Capitolo 1 – Background scientifico
1.3 Le conclusioni della analisi bibliografica
1.3.2 Il rischio di incorrere nello stereotipo
Lo stereotipo è un meccanismo attraverso il quale un individuo dà una struttura al mondo che lo circonda21. La percezione dei pazienti con differenti origini etniche o culturali può facilmente essere oggetto di distorsioni a causa di stereotipi o pregiudizi. Per un sanitario, diversi meccanismi possono influenzare questo processo22: ad esempio, i professionisti possono avere minore riguardo nei confronti alcuni gruppi etnici, o perfino pregiudizio contro di essi. Anche l’incertezza clinica può svolgere un ruolo importante in questo senso: spesso si devono dare giudizi sulle condizioni di un paziente sotto pressione di tempo e di risorse.
Può essere più difficile ottenere le informazioni necessarie o interpretare le stesse quando un paziente ha un background etnico diverso. L’atteggiamento a priori del sanitario nei confronti del paziente di etnia diversa dalla propria (ad esempio, su background etnico, posizione socio-economica, età o sesso) può inoltre modellare la sua interpretazione delle informazioni fornite dal paziente stesso.
Il concetto di stereotipo si distingue da quello di generalizzazione: la differenza tra uno stereotipo e una generalizzazione risiede non nel contenuto, ma nell'uso delle informazioni23. Uno stereotipo è un “punto di arrivo”: in questo caso, nessun tentativo viene fatto per appurare se una certa affermazione o conclusione siano calzanti per un individuo. Una generalizzazione è invece un “punto di inizio”. I pazienti oggetto di stereotipo possono raccogliere risultati negativi dal punto della qualità dell’assistenza ricevuta, mentre la generalizzazione può aiutare i professionisti della salute a evitare potenziali problemi24.
Applicando il concetto di stereotipo al concetto di famiglia, si può affermare come definire la stessa come entità letterale abbia implicazioni rilevanti per la pratica infermieristica, e in particolare comprometta la possibilità di creare occasioni di connessione utili per superare le differenze. Un approccio letterale all’idea di famiglia non solo limita le possibilità e i modi di conoscere le persone o le situazioni familiari, ma pone anche limiti alla pratica infermieristica. Esso, infatti, espone gli infermieri al rischio di concepire in maniera impropria il sistema di rapporti e ruoli familiari, creando in essi un pensiero di tipo stereotipato sul modo in cui le famiglie si formano e sulla definizione dei ruoli al loro interno. Entrare in connessione con gli individui attraverso la comprensione
21Balsa, A.I., McGuire, T.G. Prejudice, clinical uncertainty and stereotyping as sources of health disparities. Journal of Health Economics. 2003; 22 (1):89–116.
22Smedley, B., Stith, A., Nelson, A. Assessing Potential Sources of Racial and Ethnic Disparities in Care: the Clinical Encounter. Unequal Treatment: Confronting Racial and Ethnic Disparities in Health Care. Washington, DC: National Academies Press. 2003; 160–79
23 Galanti, G. Cultural Sensitivity. 2004:3; Oak Park, IL: Doctors in Touch
24 Galanti, G.A. Applying cultural competence to perianesthesia nursing. Journal of PeriAnesthesia Nursing. 2006 Apr; 21(2):97-102
42 delle differenze può davvero fare la differenza25.
L’attenzione alle differenze culturali e l’acquisizione della competenza culturale devono iniziare dal momento della formazione dei futuri professionisti della salute: gli studenti di medicina si sono spesso costruiti idee sbagliate sugli individui provenienti da contesti socioeconomici più bassi che hanno incontrato nel corso della loro formazione medica: l'esposizione a un gruppo culturalmente diverso, senza una comprensione profonda dei problemi della comunità e di altri fattori che influenzano questi individui, può, infatti, rafforzare pregiudizi e stereotipi da parte dei futuri professionisti26.
Nell’indagine condotta da Dallenborg et al. 27 su 70 professionisti sanitari in servizio presso una unità coronarica svedese, la diversità rappresentata dai pazienti e l'estrema complessità dei rapporti sia a livello individuale che collettivo ha confuso i sanitari su quale tipo di conoscenze ritenere necessarie per aumentare la propria competenza culturale. Informazioni su tradizioni, pratiche e valori culturali non sono sembrate migliorare la loro capacità di comprendere i pazienti e di offrire loro un buon livello di assistenza, ma al contrario sono state percepite come rinforzo a una comprensione stereotipata dei pazienti.
In base ai risultati dello studio di Newman et al. 28, condotto in Australia tra operatori sanitari che lavorano con membri della comunità aborigena australiana, nonostante le notevoli diversità riscontrabili nella organizzazione dei servizi sanitari, nelle esperienze professionali e nel background culturale degli intervistati, si rileva un uso costante di una serie piuttosto limitata di cornici interpretative. Alcune di queste cornici interpretative hanno avuto l'effetto di ostacolare la possibilità che i pazienti identificati come aborigeni fossero considerati portatori di pratiche culturali, credenze e valori che i servizi sanitari hanno la responsabilità di comprendere e accogliere (espressioni correlabili a queste cornici interpretative sono state le seguenti: “sono tutti uguali” e “sono tutti diversi”), mentre altre hanno facilitato l’acquisizione di queste conclusioni.
Se il rischio di cadere in interpretazioni semplicistiche e stereotipate rappresenta una evenienza frequente nel rapporto tra culture diverse, è stato tuttavia sottolineato come neppure lo studio delle altre culture di per sé può preservare da esso. Il possesso delle sole conoscenze in ambito culturale è stato infatti criticato, a causa del rischio, intrinseco a esso, di accentuare ulteriormente la posizione di potere del personale
25 Doane, G.H., Varcoe, C. The "hard spots" of family nursing: connecting across difference and diversity. Journal of Family Nursing. 2006 Feb; 12(1):7-21
26Wear, D., Kuczewski, M.G. Medical students’ perceptions of the poor: what impact can medical education have? Academic Medicine. 2008; 83:639-645
27 Dellenborg, L., Skott, C., Jakobsson, E.. Transcultural encounters in a medical ward in Sweden: experiences of health care practitioners. Journal of Transcultural Nursing. 2012 Oct; 23(4):342-50.
28 Newman, C.E., Gray, R., Brener, L., Jackson, L.C., Johnson, P., Saunders, V., Harris, M., Butow, P., Treloar, C. One size fits all? The discursive framing of cultural difference in health professional accounts of providing cancer care to Aboriginal people. Ethnicity & Health. 2013; 18(4):433-47
appartenente all’etnia “dominante”, e di condurre a sua volta a forme di stereotipo e a luoghi comuni29,30.
29 Culley, L. A critique of multiculturalism in health care: the challenges for nurse education. Journal of Advanced Nursing. 1996; 23, 564-570
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