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La riforma del 2013: loi n 2014-40 du 20 janvier

Francia: le régime général, le risque vieillesse

Sezione 1. L’architettura del sistema pensionistico francese

1.2 La riforma del 2013: loi n 2014-40 du 20 janvier

garantissant l’avenir et la justice du système de retraites

La riforma presentata dal Governo a seguito di questo iter democratico si propone tre obiettivi essenziali: assicurare la perennità dei regimi pensionistici; rendere il sistema più giusto; semplificarne e rafforzarne la governance.

Non è oggetto di discussione il mantenimento di un sistema a ripartizione, e anzi le misure della legge sono imperniate in modo consapevole su questa scelta.

Altri obiettivi connessi sono l’equalizzazione del livello delle pensioni tra uomini e donne, la leggibilità dei diritti e della propria posizione personale, l’applicazione delle regole in modo non indiscriminato ma calibrato sui diversi percorsi professionali (lunghi o usuranti), la generale semplificazione del sistema, l’aumento del tasso di occupazione dei seniors (55-64 anni).

1.2.1 L’equilibrio finanziario del sistema

Il principale problema a cui si intende far fronte è la degradazione, iniziata dal 2005 e che si prolungherà fino al 2035, della ratio demografica, causata da due fenomeni: il pensionamento della generazione del «baby

145 Conseil d’orientation des retraites, onzième rapport, Retraites : perspectives 2020, 2040

et 2060, 19 décembre 2012; Conseil d’orientation des retraites, douzième rapport, Retraites : un état des lieux du système français, 22 janvier 2013.

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boom» e l’allungamento della speranza di vita146. La crisi del 2008 ha poi aggravato la situazione: la loi de financement de la sécurité sociale 2014147 ha rilevato che per l’anno 2014 le entrate previste (per l’insieme dei regimi obbligatori di base per la branche vieillesse) ammonteranno a 212 miliardi di euro (contro i 213 nel 2013), mentre le spese previste si attesteranno sui 216 miliardi di euro, provocando un deficit di 4 miliardi148.

Al fine di ristabilire l’equilibrio finanziario si interviene su più fronti: in ossequio al principio della solidarietà, un contributo è chiesto a tutti.

Viene disposto l’aumento delle contribuzioni dei lavoratori e dei datori di lavoro149.

L’intervento sui pensionati consiste sia in un prelievo fiscale che in una sospensione del meccanismo di aggiornamento del valore della pensione: da una parte, nella loi de finances pour 2014 la maggiorazione del 10% della pensione per i soggetti che abbiano cresciuto tre o più bambini sarà inclusa nella base imponibile dell’imposta sul reddito; dall’altra, si avrà un décalage dal primo aprile al primo ottobre della rivalorizzazione delle pensioni di vecchiaia (esclusi gli ASPA, “minimum vieillesse”)150.

È inoltre disposta l’evoluzione progressiva della “durata di assicurazione” richiesta per ottenere una pensione a tasso pieno, a partire dal 2020, tramite l’aumento di un trimestre ogni tre anni tra il 2020 e il 2035. Concernerà gli iscritti di tutti regimi nati a partire dal 1961151.

La tenuta delle misure è assicurata con l’instaurazione di un meccanismo di pilotaggio dell’andamento dei regimi e degli obiettivi nazionali. Gli attori sono il Conseil d’orientation des retraites e un novello

146 Il rapporto tra la popolazione tra i 20 e i 59 anni e quella con più di 60 anni diminuirà da

2,6 a 1,5 tra gli anni 2005 e 2035. Rapport de la Commission pour l’avenir des retraites, Nos

retraites demain : équilibre financier et justice, Rapport au Premier ministre, juin 2013, p. 11.

147 LFSS n° 2013-1203 du 23 décembre 2013.

148 Dati riportati da C. WILLMANN, La loi du 20 janvier 2014 : une réforme financière pour

l'assurance vieillesse et sociale pour les retraités, in RDSS 2014 p. 354.

149

Art. d242-4 Code de la sécurité sociale, modificato dal Décret n° 2013-1290 du 27 décembre 2013.

150 Art. 5 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014. 151 Art. 2 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014.

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Comité de suivi des retraites, incaricato della sorveglianza finanziaria e a

capo di un osservatorio sulle disuguaglianze generate dalla configurazione vigente del sistema pensionistico, abilitato a proporre dispositivi correttivi152 (v. infra, § 2.2.6).

1.2.2 La giustizia del sistema

La giustizia come intesa dal Governo tiene in considerazione le condizioni di lavoro dei soggetti a cui chiede uno sforzo. Pertanto, emerge in primo luogo la questione della “pénibilité au travail”, ossia dei lavori usuranti.

Innanzitutto si interviene sul lato della prevenzione. Si tratta, laddove possibile, di prevenire e ridurre situazioni di lavoro in cui la salute del soggetto è alterata nel lungo termine; altrimenti, si avviano meccanismi di compensazione.

Lo strumento è un “compte personnel de prévention de la

pénibilité”153, in funzione a partire dal 2015154, finanziato interamente da contributi datoriali (un minimo per tutte le imprese, un’aggiunta per le sole imprese con attività di lavoro usurante).

Ogni dipendente del settore privato (e il personale delle persone giuridiche pubbliche impiegato in condizioni di diritto privato) esposto a condizioni di lavoro che riducono la speranza di vita potrà accumulare dei punti in funzione dell’intensità dei fattori di rischio, secondo modalità da definire con decreto.

I punti potranno essere utilizzati per seguire corsi di formazione che abilitino il soggetto ad un impiego meno usurante, per finanziare il complemento di remunerazione nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale e, per quanto riguarda il pensionamento, per beneficiare di una

152 Art. 4 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014. 153

Art. 10 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014, che aggiunge un capitolo II al titolo VI del primo libro della quarta parte del Code du travail, recante disposizioni dall’art. L. 4162-1 all’art. L. 4162-22.

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validazione di trimestri aggiuntivi nella “durata di assicurazione” e quindi per partire in pensione in anticipo rispetto all’età “legale”.

La riforma valuta attentamente la giustizia del sistema anche riguardo ad altre categorie di lavoratori: i cosiddetti seniors, le donne, i giovani, i precari, coloro che hanno cominciato a lavorare da giovani, gli aidants

familiaux e gli handicappati.

Per i primi si prevede una correzione del CER, cumul emploi-retraite, base della retraite progressive: viene specificato che la ripresa dell’attività di un pensionato non comporta l’acquisizione di nessun nuovo diritto pensionistico, cosicché i contributi previdenziali versati da un pensionato siano a tutti gli effetti contributi di solidarietà155.

Per le altre categorie, la legge prevede la possibilità di acquisire, ai fini del calcolo della “durata di assicurazione”, trimestri relativi a periodi come

congé de maternité, apprendistato, formazione, ore di lavoro a tempo

parziale156; per gli aidants familiaux la loro affiliazione alla assurance

vieillesse des parents au foyer (AVPF) non è più subordinata al possesso di

risorse inferiori a un determinato plafond157; per coloro che hanno cominciato a lavorare da giovani, si precisano alcune condizioni del décret du 2 juillet 2012, allargando la definizione dei trimestri che possono essere “considerati validati” ai sensi del decreto (prima solo i trimestri di servizio civile nazionale, ora tutti i periodi assimilati di cui all’art. L351-3 Code: malattia disoccupazione ecc.)158.

1.2.3 La semplificazione del sistema

Il Governo prende atto della complessità del sistema e intende semplificarne la decifrazione da parte degli iscritti, affinché possano avere

155

Art. 19 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014.

156 Artt. 22-32 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014. 157 Art. 38 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014. 158 Art. 26 loi n° 2014-40 du 20 janvier 2014.

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contezza dei loro diritti e delle prospettive in cui si inquadra la loro posizione.

Si tratta innanzitutto di migliorare il diritto all’informazione, prima, al momento e dopo la liquidazione: un servizio online permetterà a ogni iscritto di avere una visione aggiornata della propria posizione159.

Inoltre, la semplificazione passa anche per un’uniformità del criterio di calcolo delle pensioni dei diversi regimi; i poli-pensionati riceveranno la pensione dal regime generale, incaricato di versare anche le pensioni di altri regimi, il che impedirebbe altresì la liquidazione in capitale di queste ultime160.

Per quanto attiene alla governance, oltre al meccanismo di pilotaggio (v. infra, § 2.2.6), il Governo intende incrementare il ruolo delle parti sociali nel sistema. A tal scopo è previsto che debba essere organizzato, ogni anno, un dibattito con i sindacati dei fonctionnaires sugli orientamenti della politica pensionistica nella pubblica amministrazione161.

Infine, vengono adottate misure di modernizzazione dei regimi e di rafforzamento dei legami delle Casse con lo Stato162.