valore d’uso e il valore di non uso, il cui significato è illustrato in tabella 3, sono componenti del valore economico totale di un bene, che esprime la potenzialità di soddisfare un bisogno (utilità) del consumatore per mezzo di uno specifico bene.

Valori di uso

Valore d’uso

(diretto o indiretto) Valore associato al bene per l’effettivo utilizzo Valore d’opzione Valore che esprime il beneficio atteso per un

uso futuro del bene

Valori di non uso

Valore d’esistenza Valore associato alla mera esistenza di un bene, a prescindere da un potenziale uso

Valore di lascito Valore concesso alla possibilità di mantenere un bene per le generazioni future

Tabella 3 - Definizioni di valori d’uso e valori di non uso

Perciò, applicando le proprietà di rivalità ed escludibilità e coniugando nel contempo i valori d’uso e non uso, è stata costruita la classificazione riportata in tabella 4, la quale vuole principalmente mostrare le diverse caratteristiche che i beni pubblici “agricoli” possono assumere di volta in volta. Dall’analisi della tabella si evince che, a seconda del livello di utilità pubblica detenuto, uno specifico bene può mostrare due valori diversi e può essere identificato all’interno di più categorie di beni. I valori d’uso e non-uso del bene possono perciò manifestarsi contemporaneamente per uno stesso bene esaminato oppure in modo separato. Nella sezione successivo, verranno illustrate le caratteristiche dei principali beni pubblici correlati all’agricoltura.

3. Beni Pubblici correlati all’Agricoltura

Utilità

pubblica Massima Alta Alta Media Bassa Bassa Nulla

Tipo di bene Beni pubblici puri Risorse open access Beni pubblici locali Common property resources

Toll goods Beni club Beni privati

Valori di non uso Paesaggio, Biodiversità e habitat naturali, Qualità dell'aria, Riduzione gas serra, Incremento dello stock di carbonio Sicurezza alimentare Funzionalità del suolo, Resilienza a incendi e inondazioni Qualità e reperibilità dell'acqua Biodiversità agraria Biodiversità e habitat naturali, Paesaggio (casi particolari) Valori d’uso Sicurezza alimentare, Paesaggio Funzionalità del suolo, Resilienza a incendi e inondazioni Paesaggio, Vitalità rurale Biodiversità agraria Sicurezza alimentare, Benessere e igiene degli animali Prodotti