• Non ci sono risultati.

Risultati e commenti

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 84-89)

CAPITOLO 2: LA RICERCA CLINICA E I SUOI INDICATORI DI PERFORMANCE

2.5 Risultati e commenti

Poiché gli investimenti vengono convogliati, soprattutto per la fase clinica, in strutture sanitarie pubbliche, si può ipotizzare che anche il governo della RC persegua i principi della Public governance, derivati dai paradigmi del New Public Management e della New Public Governance, già trattati nel primo capitolo di questa tesi: funzionalità, efficienza, efficacia e capacità di generare Public Value, ovvero rispondere alle crescenti richieste della popolazione e rispettare al contempo la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.

La teoria della public governance ha fornito ampia discussione sui sistemi di misurazione e gestione delle performance, che ricoprono sempre più un ruolo chiave in tutte le aziende, incluse quelle pubbliche, grazie al supporto che forniscono nel processo decisionale e nella definizione delle azioni manageriali da intraprendere per perseguire gli obiettivi strategici predefiniti.

Ad oggi, l’unico indicatore di performance considerato nella ricerca sanitaria è l’indice bibliometrico. Questa scelta deriva, da una parte, da una diffusa tendenza a valutare la ricerca in generale sulla base dell’indice bibliometrico, quale forma di valutazione delle performance di ricercatori ed atenei sulla base dei risultati conseguiti più che sul processo di gestione della ricerca stessa; dall’altra parte, l’indice bibliometrico risponde anche ad un chiaro retaggio storico, come discusso nel capitolo 1, tale per cui la governance della pubblica amministrazione si basa prevalentemente su indicatori quantitativi, tipicamente di output, più che di outcome.

Ciò che più appare evidente dai risultati di questa fase della tesi è che, sebbene si attribuisca grande importanza al ruolo dei centri nella conduzione degli studi, non sono stati forniti dal legislatore adeguati strumenti di valutazione ed indicatori di performance dei processi svolti negli stessi.

Le aziende farmaceutiche, che ad oggi sembrano finanziare tra il 70 e il 90 percento della RC, richiedono certezza da parte dei centri dove devono investire. Richiedono tempi celeri di approvazione, unicità dei pareri e impegno nella fase di arruolamento dei pazienti. Ad oggi la pubblica amministrazione non è in grado di monitorare tempestivamente gli studi condotti, soprattutto da un punto di vista economico-finanziario; non è neanche in grado di dare un puntuale riscontro sugli aspetti autorizzativi e di reclutamento, non avendo sviluppato un chiaro e condiviso piano di valutazione delle proprie performance.

In questo capitolo si è preso atto dell’esigenza di un maggior coordinamento delle attività di ricerca sanitaria e degli investimenti conseguenti. In Italia, l’analisi del sistema di finanziamento e valutazione della ricerca sanitaria è problematica per via della frammentazione delle fonti di finanziamento e per l’assenza di un sistema informativo che contenga i dati dei numerosi erogatori di finanziamenti pubblici e privati per tutti i progetti finanziati. Per quanto concerne il settore pubblico, sono disponibili dati adeguati solo per i finanziamenti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dell’AIFA, mentre le informazioni sono carenti e datate per tutti

i finanziamenti erogati dal MIUR (Cavazza et.al 2019). In tali circostanze, risulta difficile coordinare ed indirizzare le risorse pubbliche in modo efficiente, evitando sovrapposizioni e lacune. Sarebbe, quindi, auspicabile l’istituzione di un meccanismo di coordinamento degli investimenti in ricerca sanitaria pubblica e privata, nonché di un sistema informativo contenente i dati sui finanziamenti stanziati sia dal settore pubblico sia da quello privato, orientato ad una contabilità economico-patrimoniale. La recente istituzione dell’ANR sulla scia dei modelli inglesi e francesi potrebbe permettere all’Italia di modernizzare la propria research governance anche se gli indicatori di valutazione, stabiliti per le figure professionali coinvolte nella ricerca sanitaria, sembrano lasciar intendere che il processo di individuazione di corretti ed esaustivi metodi ed indicatori di controllo sia ancora un percorso lungo da percorrere, poiché focalizzato ancora molto sulla performance del singolo, e non del team, e senza tenere in considerazione tutti gli stakeholders coinvolti.

In riferimento alla specifica analisi di misurazione e valutazione delle performance della pubblica amministrazione in RC, emerge chiaramente l’assenza di un concreto piano di analisi del processo burocratico e scientifico nella gestione delle sperimentazioni cliniche, dalla sottomissione alle autorità compenti, alla disseminazione dei risultati.

Dalla ricerca svolta, emerge che non sono state date chiare indicazioni su strumenti e modelli di analisi e monitoraggio, da impiegare nei principali processi manageriali. Mancano infatti soluzioni che

supportino le aziende sia nel definire gli obiettivi che a programmare e monitorare i risultati attesi e conseguiti, ovvero per valutare e governare le performance in termini di stima e allocazione delle risorse, governo dei costi, valutazione delle tempistiche di esecuzione dei processi, e stima della redditività dei progetti (Caglio, 2020).

La ricerca condotta in questo capitolo ha anche permesso di verificare che, in termini di diffusioni dei risultati, mancano delle valutazioni su come diffondere la conoscenza derivata dalla RC anche tra la popolazione non specializzata: al momento la pubblicazione dei risultati delle ricerche sanitarie è limitata alle riviste di settore ma, ai fini della generazione di valore pubblico, potrebbe essere utile valutare mezzi e metodi di comunicazione in grado di gestire la massa, andando a contrastare il fenomeno delle “fake news” o della pseudoscienza28. Infine, durante l’analisi degli indicatori è emersa la carenza di un focus sulla fase intermedia della conduzione di un protocollo clinico, ovvero sulla fase di arruolamento. Nel prossimo capitolo si provvederà ad indagare attraverso una revisione sistematica della letteratura, gli indicatori di reclutamento per comprendere, se e come, il processo di reclutamento sia governato nelle PA, in particolare negli enti ospedalieri italiani, presso i quali si conducono effettivamente le sperimentazioni su soggetti umani.

28https://www.partecipasalute.it/cms/files/Cap4_L'informazione%20in%20medicina_%20com e%20destreggiarsi.pdf

C A P I T O L O 3 : A N A L I S I D E L L A

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 84-89)