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Risorsa nº 5 - Quattro modi di parlare e ascoltare

Nel documento Scarica IC4LOP Manuale – IT (pagine 67-72)

Cfr. Changing the World by Changing How We Talk and Listen di Adam Kahane

Ogni nostra azione prevede una conversazione di qualche tipo. Possiamo distin-guere fra quattro diverse modalità: downloading, dibattito, dialogo riflessivo e dialogo generativo. Al fine di rispondere alle varie esigenze, è necessario essere dotati della capacità di riconoscere e servirsi di tutte e quattro le strategie descritte.

Quando ci serviamo di questa modalità, ci limitiamo a ripetere ciò che sappiamo già e ci concentriamo su un flusso unilaterale di infor-mazioni senza generare nuovi spunti o mettere in discussione la veri-dicità delle affermazioni. Scarichiamo (come un file da un computer) o proiettiamo i nostri pensieri e sentimenti sul mondo. Per defini-zione, tale modalità si affida alle regole, alle convenzioni e alle norme comportamentali esistenti.

Il punto di forza del downloading è dato dal fatto che, quando le regole sono adatte al contesto, è prevedibile e aiuta a trovare la risposta corretta senza esitazioni o incertezze. Serve a dare alle persone la possibilità di dire la propria, più che ascoltare, tende a consolidare lo status quo e porta spesso a degli irrigidimenti o a delle crisi. Quando ciò accade, la frustrazione aumenta e ci si prepara al dibattito.

Quando passiamo dallo scaricamento al dibattito smettiamo di dire quello che pensiamo di dover dire e cominciamo ad esprimere ciò che pensiamo davvero, spesso reagendo alle affermazioni proposte da altri.

Nel dibattito mostriamo i nostri pensieri apertamente anche a rischio di mettere in crisi il sistema (“Come stai?” “Mi sento malissimo.”), di causare problemi o conflitti. Discutiamo e emettiamo sentenze come in tribunale. Mettiamo alla prova le nostre idee in diatribe.

B

Dibattito

Downloading

A

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Il passaggio dal downloading al dibattito è un importante passo in avanti verso la ricerca di fatti, punti di vista e opzioni alternative, verso una maggiore onestà, verso la libertà di espressione, la sfida e la discussione aperta. Il dibattito stimola il cambiamento, ma può anche produrre dei blocchi o delle crisi quando si rimane intrappolati nel conflitto fra punti di vista, negli aut-aut, nel desiderio di avere ragione ad ogni costo. Quando le persone si stancano di questa modalità e comprendono che non è loro d’aiuto divengono più aperte al cambia-mento, comprendono che è necessario ascoltare e valutare ciò che gli altri hanno da dire grazie al dialogo riflessivo.

Nel dialogo riflessivo andiamo al di là di noi stessi per venire incontro all’altro. Diveniamo curiosi di vedere che cosa possiamo imparare da loro, cosa aggiungere e come cambiare quello che conosciamo già.

Cominciamo a vedere il mondo attraverso gli occhi dell’altro. Ascol-tiamo in maniera riflessiva noi stessi e ascolAscol-tiamo ciò che diciamo attraverso le orecchie degli altri. Ci interroghiamo su ciò che ha deter-minato questo stato di cose e cerchiamo di immaginare come potrebbe essere. Usiamo l’empatia per comprenderci a vicenda. Cerchiamo di creare sapere, ma ciò richiede una grande determinazione nell’andare al di là del semplice dibattito per trovare fiducia e coraggio dentro e fra di noi. Più ci impegniamo nel dialogo riflessivo, più sviluppiamo fiducia, affetto ed empatia e gettiamo le basi per il dialogo generativo.

Nel dialogo generativo, siamo pienamente presenti e consapevoli di ciò che succede nell’intero sistema. Si parla uno alla volta, ma è come se completassimo i nostri pensieri a vicenda. Il senso di distanza fra le persone si attenua, poiché si passa dall’apprezzamento per i diversi punti di vista (come avviene nel dialogo riflessivo) all’essere, per un po’, un soggetto collettivo.

Dialogo riflessivo

C

Dialogo generativo

D

Nel dialogo generativo, la costruzione del significato è un’operazione collettiva. Tutti sembrano avere la stessa forma mentis, in più si è spinti dalle medesime intenzioni, da ciò che realmente conta per gli esseri umani. Il Popol Vuh, il testo sacro delle popolazioni Quiché contiene la seguente citazione “Non abbiamo messo insieme le nostre idee, ma i nostri scopi. Ci siamo prima accordati e poi abbiamo deciso”.

Guidare le persone parlando e ascoltando

In qualità di educatrici ed educatori siamo chiamati a servirci della parola e dell’ascolto. Ciascuna delle quattro di modalità di conversazione presentate è utile e ha una funzione, ma se vogliamo creare una nuova realtà sociale, le nostre capacità di moderazione devono basarsi sul dialogo riflessivo e generativo.

Perché pensiamo che sia così difficile cambiare il mondo? Perché molti di noi trascorrono il proprio tempo “scaricando”: essendo educati, non ascol-tando, dicendo ciò che già sappiamo, seguendo le regole. Dedichiamo parte del nostro tempo al dibattito: prestando attenzione alle differenze e discu-tendo. Ma la maggior parte di noi – soprattutto chi opera all’interno delle istituzioni – ha una capacità limitata nel campo del dialogo riflessivo e gene-rativo, pertanto non è in grado di proporre dei cambiamenti profondi.

Il downloading costituisce la modalità più comune, mantiene lo status quo, la coesione artificiosa del sistema e incarna schemi passati. Il dibattito, comune nelle organizzazioni tendenti all’analisi e alla speculazione, prevede delle discussioni ben strutturate e dei processi decisionali razionali. Nel dibat-tito analizziamo le opzioni a disposizione, ma non creiamo nuove opportu-nità di scelta. Il dialogo riflessivo ci spinge ad essere empatici, a vedere il mondo attraverso gli occhi degli altri, a riflettere e comprendere in che modo influiamo sul mondo che ci circonda. Questa modalità è molto rara all’in-terno delle organizzazioni, ma è essenziale al fine di innescare degli auten-tici cambiamenti. A differenza del downloading e del dibattito, il dialogo riflessivo ci consente di contribuire alla costruzione di scenari futuri. Man mano che approfondiamo le nostre relazioni, il dialogo generativo diviene possibile, e ciò consente al gruppo di individuare obiettivi più ambiziosi, liberando la creatività di ogni partecipante in un processo collettivo.

Il dialogo generativo è particolarmente significativo quando i/le partecipanti hanno un diverso background culturale e sperano di poter lavorare bene insieme. Il dialogo generativo è essenziale per le iniziative che intendono promuovere un cambiamento. Grazie ad esso riusciamo ad essere in linea con le potenzialità del sistema e con quanto emerge fra noi ed attraverso di noi.

action4inclusion.eu

Nel documento Scarica IC4LOP Manuale – IT (pagine 67-72)

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