• Non ci sono risultati.

Riduzione dei decessi correlati al consumo di stupefacenti

Nella maggioranza dei paesi europei, la riduzione della perdita di vite umane causata dal consumo di stupefacenti è una priorità strategica fondamentale: 16 paesi

segnalano di rivolgervi particolare attenzione nelle loro strategie nazionali o regionali in materia di droga, o di avere un piano d’azione specifico al riguardo. In alcuni altri paesi europei, quali l’Austria e la Norvegia, gli aumenti dei decessi correlati alla droga osservati negli anni precedenti hanno aumentato la consapevolezza della necessità di risposte migliori.

La terapia per la tossicodipendenza può ridurre significativamente il rischio di mortalità dei

tossicodipendenti e, a causa del suo migliore profilo di sicurezza farmacologico, in alcuni paesi la buprenorfina è il farmaco consigliato per la terapia di mantenimento per la dipendenza da oppioidi (128). Una combinazione di buprenorfina-nalossone (129) ha ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione nella metà dei paesi

europei (130). Sono stati identificati rischi notevoli, correlati alla tolleranza del farmaco, per i tossicodipendenti che entrano o escono dalla terapia. Gli studi indicano che il rischio di decesso indotto dalla sostanza stupefacente nella fase di ricaduta dopo il trattamento o nelle settimane successive alla scarcerazione è sostanzialmente elevato. Oltre a migliorare l’accesso alla terapia per la tossicodipendenza, altri interventi destinati a ridurre i rischi di overdose fra i tossicodipendenti includono l’offerta formativa e i materiali informativi sul rischio di overdose. La formazione sull’overdose, associata Grafico 19: Andamento dei tassi di mortalità nella popolazione

generale dovuta a decessi indotti da stupefacenti in alcuni Stati membri che hanno aderito all’UE prima del 2004 e in Norvegia — Paesi con tassi superiori alla media UE nel 2010 (in alto) e inferiori alle media UE (in basso)

0 20 40 60 80 100 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 201 0 Ta ss o p er mi lio ne d i a bi ta nt i Norvegia Irlanda Regno Unito Finlandia Svezia Austria Media UE 0 10 20 30 40 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 201 0 Ta ss o p er mi lio ne d i a bi ta nt i Media UE Germania Grecia Spagna Italia Paesi Bassi Francia

Nota: La media UE è  calcolata per i  27 Stati membri dell’UE e  la

Norvegia. Il dato 2010 è  provvisorio, poiché i  dati erano disponibili solo per 20 paesi. I dati si riferiscono alla Norvegia e agli Stati membri che hanno aderito all’UE prima del 2004 con oltre 100 decessi indotti da stupefacenti nell’ultimo anno.

96

Relazione annuale 2011: evoluzione del fenomeno della droga in Europa

(131) Per ulteriori informazioni, cfr. il sito web Mobil Fixerum.

a una dose per assunzione domestica di naloxone, è un intervento che può evitare i decessi da overdose di oppioidi. Nel 2011, due terzi dei paesi europei hanno segnalato che il personale di primo soccorso ha una formazione sull’uso del naloxone e solo in poco più della metà dei paesi il naloxone è segnalato come uno dei farmaci standard utilizzati nelle ambulanze. Solo l’Italia, la Romania e il Regno Unito segnalano l’esistenza di programmi a livello di comunità per la riduzione del danno, i quali forniscono una dose per assunzione domestica di naloxone ai consumatori di oppioidi, alle loro famiglie e ai loro tutori. In altri paesi europei, fra cui l’Estonia, che ha il più alto tasso di mortalità correlato agli stupefacenti fra gli adulti (15-64 anni) nell’Unione europea, restano in vigore alcuni ostacoli giuridici. Tuttavia, nel Regno Unito è stato dimostrato che, con una formazione minima, gli operatori sanitari, compresi gli operatori che si occupano di tossicodipendenti, possono migliorare le loro conoscenze, competenze e fiducia per la gestione di un’overdose da oppioidi e per la somministrazione di naloxone (Mayet e al., 2011).

La maggior parte dei paesi segnala la distribuzione di materiali informativi sul rischio di overdose — spesso prodotti in più lingue per raggiungere i consumatori di stupefacenti immigrati — attraverso centri e siti web specializzati nelle droghe e, più recentemente, anche attraverso messaggi telefonici e posta elettronica. Tra il 2008 e il 2011 altri tre paesi hanno segnalato una

copertura piena o completa dei materiali informativi sul rischio di overdose.

Per soddisfare le esigenze dei gruppi vulnerabili di tossicodipendenti, quali i tossicodipendenti affetti da HCV e quelli più anziani, possono essere necessari un ulteriore sostegno e maggiore assistenza. La valutazione del rischio di overdose da parte degli operatori sanitari addestrati o che si occupano dei tossicodipendenti può coadiuvare l’identificazione precoce dei soggetti ad alto rischio e fungere da potenziale catalizzatore per la riduzione del danno. Mentre gli esperti nazionali indicano che una valutazione del rischio di overdose è sufficiente a soddisfare le esigenze della maggioranza dei consumatori di oppioidi in meno della metà dei paesi europei, questo segna un aumento significativo (44 %) tra il 2008 e il 2011.

Interventi altamente mirati, quali i locali di iniezione con supervisione, raggiungono sottogruppi specifici di tossicodipendenti altamente emarginati e contribuiscono alla riduzione della morbilità e della mortalità. Nel 2011 un’organizzazione privata ha istituito a Copenaghen, in Danimarca, una sala mobile per la dipendenza da stupefacenti per via parenterale, la quale fornisce un controllo medico e un ambiente più sicuro per le iniezioni (131). Analogamente alle strutture controllate sul consumo di sostanze stupefacenti esistenti in Germania, Spagna, Lussemburgo, Paesi Bassi e Norvegia, la nuova struttura presente in Danimarca è attrezzata per ridurre l’impatto di overdose non mortali.

98

Introduzione

In Europa, come nel mondo, nuove droghe e nuovi modelli di consumo di stupefacenti stanno attirando sempre più l’attenzione politica, pubblica e dei mezzi di comunicazione. In parte, questo è stato alimentato dagli sviluppi della tecnologia della comunicazione che ha influenzato tutti gli aspetti della vita moderna, attualmente anche la natura del mercato delle sostanze stupefacenti e della domanda dei consumatori. A fronte di questo contesto in rapido cambiamento, l’apporto di un’informazione tempestiva e oggettiva su nuove sostanze e tendenze emergenti è diventato ancor più importante. La risposta europea a tutto questo si basa su una rete di allarme rapido che utilizza informazioni provenienti da una serie di fonti, per esempio dalle scienze forensi, dalle indagini, dal monitoraggio di Internet e dai dati sulle emergenze ospedaliere.

Azione in merito alle nuove droghe