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Capitolo 5: Risultat

5.4 Risultati

Le caratteristiche dell’intera popolazione all’inizio e al termine del programma e i risultati dell’analisi biompendenziometrica sono riportate nella Tabella 1, come media±DS. I dati venivano confrontati mediante T test di Student per dati appaiati.

Al termine del programma si osservava un calo ponderale medio statisticamente significativo (p < 0.001) di circa 2,3 Kg, con conseguente riduzione significativa del BMI. Per quanto riguarda la composizione corporea, come rappresentato in tabella 1 e come ragionevolmente atteso dopo un programma di una durata di 12 giorni, si poteva osservare una significativa riduzione della massa grassa (FM), della massa magra (FFM) e della massa cellulare attiva (BCM). In termini percentuali la riduzione della FM era maggiore rispetto a quella della FFM.

Veniva inoltre calcolato il rapporto fra BCM e peso corporeo, all’inizio ed al termine del programma. Come possibile osservare in Tabella 1 il valore di BMC/Peso corporeo resta perfettamente invariato.

Questo risultato, in relazione al significativo calo ponderale ottenuto, può essere utile nel dimostrare un corretto dimagrimento grazie ad un pur modesto miglioramento della composizione corporea.

TABELLA 1. Caratteristiche della popolazione studiata (130 donne) e variazioni del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Successivamente al fine di individuare se una sottopopolazione avesse un miglior risultato in termini di maggiore calo ponderale e/o miglioramento della composizione corporea, abbiamo inizialmente diviso la nostra popolazione in 3 diverse fasce di età (25 donne con età fra 18-39 anni, 58 donne con età fra 40-59 anni e 47 con età > 60 anni).

I parametri antropometrici e di impedenziometria delle 3 diverse fasce di età all’inizio del programma non differiscono significativamente fra di loro, come è possibile osservare nella tabella 2.

20-39anni 40-59anni > 60 anni p BMI Kg/m2 37,7 ± 5,5 36,4 ± 4,8 37,0 ± 5,5 ns PESO Kg 94,4 ± 16,4 93,1 ± 13,5 96,8 ± 18,3 ns FM 44,6 ± 12,6 42,7 ± 9,6 45,5 ± 13,2 ns FFM 49,8 ± 5,1 50,4 ± 5,6 51,5 ± 6,5 ns BCM 26,6 ± 3,5 26,8 ± 4,6 28,1 ± 4,1 ns BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 ns

TABELLA 2. Confronto dei parametri nei 3 gruppi di diversa età all’inizio del programma

DONNE (130) ENTRATA MEDIA+DS USCITA MEDIA+DS DELTA DI VARIAZIONE P value ETÀ Anni 52,21±14,95 PESO Kg 94,5±16,0 92,32±15,67 -2,32 (2,45%) <0,001 BMI Kg/m2 36,7±5,26 35,9±5,13 -0,90 (2,45%) <0,001 FM Kg 44,00±11,70 42,68±11,56 -1,32 (3%) <0,001 FFM Kg 50,63±5,94 49,63±5,82 -0,99 (1,95%) <0,001 BCM Kg 27,27±4,32 26,41±3,93 -0,85 (3,11%) <0,001 BCM/PESO 0,29±0,04 0,29±0,038 0 (0%) ns

In tutte le 3 diverse categorie si osserva una significativa riduzione del peso corporeo e, per quanto riguarda i dati dell’impedenziometria, come nella popolazione generale, possiamo osservare una significativa riduzione della massa grassa (FM), della massa magra (FFM) e della massa cellulare attiva (BCM) con in termini percentuali riduzione della FM maggiore rispetto a quella della FFM. Il rapporto BMC/peso resta perfettamente invariato ad indicare che tutte le sottopopolazioni di età hanno ottenuto un corretto dimagrimento grazie ad un pur modesto miglioramento della composizione corporea come riportato nelle tabelle 3 A, B e C.

Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p BMI Kg/m2 37,7 ± 5,5 36,8 ± 5,4 2,39% p < 0.01 PESO Kg 94,4 ± 16,4 92,3 ± 16,2 2,23% p < 0.01 FM 44,6 ± 12,6 43,5 ± 12,4 2,47% p < 0.01 FFM 49,8 ± 5,1 48,8 ± 4,9 2,01% p < 0.01 BCM 26,6 ± 3,5 25,7 ± 3,3 3,39% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 3 A. 25 donne di età compresa fra 18 e 39 anni: variazioni

del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p BMI Kg/m2 36,4 ± 4,8 35,6 ± 4,6 2,20% p < 0.01 PESO Kg 93,1 ± 13,5 90,9 ± 13,0 2,37% p < 0.01 FM 42,7 ± 9,6 41,5 ± 9,5 2,82% p < 0.01 FFM 50,4 ± 5,6 49,4 ± 5,6 1,99% p < 0.01 BCM 26,8 ± 4,6 26,1 ± 4,1 2.62% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 3 B. 58 donne di età compresa fra 40 e 59 anni: variazioni del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p BMI Kg/m2 37,0 ± 5,5 36,0 ± 5,4 2,71% p < 0.01 PESO Kg 96,8 ± 18,3 94,4 ± 17,9 2,48% p < 0.01 FM 45,5 ± 13,2 43,8 ± 13,1 3,74% p < 0.01 FFM 51,5 ± 6,5 50,6 ± 6,4 1,75% p < 0.01 BCM 28,1 ± 4,1 27,3 ± 3,9 2,85% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 3 C. 47 donne di età > 60 anni: variazioni del peso, del

BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Nella tabella 4 vengono riportate le percentuali di variazione dei vari parametri analizzati nelle 3 diverse sottopopolazioni divise in fasce di età. Non emergono differenze significative nella variazione di tali parametri, a dimostrare che il beneficio ottenuto, con un programma di breve durata, sembra ragionevolmente indipendente dall’età dei soggetti.

20-39anni 40-60anni > 60 anni p BMI Kg/m2 2,39% 2,20% 2,71% ns PESO Kg 2,23% 2,37% 2,48% ns FM 2,47% 2,82% 3,74% ns FFM 2,01% 1,99% 1,75% ns BCM 3,39% 2.62% 2,85% ns BCM/PESO 0% 0% 0% ns

TABELLA 4. Confronto delta variazione percentuale nei 3 gruppi di diversa età.

Successivamente abbiamo analizzato i dati dividendo la nostra popolazione a seconda del BMI all’inizio del programma in obesità di I° (60 donne con BMI fra 30-34,9 Kg/m2), II° (37 donne con BMI fra 35-39,9 Kg/m2) e III° grado (33 donne con BMI > 40 Kg/m2) e l’età delle 3 sottopopolazioni non differiva significativamente (p=0,77).

In ognuna delle 3 diverse categorie di pazienti si può osservare una significativa riduzione del peso corporeo ed uno stesso comportamento dei dati impedenziometrici analizzati, con una significativa riduzione della massa grassa (FM), della massa magra (FFM) e della massa cellulare attiva (BCM), con in termini percentuali una riduzione della FM maggiore rispetto a quella della FFM. Il rapporto BMC/peso resta perfettamente invariato ad indicare che tutte le sottopopolazioni di diversa classe di obesità hanno ottenuto un corretto dimagrimento grazie ad un pur modesto miglioramento della composizione corporea come riportato nelle tabelle 5 A, B e C. Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p ETA’ anni 53,04 ± 15,1 53,04 ± 15,1 0% ns PESO Kg 83,1 ± 7,6 81,1 ± 7,2 2,41% p < 0.01 FM 36,0 ± 5,6 34,7 ± 5,4 3,62% p < 0.01 FFM 47,3 ± 4,1 46,4 ± 4,0 1,91% p < 0.01 BCM 25,4 ± 3,4 24,7 ± 3,1 2,76% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 5 A. 60 donne con BMI compreso fra 30 e 34,9 Kg/m2: variazioni del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p ETA’ anni 50,84 ± 13,4 50,84 ± 13,4 0% ns PESO Kg 95,7 ± 8,9 93,3 ± 8,5 2,51% p < 0.01 FM 44,0 ± 6,3 42,7 ± 6,5 2,96% p < 0.01 FFM 51,7 ± 4,8 50,7 ± 5,2 1,94% p < 0.01 BCM 28,0 ± 4,0 27,0 ± 3,7 3,58% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 5 B. 37 donne con BMI compreso fra 35 e 39,9 Kg/m2: variazioni del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Entrata - Media±DS Uscita - Media±DS Delta variazione p ETA’ anni 51,97 ± 16,8 51,97 ± 16,8 0% ns PESO Kg 113,9 ± 14,2 111,3 ± 13,9 2,29% p < 0.01 FM 58,5 ± 10,3 57,0 ± 10,1 2,57% p < 0.01 FFM 55,5 ± 6,1 54,3 ± 5,6 2,17% p < 0.01 BCM 29,9 ± 4,5 28,8 ± 4,0 3,685% p < 0.01 BCM/PESO 0,3 ± 0,0 0,3 ± 0,0 0% ns

TABELLA 5 C. 33 donne con BMI > 40 Kg/m2: variazioni del peso, del BMI e dei dati impedenziometrici all’inizio ed al termine del programma.

Infine nella tabella 6 vengono riportate le percentuali di variazione dei vari parametri analizzati nelle 3 diverse sottopopolazioni divise per fasce di BMI. Non emergono differenze significative nella variazione di tali parametri, a dimostrare che il beneficio ottenuto, con un programma di breve durata, sembra ragionevolmente indipendente dal BMI iniziale. Analizzando comunque attentamente i dati nelle donne con BMI > 40 Kg/m2 si può osservare una tendenza alla minor riduzione di FM rispetto alla FFM, che non raggiunge la significatività statistica ragionevolmente per la numerosità del campione. Tale dato può essere spiegato con la minore intensità di esercizio di tali soggetti, in accordo con il rapporto inverso che emerge in letteratura fra attività fisica e BMI (49).

30-34,9 Kg/m2 35-39,9 Kg/m2 > 40 Kg/m2 p PESO Kg 2,41% 2,51% 2,29% ns FM 3,62% 2,96% 2,57% ns FFM 1,91% 1,94% 2,17% ns BCM 2,76% 3,58% 3,685% ns BCM/PESO 0% 0% 0% ns

TABELLA 6. Confronto delta variazione percentuale nei 3 gruppi di diverse fasce di BMI.

Capitolo 6

Discussione

6.1 Discussione

I risultati della presente tesi indicano che un programma terapeutico- riabilitativo educazionale di breve durata (12 giorni) in ambito motorio, nutrizionale e psicologico è in grado di determinare, nel paziente obeso, un corretto dimagrimento ed un pur modesto miglioramento della composizione corporea e che tale beneficio è indipendente dall’età e dal BMI.

L’utilizzo della bioimpedenziometria può essere utile anche nel breve termine per l’inquadramento del paziente obeso e per validare in un certo modo la correttezza del lavoro svolto. L’obesità si associa a numerose e diversi tipi di complicanze. In presenza di alcuni di questi, quali per esempio il diabete mellito in terapia insulinica, l’ipertensione arteriosa esistono ad oggi alcune indicazioni e/o schemi su come rieducare il paziente alla ripresa dell'attività fisica e quale tipo di attività scegliere. Il rendimento dei soggetti obesi è nettamente inferiore a quello dei coetanei magri, a causa del più elevato costo metabolico dell'esercizio, conseguente al trasporto di una massa corporea maggiore. Gli obesi sono sottoposti a un aumentato stress articolare soprattutto a carico degli arti inferiori, presentano delle masse muscolari non adeguate, rese meno toniche dalla minore propensione al movimento ed hanno un maggiore consumo di ossigeno. A questi si aggiungono i problemi dovuti alla deficitaria coordinazione, alla minore capacità di risoluzione dei compiti motori e alla rallentata capacità di apprendimento motoria. L’assenza di specifici protocolli di valutazione e di rieducazione funzionale da attuare nel paziente obeso con molteplici complicanze osteo-articolari, ci ha stimolato nell’utilizzare l’impendenziometria come tecnica per avere un migliore inquadramento del paziente, al fine di individuare i protocolli di attività motoria più indicati nel

singolo soggetto. In letteratura non esistono dati sull’utilizzo di tale metodica nel paziente francamente obeso, prima e dopo un programma di tale modalità e durata. L’analisi d’impedenza bioelettrica (BIA) permette di valutare l’idratazione del soggetto indipendentemente dal peso corporeo. Utilizzata ed interpretata correttamente è in grado di cogliere variazioni d’idratazione tissutale d’interesse clinico per misura diretta e specifica di grandezze elettriche dipendenti solo dall’idratazione tissutale in relazione al comportamento che i tessuti biologici possiedono comportandosi come conduttori, semiconduttori o dielettrici come spiegato nel capitolo dedicato. Per l’interpretazione e il confronto dei dati è necessario che l’esame sia eseguito secondo metodiche standard e sempre nelle medesime condizioni, cosa che abbiamo cercato di fare all’inizio ed al termine del programma.

Partendo da una precedente analisi dove avevamo potuto osservare che il programma, in una popolazione di soggetti di entrambi i sessi, era in grado di determinare un corretto dimagrimento ed un pur modesto miglioramento della composizione corporea, abbiamo voluto concentrare la nostra analisi solo su soggetti obesi di sesso femminile cercando di individuare se l’età o il BMI all’inizio del programma potessero influenzare il risultato finale. Non esistono in letteratura dati a riguardo in particolare riferiti ad un programma di queste caratteristiche. Così abbiamo scelto di dividere la popolazione in 3 diverse fasce di età e successivamente in tre diverse fasce di BMI ottenendo comunque sottopopolazioni abbastanza omogenee che potessero permettere una analisi adeguata.

Al termine del programma l’intera popolazione delle 130 donne ottiene un calo ponderale medio significativo di circa 2,3 Kg con conseguente significativa riduzione del BMI. Per quanto riguarda la composizione corporea, come ragionevolmente atteso dopo un programma di una durata di dodici giorni, si poteva osservare una significativa riduzione della massa grassa (FM), della massa magra (FFM) e della massa cellulare attiva (BCM). In termini percentuali la riduzione della FM era maggiore rispetto a quella della FFM. Il

calcolo del rapporto fra BCM e peso corporeo all’inizio ed al termine del programma resta perfettamente invariato. Questo risultato, in relazione al significativo calo ponderale ottenuto, può essere utile nel dimostrare un corretto dimagrimento, grazie ad un pur modesto miglioramento della composizione corporea, e certifica, in un certo senso, la correttezza del lavoro svolto (46).

Analizzando i dati prima nelle 3 sottopopolazioni divise per fasce di età si ottenevano risultati analoghi senza significative differenze nella variazione percentuale di tali parametri, a dimostrare che il beneficio ottenuto, con un programma di breve durata, sembra ragionevolmente indipendente dall’età dei soggetti. Anche se era ragionevole ipotizzare un migliore risultato nei soggetti più giovani, in relazione ad una migliore tolleranza alla sforzo di questi soggetti rispetto a quelli degli altri gruppi (48-49), non sono emerse alcune differenze in termini di variazione percentuale dei vari parametri nei tre diversi gruppi.

Risultati analoghi, sono stati osservati nelle 3 diverse sottopopolazioni divise per BMI e in tutte le tre sottopopolazioni si osserva una maggior riduzione della FM rispetto alla FFM, ad indicare che il beneficio è indipendente dal BMI di partenza.

Analizzando i dati della variazione percentuale nelle tre sottopopolazioni divise per grado di obesità possiamo però notare che al crescere del BMI si osserva una progressiva minor riduzione di FM ed una progressiva maggior riduzione della FFM, che tuttavia non raggiunge la significatività statistica ragionevolmente per la numerosità del campione. Tale dato può essere spiegato con la minore intensità di esercizio di tali soggetti, in accordo con il rapporto inverso che emerge in letteratura fra attività fisica e BMI (48-49). Probabilmente la mancanza di una differenza significativa, oltre che dalla numerosità del campione, è stata influenzata anche dalla breve durate del programma anche se all’inizio venivano organizzati differenti percorsi di attività motoria, in termini di tipo, intensità e durata, in base alle caratteristiche di ogni soggetto.

La breve durata del percorso, la mancanza di dati longitudinali più a lungo termine e di un gruppo di controllo di soggetti normopeso che abbiano svolto lo stesso tipo di programma, rappresentano le principali limitazioni del nostro studio.

Comunque osservando i risultati ottenuti si evince che un programma terapeutico riabilitativo in ambito motorio, nutrizionale e psicologico, di pur breve durata, consente già dopo soli dodici giorni di ottenere oltre che un calo ponderale, un pur modesto miglioramento della composizione corporea in tutti i soggetti e che tale risultato è indipendente dall’età del soggetto e dal BMI di partenza.

Quello che possiamo ipotizzare è che il soggetto obeso potrebbe consolidare i risultati raggiunti, proseguendo a domicilio l’attività con le indicazioni comportamentali ricevute e messe in pratica a San Giuliano. L'esercizio fisico praticato razionalmente, in maniera programmata e con continuità, oltre alla perdita dell'eccesso ponderale, apporta nel tempo degli adattamenti fisiologici molto importanti nella terapia dell'obesità. Essere riusciti ad ottenere tali risultati in breve tempo, rappresenta un risultato di primaria importanza e può essere per il paziente un ulteriore stimolo per proseguire un corretto stile di vita.

Capitolo 7

Conclusioni

7.1 Conclusioni

I risultati della presente tesi indicano che un programma terapeutico- riabilitativo educazionale di breve durata (12 giorni) in ambito motorio, nutrizionale e psicologico è in grado di determinare, nel paziente obeso, un corretto dimagrimento ed un pur modesto miglioramento della composizione corporea e che tale beneficio è indipendente dall’età e dal BMI di partenza.

Tutti i soggetti obesi possono trarre beneficio da questo programma e l’utilizzo della bioimpedenziometria può essere utile, anche nel breve termine, per l’inquadramento del paziente e per validare in un certo modo la correttezza del lavoro svolto.

Allegato 1

Attività in acqua

ESERCIZI DI MOBILITA’ ARTICOLARE

Esecuzione: Abduzione e adduzione delle anche alternativamente

mantenendo il ginocchio esteso

Ripetizioni: 3x20 per ciascuna gamba

Esecuzione: Flessione e estensione delle anche mantenendo in

ginocchio teso.

Ripetizioni: 3x20 per ciascuna gamba

Esecuzione: Triplice flessione di anca e ginocchio e caviglia Ripetizioni: 3x20

ESERCIZI DI RINFORZO MUSCOLARE

Esecuzione: Abduzione e adduzione delle anche alternativamente

mantenendo il ginocchio esteso

Ripetizioni: 3x20 per ciascuna gamba

Esecuzione :Flessione e estensione delle anche mantenendo in

ginocchio teso.

Ripetizioni: 3x20 per ciascuna gamba

Esecuzione: Triplice flessione di anca e ginocchio e caviglia Ripetizioni: 3x20

ESERCIZI DI CORE STABILITY

La CORE STABILITY è la capacità del sistema stabilizzante di mantenere la zona neutra intervertebrale entro i limiti fisiologici. Durante questi esercizi i movimenti devono essere effettuati molto lentamente per permettere lo spostamento degli arti inferiori; la respirazione deve avvenire in modo regolare e continuo, gli arti

inferiori vanno mantenuti vicini.

Esecuzione: Eseguire un movimento di abduzione e adduzione delle

gambe

Ripetizioni: 5minuti

Esecuzione: Eseguire un movimento di flessione e estensione delle

anche mantenendo il ginocchio esteso

Ripetizioni: 5 minuti

Esecuzione : Eseguire un movimento di pedalata con le gambe simile

a quello che si effettua in bicicletta.

Ripetizioni: 5 minuti

ESERCIZIO PROPRIOCETTIVO

La propriocezione è definita come il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista. La si può dividere in senso di posizione statica degli arti e in senso di movimento degli arti.

POSIZIONE DI PARTENZA: Acqua a livello del torace, paziente in

posizione eretta e una tavoletta posizionata sotto il piede.

Esecuzione: Eseguire una flessione di anca e ginocchio mantenendo

la tavoletta sotto il piede

Ripetizioni: 3x10

Esecuzione: Partendo con il ginocchio flesso (con una ciambella a

livello del ginocchio per aiutare il paziente a mantenere la posizione), la tavoletta sotto il piede, eseguire una dorsi-flessione ed una flessione plantare di caviglia.

Ripetizioni: 3x10

RIEDUCAZIONE ALLA DEAMBULAZIONE

Nei pazienti obesi è necessario proporre un corretto recupero della deambulazione.

CAMMINO LATERALE: Si inizia abitualmente con il cammino

minimo la resistenza applicata dall’acqua all’avanzamento.

DEAMBULAZIONE FRONTALE: Successivamente viene proposta la

deambulazione frontale

Il paziente effettua un passo con la gamba che conduce, flettendo leggermente l’anca e il ginocchio durante la fase di spostamento dell’arto in fuori, ciò permette di incontrare minor resistenza, di non sovraccaricare le articolazioni e di ridurre l’impegno muscolare. L’appoggio dei piedi sul fondo deve essere completo.

CAMMINO ALL’INDIETRO stimola notevolmente le reazioni di

equilibrio e obbliga il paziente al controllo del movimento degli arti inferiori e della direzione da tenere, considerando che egli può solamente osservare il risultato del proprio movimento.

DEAMBULAZIONE CON GLI OCCHI CHIUSI.

LAVORO AEROBICO/ANAEROBICO

Uno degli obiettivi primari in ambito riabilitativo è quello di garantire un’attività aerobica di fondo che abbia lo scopo di evitare incongrue perdite di massa muscolare, di facilitare un’accentuazione del dispendio calorico.

Con un paziente obeso sarà necessario lavorare in modo AEROBICO poiché se si entra nella fase anaerobica, la formazione di acido lattico condurrà ad un graduale affaticamento.

TARGET ZONE % DI FREQUENZA ESEMPIO DURATA ETA’ ./ FREQ MAX MASSIMALE 90-100% MENO DI 5 MIN 171/190 bpm

BENEFICI: aiuta a migliorare velocità e potenza anaerobica. SENSAZIONE: affanno respiratorio e dolore muscolare CONSIGLIATO: a chi è già in forma/allenamenti agonis

INTENSO 80-90%

2-10 MIN 152-171 bpm

BENEFICI: innalzamento soglia anaerobica per sessioni d’allenamento brevi

SENSAZIONE: respirazione impegnata e fatica muscolare CONSIGLIATO A: tutti per allenamenti di breve durata

MODERATO 70-80%

10-40 MIN 133-152 bpm

BENEFICI: miglioramento della forma fisica e caridovascoalre SENSAZIONE: respirazione controllata, leggera fatica muscolare, sudorazione moderata

CONSIGLIATO A: tutti per esercizi quotidiani

LEGGERO 60-70%

40-80 MIN 114-133 bpm

BENEFICI: elevato consumo di grassi, migliora la resistenza SENSAZIONE: respirazione quasi normale, leggero impegno muscolare, sudorazione leggera

CONSIGLIATO A : tutti per esercizi quotidiani

Allegato 2

Attivita’ motoria mediante l’uso di attrezzi quali in

particolare cyclette o bike vera e propria

La tabella presenta un programma progressivo di attività in bicicletta/cyclette, elaborato seguendo le indicazioni per ottenere dei miglioramenti della funzionalità cardiorespiratoria.

Settimana Distanza Km VO2 di lavoro stabilita % della FCmax Tempo min Frequenza Giorni/settimana

1a 1.6 – 3.2 ¾

2a 1.6 – 3.2 60 8 - 12 ¾

3a 4.8 – 6.4 70 15 - 25 ¾

4a 6.4 - 8 70 25 - 30 ¾

Questo programma si può svolgere su una normale bicicletta o su una cyclette.

Nella 1a settimana ci si deve solo abituare a pedalare per 1.6 – 3.2 Km senza preoccuparsi del tempo o della frequenza di lavoro.

 Esercizi generali di riscaldamento ed esercizi di

allungamento

5 - 10 minuti

 Esercizi con piccoli attrezzi Clave,Manubri,Bastone ecc

Serie da 3 minuti,ripetute 3 volte con pesi da 1 kg fino a 5 kg, intervallate da 1 minuto di riposo

 Esercizi di allungamento 5 - 10 minuti

Allegato 3

Attività motoria all’aria aperta con camminata a passo

svelto, esercizi vari etc.

 Ricondizionamento generale

1a settimana Camminare per 400 metri tutti i giorni 2a settimana Camminare per 800 metri tutti i giorni 3a settimana Camminare per 1200 metri tutti i giorni 4a settimana Camminare per 1600 metri tutti i giorni

- Durata dell’allenamento: almeno 30 minuti di attività, da integrare con gradualità fino a 60 minuti effettivi

- Gli esercizi di ginnastica a corpo libero e la camminata devono essere sempre preceduti e eseguiti da 5 - 10 minuti di allungamento muscolare

 Esercizi generali di riscaldamento ed esercizi di

allungamento

5 - 10 minuti

 Esercizi con piccoli attrezzi Clave,Manubri,Bastone ecc

Serie da 3 minuti,ripetute 3 volte con pesi da 1 kg fino a 5 kg, intervallate da 1 minuto di riposo

 Esercizi di allungamento 5-10 minuti

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