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Considerando quante persone sono state coinvolte nel presente studio, è davvero difficile poterle ringraziare tutte.

In primo luogo desidero ringraziare tutti i pescatori toscani che mi hanno concesso un’intervista, rendendo possibile in definitiva la costruzione di questo studio, basato sulle preziose informazioni sull’ambiente marino che hanno deciso di condividere con me.

Ringrazio inoltre il gruppo di ricercatori del laboratorio ISPRA di Livorno ed in particolar modo il dott. Ernesto Azzurro e il dott. Lorenzo Morroni e la dott.ssa Emanuela Fanelli (ENEA, La Spezia) per avermi seguito nel mio percorso di internato di tesi e fornito il materiale e le conoscenze necessarie a svolgere il presente studio nel migliore dei modi; permettendomi di ampliare quindi la scoperta dell’ambiente marino toscano e dei suoi nuovi arrivati.

Un particolare ringraziamento va al mio collega e amico dott. Joachim Langeneck per non aver mai rifiutato di aiutarmi quando ne avevo più bisogno. Il suo contributo, unito a quello del dott. Michele Barbieri e dei professori: Ferruccio Maltagliati, Fabio Bulleri, Claudio Lardicci, Paolo Luschi e Alberto Castelli è stato vitale per la buona riuscita di questo lavoro.

Non posso fare a meno di ringraziare tutta la mia famiglia ed in particolare i miei genitori, Francesco e Luana, mia sorella Virginia, i mie zii Patrizia e Paolo e mio nonno Carlo Alberto e sua moglie Rita, per aver creduto in me e avermi aiutato e sostenuto nei momenti di bisogno.

Ringrazio infine anche i miei amici e colleghi di vecchia data e tutti coloro che ho conoscuito in questa nuovo percorso.

8. Appendici

Appendice 1. Interview protocol

   

   

           

Appendice 2. Schede sulle principali specie segnalate nelle aree di Livorno e Viareggio

(Fonti principali: Louisy (2006) & http://www.fishbase.org)

Balistes capriscus Gmelin, 1789

• Famiglia: Balistidae

• Nome comune: Pesce balestra • Criteri di identificazione:

1. Prima pinna dorsale formata da tre spine, la prima molto robusta.

2. La seconda pinna dorsale e la pinna anale sono elevate, ondulano per nuotare. 3. Coda più o meno falcata.

• Taglia: 30-35 cm (45 cm) • Profondità: 10-50 m (5-100 m) • Ambiente: Subtropicale

• Categoria batimetrica: Nuota vicino al fondo

• Abitudini di vita: Nuota solo o in coppia (o in piccoli gruppi) su fondi rocciosi, a volte vicino agli allevamenti di molluschi (di cui si nutre insieme ad altri invertebrati bentonici come crostacei). Associato a reef, baie, porti e lagune. Le uova sono deposte in una fossetta sulla sabbia e protette da uno dei genitori.

• Osservazione: Specie abbastanza confidente e piuttosto curiosa. Più aggressiva durante il periodo di cura delle uova.

• Distribuzione: Atlantico orientale (dal Mediterraneo a Mocamedes e Angola), Atlantico occidentale (Nuova Scozia, Bermuda e da nord del Golfo del Messico fino all’Argentina) e Mar Mediterraneo.

• Trend nell’area di studio: Specie percepita sempre come in incremento (I); sono stati segnalati inoltre 4 record sporadici di questa specie rispettivamente a: Livorno (1 individuo), Calambrone (3 individui) e Corsica (1 individuo).

Dicentrarchus labrax Linneo, 1758

• Famiglia: Moronidae

• Nome Comune: Spigola (=branzino) • Criteri d’identificazione:

1. Muso quasi dritto, bocca profonda fino all’occhio.

2. Una macchia scura sfumata, a volte non visibile, in alto sull’opercolo.

3. Le 2 pinne dorsali sono separate e sono più o meno della medesima lunghezza. • Taglia: 70-90 cm (1,1 m)

• Profondità: 1-30 m (0-100 m) • Ambiente: Subtropicale

• Categoria batimetrica: Nuota lontano dal fondo

• Abitudini di vita: Gli adulti manifestano un comportamento demersale, abitando le acque costiere fino a cica 100 m ma, più comunemente le acque poco profonde. Si ritrova nella zona litorale su vari tipi di fondale (roccia o sabbia) di estuari, lagune e fiumi. Entra nelle acque costiere e nelle foci dei fiumi in estate ma, migra al di fuori in inverno verso acque più profonde. Giovani a volte in sciami, adulti più solitari. Si nutre principalmente di gamberetti, molluschi e anche di altri pesci; i giovani si nutrono di invertebrati, gli adulti sono piscivori. Specie comune. Uno dei più importanti predatori costieri.

• Osservazione: Specie curiosa che spesso si avvicina ai subacquei.

• Pesca e altre attività umane: Specie molto ricercata dai pescatori sportivi.

• Distribuzione: Atlantico orientale (dalla Norvegia fino al Marocco, Isole Canarie e Senegal), Mar Mediterraneo e Mar Nero.

• Confondibile con: Spigola macchiata (Dicentrarchus punctatus Bloch, 1792), cefali e il Bocca d’oro (Argyrosomus regius Asso, 1801)

• Trend nell’area di studio: Specie percepita sempre come in decremento (D); percepita da due rispondenti come fluttuante.

Pomatomus saltatrix Linneo, 1766

• Famiglia: Pomatomidae • Nome Comune: Pesce serra • Criteri d’identificazione:

1. Solide mascelle armate di denti triangolari aguzzi 2. Scaglie ben visibili.

3. Pinna dorsale e pinna anale lunghe. • Taglia: 60-90 cm (1,2 m).

• Profondità: 10-40 m (0-200 m) • Ambiente: Subtropicale

• Categoria batimetrica: Nuota lontano dal fondo

• Abitudini di vita: Presente sia in acque oceaniche che costiere (soprattutto in estate); gli adulti si possono ritrovare anche negli estuari e in acqua salmastra mentre soprattutto i piccoli in acque costiere poco profonde (2 m). Si nutre di altri pesci, crostacei e cefalopodi. Vorace e aggressivo, con tendenza a mordere se maneggiato. Migra verso acque più calde durante l’inverno e verso acque più fredde durante l’estate.

• Pesca e altre attività umane: Comune nella pesca sportiva.

• Distribuzione: Circumglobale (assente dall’Oceano Pacifico settentrionale e orientale). • Confondibile con: Spigola (Dicentrarchus labrax Linneo, 1758) che però ha la testa più

appuntita e la seconda pinna dorsale più corta o con le ricciole (genere Seriola Cuvier, 1816), che però hanno il corpo più alto, scaglie ben visibili e coda molto forcuta.

Sparus aurata Linneo, 1758

• Famiglia: Sparidae • Nome Comune: Orata • Criteri d’identificazione:

1. Banda frontale dorata tra gli occhi

2. Grande macchia scura verticale irregolare dietro l’occhio. 3. Normalmente argentea ma, a volte, ha delle barrature grigiastre. • Taglia: 50-60 cm (70 cm)

• Profondità: 10-30 m (1-150 m) • Ambiente: Subtropicale

• Categoria batimetrica: Nuota vicino al fondo.

• Abitudini di vita: Frequenta ogni tipo di fondale, in particolare al confine tra rocce e sabbia; trovata associata a praterie di fanerogame. Specie sedentaria e solitaria, rinvenuta anche in gruppo (piccoli aggregati). Penetra abitualmente nelle acque salmastre degli estuari salmastri e delle lagune costiere, soprattutto in primavera. Si nutre di molluschi, tra cui cozze e ostriche (bivalvi).

• Pesca e altre attività umane: Rappresenta uno dei più importanti pesci coinvolti nell’acquacultura (salina e ipersalina).

• Distribuzione: Atlantico orientale (Isole Inglesi, dallo Stretto di Gibilterra fino a Capo Verde e attorno alle Isole Canarie), Mar Mediterraneo e Mar Nero.

• Confondibile con: Varie specie di pagro.

• Trend nell’area di studio: Non chiaro. La specie è stata infatti segnalata sia in incremento che in decremento; segnalata solo da un rispondente come fluttuante.

Sphyraena viridensis Cuvier, 1829

• Famiglia: Sphyraenidae

• Nome Comune: Barracuda mediterraneo • Criteri d’identificazione:

1. Mascella inferiore prominente con mento appuntito 2. Circa 20-23 barre scure sulla metà superiore

3. Bordo superiore del preopercolo liscio, privo di scaglie. • Taglia: 1-1,2 m (max. 1,65 m ?)

• Profondità: 5-30 m (0-50 m) • Ambiente: Tropicale

• Categoria batimetrica: Nuota lontano dal fondo

• Abitudini di vita: Vive in mare aperto, ma si avvicina anche alle coste soprattutto d’estate. Si concentra sulle secche e attorno ai promontori sommersi, nei pressi di isole, in piccoli gruppi o in branchi. I giovani possono essere incontrati in 1 metro d’acqua lungo i litorali rocciosi. Si nutre di: cefalopodi, crostacei e pesci. Specie considerata da rara a occasionale, localmente e stagionalmente comune, incrociata sempre più dai subacquei in Mediterraneo. • Pesca e altre attività umane: Catturata generalmente attraverso reti di vario tipo.

• Distribuzione: Atlantico centro-orientale (Capo Verde, Isole Canarie e Isole Azzorre), Mar Mediterraneo; la distribuzione e l’abbondanza esatte in questo bacino non sono chiare a causa delle confusioni possibili (anche in articoli scientifici) di questa specie con due specie appartenenti allo stesso genere: Sphyraena sphyraena o luccio di mare (Linneo, 1758) e

Sphyraena intermedia (Pastore, 2009).

• Trend nell’area di studio: Specie percepita sempre come in incremento (I); segnalata solo da un rispondente come fluttuante.

Appendice 3. Nomi dialettali delle specie segnalate nelle aree di Livorno e Viareggio.

 

Mettendo a confronto i nomi tassonomici con i nomi dialettali con cui sono stati segnalati i differenti taxa ittici durante le interviste, includendo anche altri nomi con cui generalmente vengono identificati in Toscana (dal sito: ’http://www.colapisci.it’), si può osservare che:

1. Nella maggior parte dei casi un singolo nome dialettale viene utilizzato dai pescatori sia di Livorno che di Viareggio.

2. Alcuni nomi tassonomici si sono ispirati al nome dialettale con cui viene identificata una specie dai pescatori; la cosiddetta Sarpa e/o Salpa è stata infatti chiamata scientificamente da Linneo (1758), Sarpa salpa. Per altre specie è difficile individuare un possibile legame tra il nome dialettale e quello tassonomico della specie, come dimostra la specie Dicentrarchus

labrax (Linneo, 1758), chiamata dialettalmente Spigola, Branzino o Ragno.

3. Anche rimanendo nella stessa regione, in questo caso la Toscana, è comune trovare nomi molto differenti con cui viene denominata una singola specie; vedi ad es. il caso dello

Scomber scombrus (Linneo, 1758), che viene chiamato generalmente sgombro (Livorno &

Viareggio) ma, che può essere chiamato anche: Ciottone (Viareggio), Lacerto e Agerto (Livorno).

4. Alcune volte i nomi dialettali posso trarre in confusione l’intervistatore, come nel caso del Pesce Balestra, Balistes capriscus, che spesso viene denominato impropriamente Pesce Porco dai pescatori sia di Livorno che di Viareggio; questo nome infatti viene utilizzato per contraddistinguere una specie molto diversa chiamata Oxynotus centrina (Linneo, 1758). 5. Rimanendo all’interno dello stesso genere, un singolo nome può essere usato da un

intervistato per descrivere diverse specie. Esempi di questo fenomeno si ritrovano per le specie appartenenti al genere Diplodus (Linneo, 1758) e Labrus (Linneo, 1758).

Tab. Appendice 3. Nome/i dialettali con cui sono state segnalate dagli intervistati le specie per cui è sta percepita una significativa modificazione delle abbondanze nel periodo compreso tra il 1970 e il 2016 (in incremento, decremento o fluttuazione), nelle località di Livorno (LI) e Viareggio (VI); vengono riportati anche riportati altri nomi (o il medesimo ma in una località diversa) con cui possono essere chiamate queste specie sia in queste località che generalmente in Toscana (TOSC). Con “/” viene indicata l’assenza di altri nomi.

Specie

segnalate

Nome/i dialettale di

segnalazione a Livorno e/o

Viareggio

Altri nomi dialettali noti in

Toscana

Anguilla anguilla Anguilla (LI & VI) Anguilla, Cannaiola, Cieche, Capitone

(TOSC)

Balistes capriscus Pesce Balestra (LI & VI) Pesce Porco (VI) Pesce Porco (LI)

Belone belone Aguglia (VI) Aguglia (LI)

Boops boops Boga (LI & VI) /

Chelidonichthys lucerna Gallinella (LI & VI) Capocchione/Organo (VI) Gallinella Vera (LI)

Conger conger Grongo (VI) Grongo (LI)

Coris julis Nicchio di re/Donzella di mare (LI) Cazzo di re (LI)

Coryphaena hippurus Lampuga (LI & VI) /

Dentex dentex Dentice (Livorno) Dentìci(VI)

Dicentrarchus labrax Spigola (LI & VI)

Branzino/Ragno (VI) Ragno (LI)

Diplodus annularis Sparlotto (LI & VI) Sparaglione (VI) /

Diplodus cervinus Sarago Faraone (LI) Sarago Reale (LI)

Diplodus puntazzo Sarago Pizzuto (VI) Pinzuto (LI)

Diplodus sargus Sarago Maggiore (LI & VI) /

Engraulis encrasicolus Acciuga (VI) Acciuga (LI)

Epinephelus costae Cernia/Dotto (LI) /

Epinephelus marginatus Cernia Bruna (LI) Cernia di scoglio (VI)

Labrus merula Tordo Porcino (Livorno) Tordo (Livorno)

Labrus viridis Tordo Marvizzo (Livorno) Toredo/Pappagallo (Livorno)

Lichia amia Leccia (LI & VI) Aluzzo (VI)

Lithognathus mormyrus Mormora (LI & VI) /

Merluccius merluccius Nasello (LI & VI) /

Muraena helena Murena (LI) Morena (TOSC)

Mustelus mustelus Palombo (VI) Palombo (LI)

Oxynotus centrina Pesce Porco (LI) /

Pagrus pagrus Parago (LI) Praio (VI)

Phycis phycis Mostella (LI) /

Pomatomus saltatrix Pesce Serra (LI & VI) Limone (LI)

Sarda sarda Palamita (LI) /

Sardina pilchardus Sardina (LI) Parazzi/Salacche (VI)

Sarpa salpa Sarpa/Salpa (LI) /

Sciaena umbra Corvina (LI) Locca (LI)

Scomber scombrus Sgombro (LI & VI) Ciottone (VI) Lacerto/Agerto (LI)

Scophthalmus maximus Rombo Chiodato (VI) Rombo di scoglio (LI)

Scophthalmus rhombus Rombo (VI) Rombo di rena (LI)

Scorpaena porcus Scorfano Nero di scoglio (LI) Scorfano (LI)

Scorpaena scrofa Scorfano (LI) Cappone (LI)

Seriola dumerili Leccia/Ricciola/Sartaleone (LI) /

Solea solea Sogliola (VI) Sogliola (LI)

Sparisoma cretense Pesce Pappagallo (LI & VI) /

Sparus aurata Orata (LI & VI) /

Sphyraena spyraena Luccio (LI) Luzzo (LI)

Sphyraena viridensis Barracuda (LI & VI) /

Spicara smaris Zerro (LI & VI) Spigolo (LI) /

Symphodus tinca Tordo Pavone (LI) /

Thunnus thynnus Tonno Rosso (LI & VI) /

Trachinotus ovatus Leccia Stella (LI & VI) Pesce Stella (LI)

Trachurus trachurus Sugarello (LI & VI) /

Umbrina cirrosa Ombrina di rena (LI) Ombrina (LI & VI) Crovello (VI)

Xyrichtys novacula Pesce Pettine (LI) /

   

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