In base alla normativa di vigilanza emanata dalla Banca d’Italia e alle disposizioni interne, le esposizioni deteriorate al 31 dicembre 2015 sono suddivise nelle seguenti categorie:
Sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca.
Inadempienze probabili: esposizioni per cassa e fuori bilancio nei confronti di soggetti che si ritiene non siano in grado di fare fronte integralmente (nei termini previsti) alle obbligazioni assunte verso la Banca, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie.
Esposizioni scadute e/o sconfinanti: esposizioni per cassa e ‚fuori bilancio‛, diverse da quelle classificate a sofferenza o ad inadempienza probabile, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni. In tale categoria rientrano le posizioni per le quali la quota scaduta e/o sconfinante superi la soglia di rilevanza del 5% dell’esposizione stessa in base alle regole presenti nelle istruzioni di Vigilanza.
A seguito dell’emanazione del Regolamento UE n. 227/2015, è inoltre da ricondurre tra le esposizioni deteriorate anche la categoria delle esposizioni deteriorate oggetto di concessioni (forborne non performing), la quale non configura una categoria di esposizioni deteriorate distinta e ulteriore rispetto a quelle precedentemente richiamate, ma soltanto un sottoinsieme di ciascuna di esse, nella quale rientrano le esposizioni per cassa e gli impegni a erogare fondi che formano oggetto di concessioni (forborne exposure), se soddisfano le due seguenti condizioni:
il debitore versa in una situazione di difficoltà economico-finanziaria che non gli consente di rispettare pienamente gli impegni contrattuali del suo contratto di debito e che realizza uno stato di
‚deterioramento creditizio‛ (classificazione in una delle categorie di esposizioni deteriorate:
sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni);
e la banca acconsente a una modifica dei termini e condizioni di tale contratto, ovvero a un rifinanziamento totale o parziale dello stesso, per permettere al debitore di rispettarlo (concessione che non sarebbe stata accordata se il debitore non si fosse trovato in uno stato di difficoltà).
La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati, non classificati a ‚sofferenza‛, è affidata all’Ufficio Controllo Andamentale del Credito. Detta attività si estrinseca principalmente nel:
- monitoraggio delle citate posizioni in supporto alle filiali che gestiscono la relazione con il cliente;
- concordare con il gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarità andamentale o il rientro delle esposizioni oppure la predisposizione di misure di concessione;
- determinare le previsioni di perdite sulle posizioni;
- proporre agli organi superiori competenti il passaggio a ‚sofferenza‛ di quelle posizioni che a causa di sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna possibilità di normalizzazione e il ripristino in bonis delle posizioni che siano rientrati dallo stato di difficoltà finanziaria.
La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico commisurato all’intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di monitoraggio.
La valutazione dei crediti a sofferenza e delle principali inadempienze probabili viene aggiornata semestralmente. Con medesima periodicità si procede all’aggiornamento delle previsioni sulle eventuali revocatorie fallimentari.
La gestione delle inadempienze probabili è in capo alla filiale, la quale si occupa interamente del rapporto con il cliente. Le relazioni per il Consiglio di Amministrazione riguardanti i censimenti in inadempienze probabili e gli aggiornamenti su posizioni già censite come inadempienze probabili, nonché il monitoraggio dei piani di rientro già deliberati e formalizzati sono in carico all’ufficio controllo andamentale del credito. La formalizzazione delle revoche deliberate dal Consiglio di Amministrazione e dei piani di rientro è svolta dall’Ufficio Legale.
Il processo di gestione è affidato a BCC Gestione Crediti S.p.A., la quale provvederà al compimento di tutte le attività previste dal Contratto di Incarico Gestione Recupero Crediti classificati a sofferenza in vigore tra le parti, ovvero all’Ufficio Legale il quale si relazionerà con le altre unità organizzative deputate alla gestione degli aspetti amministrativi.
Nella categoria ‚Crediti e finanziamenti‛ sono classificati i crediti costituiti da quei rapporti, non quotati in mercati attivi, per i quali si è titolari di un diritto sui flussi di cassa futuri e che non sono stati classificati tra le
‚Attività finanziarie disponibili per la vendita‛ o ‚Attività finanziarie al fair value‛. Rientrano in questa definizione i Crediti verso la clientela e verso banche.
In questa categoria, sebbene sia riferibile prevalentemente ai crediti ed ai finanziamenti, vengono inoltre classificati i titoli non quotati in mercati attivi e per i quali manca l’intento predeterminato di successiva vendita.
L’iscrizione avviene alla data di erogazione alla controparte, ovvero alla data di regolamento. Al momento della prima iscrizione in bilancio la rilevazione viene effettuata al valore equo (fair value), che corrisponde all’ammontare erogato, comprensivo dei costi/proventi direttamente imputabili al finanziamento e determinabili sin dall’origine dell’operazione, poi liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo
Le Operazioni con le banche sono contabilizzate al momento del regolamento delle stesse. I conti correnti di corrispondenza sono, pertanto, depurati di tutte le partite non liquide relative agli effetti e ai documenti ricevuti e inviati salvo buon fine e al dopo incasso. Le operazioni di ‚Pronti contro termine attive‛, che prevedono l’obbligo per il cessionario di rivendita a termine, sono registrate come impieghi nella categoria
‚Crediti e finanziamenti‛. I proventi dell’impiego vengono iscritti per competenza nelle voci economiche accese agli interessi.
L’eccezione al principio generale, in base al quale i crediti sono iscritti al fair value, la fanno i Crediti a
‚Tasso zero‛ o quelli a ‚Tassi marcatamente inferiori a quelli di mercato‛, per i quali occorre determinare il valore di iscrizione iniziale attualizzando i flussi di cassa contrattuali ai tassi di mercato praticati al momento dell’erogazione.
Con riferimento al trattamento dei Costi/ricavi di transazione inerenti i Crediti con durata oltre i 18 mesi detenuti alla data di transizione agli IAS/IFRS:
- in considerazione dell’estrema difficoltà ed onerosità, evidenziata dal fornitore del servizio informatico, nel reperire negli archivi informatici, per tutti gli anni di esistenza del finanziamento, tutti gli elementi IAS sensibili necessari per il calcolo del costo ammortizzato nonché la sua elaborazione;
- valutando come non rilevante l’effetto della sua applicazione sulla base di una stima di calcolo effettuata;
- e avvalendosi di quanto permesso dall’IFRS1, cioè della facoltà di non procedere all’applicazione della FTA negli specifici casi in cui i costi sostenuti per conformarsi ad essi supererebbero con ogni probabilità i benefici per gli utilizzatori del Bilancio;
il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di non procedere al calcolo del costo ammortizzato per quelli in essere alla data del 1 gennaio 2005 e di applicarlo a partire dai finanziamenti erogati dal 1 gennaio 2005.
Dopo la rilevazione iniziale, le misurazioni successive sono effettuate utilizzando il metodo del costo ammortizzato, sulla base del criterio dell’interesse effettivo.
Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi direttamente imputabili al credito. Questa modalità di contabilizzazione si basa su una logica finanziaria e consente di distribuire l’effetto economico dei costi e dei proventi, direttamente imputabili alla transazione di riferimento, lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti a breve termine, la cui durata rende trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione; detti crediti sono valutati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione è adottato per i crediti senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.
Periodicamente, è effettuata un’analisi sul verificarsi o meno di cause che possano determinare una perdita durevole di valore (impairment test) che abbia riflessi sui cash flow futuri dell’attività valutata; l’eventuale perdita durevole di valore (impairment test) applicata e le relative riprese di valore sono tutte imputate a Conto Economico.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale è effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. La valutazione dell’impairment deve essere effettuata analiticamente per ogni singola attività finanziaria quando questa è singolarmente significativa. Rientrano in tale ambito anche i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o scaduto e/o sconfinante deteriorato secondo le attuali regole della Banca d’Italia.
Le analisi dell’ammontare recuperabile dei crediti sono applicate in considerazione del grado di deterioramento (impairment) del credito. Un credito è considerato non performing quando si verificano eventi che segnalano che la Banca non sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero e di eventuali anticipi ricevuti.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene vadano sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia.
Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare (c.d. tasso originario del rapporto).
Tutti i crediti non performing sono rivisti ed analizzati almeno una volta al semestre.
In particolare, per quanto concerne le Sofferenze, queste sono riconducibili a soggetti in stato di insolvenza, ancorché non accertato giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili. Le stesse posizioni vengono valutate analiticamente.
Per le inadempienze probabili, le valutazioni sulla recuperabilità di tali crediti vengono effettuate analiticamente per le posizioni di importo rilevante, mentre le posizioni di importo individuale limitato e comunque quelle per cui non è stata quantificata una perdita di valore analitica sono inserite in gruppi di attività con caratteristiche analoghe e sono sottoposte ad una svalutazione analitica determinata con metodologia forfettaria (svalutazioni collettive).
Per i crediti scaduti e/o sconfinanti deteriorati viene applicata una svalutazione analitica determinata con metodologia forfettaria (svalutazioni collettive).
Tale valutazione viene applicata per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono state stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.
Il modello valutativo utilizzato è stato predisposto nell’ambito di un apposito gruppo di lavoro presso la Federazione Italiana delle Bcc. Tale modello utilizza, quale coefficiente di svalutazione collettiva da applicare, il prodotto tra PD e LGD, dove:
PD (probability of default, probabilità di default) indica la probabilità che un credito vada in default entro un anno;
LGD (loss given default, perdita in caso di default) indica il tasso di perdita in caso di inadempienza.
La LGD è calcolato anche nella forma attualizzata, che tiene conto della durata media dei recuperi. La forma attualizzata, che risulta essere più prudenziale, viene applicata nel calcolo delle svalutazioni collettive sulle inadempienze probabili e sugli scaduti e/o sconfinanti non deteriorati.
Sia la PD che la LGD vengono calcolate ed applicate all’interno di una suddivisione del portafoglio Crediti performing per ramo di attività economica e per tipologia di garanzie acquisite (reali; personali e senza garanzie).
Per l’applicazione di detto metodo, e quindi il calcolo dei relativi valori di PD e LGD, si è ritenuto significativo ed attendibile utilizzare un periodo temporale pregresso di 5 anni.
Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione a conto economico di una rettifica di valore su crediti. La componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata alla voce
‚Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti‛ (voce 130).
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari del credito, viene appostata a conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato, che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni. Il ripristino di valore è possibile solo se si riferisce a situazioni sorte o conosciute successivamente alla rilevazione della riduzione di valore.
La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre il rischio a fronte delle voci fuori Bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene contabilizzato utilizzando, in contropartita dell’accantonamento a conto economico, il fondo per rischi ed oneri.
I crediti a breve termine, cioè tutti i crediti per i quali la componente temporale è irrilevante e comunque entro i 18 mesi, vengono esposti al loro valore nominale, al netto di eventuali commissioni. Per questi pertanto non si applica il costo ammortizzato e nel processo di determinazione dell’impairment non si procede alla loro attualizzazione se si prevede il recupero a breve termine. Allo stesso modo lo IAS 32, paragrafo 88 prevede che, per strumenti finanziari quali crediti e debiti commerciali a breve termine, non è necessaria alcuna valutazione quando il valore contabile è un’approssimazione ragionevole del fair value (valore equo).
Nell’ambito dei crediti da classificare a breve termine rientrano i crediti non definiti da una scadenza fissa o determinabile in quanto il fattore temporale non sarebbe misurabile; tra questi ultimi si menzionano i finanziamenti a revoca, i quali non hanno una scadenza predeterminata e il cui pagamento può essere chiesto in qualsiasi momento da parte del concedente.
Per tali rapporti non vengono quindi attualizzati i flussi sin dalla loro iscrizione iniziale.
Per quanto riguarda le garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca - siano esse classificate come garanzie commerciali ovvero come garanzie finanziarie - rientrano nel concetto di ‚contratti assicurativi‛ disciplinati dal principio IFRS 4.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. L’eliminazione di un credito dal bilancio è effettuata quando lo stesso viene interamente recuperato, è considerato non più recuperabile, ovvero è stralciato per l’intero importo.
I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, sebbene giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Distribuzione delle esposizioni per cassa e fuori bilancio per portafogli regolamentari e tipologia di esposizioni
centrali 755.191.693 755.191.693 783.849.952
Intermediari vigilati 122.362.977 6.054.780 846.985 129.264.741 129.350.285
Amministrazioni regionali o
autorità locali 629.356 7.170.214 7.799.571 7.811.531
Organismi del settore
pubblico) 1 1
Banche multilaterali di sviluppo
Organizzazioni internazionali
Imprese ed altri soggetti 327.091.050 148.413.263 36.167 475.540.481 503.808.377
Esposizioni al dettaglio 198.643.821 170.550.633 49.909 369.244.363 333.648.371
Esposizioni a breve termine verso imprese e intermediari vigilati
575.424
Esposizioni verso OICR 23.984.902 5.736.629 29.721.531 28.567.896
Esposizioni garantite da
immobili 364.164.538 89.546 364.254.084 361.080.259
Obbligazioni bancarie garantite
Esposizioni in default 186.609.724 9.258.694 195.868.418 217.061.024
Alto rischio 554.051 391.500 945.551 940.858
Esposizioni in strumenti di
capitale 23.563.191 23.563.191 24.465.209
Altre esposizioni 46.089.039 46.089.039 49.906.423
Posizioni verso le cartolarizzazioni
Totale esposizioni 2.048.884.345 347.665.259 49.909 883.152 2.397.482.665 2.441.065.609
Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio ripartite per tipologia di
ITALIA 2.040.973.541 347.662.303 49.909 883.152 0 0 2.389.568.906
ALTRI PAESI
EUROPEI 7.762.227 0 0 0 0 0 7.762.227
RESTO DEL
MONDO 148.576 2.956 0 0 0 0 151.533
Totale 2.048.884.345 347.665.259 49.909 883.152 0 0 2.397.482.665
Distribuzione per settore economico della controparte delle esposizioni deteriorate ed in bonis
ESPOSIZIONI/CONTRO
Imprese non finanziarie Altri soggetti
Totale
cassa 709.404.146 629.356 124.735.867 50.048.432 676.876.962 421.858.826 487.189.581 40.491.810 2.048.884.345
Garanzie rilasciate ed
impegni ad erogare fondi 7.170.214 1.039.580 11.521.634 50.000 286.894.666 216.729.329 40.989.165 10.556.790 347.665.259
Operazioni SFT 49.909 0 49.909
Totale esposizioni 709.404.146 7.799.571 126.622.432 61.570.066 50.000 963.807.795 638.588.155 528.228.655 51.048.600 2.397.482.665
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di Attività per cassa 234.484.218 1.979.375 2.918.784 35.970.236 45.222.782 90.731.295 229.001.207 742.351.741 552.579.377 11.105.331
A.1 Titoli di Stato 10.002.141 3.391.250 40.028.050 153.169.300 300.000.000 175.000.000
A.2 Altri titoli di debito
175.000 173.750 1.050.707 1.518.889 3.253.037 48.754.512
A.3 Quote O.I.C.R. 23.732.506
A.4 Finanziamenti 210.576.712 1.979.375 2.918.784 25.794.345 40.780.825 49.184.356 72.578.870 393.597.229 377.579.377 11.105.331
- banche 46.616.348 10.020.889 11.105.331
- clientela 163.960.364 1.979.375 2.918.784 25.794.345 40.780.825 39.163.467 72.578.870 393.597.229 377.579.377 Passività per cassa 1.044.561.427 788.066 2.075.403 21.484.965 89.331.381 109.467.682 105.428.685 399.385.111
B.1 Depositi e conti correnti
1.043.627.692 533.886 1.961.563 6.043.068 18.491.149 25.172.447 36.538.654 42.992.111
- banche 7.000.050 4.370.000
- clientela 1.036.627.642 533.886 1.961.563 6.043.068 18.491.149 25.172.447 36.538.654 38.622.111
B.2 Titoli di debito 254.180 113.840 15.441.896 15.789.883 24.295.235 68.890.031 279.523.000
B.3 Altre passività 933.735 55.050.349 60.000.000 76.870.000
Operazioni "fuori bilancio"
(15.551.511) 34.787 22.576 252.178 305.215 206.506 981.055 14.430.692
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
34.787 (1.226) 18.795 1.427 2.384 59.000
- posizioni lunghe 131.670 406.015 2.142.358 762.255 1.202.848 59.000
- posizioni corte 96.883 407.241 2.123.563 760.828 1.200.464
C.2 Derivati finanziari
(15.551.511) 23.803 54.061 38.449 82.451 922.055 14.430.692
- posizioni lunghe 23.803 54.061 38.449 82.451 922.055 14.430.692
- posizioni corte 15.551.511
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
Attività per cassa 172.144 386.282 638.960 1.841.843 339.561 10.954 73.606 9.185
A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R.
A.4 Finanziamenti 172.144 386.282 638.960 1.841.843 339.561 10.954 73.606 9.185
- banche 155.294 367.631 597.314 1.564.350 10.954 73.482 9.185
- clientela 16.850 18.650 41.645 277.494 339.561 123
Passività per cassa 2.700.054 18.412 183.879 286.804 204.812
B.1 Depositi e conti correnti 2.700.054 18.412 183.879 286.804 204.812
- banche 18.412 183.879 286.804 204.812
- clientela 2.700.054
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio" (54.575)
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (54.575)
- posizioni lunghe 412.001 2.190.686 785.340 1.240.011
- posizioni corte 54.575 412.001 2.190.686 785.340 1.240.011
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe 347.794
- posizioni corte 347.794
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
B.1 Depositi e conti correnti 35.243
- banche
- clientela 35.243
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio" 3.922
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 3.922
- posizioni lunghe 34.062
- posizioni corte 30.140
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
B.1 Depositi e conti correnti 3.331
- banche
- clientela 3.331
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
B.1 Depositi e conti correnti 3.926
- banche
- clientela 3.926
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizione corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
Attività per cassa 338.559 15
A.1 Titoli di Stato
Passività per cassa 268.913
B.1 Depositi e conti correnti 268.913
- banche 75
- clientela 268.838
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio" (46.147)
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (46.147) - posizioni lunghe
- posizioni corte 46.147
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di
Attività per cassa 66.468 16
A.1 Titoli di Stato
Passività per cassa 40.285
B.1 Depositi e conti correnti 40.285
- banche
- clientela 40.285
B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio" 1.688
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 1.688
- posizioni lunghe 2.680
- posizioni corte 992
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe
- posizioni corte
Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela
Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/
Controparti
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio Espos. netta Rettifiche val. specifiche Rettifiche val. di portafoglio
A. Esposizioni
Totale A 709.406.502 629.358 7.292 7.155.527 3.296.043 22.012 712.416.921 81.360.131 7.669.563 358.041.032 8.627.605 3.262.492
B. Esposizioni
Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche
Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche