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RICERCA DI DEMOD DEMODEX DEMOD DEMOD EX EX E

RICERCA DI RICERCA DI

RICERCA DI

DEMODDEMODEXDEMODDEMODEXEXEX

Molti soggetti entrati nel canile presentavano segni dermatologici propri di un’infestazione da

Demodex

o da

Sarcoptes

; in alcuni cani tali manifestazioni erano già presenti nel primo viaggio effettuato nel febbraio 2005 e ancora nell’estate mostravano gli stessi sintomi, nonostante i trattamenti effettuati. E’ da rilevare il fatto che il personale del rifugio non aveva a disposizione un microscopio fino a luglio 2005 per cui i sospetti rimanevano tali e, di conseguenza, la terapia era molto blanda anche per non sovraccaricare un organismo già prostrato dalle avversità dettate dalle difficili condizioni di vita. Dei 21 soggetti in cui si sono ricercate eventuali rogne, 19 sono stati campionati nel 2005, solo due nel 2006 e questo perché nell’ultimo anno un minor numero di cani mostrava segni dermatologici riferibili a

Demodex

o

Sarcoptes

, probabilmente anche per la maggiore attenzione da parte dei veterinari del Centro, che dotati delle giuste apparecchiature, hanno potuto controllare i sospetti in tempi lontani dai nostri studi.

La ricerca e la classificazione degli acari si rendeva necessaria soprattutto per scongiurare ed eventualmente stroncare sul nascere, la presenza di

Sarcoptes

, parassita altamente contagioso specialmente in ambienti altamente affollati come può esserlo un canile.

Tabella Tabella Tabella

Tabella 4444 – Soggetti testati per

Demodex

e/o

Sarcoptes

SSSSOGGETTOOGGETTOOGGETTOOGGETTO RRRRISULTATIISULTATIISULTATIISULTATI

C205 negativo

C705 positivo per Demodex

C805 positivo per Demodex

C905 positivo per Demodex

C1005 positivo per Demodex (già trattata con Ivomec® e Amitraz) C1105 positivo per Demodex (già trattato con Ivomec® e Amitraz)

C1205 positivo per Demodex

C1305 positivo per Demodex

C1905 positivo per Demodex

C2105 positivo per Sarcoptes

C2305 negativo C2405 negativo C2505 negativo C2605 negativo C2705 negativo C2805 negativo C3605 negativo

C3705 positivo per Demodex

C4105 negativo

C206 negativo (già trattata con Ivomec® e Amitraz)

Come risulta dalla Tabella 2, dei 21 soggetti esaminati, 9 (42,85%) sono risultati positivi per

Demodex

ed 1 (4,76%) per

Sarcoptes

. Questo era un cucciolino abbandonato con altri tre coetanei: solo lui è stato controllato perché era l’unico della cucciolata che mostrasse prurito, per altro molto intenso; è stato quindi prontamente allontanato dai fratelli e da qualsiasi altro individuo animale e umano.

C1905, un giovane pastore tedesco, era entrato in canile nel dicembre 2004, con importanti manifestazioni cutanee ed un

prurito veramente incessabile.

Trattato con Ivomec® e bagni settimanali a base di Amitraz e terapia antibiotica, non aveva mostrato miglioramento, le lesioni avevano assunto anzi, un carattere di cronicità: la dermatite si era asciugata, ma l’aspetto del cane era veramente peggiorato tanto da fare sospettare anche un’infezione da

Leishmania

. C2305, C2405, C2505, C2605, C2705, C2805 sono stati raschiati perché presentavano problemi cutanei e sorprendentemente i risultati sono stati negativi.

C1905

Vetrino da raschiato cutaneo di C1905

I sei soggetti alloggiavano insieme in un recinto esterno, il cosiddetto “recinto dei vecchi” perché qui vi alloggiano i cani molto vecchi, ma a cui può essere ancora offerta una vita dignitosa e colma d’affetto. Quasi tutti questi animali presentano sintomatologie riferibili a disordini endocrinologici, ma che per evidenti impossibilità, non possono essere diagnosticati: basta accennare che alcuni di loro rispondono positivamente a somministrazioni giornaliere d’ormoni tiroidei; le disendocrinie sospettate sono caratterizzate da segni cutanei come dermatiti anche pruriginose, alopecie e rarefazioni del mantello, sintomi facili da confondere anche con affezioni da

Demodex.

C3705 nell’inverno 2005 era un cucciolone apparentemente sano e forte, ma a luglio qualcosa era cambiato nell’aspetto: il mantello, comunque sempre molto bello, lasciava trasparire la cute un po’ troppo, qualcosa non convinceva nell’insieme,

per questo è stato inserito nel piano di ricerca di parassitosi cutanee.

Nonostante l’animale apparisse “quasi” perfetto, la ricerca di

Demodex

ne ha evidenziato una presenza massiccia, per cui il soggetto ha potuto iniziare le cure e tornare ad essere lo

splendido esemplare

dell’inverno, così bello da essere subito richiesto per un’adozione.

C3705

Il raschiato cutaneo profondo è stato eseguito anche in C206, femmina adulta d’appartenenza del canile: la cagna mostrava sintomi molto sospetti di demodicosi ed infatti aveva già subito il trattamento con Ivomec® ed Amitraz.

Il vetrino è risultato inaspettatamente negativo, ma è necessario precisare che probabilmente il soggetto mostrava i postumi di un’infezione virale, forse da cimurro, e quelli che sembravano segni di parassitosi cutanei, potevano essere riferibile a strascichi del virus.

C805 Vetrino da raschiato cutaneo di C805

C1105 Vetrino da raschiato cutaneo di C1105

RICERCA DI DERMA RICERCA DI DERMARICERCA DI DERMA

RICERCA DI DERMATOFITITOFITITOFITITOFITI

Molti degli animali testati - soprattutto i gatti - potevano far sospettare la presenza di dermatofizie, la certezza di trovare positivi aveva accompagnato le nostre ricerche, ma i risultati hanno deluso le attese.

Nel 2005, al canile riferivano di aver eseguito trattamenti antimicotici a gatti in attesa d’adozione che mostravano manifestazioni cutanee riferibili ad infezioni da

Microsporum canis

, i gatti trattati a luglio non presentavano più alcun sintomo di micosi, alcuni erano già volati verso una nuova casa, altri ancora soggiornavano nel gattile del centro, per cui sono stati campionati per la ricerca di dermatofiti.

Tutti i soggetti, cani e gatti, esaminati nel 2005, sono risultati negativi, mentre gli animali testati nel giugno 2006, negativi comunque per

Microsporum canis

, hanno dato gli esiti riportati nella tabella seguente.

Nella tabella 5 sono inseriti i risultati ottenuti dopo la semina delle spazzole.

Tabella Tabella Tabella

Tabella 5555 – Risultato delle crescite delle semine

SSSSOGGETTOGGETTOGGETTOOGGETTOOO RRRRISULTATIISULTATIISULTATIISULTATI

C706

Trichophyton terrestre

C906

Chrysosporium keratinophilum

C1106

Trichophyton terrestre

C1306

Chrysosporium keratinophilum

C1506

Chrysosporium keratinophilum

C1606

Chrysosporium keratinophilum

C2906

Trichophyton terrestre

C3806

Trichophyton terrestre

C4106

Trichophyton terrestre

C4506

Chrysosporium keratinophilum

G106

Chrysosporium keratinophilum

G206

Chrysosporium keratinophilum

G706

Chrysosporium keratinophilum

G806

Chrysosporium keratinophilum

G1106

Chrysosporium keratinophilum

Per avere un’immagine dei campioni e dei loro risultati, qui di seguito figureranno le immagini delle piastre ad incubazione avvenuta, sia del

recto

che del

verso

.

Recto della coltura in piastra di C706 Verso della coltura in piastra di C706

Recto della coltura in piastra di C906 Verso della coltura in piastra di C906

Recto della coltura in piastra di C1306 Verso della coltura in piastra di C1306

Recto

della coltura in piastra di C1506

Verso

della coltura in piastra di C1506

Recto della coltura in piastra di C4106

Recto del campione in piastra di C2906 Verso della coltura in piastra di C2906

Recto della coltura in piastra di C3806 Verso della coltura in piastra di C3806

Recto della coltura in piastra di C4506 Verso della coltura in piastra di C4506

Verso della coltura in piastra di G106

Recto del campione in piastra di G106

Visione al microscopio (ingr. 400x) dei vetrino allestiti con la tecnica dello scotch:

Recto della coltura in piastra di G806 Verso della coltura in piastra di G806

Recto della coltura in piastra di G1106 Verso della coltura in piastra di G1106

Trichophyton terrestre

è un micete geofilo, normalmente presente nel terreno, che risulta apatogeno per uomo ed animale: il reperto in coltura di questo fungo è solo indicativo della sua presenza nell’ambiente in cui vive l’animale.

Chrysosporium keratinophilum

è invece un micete cheratinofilo, che può talora parassitare il mantello dell’animale perché capace di digerire il pelo, può divenire un agente opportunista della cute del soggetto. G706 e G806, dalle cui colture si è identificato il C

hrysosporium

, presentavano una sintomatologia riferibile a tigna; di proprietà, entrambe appartenevano alla stessa persona per cui si suppone un’infezione dell’ambiente in cui vivevano le due gattine.

Trichophyton terrestre in C1106 (ingr.400x) Trichophyton terrestre in C3806 (ingr.400x) Trichophyton terrestre in C4106 (ingr.400x) Chrysosporium keratinophilum in G206 (ingr.400x)

In alcune piastre di coltura sono cresciuti anche altri funghi, di contaminazione o presenti sul pelo dell’animale spazzolato (es.

Alternaria

), generalmente non patogeni, rappresentano un frequente ed innocuo reperto nella ricerca di dermatofiti.

RICERCA DI RICERCA DI RICERCA DI

RICERCA DI

MALMALAMALMALAASSEZIAASSEZIASSEZIASSEZIA

AURICOLARE AURICOLARE AURICOLARE AURICOLARE

Dei 119 soggetti esaminati per la ricerca di

Malassezia

auricolare (

Malassezia

pachydermatis

), i positivi sono risultati 14 (11,76%), meglio inquadrati nella tabella 6.

Tabella Tabella Tabella

Tabella 6666 – Soggetti positivi alla ricerca di

Malassezia pachydermatis

SSSSOGGETTOOGGETTOOGGETTOOGGETTO RRRRISULTATOISULTATOISULTATOISULTATO

C805 positivo C2605 positivo C2705 positivo C2905 positivo C3005 positivo C3405 positivo C3705 positivo C3905 positivo C4105 positivo C606 positivo C3806 positivo C4106 positivo C4506 positivo G706 positivo

Anche nel caso della ricerca dei lieviti sono state deluse le aspettative: ci aspettavamo di trovare un discreto interessamento da parassitosi a livello auricolare, al contrario, già al prelievo dei campioni con tampone, le orecchie apparivano piuttosto pulite; ad esempio solo in un caso (C2805) si è riscontrata un’affezione da

Otodectes cynotis

, parassita piuttosto comune nei nostri cani italiani.

Come già accennato nell’introduzione,

Malassezia

pachydermatis

è un comune abitante della cute sia umana che animale: il suo riscontro in coltura non è di per sé indice di malattia, si può parlare d’infezione solo quando le colonie sono in numero rilevante.

Da notare che C2605, C2705, C2905, C3005, erano tutti cani provenienti dal già citato “recinto dei vecchi”: presentavano alterazioni cutanee molto probabilmente causate da ipotiroidismo o ipercorticosurrenalismo, disordini endocrinologici che guastavano il microambiente cutaneo favorendo il parassitismo dei lieviti.

Così anche C805 e C3705 erano cani risultati corretti al raschiato cutaneo per il rilievo di

Demodex

, parassitosi che aveva come concausa o conseguenza, l’alterazione dell’equilibrio cutaneo.

C4105 era un cane adulto, incrocio di boxer o mastiff, che presentava aree alopeciche e dermatiti localizzate: il soggetto era stato riscattato al canile di Bucarest per 50 euro, sottratto alla crudele fine dopo che i padroni lo avevano abbandonato lì perché fosse soppresso, e portato a Cernavodă per offrirgli una nuova vita. I veterinari di un centro associato a Bucarest avevano già cominciato una terapia topica con una pomata antiparassitaria-antimicotica. Tutto

sommato il cane in esame presenta caratteristiche morfologiche che generalmente predispongono all’invasione da

Malassezia pachydermatis

: piaghe cutanee, orecchie pendule e anche la presenza nell’incrocio di razze comunque maggiormente soggette alla malattia in questione.

C3806, C4106, C4506, G706, oltre alla presenza di

Malassezia

auricolare avevano una positività anche verso funghi.

Aspetto microscopico di Malassezia da C606 (ingr.400x)

Aspetto microscopico di Malassezia da C3806 (ingr.400x)

Aspetto microscopico di Malassezia da C4106 ( ngr.400x)

Aspetto microscopico di Malassezia da C4506 (ingr.400x)

Aspetto microscopico di Malassezia da G706 (ingr.400x)

RICERCA DI PARASSITI INTESTINALI RICERCA DI PARASSITI INTESTINALIRICERCA DI PARASSITI INTESTINALI RICERCA DI PARASSITI INTESTINALI

Le analisi delle feci per la ricerca di parassiti intestinali rilevabili con la semplice tecnica della flottazione, hanno dato gli esiti riportati nelle due tabelle di seguito: una relativa alle feci raccolte nel luglio 2005, l’altra nel giugno 2006.

Nella tabella 7 riporteremo i risultati ottenuti dall’esame coprologico effettuato su tutti i campioni di feci.

Tabella TabellaTabella

Tabella 7777 – Campioni esaminati e relativi risultati

Luglio 2005 Luglio 2005 Luglio 2005 Luglio 2005 C C C

CAMPIONEAMPIONEAMPIONE AMPIONE RRRRISULTATIISULTATIISULTATI ISULTATI

Feci105 Ancylostoma Feci205 negativo Feci305 Ancylostoma Feci405 Ancylostoma Toxocara canis Isospora Feci505 negativo Feci605 Ancylostoma

Toxocara canis; Toxascaris leonina

Feci705 negativo

Feci805 Toxocara canis

Feci905 negativo

Feci1005 Trichuris vulpis

Feci1105

Trichuris vulpis Ancylostoma

uovo di tenide

Feci1205 negativo

Feci1305 Toxocara canis

Feci1405

Ancylostoma Trichuris vulpis

Toxocara canis

Feci1505 Trichuris vulpis

Ancylostoma

Feci1605 Trichuris vulpis

Isospora

Feci1705 Uncinaria stenocephala

Ancylostoma

Feci1805 Ancylostoma

C C C

CAMPIONEAMPIONEAMPIONE AMPIONE RRRRISULTATIISULTATIISULTATI ISULTATI

Feci1905 Ancylostoma Trichuris vulpis Feci2005 Ancylostoma Isospora Feci2105 Ancylostoma Trichuris vulpis Feci2205 Ancylostoma Trichuris vulpis Uncinarla stenocephala Feci2305 Ancylostoma Capillaria aerophila Uncinarla stenocephala Feci2405 Isospora Feci2505 Ancylostoma Trichuris vulpis Feci2605 Ancylostoma Isospora Giugno 2006 Giugno 2006 Giugno 2006 Giugno 2006 C C C

CAMPIONEAMPIONEAMPIONEAMPIONE RRRRISULTATIISULTATIISULTATI ISULTATI

Feci106 Trichuris vulpis

Feci206 negativo

Feci306 Trichuris vulpis

Ancylostoma

Feci406 negativo

Feci506 negativo

Feci606 Trichuris vulpis

Ancylostoma Feci706 Ancylostoma Feci806 negativo Feci906 negativo Feci1006 Ancylostoma Feci1106 Dilepidide

Feci1206 Trichuris vulpis

Feci1306 Ancylostoma Feci1406 Ancylostoma Trichuris Isospora

C C C

CAMPIONEAMPIONEAMPIONEAMPIONE RRRRISULTATIISULTATIISULTATI ISULTATI

Feci1506 Isospora Feci1606 negativo Feci1706 Ancylostoma Isospora Feci1806 Ancylostoma Feci1906 Isospora Feci2006 Isospora

osservazione di ascaride adulto

Feci2106 Isospora

Feci2206 Trichuris vulpis

Feci2306 Trichuris vulpis

Feci2406 negativo

Feci2506 Ancylostoma

Trichuris vulpis

Feci2606 Isospora

Feci2706 Toxocara canis

Feci2806 negativo

Probabilmente le prevalenze di infezione sono sottostimate difatti alcuni parassiti potrebbero essere stati irreperibili perché gli escrementi sono stati raccolti per strada, dopo esposizione prolungata alla luce solare, al calore, a tutti gli agenti atmosferici, per cui, dove non si sono ritrovati parassiti, potremmo essere davanti a falsi negativi, così come i positivi avrebbero potuto presentare anche altri agenti parassitari, non rilevati all’esame coprologico. Generalmente i campioni parassitati erano massivamente infestati, peccato non aver potuto osservare i cani in causa per notarne le condizioni cliniche.

All’osservazione delle Feci1706 apparivano anche uova di parassiti di pulce, probabilmente ingerite dal soggetto tramite lambimento e toelettatura del mantello.

L’esame per la ricerca di larve di nematodi polmonari ha dato risultato negativo in tutti i campioni.

Feci105 Ancylostoma 60x40 μm Feci605 Ancylostoma 65x40μm Trichuris vulpis 90x75μm Feci1105 Ancylostoma 65x40μm Trichuris vulpis Isospora 40x30μm Feci2305 Capillaria aerophila 40x80 μm Isospora 40x30 μm Feci1005 Feci2405

Feci2605 Ancylostoma 65x40 μm Feci606 Trichuris vulpis Feci1106 Dilepidide Ø 25 μm Feci1706 uova di pulce Feci1706 uova di pulce 120x70 μm Feci1906 Isospora 40x30 μm

Feci1906 Isospora 40x30 μm Feci2606 Isospora 40x25 μm Feci2706 Toxocara canis 90x75μm

IDENTIFICAZIONE DI PULCI E ZECCHE IDENTIFICAZIONE DI PULCI E ZECCHEIDENTIFICAZIONE DI PULCI E ZECCHE IDENTIFICAZIONE DI PULCI E ZECCHE

Le zecche chiarificate sono state osservate allo stereomicroscopio e classificate come tutte appartenenti alla specie

Rhipicephalus sanguineus

, zecche dure della famiglia

Ixodidae

.

Gli Ixodidi possiedono uno scudo chitinoso completo nel maschio, nella femmina, larva e ninfa è ridotto e ricopre solo la parte anteriore del dorso. Il corpo è diviso in due parti, anteriore o rostro o

capitulum

, e posteriore o idiosoma.

Come le altre specie appartenenti al genere

Rhipicephalus

, anche

R.

sanguineus

è caratterizzata dalla base del capitulum con tipica forma esagonale, i cui margini postero-laterali formano angoli vivi e sporgenti con quelli antero- laterali; da palpi corti, appiattiti dorsalmente, con margini interni dorsali che tendono a confluire nascondendo in parte i cheliceri, e da margini interni ventrali muniti di

setae

che celano parzialmente la parte basale dell’ipostoma. L’articolo I è munito di una spina mediana ventrale, l’ipostoma è corto, ad estremità arrotondata, dentizione 3/3.

La parte posteriore del corpo è ovale, con massima lunghezza nel terzo posteriore e margini postero-laterali orlati da 11 festoni. Sulla faccia ventrale sono presenti

setae

più o meno lunghe e variamente distribuite; l’apertura genitale è sita a livello delle coxae II nella femmina e tra le coxae I e II nel maschio.

Negli arti, la coxa I è sempre profondamente fissurata in due spine adiacenti, di cui l’interna piatta e larga, l’esterna appuntita e conica; le altre coxae sono munite di piccole spine; i tarsi IV presentano almeno due uncini.

La femmina di

R. sanguineus

ha corpo ovale, massima larghezza nel terzo posteriore, la lunghezza varia da 3,5 fino a 11 mm dopo il pasto di sangue, la larghezza varia da 1,5 a 7 mm. Lo scudo dorsale, più lungo che largo, presenta margini postero-laterali spezzati in due segmenti rettilinei, solchi cervicali lunghi, arcuati, profondi e con rade punteggiature. La faccia ventrale è coperta

da piccole, ma dense

setae

; l’apertura genitale è a fondo piatto e con margini laterali diritti e divergenti.

I palpi sono corti, con estremità appuntita, l’articolo I è ben evidente dorsalmente e munito di robusta spina ventromediale, i margini ventro-mediali degli articoli I e II appaiono muniti di

setae

.

L’ipostoma è corto, con apice arrotondato. La coxa I è profondamente bifida, le coxae II-IV presentano corte e robuste spine esterne, il tarso IV è munito di due uncin ventrali.

Il maschio presenta corpo ovale, lungo fino a 3 mm, scudo dorsale ricco di grosse punteggiature, faccia ventrale con rade e corte

setae

, apertura genitale posta tra le coxae I e II e solchi genitali diritti, divergenti ed estesi fino agli apici degli scudi adanali I palpi son più tozzi ed appiattiti che nella femmina. Zecca trifasica, svolge il suo ciclo vitale su tre ospiti, su cui svolge i pasti di sangue.

L’azione patogena del parassita si traduce in una sottrazione di sangue, nella trasmissione di eventuali malattie da

Babesia

,

Rickettsie

,

Ehrlichia

, ed altre infezioni comunque gravi, nella generazione di soluzioni di continuo da cui possono originare processi infiammatori.

Rhipicephalus sanguineus

è inoltre ospite intermedio di

Dipetalonema

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