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Risultati delle prove

Nel documento INCONCRETO n.96 (pagine 33-38)

Le curve relative alla deformazione totale e quelle relative al solo ritiro, ottenute dopo 100 gg di monitoraggio, sono riportate in Figura 9 da cui risulta come l’estensi-metro E1, relativamente alle deformazioni totali, abbia evidenziato una anomalia al

52esimo giorno.

Questo salto può essere stato causato dal repentino cambiamento di temperatu-ra registtemperatu-rato, che ha causato un malfun-zionamento dell’estensimetro; in questo caso si dovrebbe considerare la curva A (curva modificata).

Meno probabile appare uno scorrimento repentino all’interno del materiale, sem-pre causato dal brusco salto di tempera-tura, nel qual caso sarebbe valida la curva B registrata.

I valori di out-put ricavati da entrambi i ci-lindri, depurati dalla deformazione termi-ca, consentono di ricavare le curve rap-presentanti la sola deformazione viscosa, e quindi quelle relative all’andamento

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del coefficiente di viscosità φ, il cui valore è risultato sempre inferiore all’unità. Per supplire al possibile malfunzionamento dell’estensimetro E1, al 56esimo giorno si è applicato al cilindro caricato un ulteriore estensimetro a corda vibrante (CV3), in

po-sizione diametralmente opposta agli esten-simetri elettrici.

Si è ottenuta una curva, riportata in verde nella Figura 13, caratterizzata da valori infe-riore rispetto alle altre, in accordo a quanto riportato nella letteratura tecnica.

Le curve sperimentali sono state confron-tate con quelle proposte dal Model Code per un calcestruzzo di classe C40/50,

evi-denziando come un calcestruzzo ordinario, se pur di ottima qualità, ha deformazioni viscose superiori a quelle caratterizzanti un calcestruzzo ad altissima resistenza. Infine le curve sperimentali sono state confrontate con le curve analitiche proposte

Fig. 10 - Curve relative ai valori di out-put depurati dalla deformazione termica.

Fig. 12 - A sinistra le curve relative alla deformazione viscosa; a destra le curve relative alla deformazione viscosa depurate dalla termica.

da Yue e Taerwe derivate, con opportune modifiche, da quelle del Model Code per un calcestruzzo avente una resistenza carat-teristica pari a 100 MPa.

Le curve teoriche sono state tracciate utilizzando sia il modulo elastico fornito dai diversi sensori sia quello ritenuto più plausibile.

La curva in rosso, ottenuta consideran-do quest’ultimo, cioè 49391.5 MPa, ha un andamento intermedio alla curva

Fig. 14 - A sinistra confronto tra le curve sperimentali relative alla viscosità e quella analitica caratterizzante un calcestruzzo C40/50; a destra il confronto relativo al coefficiente di viscosità.

Fig. 13 - La curva (verde) relativa al sensore appli-cato dopo 14 gg di carico.

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sperimentale fornita dal sensore CV1 e a quella determinata dall’ estensimetro E1 ed individuata dalla lettera B.

Conclusioni

Dal lavoro svolto si possono trarre le se-guenti conclusioni, molte delle quali peraltro ben note:

• la progettazione della miscela richiede un’elevata cura ed attenzione nella defi-nizione di ogni singolo componente; • il confezionamento, ed in particolare la

durata del tempo di impasto, deve essere particolarmente curato;

• la deformazione viscosa è minore rispet-to a quella di un calcestruzzo ordinario,

anche se di ottima qualità, risultando un coefficiente di viscosità inferiore all’unità; • le deformazioni dovute al ritiro sono

mol-to esigue;

• le variazioni di umidità e di temperatura nel corso della prova influiscono notevol-mente sui risultati;

• il valore del coefficiente viscoso risulta con-corde con quanto riportato nei lavori spe-rimentali eseguiti dal Virginia Polytecnic In-stitute [10] ove, su un calcestruzzo avente Rck = 95 MPa, è stata rilevata una deforma-zione unitaria viscosa a tempo infinito pari a 547 με, a fronte dei 405 με ottenuti al 97esimo giorno nelle prove qui descritte.

Fig. 15 - Confronto tra le curve sperimentali e quelle analitiche determinate sfruttando il metodo CEB-FIP modificato.

Ringraziamenti

Un supporto essenziale per lo svolgimento della ricerca è stato fornito da:

• BASF Construction Chemicals Italia S.p.A., nella persona del Dott. Sandro Moro, Head of Technological Laboratory che ha fornito gli additivi, oltre a utili con-sigli per la progettazione e realizzazione della miscela studiata.

• Precal S.r.l, nelle persone del Sig. Gae-tano Patriciello per aver messo a dispo-sizione attrezzature, materiali e le risorse

umane dello stabilimento, e dell’Ing. Mi-chele Di Benedetto e del Tecnico Giu-seppe Ventrone per il loro apporto nel confezionamento della miscela utilizzata. • Geolab Sud S.r.l., nelle persone del Dott.

Francesco Pirollo e dell’Ing. Francesco Furner per aver messo a disposizione attrezzature, materiali e le risorse uma-ne del laboratorio, e del Sig. Antonio Forgione per la preziosa collaborazione nella messa a punto dell’attrezzatura di prova.

BIBLIOGRAFIA

[1]. Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Servizio Tecnico Centrale - “Linee guida sul calcestruzzo strutturale ad alta resistenza 75 MPa < Rck<115 MPa”

[2]. L. Coppola - “Manuale del calcestruzzo di qualità” - Aprile 2008 - Il Sole 24 Ore [3]. E. W. Farrington, N. H. Burns, R. L. Carrasquillo - “Creep and shrinkage of high

performace concrete” - Febbraio 1996 - University of Texas at Austin [4]. V. Alunno Rossetti - “Il calcestruzzo” - Marzo 1999 - Mc Graw Hill

[5]. S. Tavano, I. Pigni - “Gli additivi per l’ottenimento di calcestruzzi ad alte prestazioni (AP) ed alte resistenze (AR)” - S. Margherita Ligure 1998 - Congresso Assobeton [6]. Presidenza del consiglio superiore dei lavori pubblici - Servizio tecnico centrale -

“Linee guida sul calcestruzzo strutturale” - Dicembre 1996

[7]. M. Collepardi - “Il nuovo calcestruzzo” - Edizione III Ottobre 2003 - Tintoretto [8]. M. Lopez - “Creep and strinkage of high performance lightweight concrete: a

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[9]. E. Pallante - “L’impiego dei calcestruzzi ad alta resistenza nel campo dei ponti” - Tesi di Laurea specialistica in Ingegneria Civile - a.a. 2007-2008 - Università La Sapienza di Roma

[10]. B. D. Townsend - “Creep and Shrinkage high strength concrete mixture” - Tesi di Laurea - Maggio 2003 - Virginia Polytechnic Institute

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Il ruolo del “giovane professionista”

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