Un'altraopera dièanchein lucein Palermonel 1837,pe'tipi de' fratelli Pedone,Vinstancabile sig. Diego Or-lando,laquale haun'allincnzn air i-storiacriticadiplomatica,e porlaper titolo
Un
codice di leggi ediplomi si-cilianidelmedio
evo.Well'introduzioneci reca la descri-zione, lastoriae l'importanza del co-dice,cheioacquisii dalprincipedi Raffadaleconaltriallapubblica biblio-tecacomunaleneltempo chen'era de-putato. Apparteneva aGiovan Matteo Speciale, e contienele cosliluzioni,lo ordinanze,icapilo»,I privilegi, le prammaliche sanzioni delregnodi Sr-cilia,pubblicateda'suoire sinoa Fer-dinandoIl di Casliglia.Quel codice cartaceoèingranfoglio,efu esem-plalonel1492, ed èdi taleimportanza chefuammiratodal celebre Cardinal Hai, allorché venuto aPalermo,lo con-dussi nella bibliotecacomunale, edegli dissemicheneppurnellaVaticana ora-viunasi copiosoraccolta complessiva dileggiantiche.
Precedeilcodiceunacronicade' re diSicilia,sieguonolefamose costitu-zionidell'imperator FedericoIIloSvcvo e poituttolo altreleggide*successivi sopranioc.GiovanMatteo Speciale, cho n'erail possessore,fucapitano giusti-ziere diPalermo nel 1460-61, e sem-brache conquesta qualità abbiafallo trascrivere dagliantichi originaliquelle leggipelsuddetto codice,onde averne soli*occhi il complesso perservirglidi normanellasuacarica.Ancheildilui
I
fratelloPietro, allorchéfupretoredi Pa-lermonel
U69,
raccolto aveain gran-dee magnificovolumein pergamena, ymalissimo diminiature,e disegni in oroedargento,tulliiprivilegidella no-stracillà.Quel volume era presso ilnostro senato,ed orsiconserva
nel-I*indicala biblioteca comunale, ed è vigentetradiiionc,cheire diSicilia nella coronazione,giurando prima su-glievangeli, giuravanopoisu quel vo-lume,contenenteiprivilegi diPulermo, che qual antica capitale rappresentava
il regnodiSicilia (1).
Questebelle notizieed altreci dà TOrlando nella introduzione. Scende poiad indicare ciòchebavvi di più interessante,relativamente allalezione nellecosliluzionidell'impcralor Fede-rico,e siccome essesonostateoggetto distudio dimolti dotti giuristi,tho le han pubblicatoco'variconfrontidi diversicodici,eglidà l'istoria delle edizioni finoraevulgate inalcuni regni diEuropa;affinchèsene possa ulterior-menteeseguirealtra,conle variantidel nostro codice, più corretta. Ci reca quindi le incontratevivarianti, e cosi di tullelealtrelegginostre,che tro-vansi dateinluce.Improbaelodevole fatica,eh*erariserbalaalnostro insi-gneautore,emeritòaragionedi es-serne applaudilainFranciaealtrove.
È
certoche avrebbeattiratoquel co-dice1'attenzione delfamosodiploma-ci)Escguivasi questa solenne funzione per diritto speciale diPalermonella no-stracattedrale,ondevistascritto:Prima
~ede$coronaregis, etregni caput.
37 lieodottor Perts,quandorecossi in
que-st'anticacapitale,e fuda
me
condotto nella riccalibreriaprivala del prin-cipedi Filaliaad osservarviipreziosi manoscritti, e moltevarianti ritrasse daquello delleletterediPietro delle Vigne;ma
alloraquel codicenonera diragionpubblica,essendo stalo po-steriormentedame
acquistato,come
dissi,perlanostra bibliotecacomunale.
Reaquellafaticabibliograficasi at-tenne soltantol'Orlando,
ma
puie con linointendimento produssedaquel co-dicenonpochidiplomi edocumenti ino-dili, che mollo interessano la nostra istoria, e il noslrj diritto pubblico.E
questa partefaonore inveroallesuo erudite investigazioni.Il Dott.Andrea Gallo da Palermo (dellacuiparentela vorrei onorarmi,
ma
noiposso,essendo iodiorigine geno-veseedegli siciliana;)poichéebbe osser-vatocheilpianodell'operainsigne dei can.GiovannidiGiovanni era appena rimasoiniziatocol primo volume per imprevedutecircostanze,echese n'e-rano smarriti i manoscritti de' susse-guenti,vollecompilare dasèlanostra sacraistoria diplomatica col titolo di CodiceEcclesiastico Siculo, contenente le Costituzioni, iCapitoti delRegno, leSanzioni,lePrammatiche, iReali Dispacci, leLeggi,i Decreti,iReali Rescritti, edaltridocumentirelativi allematerie del dritto ecclesiastico siculodallafondazione della Monar-chiaSiciliana sinoa'nostrigiorni.Diquesto amplissimoe interessante lavoro,distribuitoordinatamentein
mol-ti volumi,cominciò a pubblicare in
4'
»
Palermoilprimo ncIPanno 184*nella stamperiaCarini,e successivamenteson ventili inluce gli altri,
ma
alcunine mancano alcompimento.Qucst'operacolossale,secondoil di-visamentedell'illustreautore, che ne hacvulgalo sinnra quattrogrossivolumi infoglio,digiàedilisinoal terzo
li-bro con diplomi del 1308econdotte noteedillustrazioni.
Que' documenti sonostalidalui ri-traiti inparte dagliarchivi,ein parte dallebiblioteche,eda operestampate, ricorretticonbuonacritica,eeh' egli, qual dotto giureconsulto,hapotuto met-terearaffrontoconle svariatenostre leggiecclesiastiche,conledisposizioni de*successivisovranidi Siciliasino
al-l'ultimoFerdinando, evihaintrodotto quaelà rilevanti e gravi discussioni di diritto,particolarmentesullalegazia apostolica, osteggialasempredalla
ro-mana
curia.V
opera èslataaccolta da tutti i nostriforensi edecclesiastici,ed ha meritato le lodi del celebre storico franceseMr.Cherrier, il quale,nella Buaistoriadellalollade'Papi con la casa diSvetio, ha puretrattalo delle controversie deinoslrireco' pontefici Romani,equindineè giudice sincero ecompetente.L'autoreneritrassedalpassalo go-vernounamagislrnlura,
ma
perlasua integrità iteli'eserciziodella giustizia fu alloraed ancheadesso piùvulte bi-strattato.Noigliauguriamoagio,serenità di mentee lunghi anni per compiere la sua gloriosautilissimafatica.
Avendoragionatodiessa,chela no-stra istoriadiplomaticaecclesiastica tut-tacomprende,cidispensiamodi ram-mentarnealtre diminorconto.
Non possiamobensìritenercidifare onorala menzionedi un'altraopera e-laborala sulTabularlo della real cap-pella PalatinadiPalermo,icui inte-ressantissimidiplomi raccolse, illustrò, e nlcuni tradusse dai grecoil benefi-ciale LuigiGarofaloda Palermo, egre-gioellenista edarcheologo, morto,in ancor verdeetà,nelcholern del1837.
A quel!'operamosseinvidaguerraun talechefece malaprovainsimili la-vori, ed essa perdura tuttavia per mezzodialcuni suoisatelliti,sul prete-stod'equivocidiletturade' diplomi.Però conpiù sennoe moderazioneNiccolò Buscemivifeceun'appendicedi emen-damentoedidiplomi aggiuntivi;
ma
ancheilBuscemifuaspramente censu-ratoperaltreoperedallostessa com-briccolamaligna pseudo-letteraria.Dello stesso genereòI'allro Tabu-larlodella cattedrale,emonastero Be-nedettinodiMonreale,compilato ed il-lustratodalp. Abele Oassinese Giam-battistaTtrailodaPalermo, rimaso ine-ditoperlamortedilui,delquale tra-scriviamo ilprogramma che dato ne aveainluce.
«Il
duomo
diMonrealetanto cono-sciutoinEuropa, ed illustreperlasua origine, perlasua architettura, e per lanobiltà dellesue decorazioniin mar-mi,in bronzi, in mosaici, nonloèmeno
pergì'interessanti diplomi,che possiede.«Dopovarie vicende furono questi
rinchiusi,Tersolameladel secolo pas-sato,inunacassa,laquale,sebbenesi riguardavadatulli,
come
unduposilo de' privilegidellaChiesa,purtullavolta s'ignorava qualidiplomi avesse conte-nuto;seoriginaliocopie; sino a quale epoca fosserosalili;edinqualeidio-ma
scrini. Ritrovato avendonel 1834 nel!*archivio del mio monastero un cioncodiquesti diplomi,formatonel secoloxvi,edavendolo conillustrazioni pubblicato, venneitipensieroall'otti-mo
prelatodiquesta metropoli monsi-gnor Balsamodi aprire quella cassa;che però,ottenutoneilpermesso dal governo, fuscassata,senetrasseroi
diplomi,e mifurono1835consegnali, adoggetto dicollocarlicunordine, il-lustrarli,e disporretutto,ondepolcsso pubblicarsicollosbimpcil tabulanodi questa insigne cattedrale.Inabile da
me
a potercondurreafine silTallo la-voro,pure confortato e agevolato dai miei confratelli,dopodiaversitualoidiplomiinun armadio,secondole pre-scrizioni della diplomatica dell'abate Fumagalli,hoimpiegalosin da
quel-I'epoca l'opera mia per compire la falica,egiàsi sonotrovalipiùdi scs-lanladocumenti,quasitulliinediti, ri-guardantil'epoca normanna,fra'quali (oltre quelli latini)quattro diplomi,due diRuggero,eduediGuglielmoII ara-bo-greci, e unquintodi qucsl'ulliino arabo-Ialino, etraessi àvveneduedi smisurata lunghetta,che contengono una lastatistica ditutte lepossessioni, Taltroquella de*vassalli.
uIdiplomi arabi e grecisonogiàda selleannitutti tradotti,anziper
mag-gior diligenzasiattendedaParigi,per mezzodelsig.Natale desVcrgers, il parere sequalche
menda
s'incontrasse nella versione dell'arabo,eglialtri Ialinisonosi tulli trascrittidagli origi-nalietulli illustraticonnote diploma-tiche, istoriche,efilologiche, accennan-dosiinessealtresì,se fosseildiploma pubblicato, egli erroricheincasovi fosserocorsi.Similefalicasiè eseguita ancora peridiplomi,e i documenti dell'epocheposteriori,laichel'intero tabularloabbraccerebbe circa 600 in 700 documenti,a'qualisièrulla pre-cedere unaanalogu prefazione,ed un indice cronologico. Tulio illavoro ver-rebbedivisointrevolumidicento fo-glidi stampa per ciascuno, oltre di undici tavoledifae simile,giàeseguito, eche contengono lesottoscrizioni di Ruggero, e de*posteriori Monarchi,ilorosuggelli,icaratteri, le firme,i
mo-nogrammiditulle leepoche, comin-ciando dalla normanna sino a'giorni nostri.Comechè
nonfossisicurodiaver dato nel segno,pureciascunotu' inco-raggia,emi stimolaa pubblicare il lavoro Dovendosiperò adibire tipi a-rabi,greci,elatini, e non polendoquindi precisareilcostodiciascun vo- \ lume,non miaccingoadoflYire
un'as-sociazione,
ma
soltantoèmio intendi-mento fur consapevole la repubblica delloletterediquesto lavoro diploma-tico,ilquale tenderebbearenderepiù illustreilduomo
diMonreale, e non potrebbeaccogliersichedibuon grado jnunsecolo,incuisonotanto giusta- .menteapprezzaliglistudi archeologici.
Quantunque però nonavessi lamira
hi
A»
d invitaread un'associazioneformale, pure sequalchebiblioteca,istituto,o particolarevolesse onorarmidellasua agevolazione, oalmenodelsuonome, gliene sapreibuongrado,essendo pron-toad entrarein trattative,ea pubbli-rarI'opera,al
momento
chevisarannoi mezzi porlaspesa,potendosiincaso dirigereodirettamente ame,o a' di-stributoridelpresenteprogramma.»
Monrcnlc 15Grnnnjo1814.
Fin qui il chiarissimo autoredi cui compiangiamo la morte avvenuta nel 1SV.» ."Noiintantoaffrettiamocol deside-rio lapubblicazionediquesl'opero,che
siconserva pressoipadri Benedettini, e cheUntolustropuòrecareallanostra storiaecclesiasticae aqueirordine fa-mosoperlaconservazione dellaclassica letteraturanelmedioevo, esperiamo chesenedia brigal'attualedottissimo MonsignorD*Acquisto,arcivescovo di quella diocesi.
Ilp.GioacchinoVenturadaPalcrmo(f) crasisin dallaprimagiovanezza acqui-stalo buon
nome
inSiciliaeinNapoli, comesacro oratore,erecatosiin Ko-inn,edesulandopoi.perlemene
car-dinalizie, in Parigi,ritienneceleberrimo nell'eloquenza del pergamo conlesue conferenzenellachiesadiiN'olrè-Dame.I giornali francesierano incerti se dovesse alui accordarsi la palmasul famosolorooratorep. Lacurdnire: e delVenturascrivevasi allora ne' perio-dici parigini:laFrancia ha vedutoed
(1)Nacqueil VenturainPalermo dalla Sig.CaterinaPatincllacdalBarone Paolo daModicaa8Dicembre1792.
ascoltatoqueiroratoresirinnomato,sì profondo, sierudito,sìfecondo e va-riatoerealmente incomparabile
ed
am-miralo da'dottiedamatodalpopolo;
eM. di Monlnlambert, giudice
compe-tcntissimo,alla5'conferenzaesclamò:Quantoeglidice èammirevole,
ed
ionon
hoinlesomai
squarcidi eloquen-za piùbellinellanostralingua(2).Paragonandosi poiidue quaresimali del Lacordairte del flotterà corse il
bon motpopolare nelsuborgo di
Sun
Germano: Lacorànircdicerie,Ventura conforta.Però non intendo qui far I'elogio dellafacondia e della dottrina del Ven-tura;
ma
accennardilù|che frai la-lentimolliplicicheI'adornavanoeravi purquellodigiovarsispièadidamentc dell' istoriafilosofica, civilee diploma-tica,e dispargerladapcrtut\o nelle operesue ecclesiastiche e profane,tal-chéindirettamente convicn riguardarlo
come
isloricoe direttamenteancheper alcune cheaccennerò.Quando
nel1848uscivano inaspetta-tamentedal Vaticano le vocidirifor-me
liberalipe*governiitaliani,ederano con entusiasmo accolteprimain Sicilia e poipertutta labella penisola,il Ven-turadivenneil nuovoPaolo,apostolo delsommo
Gerarca della Chiesa, efece sfolgorare «lai pergamo queireccelso vero,emanato daDio, chelareligione sostienelalibertà equesta la religio-ne,e quindida'saggi governidevonsi(2)Laraisonplulosophiqucelaraison ratholiqne.Dansl'avvertissement des edi-teurs.
l'unacTaltraproleggere pel bencs- I
seresociale;talchéne dedusseinuna altrasua opera,chelanuovaarmadi
Roma
erala religioneelalibertà,A
luisi deveforse piùche alGioberti Y assioma chelarivoluzione,per ren-dereliberiglistali conformecosti lu-zionali,proceder debbadalpapato, e su questoargomentoscrisseun'opera, cherimaseinedita,o fu trasfusa forse nelCaltrapubblicata,chehapertitolo IIpoterepolitico e
U
potere pubblico»Cooperossi nel1848,
come
riferiva-niiravvocalodiluifratello,co'suoi maneggi conPioIXaprocurarel' in-dipendenzaerestituire lacostituzione allaSicilia,e senon viriuscìcol go-vernonapoletano,nonfusuacolpa.Nel discorso funebre pei morti di Vienna, e nell'altro per 0. Conncl sparseapienemani isuoiprincipi li-berali,che seppe beneintrecciarlicol caltolicismo.
Ricordandosisempredi essere sici-liano,ed
amando
svisceratamentelasua patria, scrisseperleiVopera diploma-ticasul resamede'preleti dirilliches"invocano dal gabinettodi Napoli sullaquislionc siculo, opera insigneche smascherò la perGdapolitica diquel governoedi altri.
E
primaaveascritto in difesa dell'indipendenza dellaSicilia, sostenendo conleteoriedelp.Suarcz e di alcunidotti padri della chiesailnostroattoparlamentario del1818della famosa earditadecadenzaborbonica.
L'animavulcanica el'immensa on-nigena dottrina del p.VenturaeI' ar-dentezeloperlareligione,chene in-fiammavailcuore,cransemprerivolli
41 almiglioramentopoliticodellaSiciliae dell' Italia,ea riaccendereilfuoco del caltolicismo, alTìcvolito dall'indifferentis-mo;
ma
cheglifruttarono tante onorate futiche ? altrochelasorda persecuzione de' cardinali,che temevano in luiun futuro pericoloso collega, cl'esiliodi13 anni dalnostro passatogoverno,onde gli fud'uoporipararsi a Parigi, ove sfolgoròvieppiùilsuoingegno,ilsuo sapere elasua magica eloquenza;ma
sacrificovvi lavita, essendogli vietalo da'ministrinapoletanidirespirarel' a-riapatria,che a consiglio de'medici potevagiovargli,edivimorìa2 Agosto 1861 edottenneappenaa Versailles, ov' crasiriparato,modestifunerali.
E
quiinPalermo, suapatria, ese-quieanchemodestissime, ed un fune-broelogio nellachiesa del suoordine teatino.Ma
in patria,nèla sua famiglia,
nò Yordinesuoreligiosone mostrano
ilritratto;edioperlamiacollezione dcgl'illustri siciliani,scrissiin
Roma
al cav. NataleCarta,nostro egregio di-pintore,percopiarmifedelmentequello cheeglistessoavevaeffigiatosulvero pei pp. Teatini di Sant'Andrea della Valle, efuioltreogni dire ricolmo di gioja ncll'averlo ottenuto, ebenpuossi asserircheriuniscatuttiipregidell'arte allapiù evidente somiglianza,perocché èstaloadunbatter d'occhio ricono-sciuto dalcav. Galletti,chegliera fa-miliare a Parigi, dal dot.sig.Rocco Kicolclli,edall'avvocato Salvatore Agu-glia,chelofrequentavano inRoma,
e damollialtri.Inquelritrattoscorgasinella
spa-ih
H
ziosafrontelapotenza elagravila del pensiero,e negli occhi inparte soc-chiusidallepalpebrelaforza della ri-flessione.Lesvariatoemolte sueopero poinepalesanoilsuoimmensosapere.
A
quel ritrattoho destinalo la se-guenteepigrafe,come
fattoavea per gli altri 122 d'illustri siciliani della miacollezione:*
Sposòdottrina
ad
eloquentestile, Religionea
libertàcitile.Spero chequelritrattononrimarrà unsemplicemioornamentoe oggetto divenerazione privata,echeil munì-cipiodiPalermo,che devegloriarsidi averglidatoi natali,emostrarsi alui riconoscente peiserviziresiglial1848, eperleopere chescrissealloraaprò dellapatria,vogliainnalzargli una sta-tua,
come
benmeriterebbe.Blaso ec-cedente ne sarebbelaspesa nelle at-tualicircostanzecomunali,dovrebbeal-meno
deliberareunasomma
discreta(1)Potrebbecostareonze150paria li-re1914, 88.
(2)Appongosoloper condizioneallamia offerta,cheiodebba diriggereil monu-mento,onorealtra voltaaccordatomidal decurìonatodiPalermo perquello di Meli, echeiodebbascegliere lo scultore di cui possafldarmi,e da ora propongoilsig.
Rosolino Barbera, perlunghissimi anni al-lievodi\inarcale,ilqualescolpi egregia-mentepelPanteondiS.Domenico1' cul-aie diVclasqucs,diPatania,diRiolo,di Yillarealc,diRinasiciliana e del Mongi-torc.
Se questa miaonesta ediscreta
prc-perunbusto edun
monumento
fune-bre nelPanteon dogi' illustri siciliani dame
promossoinS. Domenico[i ),Selemiefinanzenonfossero esaurite conlagrave spesa de' cinque
monumen-tiinqueltempiocretti,cioè: algrande Scinà,alMonti,a'dueinsigni architetti
Giuseppeed
Emmanuele
Marvugliain unamedaglia,alpittorePietroNovelli,e a Ninasiciliana,primapoetessatrailbel sesso nel volgaresiculo-italo,mi accin-gereisenz' altroajuto all'omaggio cho devesiaqueiruomo, cheesaltòla Si-ciliao l'Italia,efu ammiralo,come
dissi, anche inFrancia dopo i Kos-suct, iFicchici",eiLacordaire.Però iosonprontoadapprestare ilritratto per1'esecuzione delbusto,e quindi sarebbe inpartediminuitalaspesa di doverlo commetterein
Roma,
o fortu-natamente, essendo lucidato sull'origi-nale,e dipintoda unsommo
artista,
qual'è Carla,èriuscito,
come
dianzi ac-cennai, somigliantissimo(2).Cosìlasua patria,benchétardi,seguirebbel'escm-ghicranongiungeròapersuaderegli uo-minilibcraU dell'attuaimunicipio, attenderò piòfavorevole stagione allamiabrama,e sonsicurochenonisfuggeràanche appres-so la nobileemagnanimaimpresa aquelli:
Chequestotempo chiamerannoantico, com« nonisfuggtdopocentoventiannial generosoPietroLanzadi onorarecon un monumentoin S.Domenicoildotto e bene-meritocittadinopalermitano Antonio Moni-tore,cheampiamenteillustròlaSicilia,e sebbene perla sorvenutn rivoluzione del 1848 non avesse egli potuto adempirla, pureildi lui tiglio Giuseppe,giuniorc, principe di Trabia,secondò amia
insinua-piodell'imperator LuigiNapoleoneIII, cheordinòd'innalzarsiunbustoalYen*
turafra gli altricelebri sacri oratori nel vestibolo della cappellaimperialea Parigi.
Avviciniamoalcelebrep.Ventura per
Avviciniamoalcelebrep.Ventura per