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Alla ricerca delle tracce dell’integrazione del Buddhismo nella società cinese coeva:

conclusioni

Con questo lavoro ho voluto individuare alcuni elementi caratteristici del periodo medievale cinese, determinanti dal punto di vista della testimonianza di quale fosse il rapporto tra il Buddhismo e la società del tempo.

La ricerca è partita innanzitutto dall’analisi dello SSXY nella versione commentata di Yu Jiaxi, Shishuo Xinyu Jianshu (SXJ). Con l’ausilio delle note biografiche riportate in

Shih-shuo Hsin-yü: a New Account of Tales of the World di R. Mather, sono stati

selezionati gli aneddoti riguardanti personaggi legati in qualche modo al Buddhismo: monaci, devoti laici, patrocinatori, coloro che manifestavano un un vivo interesse nei confronti di tale dottrina sono stati seguiti passo per passo attraverso le storie di cui erano personaggi principali o co-protagonisti.

Il commentario di Liu Xiaobiao, così come lo SSXYCD di Zhang Wanqi, si sono rivelati di importanza cruciale per la comprensione dei suddetti racconti.

Ulteriori grammatiche e dizionari sono stati fondamentali per destreggiarsi tra tutti i cambiamenti linguistici tipici del periodo medievale e riflessi nell’opera. In particolare, da un confronto con lo studio di Ota sulla grammatica della lingua cinese medievale290,

si può notare che nei diversi aneddoti compaiono effettivamente molte novità linguistiche, come, ad esempio, l’uso di xu 許 in luogo di suo 所, l’espressione nade 那 得 con il significato di zenme neng 怎麼能, jing 竟 o bi 畢 usati con la funzione attribuita alla particella le 了 in cinese moderno, ecc..

Le parti analizzate si distinguono per uno stile ora regolare e parallelo, ora più vicino alla lingua parlata o ricco di particelle che fungono da semplici rafforzativi.

Sebbene lo SSXY non sia un’opera storicamente attendibile (non mancano infatti casi di incongruenze tra gli episodi narrati e quanto riportato nelle biografie dei diversi personaggi), esso offre comunque uno spaccato della vivacità socio-culturale dell’epoca,

290 Si tratta del “Zhonggu Yufa Gaishuo” 中古语法概说, in Ota, T. Hanyu shi tongkao, Chongqing, Chongqing chubanshe, 1991, pp. 10-73.

come è stato sottolineato all’interno dei diversi Capitoli. Il Capitolo 1 si è concentrato sulle narrazioni che avevano come tema principale i dibattiti abitualmente condotti a corte e l’abilità retorica di coloro che vi partecipavano, tra i quali emergono in particolare le figure dei monaci buddhisti che vi prendevano parte. Si può, dunque, facilmente concordare con Pu Hui quando afferma: “这些具有鲜明个性特色的僧人 形象,不仅丰富了整部著作的群像,而且还为塑造其他人物形象提供了描写经 验”(Questi monaci, possedendo le caratteristiche distintive di una brillante personalità individuale, non soltanto hanno arricchito la galleria di ritratti dell’intera opera, ma hanno anche fornito un’esperienza descrittiva facendo da modello per le descrizioni degli altri personaggi.)291, tuttavia, come pensavo all’inizio di questo lavoro, credo sia

rischioso attribuire l’eccezionalità personale al semplice fatto di essere un monaco. Non è certamente l’incomparabile personalità di personaggi come Zhi Dun, Fotudeng, Dao’an ad essere messa in discussione, ma presumibilmente il particolare risalto dato loro all’interno dello SSXY non è dovuto soltanto al fatto di essere monaci ma al dato momento storico in cui l’opera viene scritta. L’attenzione riservata alla descrizioni personali, analizzate in particolare nel Capitolo 2, non è dunque ricondubicile all’appartenenza all’ordine monastico dei personaggi in questione, ma è piuttosto il riflesso di una consuetudine ben radicata nel periodo Wei-Jin e che Lu Xun definisce

wenxue de zijue shidai “文学的自觉时代” 292 (epoca dell’arte per l’arte). Non si può affermare quindi che sia stato il Buddhismo ad influenzare il modo con cui sono descritti i personaggi dello SSXY, particolare testimoniato anche dal fatto che tale procedimento descrittivo non sia riservato ai monaci soltanto, ma sia rintracciabile anche nel caso di tutti gli altri protagonisti delle parti prese in esame (si veda, in particolare, la sezione IX “Classificare l’eccellenza” in Appendice).

Se non si può parlare di influenza dal punto di vista stilistico, rimane comunque indubbia l’influenza dal punto di vista contenutistico: sebbene il Buddhismo avesse ormai permeato in modo pressoché omogeneo la società, il Capitolo 2 mostra come lo SSXY ne tratti comunque i maggiori esponenti con particolare attenzione alle loro caratteristiche.

Nel Capitolo 3 l’attenzione è concentrata proprio sull’avvenuta compenetrazione tra i due sistemi, fornendo un ritratto verosimile della probabile propagazione delle idee: le questioni dottrinali occupano infatti una parte consistente nella selezione dei brani

291 Pu Hui (2008) p. 92. 292 Lu Xun (2004) p. 138.

analizzati. Di particolare rilevanza, nonchè origine di più di un interrogativo, è il fatto che nell’opera non vi sia riferimento alcuno al sangha e all’ordine monastico in quanto tale, come se l’autore avesse voluto mantenersi al di fuori di una controversia di cui certamente doveva avere avuto qualche eco.

Il successo riscosso dallo SSXY è stato tale da influenzare molte delle opere successive: in diversi casi si è riscontrata la quasi totale somiglianza tra gli episodi narrativi e le agiografie293 dei diversi monaci; altre parti sono invece state utilizzate come fonte storica per la compilazione del Jinshu 晉書294 (IV-V sec.): tali influenze, tuttavia, non sono state trattate nel dettaglio in questo lavoro.

293 Ad esempio, in SXJ, p. 269, Cheng Yanzhen riporta un pezzo del Gaosengzhuan dove troviamo una citazione da un episodio raccontato nello SSXY: 高僧傳四云:『遁晚出山陰,講維摩經,遁為法師 ,許詢為都講。』 La citazione si riferisce al brano n. 40 della sezione IV, Letteratura ed erudizione . 294 Ne è un esempio un passo tratto dalla biografia di Xie Xuan nel Jinshu 《晋书·谢玄传》:“吾尝与 玄 共在 桓公 府,见其使才,虽履屐间,亦得其任。” Essa riprende abbastanza fedelmente un episodio narrato nello SSXY nella sezione VII 識鑒 “Discernimento”, n. 22, riportata in Appendice. Liu Zhiji 刘知几, intellettuale vissuto nel periodo Tang, nella sua opera Shitong 史通 critica effettivamente il

Jinshu per aver considerato fonti storiche materiale come lo SSXY. Cfr. Theobald, U., Shitong 史通 “All

about Historiography”, in “Chinaknowledge”, 2010,

Appendice